alessio c.
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giovedì 30 agosto 2012
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un batman in agrodolce....
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Diciamolo chiaro e tondo subito: questo capitolo finale delude e non è neanche lontanamente paragonabile al suo predecessore.
Forse la grande attesa ha fatto crescere in misura eccessiva le aspettative o forse i problemi sono altri. Ma andiamo con ordine. Se pensate, in quanto episodio conclusivo della saga Nolaniana del nostro pipistrello, che in sala vi aspettino due ore abbondanti di fuoco e fiamme, state di fatto commettendo il vostro primo errore: nulla di tutto questo o almeno non quanto ci si aspetterebbe. Di contro però avrete davanti agli occhi il senso di apatia, di depressione e di sconfitta di un eroe finito, un eroe di cui non si sente più il bisogno nella città di Gotham, un eroe che cade e che solo la sua vera nemesi è in grado di risvegliare.
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Diciamolo chiaro e tondo subito: questo capitolo finale delude e non è neanche lontanamente paragonabile al suo predecessore.
Forse la grande attesa ha fatto crescere in misura eccessiva le aspettative o forse i problemi sono altri. Ma andiamo con ordine. Se pensate, in quanto episodio conclusivo della saga Nolaniana del nostro pipistrello, che in sala vi aspettino due ore abbondanti di fuoco e fiamme, state di fatto commettendo il vostro primo errore: nulla di tutto questo o almeno non quanto ci si aspetterebbe. Di contro però avrete davanti agli occhi il senso di apatia, di depressione e di sconfitta di un eroe finito, un eroe di cui non si sente più il bisogno nella città di Gotham, un eroe che cade e che solo la sua vera nemesi è in grado di risvegliare. Ed ecco il secondo punto critico: la nemesi di Batman, il cattivo. In questa veste, almeno per come è reso cinematograficamente, Bane non assume mai lo spessore necessario ad essere il vero contrario di Batman se non sul livello della pura forza fisica (è proprio in questo capitolo finale che sarebbe dovuto comparire a pennello il carisma del Joker di Ledger), aspetto decisamente troppo semplicistico se funzionale al risveglio di un eroe perduto.
In relazione a queste osservazioni, il film non può che decollare lentamente (molto a dir la verità) e farci immedesimare nello sconfitto Bruce Wayne risulta molto più facile che volteggiare per i cieli di Gotham sul Batwing.
Tutto però si risveglia nel secondo tempo: Bruce Wayne risorge e Batman con lui e la sua prima apparizione durante un inseguimento per le strade di Gotham ha del magico a dir poco. In parallelo, Bane esprime tutta la sua forza e la sua distruttività nell'epica scena dello stadio e nella liberazione ( molto "rivoluzione francese-style" con la prigione di Gotham ad assumere il ruolo di una moderna Bastiglia) dei peggiori criminali e psicopatici della città.
Per carità, altri punti critici rimangono (l'eroe che da solo va incontro a morte certa (?) per salvare la città, la scontatissima pseudo-genesi di un nuovo eroe, la "telefonata" verità (?) sull'unico evaso dall' "Inferno in terra" per non parlare della fine tutta italiana di Batman) ma diciamo che non vogliamo vederli.
Mi si permetta però una critica molto dura riguardo il doppiaggio, pessimo a mio avviso, del tutto lontano dagli alti standard che i doppiatori nostrani sanno offrirci.
In sostanza, come ho menzionato nel titolo, quello che resta una volta usciti dalla sala è un senso di amaro in bocca, è la sensazione che qualcosa manchi o che si sarebbe potuta fare meglio. Sicuramente è proprio questa pseudo-delusione che spingerà ognuno di noi a rivederlo almeno una volta e chissà poi che sapore ci lascerenno Nolan e l'uomo pipistrello.
Da vedere.
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(di drakul)
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smilzo
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martedì 4 settembre 2012
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bruce supera batman
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Prima di scrivere una recensione ho aspettato di vedere la seconda volta il film al cinema. Alcune prime impressioni sono rimaste invariate ed una di queste è quella espressa sopra. In questo terzo capitolo della saga, molto più che negli altri due (soprattutto il secondo) il personaggio principale è focalizzato più su Bruce Wayne che su Batman. Lo denota chiaramente il fatto che praticamente tutti i coprotagonisti conoscono l'identità segreta di Batman. In combattimento Bane non lo chiama mai Batman, ma sempre Bruce anche se porta la maschera. Questa variazione sul tema principale non è necessariamente un male: la prima parte del film (con Batman quasi assente) fino all'addio di Alfred è decisamente godibile; oserei dire più della seconda.
