lisadp
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sabato 8 settembre 2012
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siamo convinti di voler continuare la saga?
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Sarà la mancanza di un antagonista del livello di Joker di Heath Ledger, sarà che di film di Batman ormai ne sono usciti anche troppi. Sarà questo o sarà quello, ma il film delude le aspettative.
La carica iniziale cattura il pubblico, ma la parte centrale del racconto è davvero, davvero prolungata e ricca nei minimi dettagli, quelli inutili compresi, finendo per prolungare troppo il film cadendo nel noioso e ritrovandosi a dover affrontare una conclusione troppo affrettata e spiccia.
La recitazione e gli effetti speciali restano comunque impeccabili, ma alcuni personaggi cadono nel monotono, come quello di Joseph Gordon-Levitt: il solito poliziotto alle prime armi molto acuto che dal nulla si rivela essere molto di più, come in quei film adolescenziali che sembra vogliano far sorprendere il pubblico mostrando che il più "sfigato" può fare tutto, cosa vista e rivista.
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Sarà la mancanza di un antagonista del livello di Joker di Heath Ledger, sarà che di film di Batman ormai ne sono usciti anche troppi. Sarà questo o sarà quello, ma il film delude le aspettative.
La carica iniziale cattura il pubblico, ma la parte centrale del racconto è davvero, davvero prolungata e ricca nei minimi dettagli, quelli inutili compresi, finendo per prolungare troppo il film cadendo nel noioso e ritrovandosi a dover affrontare una conclusione troppo affrettata e spiccia.
La recitazione e gli effetti speciali restano comunque impeccabili, ma alcuni personaggi cadono nel monotono, come quello di Joseph Gordon-Levitt: il solito poliziotto alle prime armi molto acuto che dal nulla si rivela essere molto di più, come in quei film adolescenziali che sembra vogliano far sorprendere il pubblico mostrando che il più "sfigato" può fare tutto, cosa vista e rivista. L'effetto sorpresa finale su Marion Cotillard sembra essere stato buttato lì solo perchè fino a quel momento il pubblico non aveva nulla di cui sorprendersi, perchè al giorno d'oggi pare che se il film è un minimo scontato debba per forza essere brutto...
C'è in fine il finale che lascia credere che la saga possa continuare e questo spaventa: quanti altri Batman possono arrivare al cinema prima che il personaggio diventi troppo rappresentato e cada nel noioso persino per i suoi stessi fan?
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hitman97
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mercoledì 15 maggio 2013
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l'epico finale della saga di nolan
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La caduta e la rinascita di un eroe. Il fallimento e la vittoria. La paura e il coraggio. Questi sono gli aggettivi adatti per descrivere la straordinaria conclusione di una trilogia che rimarrà nella storia. Nolan decide di chiudere il cerchio con un capitolo complesso e intricato, ma nello stesso tempo potente ed epico capace di far emozionare i fan della saga. C'è gente che è rimasta profondamente delusa da questo film, forse per una visione troppo superficiale (è consigliata infatti una seconda visione) o per non aver compreso le grandiose metafore che circondano il film.
Domina un cast composto da Christian Bale, che interpreta il miglior Batman mai visto sullo schermo; Tom Hardy che interpreta l'antagonista Bane, un cattivo particolarmente dettagliato e valido; Anne Hathaway è Catwoman, una delle grandi sorprese del film; poi compaiono facce nuove come Joseph Gordon-Levitt e Marion Cotillard e anche vecchi volti come Michael Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman, che con il suo discorso finale riesce a far uscire una o più lacrime.
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La caduta e la rinascita di un eroe. Il fallimento e la vittoria. La paura e il coraggio. Questi sono gli aggettivi adatti per descrivere la straordinaria conclusione di una trilogia che rimarrà nella storia. Nolan decide di chiudere il cerchio con un capitolo complesso e intricato, ma nello stesso tempo potente ed epico capace di far emozionare i fan della saga. C'è gente che è rimasta profondamente delusa da questo film, forse per una visione troppo superficiale (è consigliata infatti una seconda visione) o per non aver compreso le grandiose metafore che circondano il film.
Domina un cast composto da Christian Bale, che interpreta il miglior Batman mai visto sullo schermo; Tom Hardy che interpreta l'antagonista Bane, un cattivo particolarmente dettagliato e valido; Anne Hathaway è Catwoman, una delle grandi sorprese del film; poi compaiono facce nuove come Joseph Gordon-Levitt e Marion Cotillard e anche vecchi volti come Michael Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman, che con il suo discorso finale riesce a far uscire una o più lacrime. Regia ottima, fotografia perfetta, effetti speciali strabilianti, una sceneggiatura all'altezza e una colonna sonora veramente EPICA!
Insomma, dopo ben 2 ore e 45 minuti la saga finisce e nel migliore dei modi. Anche se non capolavoro Nolan ci va vicinissimo e ci regala tre film che non potremo mai dimenticare.