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Prima di scrivere una recensione ho aspettato di vedere la seconda volta il film al cinema. Alcune prime impressioni sono rimaste invariate ed una di queste è quella espressa sopra. In questo terzo capitolo della saga, molto più che negli altri due (soprattutto il secondo) il personaggio principale è focalizzato più su Bruce Wayne che su Batman. Lo denota chiaramente il fatto che praticamente tutti i coprotagonisti conoscono l'identità segreta di Batman. In combattimento Bane non lo chiama mai Batman, ma sempre Bruce anche se porta la maschera. Questa variazione sul tema principale non è necessariamente un male: la prima parte del film (con Batman quasi assente) fino all'addio di Alfred è decisamente godibile; oserei dire più della seconda.
Un'altra impressione che non è cambiata è il Dark Knight molto meno dark di come ci aspettassimo, forse complice lo stupefacente lavoro con il Joker del capitolo precedente. Per i veri fan del DARK knight questo lascia un pò perplessi e con l'amaro in bocca, ma la partecipazione della maschera alla riuscita di questo film è comunque buona.
Inizialmente ero rimasto un pò deluso da Bane, nella seconda visione, invece, ho avuto modo di apprezzarlo di più, soprattutto nel combattimento con Batman nelle fogne. Catwoman, al contrario, si è rivelata accattivante fin dall'inizio riuscendo a dipingere l'immagine di un personaggio misterioso, affascinante e a cavallo della sua dubbia moralità.
Davvero una chicca l'idea del caffè a Firenze.
Un voto in più per il finale (a patto che non si metta in produzione un quarto capitolo): quando ormai tutti si erano abituati alla triste fine del nostro cavaliere oscuro, la regia riesce a tratteggiare in un paio di minuti una fine rasserenante per tutti i personaggi. Una fine che non lascia l'amaro in bocca. Ma che sia una fine. Ogni capolavoro ha un termine. DEVE averlo per essere un capolavoro. Se terminerà qui, questa saga sarà ricordata nella storia del cinema (non solo fumettistico).
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erry98
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mercoledì 5 settembre 2012
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quando il supereroe diventa metafora di vita
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Non posso considerare questo film un semplice e banale film sui supereroi, che, da anni a questa parte sono diventati nient altro che film per bambini, film di azione che a giovanissimi occhi mandano il messaggio di combattere per il giusto, lanciano un sogno e una sfida, ma, se guardati con occhi stanchi per il peso degli anni e ormai svuotati di sogni, occhi adulti, non dicono assolutamente niente, perchè le storie sono spesso simili e perchè il messaggio mandato è talmente semplice che pare quasi non esserci. Questo film è diverso. Diverso nel messaggio, analizza la paura, paura che ci rende simili ad animali, paura che troppo spesso coincide con potere, perchè lail terrore in mano di malvagi diventa un potere pressochè assoluto.
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Non posso considerare questo film un semplice e banale film sui supereroi, che, da anni a questa parte sono diventati nient altro che film per bambini, film di azione che a giovanissimi occhi mandano il messaggio di combattere per il giusto, lanciano un sogno e una sfida, ma, se guardati con occhi stanchi per il peso degli anni e ormai svuotati di sogni, occhi adulti, non dicono assolutamente niente, perchè le storie sono spesso simili e perchè il messaggio mandato è talmente semplice che pare quasi non esserci. Questo film è diverso. Diverso nel messaggio, analizza la paura, paura che ci rende simili ad animali, paura che troppo spesso coincide con potere, perchè lail terrore in mano di malvagi diventa un potere pressochè assoluto. Analizza la perdita, prima dei genitori e poi dell'amore, la caduta, di un eroe ma soprattutto di un uomo, che dietro alla maschera è normale, non ha superpoteri, ha solo l'ingegno, la preparazione ma soprattutto l'ideale, ideale che guida i grandi uomini e che rende più forte, perchè la mente, e non il corpo, è tutto. La speranza è onnipresente, in un a città prima imbottita di crimine, poi messa a ferro e fuoco, la speme non muore mai. Un antagonista geniale e ancora una volta ( perfortuna ) senza alcun potere se non una grande furbizia e una forza fisica grandissima, la quale però non va mai oltre i confini del reale. Un finale fantastico per una saga che esplora i meandri più bui dell'uomo attraverso un simbolo, batman, il simbolo di come ciascuno, genitori, operai ecc.. possa essere un eroe,perchè eroe non è solo chi salva il mondo, ma colui accende una scintilla di gioia agli altri nella vita di tutti i giorni. Quindi anche dal buio più profondo vi è un uscita, perchè, come più volte ripetuto nella saga, cadiamo per imparare a rialzarci.