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massimiliano morelli
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domenica 2 settembre 2012
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the dark side of the knight
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A volte ritorni. E se poi sei il secondo super-eroe più glorificato di tutti tempi, secondo solo all ‘in-super-abile superman, ti capita davvero di tornare molto spesso. E allora, les jeux son fait, siamo all’ ottava apparizione cinematografica del superpipistrello giustiziere, passaggio dovuto, stando all’ esigenza di Christopher Nolan, che aveva ancora qualcosa da raccontarci, a chiusura della sua trilogia dark, amatissima ad ogni latitudine.
Ci sono voluti otto lunghi anni di crimini e misfatti malcelati per convincere il filantropo million dollar man Wayne a ricoprire il corpo macho di Christian Bale con la tutona da cavaliere oscuro e tornare a svolazzare nei cieli di Gotham, ma ne è probabilmente valsa la pena.
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A volte ritorni. E se poi sei il secondo super-eroe più glorificato di tutti tempi, secondo solo all ‘in-super-abile superman, ti capita davvero di tornare molto spesso. E allora, les jeux son fait, siamo all’ ottava apparizione cinematografica del superpipistrello giustiziere, passaggio dovuto, stando all’ esigenza di Christopher Nolan, che aveva ancora qualcosa da raccontarci, a chiusura della sua trilogia dark, amatissima ad ogni latitudine.
Ci sono voluti otto lunghi anni di crimini e misfatti malcelati per convincere il filantropo million dollar man Wayne a ricoprire il corpo macho di Christian Bale con la tutona da cavaliere oscuro e tornare a svolazzare nei cieli di Gotham, ma ne è probabilmente valsa la pena. Ne avevamo bisogno noi, spettatori depressi e avidi di eroi, ne aveva bisogno la sua amata città, ormai ridotta ad una Gomorra destabilizzata dalla guerra civile aizzata da un altro cavaliere pelato che vive nei bassifondi e gioca a fare il terrorista post-atomico.
Ne viene fuori un lungo action-movie imbottito di azione kolossale, ma reso prezioso da tanta intellettualità di contorno. Un castello di rimandi alla decadenza sociale, al crollo dei valori, di Borsa e non, ed un fitto primo piano narrativo dedicato ad un eroe, che ormai eroe non è più, minato dagli acciacchi dell’artrite e dalla lotta autodistruttiva contro se stesso. L’antagonista di Batman questa volta non sembra essere neppure il nerboruto Bane, intenerito dalla prima maschera analgesica della storia di Hollywood, quanto il suo passato e le sue paure.
Nolan sembra avere bisogno di riscrivere l’etica tradizionale delle strisce fumettistiche, portandola fuori dal duello consueto tra Buoni e Cattivi, in favore di una sua visione dolorosa e dark, in senso, però, moderno.
L’ oscuro non è solo il regno della notte dove il benemerito paladino può cavalcare a suo agio il suo velivolo ipertrofico e corazzato, è semmai il lato inesplorato del suo vissuto, insieme con il nero della sporcizia morale che copre ogni buco di Gotham City, finanche nel sottosuolo.
Godiamoci il film nei suoi aspetti di guerriglia ludica da videogame, e nell’ ironia del rapporto inspiegabile tra Wayne e il sexy catalizzatore Miss occhi di gatto e tacchi a spillo Hathaway, ma stiamo attenti a non lasciarci sfuggire la densa fuliggine di fondo. Perché il regista lavora di cesello per raccontarci una storia che si riallaccia in continuum con il racconto degli episodi precedenti, in quella che è una trilogia vera e non di cassetta, e non dimentica per nulla un percorso di cinema cerebrale e nerd già messo in scena con The Prestige o Inception.
Belle e brave tutte le stelle di un cast dovutamente all-fame, con un debito di riconoscenza particolare al delizioso invecchiare di Michael Caine, un Alfred all’altezza dell’ indimenticato Alan Napier, che diede volto al maggiordomo in quella serie TV, ricordo di molte infanzie batmaniane. Scene da ricordare, molte, come si deve ad una pellicola che sfiora le tre ore. Bella la battaglia troglodita finale tra i proletari armati di Bane, i poliziotti imbecilli agli ordini di Nixon/ Matthew Modine e gli annessi super-eroi svolazzanti. Quasi un’ eco del tutti contro tutti tra le bande di straccioni mercenari di Gangs of New York.
Nella mente, però, resta inciso un fotogramma su tutti, ed è una maschera spaccata. Lì crolla l’eroe così come l’avevamo conosciuto. Lì tutte le crepe vengono al dunque. Lì si spacca l’ idillio. Lì Batman diventa uomo, diventa uno qualunque degli spettatori, diventa paura e vulnerabilità. Lì capiamo che quest’ ultimo ritorno è, in realtà, il vero punto di non ritorno.
Sempre che… la storia non riparta da Robin e dalla Caverna. Aspettiamo fiduciosi, perché Batman ci ha sempre regalato un colpo d’ali. Di pipistrello, ovviamente.