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giulia@cinemas
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martedì 11 settembre 2012
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ottimo finale per nolan
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Premetto che non ho mai amato alla follia il personaggio di Batman: tutto alta tecnologia, e pochi superpoteri. Per questo motivo mi sono accostata alla versione cinematografica con qualche pregiudizio... Tuttavia il Batman di Nolan mi ha fatto cambiare decisamente idea: da Batman Begins al Cavaliere oscuro, lo stesso Nolan, secondo me, ha fatto passi avanti.
8 anni dopo la scomparsa di Harvey Dent e la follia di Joker, un nuovo criminale, Bane, si impradonisce della città di Gotham, obbligando il solitario Bruce Wayne a rivestire i panni del Cavaliere oscuro.
Detta così, la trama del film sembra molto semplice, anche se, a mio avviso, non lo è, visto che ci sono continui rinvii al primo film (peccato che pochi sono i richiami al secondo), che rendono un po' complicato il tutto.
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Premetto che non ho mai amato alla follia il personaggio di Batman: tutto alta tecnologia, e pochi superpoteri. Per questo motivo mi sono accostata alla versione cinematografica con qualche pregiudizio... Tuttavia il Batman di Nolan mi ha fatto cambiare decisamente idea: da Batman Begins al Cavaliere oscuro, lo stesso Nolan, secondo me, ha fatto passi avanti.
8 anni dopo la scomparsa di Harvey Dent e la follia di Joker, un nuovo criminale, Bane, si impradonisce della città di Gotham, obbligando il solitario Bruce Wayne a rivestire i panni del Cavaliere oscuro.
Detta così, la trama del film sembra molto semplice, anche se, a mio avviso, non lo è, visto che ci sono continui rinvii al primo film (peccato che pochi sono i richiami al secondo), che rendono un po' complicato il tutto.
Nonostante questo però, Nolan mi ha stupito: non pensavo che si potesse superare il Joker di Heath Ledger, e inveceTom Hardy mi ha letteralmente ipnotizzata, non tanto per la voce, (che era abbastanza ridicola in alcune scene!), ma proprio per la sua recitazione ed immedesimazione nel personaggio di Bane.
Le scene che ho apprezzato di più sono state: la scena del pozzo (con quel motivetto "Rise" di sottofondo, che mi è ronzato in testa fino al giorno dopo) e la scena della partita di rugby, con il campo che si sbriciola sotto i piedi dei giocatori, oltre ovviamente alla scena finale di Alfred e del suo Fernet Branca a Firenze (un po' scontata ma carina).
Gli effetti speciali li ho trovati ben azzeccati ed equilibrati tra loro, anche se, in alcune scene, un po' troppo surreali.
Il personaggio di Robin non l'ho capito fino in fondo, ma l'ho trovato più che altro un personaggio 'da corredo', utile solo per concludere la saga con qualcosa di nuovo, e per dare agli spettatori l'illusione di un seguito. A mio avviso, poteva essere approfondito meglio, come il personaggio di Catwoman (una Anne Hathaway, però, che ho trovato perfetta nel ruolo), considerando anche il fatto che il film dura 3 ore (e quindi tempo per approfondire ce ne sarebbe stato).
In ogni caso, direi che sono soddisfatta di questo film (volevo subito rivedermelo!): Christian Bale mi ha pienamente convinto (forse ha iniziato anche lui ad immedesimarsi nel personaggio, anche se un po' tardi), e Nolan, ancora una volta, è riuscito a rendere protagonisti veri e propri del film.... gli antagonisti (Bane, in questo caso, e Joker nel secondo episodio).
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sekans
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sabato 25 agosto 2012
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bane, è più cattivo di joker?!
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Ho letto la maggior parte dei commenti scritti qui, ed ovviamente anche la recensione, ora devo dire che mi trovo in disaccordo con parecchie cose dette, e quindi vorrei esprimere anche il mio parere!
Appena entrato in sala mi sono subito chiesto se nolan fosse riuscito a fare l' impossibile: cioè a creare un opera così carica di emozioni quale è stata "the dark knight" (sicuramente, anche, e soprattutto grazie alla bravura del grande Ledger, che è riuscito a creare un personaggio così carismatico ed incredibilmente così vicino alle nostre paure)!
Appena cominciato il film (senza fare eccessivi spoiler, la parte dell' aereo) mi sono subito reso conto che sicuramente il film sarebbe stato di mio gradimento, ma non ero ( ovviamente ) ancora sicuro del risultato finale dell' opera!
Da quel momento in poi, mi sono sentito travolto dalla trama del film, che ho seguito in ogni parte con entusiasmo e curiosità! ( nonostante alcune parti si presentino molto più """noiose""" rispetto ad altre )
Arrivati al finale è scattato spontaneo l' applauso all' opera, dopo questo viaggio colmo di emozioni era più che normale!
Passando per un attimo al lato puramente tecnico ( la parte di prima è semplicemente la descrizione di quanto ho provato per tutta la durata del film, sicuramente poco interessante per voi ), posso innanzitutto sostenere con fermezza che le musiche sono eccezionali ( da Zimmer non ci si poteva aspettare altro ), ma soprattutto mi ha colpito l' uso di queste all' interno delle scene!
Poi, dal punto di vista registico ( inquadrature e posizioni camere ), ovviamente nulla da dire, Nolan è molto bravo in questo ( ho trovato spettacolare la ripresa dell' aereo quando si rompe, non so se avete capito ), ed inoltre anche ad esempio la scelta di non mettere musica quando batman affronta per la prima volta bane!
Altra cosa che davvero mi ha colpito è stata la capacità dell' altro Nolan di scrivere le scene, non ho mai avuto durante il film la sensazione di sentirmi "perso" nella trama!
Ora veniamo ai punti caldi!
BANE:Ho sentito che molti hanno criticato il fatto che con quella maschera chiunque avesse potuto recitare quella parte, a mio parere non è assolutamente così!
Considerate che io ho sempre odiato Bane come personaggio, proprio non lo sopportavo, lo trovavo inutile ed insignificante, ma in questo film è stato del tutto diverso! L' attore mi ha davvero colpito, per quanto sia riuscito a caricare carismaticamente questo personaggio, l' ho trovato davvero cattivo, spietato e pronto a tutto per ottenere ciò che vuole, e fino alla fine ho avuto questa idea del personaggio, quando poi le mie convinzioni sono state attenuate,dove si è mostrato nel suo lato più umano! ( eccezionale, quasi commovente )
Considerate che non è stato sicuramente compito facile fare la parte del villain dopo la prova di Ledger!
DURATA:Ritengo che quasi 3 ore siano giustissime per la conclusione di una saga, soprattutto se non ti stancano, che forse aveva ancora da dire parecchio!
DOPO IL SECONDO:Forse l' unica pecca di questo film è venire dopo il secondo.
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Ho letto la maggior parte dei commenti scritti qui, ed ovviamente anche la recensione, ora devo dire che mi trovo in disaccordo con parecchie cose dette, e quindi vorrei esprimere anche il mio parere!
Appena entrato in sala mi sono subito chiesto se nolan fosse riuscito a fare l' impossibile: cioè a creare un opera così carica di emozioni quale è stata "the dark knight" (sicuramente, anche, e soprattutto grazie alla bravura del grande Ledger, che è riuscito a creare un personaggio così carismatico ed incredibilmente così vicino alle nostre paure)!
Appena cominciato il film (senza fare eccessivi spoiler, la parte dell' aereo) mi sono subito reso conto che sicuramente il film sarebbe stato di mio gradimento, ma non ero ( ovviamente ) ancora sicuro del risultato finale dell' opera!
Da quel momento in poi, mi sono sentito travolto dalla trama del film, che ho seguito in ogni parte con entusiasmo e curiosità! ( nonostante alcune parti si presentino molto più """noiose""" rispetto ad altre )
Arrivati al finale è scattato spontaneo l' applauso all' opera, dopo questo viaggio colmo di emozioni era più che normale!