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nick92
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domenica 2 settembre 2012
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spettacolare
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Nolan regala un finale degno di questa saga. Il film dalla durata di 2ore e 45 minuti è molto complesso, ma questo non toglie il fatto che Nolan abbia realizzato un quasi capolavoro anche non se non può reggere il confronto il confronto con IL CAVALIERE OSCURO. In TDKR vediamo un Batman invecchiato, un Batman che ha deciso di abbondare tutto !! rispetto a tutti i film della Marvel, qui vediamo il lato più umano che ha un super-eroe,uno che deve riconescere i suoi limiti e che purtroppo a un certo punto della vita deve dire basta. Batman viene presentato come un personaggio fragile che non sorregge più il peso della maschera, un eroe dall'ingombrante passato. Bruce Wayne è un uomo distrutto dal dolore per la scomparsa di Rachel.
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Nolan regala un finale degno di questa saga. Il film dalla durata di 2ore e 45 minuti è molto complesso, ma questo non toglie il fatto che Nolan abbia realizzato un quasi capolavoro anche non se non può reggere il confronto il confronto con IL CAVALIERE OSCURO. In TDKR vediamo un Batman invecchiato, un Batman che ha deciso di abbondare tutto !! rispetto a tutti i film della Marvel, qui vediamo il lato più umano che ha un super-eroe,uno che deve riconescere i suoi limiti e che purtroppo a un certo punto della vita deve dire basta. Batman viene presentato come un personaggio fragile che non sorregge più il peso della maschera, un eroe dall'ingombrante passato. Bruce Wayne è un uomo distrutto dal dolore per la scomparsa di Rachel.
Gli aspetti maggiormente interessanti sono espressi da una sceneggiatura molto simbolica che va dalla scalata dell'uomo dietro la maschera fino a ritrovare l'eroe che si era perso in sé. Un ritorno quasi alle origini del primo film dove Bruce, prima di affrontare il male l'ha dovuto capire ed assecondare per poi rifiutarlo e combatterlo. In The Dark Knight Rises il desiderio della morte viene vinto con la paura della stessa, a suggellare il principio che non temere l'oscurità equivale a non lottare per procrastinarla ed abbracciare le opportunità della vita. Emblematica in questo senso la scena in cui Bruce, l'uomo senza maschera, tenta di risalire un pozzo sotto il quale si cela il più temuto carcere del mondo.The Dark Knight Rises diverte lo spettatore e lo intrattiene con una trama avvincente e sontuosa, scene suggestive e potenti. Rispetto ai precedenti capitoli della saga c'è meno azione ma vengono maggiormente approfonditi i caratteri e gli stati d'animo dei protagonisti, puntando sull'effetto del simbolismo nella narrazione che a volte possono sembrare cliché. Vengono ben amalgamati i temi più importanti ripresi come spunto anche dal fumetto ad un cast prestigioso che rende una interpretazione adeguata alle aspettative.
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mariogalterisi
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giovedì 6 settembre 2012
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il capolavoro dei superhero movies
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Se c'è una cosa che è indubbio, è che l'ultimo capitolo dedicato alle gesta del super eroe targato DC conosciuto in tutto il mondo col nome di Batman, diretto dal regista Christopher Nolan, sarà ricordato per sempre come l'esempio, il simbolo, l'emblema di come si realizza un film basato su un super eroe trattandolo come se si stesse girando un ''film'' nel vero senso della parola. In altri termini trattandolo in maniera più vicina alla realtà donandogli insomma quel velo spessissimo di credibilità e parvenza di verosimiglianza con la realtà. Sì, il protagonista è un'uomo che si traveste da pipistrello, ma Nolan riesce a creare una storia verosimile e assolutamente credibile che porta lo spettatore per due ore e 45 a credere che quello che sta accadendo sullo schermo sia assolutamente ''possibile-plausibile''.
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Se c'è una cosa che è indubbio, è che l'ultimo capitolo dedicato alle gesta del super eroe targato DC conosciuto in tutto il mondo col nome di Batman, diretto dal regista Christopher Nolan, sarà ricordato per sempre come l'esempio, il simbolo, l'emblema di come si realizza un film basato su un super eroe trattandolo come se si stesse girando un ''film'' nel vero senso della parola. In altri termini trattandolo in maniera più vicina alla realtà donandogli insomma quel velo spessissimo di credibilità e parvenza di verosimiglianza con la realtà. Sì, il protagonista è un'uomo che si traveste da pipistrello, ma Nolan riesce a creare una storia verosimile e assolutamente credibile che porta lo spettatore per due ore e 45 a credere che quello che sta accadendo sullo schermo sia assolutamente ''possibile-plausibile''.