Passando per un attimo al lato puramente tecnico ( la parte di prima è semplicemente la descrizione di quanto ho provato per tutta la durata del film, sicuramente poco interessante per voi ), posso innanzitutto sostenere con fermezza che le musiche sono eccezionali ( da Zimmer non ci si poteva aspettare altro ), ma soprattutto mi ha colpito l' uso di queste all' interno delle scene!
Poi, dal punto di vista registico ( inquadrature e posizioni camere ), ovviamente nulla da dire, Nolan è molto bravo in questo ( ho trovato spettacolare la ripresa dell' aereo quando si rompe, non so se avete capito ), ed inoltre anche ad esempio la scelta di non mettere musica quando batman affronta per la prima volta bane!
Altra cosa che davvero mi ha colpito è stata la capacità dell' altro Nolan di scrivere le scene, non ho mai avuto durante il film la sensazione di sentirmi "perso" nella trama!
Ora veniamo ai punti caldi!
BANE:Ho sentito che molti hanno criticato il fatto che con quella maschera chiunque avesse potuto recitare quella parte, a mio parere non è assolutamente così!
Considerate che io ho sempre odiato Bane come personaggio, proprio non lo sopportavo, lo trovavo inutile ed insignificante, ma in questo film è stato del tutto diverso! L' attore mi ha davvero colpito, per quanto sia riuscito a caricare carismaticamente questo personaggio, l' ho trovato davvero cattivo, spietato e pronto a tutto per ottenere ciò che vuole, e fino alla fine ho avuto questa idea del personaggio, quando poi le mie convinzioni sono state attenuate,dove si è mostrato nel suo lato più umano! ( eccezionale, quasi commovente )
Considerate che non è stato sicuramente compito facile fare la parte del villain dopo la prova di Ledger!
DURATA:Ritengo che quasi 3 ore siano giustissime per la conclusione di una saga, soprattutto se non ti stancano, che forse aveva ancora da dire parecchio!
DOPO IL SECONDO:Forse l' unica pecca di questo film è venire dopo il secondo. ( per ovvi motivi )
Purtroppo mi sono spiegato una schifezza, per evitare di fare spoiler, non ho potuto fare riferimento a cose concrete, ma ritengo che questo film sia da vedere assolutamente, ed è un esempio di grande cinema!
Non posso pensare che molte persone ritengano questo solo un film spazzatura americano, è davvero un capolavoro per tutte le sue parti! Non si può dire altro: VEDETELO e godete!
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winterwake
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mercoledì 5 settembre 2012
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che sia ancora colpa della warner?
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Iniziamo col dire che anche questa volta Nolan (con suo fratello) ha scritto davvero un'ottima sceneggiatura, con ben tre "cattivi" che si susseguono nella vicenda: il manager traditore John Daggett, che si scopre pedina di Bane e non mandante, e Bane a sua volta vassallo del vero antagonista. Una catwoman introdotta con sapienza, come ladra delle impronte digitali di Bruce, indispensabili per attivare il vero piano d'azione per la rovina di Gotham. Eppure nonostante la bella storia, il film risulta più sconnesso del suo predecessore. Troppe cose sono lasciate allo spettatore, che deve accettare per fede un nesso fra alcune sequenze. Alcuni esempi: il cellulare del deputato innamorato di catwoman, che lei utilizza per trarsi d'impaccio allo scambio delle impronte di Bruce con "lo smacchiatore".
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Iniziamo col dire che anche questa volta Nolan (con suo fratello) ha scritto davvero un'ottima sceneggiatura, con ben tre "cattivi" che si susseguono nella vicenda: il manager traditore John Daggett, che si scopre pedina di Bane e non mandante, e Bane a sua volta vassallo del vero antagonista. Una catwoman introdotta con sapienza, come ladra delle impronte digitali di Bruce, indispensabili per attivare il vero piano d'azione per la rovina di Gotham. Eppure nonostante la bella storia, il film risulta più sconnesso del suo predecessore. Troppe cose sono lasciate allo spettatore, che deve accettare per fede un nesso fra alcune sequenze. Alcuni esempi: il cellulare del deputato innamorato di catwoman, che lei utilizza per trarsi d'impaccio allo scambio delle impronte di Bruce con "lo smacchiatore". Certo, un dettaglio, ma sarebbe valsa la pena usare alcuni minuti per introdurre il presunto rapimento di questo deputato manovrato da Catwoman. I soldi spesi dalle industrie Wayne mentre Bruce fa l'eremita nelle sue stanze. Non c'è un antefatto alla produzione del magico reattore, esiste in funzione di una non meglio precisata iniziale collaborazione tra le industrie Wayne e Talia. E così via per molti altri "dettagli", che finiscono per essere troppi. Tutto ciò a sfavore della sospensione dell'incredulità necessaria per abbandonarsi al film come accadeva con "Il cavaliere oscuro". Il finale poi tra bacio, comparsa a sorpresa di Robin e Happpy End sembra davvero estraneo al resto del film. Sembrerebbe che la Warner abbia ricommesso gli errori che in origine fece con C'era una volta in America e Blader Runner. Con tutti i dettagli forse il film raggiungeva le 4 ore, e la cosa dev'essere stata stroncata. Inoltre, senza uno straccio di appiglio (Robin) come poteva la Warner sperare di spremere un altro po' il filone del Batman Nolaniano? Buon film, ma troppo distante dai primi due capolavori.
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laurence316
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venerdì 14 luglio 2017
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il peggiore della trilogia: appena sufficiente
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Il terzo e ultimo capitolo della trilogia arriva a ben 4 anni di distanza dal precedente e, com'era prevedibile, dopo le vette toccate con Il cavaliere oscuro, non riesce a superare quest'ultimo in termini di qualità. Il cavaliere oscuro-Il ritorno, infatti, è un film fin troppo nella media, un cine-comics come ce ne sono tanti altri, con sicuramente qualche ottima trovata (tra cui la sensazionale sequenza iniziale, probabilmente la migliore dell'intero film), ma pieno di buchi, situazioni già viste ed eccessivamente lungo. Si salva (in parte) solo il finale.
Ma 165 minuti sono veramente troppi per la quantità di trama proposta dal film.
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Il terzo e ultimo capitolo della trilogia arriva a ben 4 anni di distanza dal precedente e, com'era prevedibile, dopo le vette toccate con Il cavaliere oscuro, non riesce a superare quest'ultimo in termini di qualità. Il cavaliere oscuro-Il ritorno, infatti, è un film fin troppo nella media, un cine-comics come ce ne sono tanti altri, con sicuramente qualche ottima trovata (tra cui la sensazionale sequenza iniziale, probabilmente la migliore dell'intero film), ma pieno di buchi, situazioni già viste ed eccessivamente lungo. Si salva (in parte) solo il finale.
Ma 165 minuti sono veramente troppi per la quantità di trama proposta dal film. Sarebbe potuto durare benissimo mezz'ora in meno e raccontare la stessa identica storia, magari con il vantaggio di un montaggio più serrato e di una narrazione più veloce e meno lacunosa.
Al di là dei confronti con il precedente, Il cavaliere oscuro-Il ritorno risulta inferiore anche al primo film, Batman Begins, in quanto a narrazione, mentre sul piano più puramente spettacolare è sicuramente il più mastodontico dei tre, tra eccezionali sequenze di lotta e gigantesche scene di massa (vedi l'incursione di Bane allo stadio).
Gli effetti speciali si sprecano, ma questo si potrebbe dire anche di molti altri film dello stesso genere.
La recitazione, d'altro canto, è sempre di ottimo livello, e anche le new-entry, Hathaway, Levitt e Cotillard se la cavano, mentre l'antagonista principale, Bane (interpretato da Hardy) non si rivela purtroppo un villain in grado di tenere testa al precedente Joker (altro punto a sfavore di questo film).
Il cavaliere oscuro-Il ritorno non fa niente di più e niente di meno che dare una conclusione alla trilogia, non proponendo nulla di eccezionale o di particolarmente originale. E' probabilmente il peggior film di Nolan.
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dark knight
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lunedì 3 settembre 2012
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batman, "normal" eroe.
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Bisogna innanzitutto dire che i quattro anni di attesa rispetto al precedente "Cavaliere Oscuro" hanno creato tra i funs un attesa spasmodica che ha esasperato fin troppo le aspettative, comunque sostanzialmente mantenute. Che la portata principale de "il ritorno del cavaliere oscuro" sarebbero stati gli effetti speciali lo si nota nelle primissime battute del film, quando l'antagonista principale Bane sabota in modo spettacolare l'aereo su cui è prigioniero. Ciò che salta subito all'occhio sono anche le azzeccatissime colonne sonore, dense di adrenalina, nonché il montaggio della pellicola, con ogni probabilità girata con telecamere di primissima qualità e che giustificano l'altissimo budget di produzione.