E' il terzo capitolo della trilogia di Batman di Nolan, ma è anche il migliore dei tre film. Se il primo, Batman Begins, sbalordiva tutti perchè riportava in auge l'eroe dalle orecchie di pipistrello dopo la brusca caduta che il regista Joel Shumacher e la stessa casa di produzione Warner Bros gli avevano causato con i due inguardabili film Batman Forever e Batman e Robin, e fece si nel 2005 che il franchise dell'eroe DC venisse completamente rilanciato grazie ad una nuova visione totalmente oscura e dark del personaggio. E il secondo film Il Cavaliere Oscuro consacrava definitivamente Nolan come il miglior regista di un film di Batman grazie anche all'ottima riuscita della storia che comprendeva il villan dei villan, la nemesi per eccellenza di Batman, Joker, magistralmente interpretato dal compianto Heath Ledger che per la sua interpretazione ottenne l'oscar postumo come attore non protagonista. Questo ultimo capitolo rende effettivamente leggenda l'intera saga Nolaniana dedicata a Batman. Ovvio che non si può non menzionare gli altri uomini che oltre a Christopher Nolan, a conti fatti, salgono di diritto sul carro dei vincitori: il primo e David Goyer co-sceneggiatore e il secondo è il fratello dei Christopher, Jonathanm Nolan anch'egli co-sceneggiatore. Oltre ovviamente ai collaboratori tecnici come il direttore della fotografia Wally Pfister, il direttore della scenografia Nathan Crowley, la costumista Lindy Hemming, il direttore del montaggio Lee Smith e il compositore Hans Zimmer che nell'ultimo episodio ha lavorato da solo senza più l'ausilio del collega James Newton Howard suo collaboratore nei primi due film.
Il film dura 2 ore e 45 che scorrono via come la corrente trascina via l'acqua dei torrenti in piena, la storia si ricollega soprattuto al primo film chiudendo definitivamente il cerchio che si era aperto nel primo film con la narrazione delle origini e del periodo di formazione del nostro eroe. Ma non dimentica di chiudere il cerchio apertosi anche nel secondo film ricollegandosi infatti alla morte di Harvey Dent e alla sua fasulla consacrazione a eroe. Una sola pecca: nonostante il film chiuda i cerchi aperti nei primi due capitoli definitivamente non consacra questa sua chiusura definitivamente perchè non menziona nè cita nè omaggia nemmeno in un brevissimo fotogramma il villan che ha consacrato il secondo film Il Cavaliere Oscuro e cioè Joker-Ledger e questo per scelta dello stesso Nolan che dopo la morte dell'attore Heath Ledger ammise di non trovarsi più a suo agio a trattare quel personaggio in questione ed ecco che in Il Cavaliere Oscuro il ritorno nemmeno per un solo secondo si fa riferimento a Joker. Tutti i nodi vengono a galla, tutti i personaggi principali dei tre film hanno una loro definitiva chiusura di storie eccetto il Joker e questo è un vero peccato.
Tolto questo aspetto il film in questione si presenta al pubblico come la chiusura trionfante di una grande storia basata su tre capitoli. In il Cavaliere Oscuro il ritorno Batman è l'eroe che nessuno di noi vorrebbe essere, l'eroe che sacrifica se stesso per il bene della comunità, l'eroe che accetta di sacrificarsi per un ideale per mandare un segnale giusto ai giusti per ereggersi a simbolo della lealtà e della giustizia del bene e della solidarietà insomma si potrebbe dire che il Batman di nolan e il Salvo D'acquisto moderno, l'uomo dagli occhi a mandorla che da solo fermò i carroarmati, l'Ultimo che catturò Riina, il Falcone e il Borsellino che diedero la vita per il nostro paese...Ecco è a loro che può paragonarsi l'eroe di Nolan. Nessuno all'uscita della sala cinematografica vorrebbe essere Batman dopo aver vissuto per 2 ore e mezza la ''passione'' usando il termine in maniera biblica che ha subito Bruce Wayne-Batman.
Il cast comprende: Christian Bale(Batma-Bruce Wayne) che fa un lavoro ottimo, risultando, la sua quest'ultima interpretazione la migliore dei tre film. Michael Caine rispetto ai primi due film compare poco ma in quelle scene in cui c'è spacca di brutto usando un termine del gergo giovanile, sue le scene commoventi e ricche di pathos anche se il doppiaggio italiano sminuisce e non poco il lavoro del veterano attore britannico. Morgan Freeman è il solito Lucius Fox, ormai dopo tre film sa come deve muoversi, anche per lui però il doppiaggio italiano fa storcere il naso dimenticare il suo vero doppiatore è impresa ardua Ugo Maria Morosi lo doppia in maniera sufficiente ma niente a confronto con il lavoro del suo storico doppiatore Renato Mori. Gary Oldman è ancora una volta un credibilissimo anche se invecchiatissimo Commissario Gordon, il suo impegno nel recitare per l'ultima volta questo ruolo si nota e pure tanto. Poi ci sono le New Entry: Anne Hathaway è Selina Kyle Alias Catwoman anche se nel film il nome del suo alter ego non viene mai pronunciato (c'è però la foto di un titolo di giornale che omaggia il nome del personaggio, il titolo riporta ''Gatta ladra dietro un furto di gioielli'') la sua interpretazione è superba e non stona con l'intera tiratura degli altri personaggi Batmaniani reicreati dal regista britannico. Tom Hardy è un villan carismatico e la sua interpretazione è incomiabile soprattutto perchè recita in una maniera assurda e cioè con una maschera che gli copre letteralmente la bocca e quindi che nasconde per intero il labiale. In america e