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Bisogna innanzitutto dire che i quattro anni di attesa rispetto al precedente "Cavaliere Oscuro" hanno creato tra i funs un attesa spasmodica che ha esasperato fin troppo le aspettative, comunque sostanzialmente mantenute. Che la portata principale de "il ritorno del cavaliere oscuro" sarebbero stati gli effetti speciali lo si nota nelle primissime battute del film, quando l'antagonista principale Bane sabota in modo spettacolare l'aereo su cui è prigioniero. Ciò che salta subito all'occhio sono anche le azzeccatissime colonne sonore, dense di adrenalina, nonché il montaggio della pellicola, con ogni probabilità girata con telecamere di primissima qualità e che giustificano l'altissimo budget di produzione. Premesso questo, è doveroso ricordare che, addentrandosi nella storia, ci si accorge col passare dei minuti di avere di fronte un Batman diverso rispetto ai precedenti, molto più umano in tutti i suoi limiti ( fisici e psicologici ) e quindi molto più normale. Il non riuscire, in pratica per tutto il film, a tener testa al nemico pubblico numero uno lascia un po' delusi tutti quei funs che si aspettavano un Batman in grande spolvero per l'ultimo capitolo della trilogia. Il film offre infatti, a parte qualche scazzottata, pochi confronti diretti tra i protagonisti. Detto dell'alta qualità degli effetti speciali, non mancano sicuramente tanti aspetti più che positivi inerenti ai personaggi: primo tra tutti la scelta di Bane nel ruolo del cattivo che non fa mai rimpiangere l'ingombrante eredità del Joker di Ledger, o dell'accattivante Cat-woman, interpretata dalla bellissima Anne Hathaway, che ricorda nell'ironia e nella sfrontatezza l'Angelina Jolie dei tempi migliori.
La carenza di vera azione viene abilmente compensata dalle abbondanti scene di drammaticità, strettamente legate ai trascorsi di vita dei vari personaggi. Forse un po rischioso, oltre che inusuale per un film di questo genere ma che alla fine lasciano allo spettatore qualcosa di concreto da un punto di vista morale. Mai come in quest'ultimo capitolo della saga, Cristopher Nolan lancia in modo tanto esplicito messaggi di ordine etico e sociale. Innanzitutto, vienesubitomesso in evidenza l'estenuante lotta di classe tra l'onestà, nonchè l'ingenuità del proletariato e la corruzione dell'alta borghesia.Inoltre, se nel capitolo precedente Nolan aveva voluto mettere in evidenza l'equità del caso, qui è il ruolo del destino, di cui ognuno di noi è attore e regista, a tenere banco.
Dal messaggio finale in cui il bene trionfa sul male e Batman raggiunge l'obiettivo cardine di tutta la trilogia, ossia diventare un simbolo di bene da imitare, ci si rende conto che si ha di fronte l'ultima fine di una saga che mai prima che con Nolan, aveva assunto un così forte carattere sociologico.
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rigas
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mercoledì 12 settembre 2012
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finale spettacolare
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Ho seguito l'intera trilogia con molta attenzione e da subito mi sono innamorato della versione di batman proposta da Christopher Nolan. Il film lo consiglio a tutti perchè si conclude in una maniera epica( infatti l'ho visto ben 2 volte!!) . Consiglio poi inoltre di non leggere la critica prima di andare a vedere il film perchè vi potrebbe influenzare. Non sono d'accordo con la critica che parla di scene surreali.. cavolo stiamo parlando di un eroe mascherato tratto da un fumetto! .. certe volte la critica vuole trovare il pelo nell'uovo anzi..se lo crea! E' come se, convinti che ciò che piaccia a loro sia l'unica cosa giusta, volessero assaggiare cibo italiano in un ristorante indiano.