in lingua originale Hardy è apprezzabilissimo soprattutto se teniamo conto del lavoro che compie con la sua voce che da sola rende il villan minaccioso. In italia la sua ottima performance non può minimamente percepirsi in quanto il doppiaggio di Filippo Timi alla sua prima esperienza di doppiaggio è assolutamente scandaloso, si deve dire però a suo favore che non è affatto facile doppiare un attore di cui è impossibile vedere il labiale. Marion Cottilard è Miranda Tate-Talia Al GHul figlia di R'as Al Ghul mentore di Bruce e di Bane nonchè vecchio leader della setta delle ombre vero villan del primo film, Batman Begins e villan anche dell'ultimo episodio. L'attrice fa un ottimo lavoro e rende credibile il personaggio o meglio i due personaggi. Joseph Gordon Lewitt è il poliziotto Jhon Blake che per l'intero film risulta essere un credibilissimo agente di polizia dedito al suo lavoro e che alla fine risulta essere addirittura Robin o meglio Nolan con un magistrale omaggio lo inserisce in questo contesto. Alla sua interpretazione questa volta il doppiatore italiano rende più che giustizia e si tratta del bravissimo Andrea Mete che insieme a Santamaria(Bruce Batman) Domitilla D'amico (Selina Kyle) e Angelo Maggi (Commissario Gordon) è tra o pochi che è riuscito a doppiare degnamente l'attore che gli è stato assegnato. Il cast è poi completato da attori di altissimo livelloanche se interpretano personaggi non di primo piano come Mattew Modine, William Devane, la giovanissima Juno Temple, Liam Neeson e Cillian Murphy che appaiono in due camei, Josh Stewart, Chris Ellis e Brett Cullen.
Passando agli aspetti tecnici, beh che dire fotografia perfetta, montaggio al pathos, mixaggio sonoro da oscar effetti speciali e sonori superlativi, regia impeccabile e da sottolineare c'è un aspetto non di poco conto e cioè che gran parte del film è stata girata con tecnologia IMAX e chi ha visto il film in questo formato sa di cosa sto parlando e soprattutto sa che differenza c'è e che differenza fa vederlo in IMAX rispetto al formato cinematografico standard(l'imax viene proiettato su schermi giganti paragonabili a palazzi di otto piani).
La storia è ben orchestrata e come gia detto chiude il cerchio aperto dal primo film della trilogia nel 2005 Batman Begins passando ovviamente per Il Cavaliere Oscuro anche se del Joker sembra appunto che se ne siano dimenticati ma questo è da attribuire al problema della prematura scomparsa dell'interprete del Clown del Crimine.Alcuni passi della storia a causa di piccole scene tagliate potrebbero far pensare a piccoli buchi di sceneggiatura ma se ci si concede una seconda visione ecco che questi buchi spariscono letteralmente mentre a chi potrebbe trovare poco ad effetto l'uscita di scena del villan Bane dico: per un uomo che è dieci volte più forte del nostro eroe non c'era maniera diversa di uscir di scena da quella scelta da Chris Nolan.
Ma la vera chicca, il vero fiore all'occhiello del film è sicuramente il finale emozionante ricco di pathos ad effetto insomma a dir poco da leggenda. Insomma con questo ultimo capitolo della trilogia Batmaniana di Christopher Nolan si compie quello che tutti i veri fan del pipistrello si auguravano...il destino leggendario di una grande saga. Per chiudere sfido chiunque a paragonare Il Cavaliere Oscuro il Ritorno o anche uno dei suoi due precedenti film a qualsiasi altro film super eroistico...che sia il tanto decantato The Avengers, che trovo solo un enorme giocattolone, o il nuovo Spiderman io dico niente si avvicina nemmeno lontanamente alla grandezza della trilogia Nolanina targata Warner Bros.
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[+] ottima recensione!!!
(di francesco ionadi)
[ - ] ottima recensione!!!
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joker.manu
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giovedì 13 dicembre 2012
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il cinecomic che tutti stavamo aspettando
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La leggenda finisce! L'ultima avventura del cavaliere oscuro non delude affatto anzi riesce a sorprendere sotto tutti punti di vista partendo per esempio dalla storia in quanto non risulta mai banale oppure che assomigli a qualcosa di giá visto ma riesce a catturare l'attenzione dello spettatore nonostante le quasi 3 ore di durata. Sono passati 8 anni da quando Batman ha sconfitto Joker addossandosi inoltre i crimini commessi da Harvey Dent/ Due facce sparendo nel nulla; ma l'eroe sará costretto a tornare nuovamente in scena per fermare Bane.
Il film a essere narrato in maniera accattivante gode anche di un eccellente cast, da notare soprattutto la performance di Anne Hathaway nei panni di una furbissima Catwoman.
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La leggenda finisce! L'ultima avventura del cavaliere oscuro non delude affatto anzi riesce a sorprendere sotto tutti punti di vista partendo per esempio dalla storia in quanto non risulta mai banale oppure che assomigli a qualcosa di giá visto ma riesce a catturare l'attenzione dello spettatore nonostante le quasi 3 ore di durata. Sono passati 8 anni da quando Batman ha sconfitto Joker addossandosi inoltre i crimini commessi da Harvey Dent/ Due facce sparendo nel nulla; ma l'eroe sará costretto a tornare nuovamente in scena per fermare Bane.
Il film a essere narrato in maniera accattivante gode anche di un eccellente cast, da notare soprattutto la performance di Anne Hathaway nei panni di una furbissima Catwoman. Christopher Nolan ci riconferma il suo talento di regista riuscendo a calibrare quasi perfettamente l'equilibrio tra storia ed effetti speciali, questi ultimi infatti offrono un meraviglioso spettacolo senza esagerare troppo (ma si tratta pur sempre di un film fantastico), rendendo il tutto ancora piú divertente. La ciliegina sulla torta? Il finale!
Che ritorno ha fatto il cavaliere oscuro!!
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killbillvol2
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lunedì 1 aprile 2013
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the dark knight rises
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Si va avanti e anche un'altra saga giunge al capolinea, una delle trilogie più acclamate e discusse degli ultimi anni ci ha dato infine il suo epilogo...e l'ha fatto in grandissimo stile. Christopher Nolan, secondo il sottoscritto, è dei registi migliori degli ultimi anni, con no le registico che si riconosce, anche dopo aver abbandonato i film d'autore degli esordi (tali Memento e Following) non ha abbandonato quella sua natura, neanche davanti ad un budget milionario, e lo ha dimostrato ancora una volta con questo Ritorno. È il film più lungo e imponente della trilogia, e per questo ne è il migliore. Non deve essere considerato come un film di supereroi, ma come un film d'azione, ed è il migliore del genere da qualche anno senza dubbio, come Il Cavalire Oscuro era il miglior crime movie.
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Si va avanti e anche un'altra saga giunge al capolinea, una delle trilogie più acclamate e discusse degli ultimi anni ci ha dato infine il suo epilogo...e l'ha fatto in grandissimo stile. Christopher Nolan, secondo il sottoscritto, è dei registi migliori degli ultimi anni, con no le registico che si riconosce, anche dopo aver abbandonato i film d'autore degli esordi (tali Memento e Following) non ha abbandonato quella sua natura, neanche davanti ad un budget milionario, e lo ha dimostrato ancora una volta con questo Ritorno. È il film più lungo e imponente della trilogia, e per questo ne è il migliore. Non deve essere considerato come un film di supereroi, ma come un film d'azione, ed è il migliore del genere da qualche anno senza dubbio, come Il Cavalire Oscuro era il miglior crime movie. In questo si nota l'evoluzione della saga, che era partita da Batman Begins, il più fumettistico della trilogia, fino ad arrivare al terzo, cupo, violento, ed epico. Molti hanno definito il villain di turno di questo terzo capitolo niente in confronto al Joker di Heath Ledger ed in parte è vero, se si guarda la recitazione. Ma per il resto, Bane è uno dei cattivi più riusciti di tutto il cinema, mentre il Joker era il caos, Bane è calcolatore, sono in contrasto tra loro, e, secondo me, Bane ne esce vincitore: era l'unico villain adatto per questo film. Già dalla prima adrenalinica sequenza si è eccitati, e l'eccotazione rimane alta per tutte le due ore e tre quarti che questo film dura. Ma non risulta prolisso, anzi, dopo i titoli di coda ne chiederebbe ancora, e lo dico io che detesto i film di supereroi. La scelta degli attori è grandiosa, da Christian Bale, completamente a suo agio nei panni dell'eroe mascherato, a Anne Hathaway, sensuale e leatel nel ruolo di Selina Kyle. Tra le new entry spicca anche l'enigmatica Marion Cotillard e il simpatico Gordon-Levitt. Le sequenze d'azione sono memorabili, una su tutte il crollo del campo di rugby. Il titolo italiano traduce malamente (anche se forse era l'unico modo possibile) l'originale The Dark Knight Rises ovver ll Cavaliere Oscuro si alza, termine molto più appropriato allo svolgersi del film. Ultima cosa, il criticato doppiaggio italiano di Bane fatto da Filippo Timi, è in realtà azzeccato e rende giustizia all'originale.
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vitojoker
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mercoledì 10 luglio 2013
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il finale da sogno
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Che dire.. A volte ci sono film che ti lasciano a bocca aperta e senza parole come The Dark Knight e The Dark Knight Rises. Ma in un commento-recensione si devono elencare alcuni fra gli innumerevoli aspetti positivi di questo capolavoro, quantomeno i principali: trama perfetta per il finale della trilogia (rispetta sia il senso contemporaneo voluto dal regista sui temi della psicosi collettiva dovuta al terrorismo sia la soluzione ai quesiti e ai temi posti e lanciati nei primi due capitoli) attori bravissimi e personaggi eccezionali (Blake e Selina Kyle su tutti, anche perché piu degli altri sono dei personaggi in formazione che "crescono" in una sorta di climax ascendente dall inizio del film sino alla fine) sceneggiatura pressoché perfetta a parte qualche piccola sbavatura (solo qualche scambio di battute fra Batman e Bane è criticabile, ma parliamo di sciocchezze veniali).