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Ho seguito l'intera trilogia con molta attenzione e da subito mi sono innamorato della versione di batman proposta da Christopher Nolan. Il film lo consiglio a tutti perchè si conclude in una maniera epica( infatti l'ho visto ben 2 volte!!) . Consiglio poi inoltre di non leggere la critica prima di andare a vedere il film perchè vi potrebbe influenzare. Non sono d'accordo con la critica che parla di scene surreali.. cavolo stiamo parlando di un eroe mascherato tratto da un fumetto! .. certe volte la critica vuole trovare il pelo nell'uovo anzi..se lo crea! E' come se, convinti che ciò che piaccia a loro sia l'unica cosa giusta, volessero assaggiare cibo italiano in un ristorante indiano. Non sono capaci di vedere le cose nel loro essere; non sono capaci di accettare qualcosa di nuovo. Allora vi dico di ascoltare solamente voi stessi e di andare a vedere questo benedetto film!
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donni romani
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domenica 2 settembre 2012
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un supereoe dolente e umanissimo
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Quanto è lontano - sempre più lontano ad ogni nuovo capitolo - dallo stereotipo del supereroe il Batman di Christoper Nolan cui dà corpo, anima e tormenti un Christian Bale sempre più a proprio agio nei panni del miliardario Bruce Wayne. L'inizio del film lo trova isolato nella propria casa fortezza, sempre più cupo e ripiegato su se stesso, privo di uno scopo e di un ideale. Gotham è apparentemente salva dal male, Batman è solo un ricordo sfocato e le poche persone che lo circondano - il fido Alfred di Michael Caine, il carismatico Lucius Fox di Morgan Freeman, il sofferto James Gordon di Gary Oldman e il giovane poliziotto idealista John Blake di Joseph Gordon-Levitt non riescono a scuoterlo dall'apatia.
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Quanto è lontano - sempre più lontano ad ogni nuovo capitolo - dallo stereotipo del supereroe il Batman di Christoper Nolan cui dà corpo, anima e tormenti un Christian Bale sempre più a proprio agio nei panni del miliardario Bruce Wayne. L'inizio del film lo trova isolato nella propria casa fortezza, sempre più cupo e ripiegato su se stesso, privo di uno scopo e di un ideale. Gotham è apparentemente salva dal male, Batman è solo un ricordo sfocato e le poche persone che lo circondano - il fido Alfred di Michael Caine, il carismatico Lucius Fox di Morgan Freeman, il sofferto James Gordon di Gary Oldman e il giovane poliziotto idealista John Blake di Joseph Gordon-Levitt non riescono a scuoterlo dall'apatia. Ci vorranno gli atti terroristici messi in atto da Bane, mercenario ambiguo di cui capiremo le motivazioni man mano che ci viene rivelata la sua vera storia durante le due ore e quaranta del film, a riportare Batman in campo, dove tra gli altri giocatori troverà una affascinante ladra, una ironica Catwoman interpretata con piglio da Anne Hathaway. La bancarotta della sua società, il tradimento di chi avrebbe dovuto essergli fedele e la solitudine che da sempre accompagna Wayne ne fanno un personaggio umano nonostante la maschera, del resto Batman è l'unico supereroe a non avere poteri speciali, a parte la propria volontà. E il nemico da sconfiggere va oltre il villain di turno, si annida nei dubbi, nella rabbia, nella disperazione di ognuno di noi, in quel vuoto esistenziale che impedisce di lottare, e vincere. Questo Batman fragile, anche fisicamente provato e bisognoso di cure, rivela quanto sia proprio la fragilità il punto da cui partire per superare le difficoltà. Epico senza mai essere ridondante o auto celebrativo, ricco d'azione ma capace di emozionare in alcune rivelazioni e in alcune sequenze, l'ultimo capitolo della Trilogia di Nolan non delude nel ridisegnare i contorni di un personaggio talmente popolare da rischiare di essere mito di se stesso, riuscendo a confezionare una trama avvincente, un sottotesto intriso di metafore e di sincero mal di vivere e, last but not least, una galleria di personaggi - e di attori - straordinariamente curati nel tratteggio dei caratteri e dei trascorsi, il che rende la narrazione mai stereotipata. Le scene finali, con la partenza di John - Robin - Blake per la caverna piena di pipistrelli dove tanti anni prima lo stesso Wayne trovò il coraggio di vivere, ci regala un'ideale passaggio di testimone di cui l'umanità avrà sempre bisogno per credere ancora agli eroi che danno la vita per salvarci, mentre la luce calda - al contrario delle tante scene buie e notturne - della chiusa finale a Firenze è lì a dirci che solo attraversando l'inferno della sofferenza si può sperare di rinascere, magari in compagnia di una bellissima gatta.
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