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Che dire.. A volte ci sono film che ti lasciano a bocca aperta e senza parole come The Dark Knight e The Dark Knight Rises. Ma in un commento-recensione si devono elencare alcuni fra gli innumerevoli aspetti positivi di questo capolavoro, quantomeno i principali: trama perfetta per il finale della trilogia (rispetta sia il senso contemporaneo voluto dal regista sui temi della psicosi collettiva dovuta al terrorismo sia la soluzione ai quesiti e ai temi posti e lanciati nei primi due capitoli) attori bravissimi e personaggi eccezionali (Blake e Selina Kyle su tutti, anche perché piu degli altri sono dei personaggi in formazione che "crescono" in una sorta di climax ascendente dall inizio del film sino alla fine) sceneggiatura pressoché perfetta a parte qualche piccola sbavatura (solo qualche scambio di battute fra Batman e Bane è criticabile, ma parliamo di sciocchezze veniali).
Il regista Nolan è un mostro, un talento del cinema contemporaneo, ha creato un film epico multigenere: ha saputo dare spessore e grande profondità al supereroe Batman, lo ha reso un essere umano creando il genere drammatico nella trilogia; ha reso spettacolari gli interventi e le scene d azione creando a mio avviso il genere del supereroe nel cinema del nuovo millennio; la sceneggiatura offre spunti comici che tagliano la "dovuta" serietà e il realismo del film ecc.. potrei continuare all'infinito.. ma purtroppo lo spazio è poco per continuare a scrivere. Sarà difficile vedermi ritornare al cinema o guardare un film nuovo. Consigliato per tutti tranne che per bambini piccoli o per chi soffre di emicranie, il film richiede molta attenzione, specie ai dettagli, e molta concentrazione. Voto 10/10, al pari di The Dark Knight.
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blacky
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giovedì 30 agosto 2012
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bruce wayne il ritorno
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Inizia, cade e ritorna per poi così concludersi la migliore trilogia a memoria di cinefilo che si sia mai vista di Batman a opera di quello che è probabilmente uno dei registi che si è distinto e si distinguerà meglio dalla massa in questi anni. E' sempre triste quando finiscono saghe dall'impatto così forte e dal finale altrettanto commovente. Assistiamo all’ultima epica battaglia del nostro eroe, questa volta più umano che mai. E’ tempo che Batman lasci il posto a Bruce Wayne, è tempo che i suoi demoni spieghino le ali verso nuovi orizzonti, ma per riuscire in tale impresa, impresa che nessun fan del crociato mascherato ha mai visto, dovrà passare per l’inferno da cui viene ciò che può essere la sua disfatta.
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Inizia, cade e ritorna per poi così concludersi la migliore trilogia a memoria di cinefilo che si sia mai vista di Batman a opera di quello che è probabilmente uno dei registi che si è distinto e si distinguerà meglio dalla massa in questi anni. E' sempre triste quando finiscono saghe dall'impatto così forte e dal finale altrettanto commovente. Assistiamo all’ultima epica battaglia del nostro eroe, questa volta più umano che mai. E’ tempo che Batman lasci il posto a Bruce Wayne, è tempo che i suoi demoni spieghino le ali verso nuovi orizzonti, ma per riuscire in tale impresa, impresa che nessun fan del crociato mascherato ha mai visto, dovrà passare per l’inferno da cui viene ciò che può essere la sua disfatta.
Nonostante ciò è lecito osservare che l'ultima opera del maestro Nolan perde punti rispetto alle precedenti. Ovviamente trattandosi ugualmente di un prodotto di ottima fattura, le critiche che vado a fare non lo abbattono di certo e non lo metteranno al livello di altri cinecomic decisamente più commerciali.
Ciò che in effetti delude alquanto, non è la mancanza di un intrepretazione da Oscar come abbiamo avuto con il mai abbastanza compianto Heath Ledger ne "Il cavaliere oscuro", ma l'eccessiva rapidità con cui si svolgono alcuni momenti della storia. Ad esempio l'esilio del protagonista a causa dell'antagonista, avrebbe dovuto essere più sofferto e approfondito, qualcosa che Nolan avrebbe saputo perfettamente come fare e invece sembra averci riposto poca cura.
In effetti questa è l'unica vera punta dolorosa della pellicola, che non le consente di raggiungere il livello della precedente. Sono presenti anche un altro paio di momenti un pò superflui, ma si notano appena.
La sceneggiatura in sostanza è saldissima e la sua struttura si regge su profonde fondamenta di ferro, ma con la giusta dose di creatività in più e in generale quel pizzico di prestigio che come tutti sanno Nolan sa dare, allora avremmo avuto un film perfetto.
Ma come ho già detto e ripeto, tali difetti non possono mettere il film nella cattiva luce che alcuni vorrebbero. I motivi che reggono la mia affermazione sono tanti: se non vogliamo sempre parlare del talento del regista, possiamo far riferimento ad un cast grandioso che riesce a mettere in perfetta empatia pubblico e personaggi, continuo a pensare assolutamente che Christian Bale resterà il miglior Batman di sempre, l'unico capace di incarnarne l'aspetto, il carattere, la psicologia e lo spirito così magistralmente; Michael Caine qui più commovente che mai, veramente un grandissimo attore; Gary Oldman fantastico commissario Gordon, Morgan Freeman invece troppo defilato ma eccezionale come sempre. Ma veniamo alle new entry: Meravigliose e perfette nei loro ruoli la splendida Marion Cotillard e l'intrigante Anne Hathaway ( va detto una Catwoman ben diversa da Michelle Pfeiffer); bravissimo Joseph Gordon-Levitt un giovane molto capace e infine non delude per niente il due volte colosso (sia per fisico che per bravura) Tom Hardy, controparte calzante del Bane cartaceo, se non altrettanto iconico come Joker-Ledger merita sicuramente un posto di rilievo tra i cattivi del cinema moderno, Hardy è assolutamente uno degli attori talentuosi più meritevoli del momento e spero fortemente che la sua carriera sia lunga e prosperosa.
Mi trovo infine perfettamente d'accordo con chi è rimasto entusiasta della battaglia finale e degli ultimi minuti del film.
Così come in questa storia e così anche per il mondo il mito di Batman non morirà mai, risorgerà sempre e credo sia più che giusto riconoscere che se è così è in buona parte merito di Christopher Nolan. Grazie!
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venerdì 31 agosto 2012
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nolan conferma le aspettative, nel bene e nel male
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Sono passati otto anni dall’estenuante caccia a Joker e dalla morte di Harvey Dent, un uomo integro e simbolo della legalità divenuto un mostro (non solo fisicamente) per la morte della donna che doveva sposare: Rachel Daws. Batman si accollò i delitti di Dent, affinché Gotham non perdesse il proprio mito. Pertanto Bruce Wayne si è dato all’auto-esilio, anche perché la città sembra finalmente vivere in pace. Ma un nuovo pericolo incombe sull’isola. Si chiama Bane, uomo forzuto che riesce ad evadere da un aereo su quale si era imbucato come detenuto non registrato, per dirigersi diritto a Gotham e consumare la sua vendetta. E poi c’è Celyna, giovane e abile ladra, vestita in pelle nera, con sembianze e movenze simili a quelle di una gatta.
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Sono passati otto anni dall’estenuante caccia a Joker e dalla morte di Harvey Dent, un uomo integro e simbolo della legalità divenuto un mostro (non solo fisicamente) per la morte della donna che doveva sposare: Rachel Daws. Batman si accollò i delitti di Dent, affinché Gotham non perdesse il proprio mito. Pertanto Bruce Wayne si è dato all’auto-esilio, anche perché la città sembra finalmente vivere in pace. Ma un nuovo pericolo incombe sull’isola. Si chiama Bane, uomo forzuto che riesce ad evadere da un aereo su quale si era imbucato come detenuto non registrato, per dirigersi diritto a Gotham e consumare la sua vendetta. E poi c’è Celyna, giovane e abile ladra, vestita in pelle nera, con sembianze e movenze simili a quelle di una gatta.
Bane mette a soqquadro Gotham; lo stesso Commissario Gordon finisce in ospedale in fin di vita e Bruce capisce che è il momento di tornare. Ma il ritorno sarà tutt’altro che facile, considerando anche che il rampollo di casa Wayne ha perso il supporto fisico e morale con il fido Alfred…
Con questo lungometraggio, Nolan chiude la sua trilogia su Batman. Dopo il successo de Il Cavaliere oscuro, spinto soprattutto dalla mitica interpretazione di Joker da parte di Heath Ledger, le aspettative intorno a questo sequel erano tante. Il film sostanzialmente non le delude: ricco di azione, effetti speciali, una trama avvincente e credibile, il Bene e il Male che si confondo. Unica pecca anche in questo episodio, forse, l’eccessiva lunghezza, e una sceneggiatura che vuole spingersi sempre oltre e con nuovi colpi di scena; al limite dell’avvitamento. Ma Nolan ha ben saldo il timone tra le mani e sa fin quando la nave può andare avanti. Il finale poi getta le basi per un nuovo episodio. Ma per ora godiamoci soddisfatti questo terzo atto.
Infine, il Cavaliere oscuro - il ritorno ha acceso un dibattito ideologico tra gli addetti ai lavori, e in fondo, qualche benpensante. In molti hanno di fatti avanzato una velata tinta anti-capitalista del film. Bane aizzato a una sorta di nuovo Lenin: ma a parte la calvizie, è più cinico, violento e muscoloso. Quest’ultimo parla di giustizia sociale, potere al popolo, fa un attentato alla Borsa a mo’ di Rodriguez Sanchez negli anni ’70. Ma la vena folle gli da’ la giusta dimensione da personaggio da fumetti, piuttosto che da nuovo Che Guevara. E poi Batman è stato accusato di Nazismo. Ma a parte il nero, non c’è altro. Torniamo a parlare di cinema, che è meglio.
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