donald60
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domenica 22 aprile 2012
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woody fa infuriare gli italiani
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La cosa più strana leggendo tutte le recensioni negative non è vedere che il film non piace, ma rendersi conto dell'odio incredibile che ha suscitato negli animi degli spettatori. Okay, il film può non piacere, può non essere considerato uno dei migliori di Woody Allen, ma perché tutto questo astio? Un dubbio mi viene... perché quando un giudizio negativo si trasforma in un atteggiamento denigratorio nei confronti di uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi, vuol dire che c'è probabilmente qualcosa che ha infastidito, e pure tanto. Considero tutta questa avversione la nostra ammissione di "colpevolezza", l'ammissione che forse in fondo una parte di verità, nelle scene da commedia di Allen che riguardano gli italiani, ci sia.
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La cosa più strana leggendo tutte le recensioni negative non è vedere che il film non piace, ma rendersi conto dell'odio incredibile che ha suscitato negli animi degli spettatori. Okay, il film può non piacere, può non essere considerato uno dei migliori di Woody Allen, ma perché tutto questo astio? Un dubbio mi viene... perché quando un giudizio negativo si trasforma in un atteggiamento denigratorio nei confronti di uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi, vuol dire che c'è probabilmente qualcosa che ha infastidito, e pure tanto. Considero tutta questa avversione la nostra ammissione di "colpevolezza", l'ammissione che forse in fondo una parte di verità, nelle scene da commedia di Allen che riguardano gli italiani, ci sia. Se davvero fosse un film campato in aria, come si scrive in giro, sarebbe accolto con indifferenza. Quelli che si sono sentiti più chiamati in causa sono certamente i critici, dato che il film ironizza proprio sul giornalismo italiano. Ma non siamo noi il popolo della tv spazzatura, del giornalettismo, delle escort? Tra i dieci e i venti milioni di italiani usufruiscono della prostituzione (ci sono statistiche reperibili ovunque). Il problema è che non vogliamo fare brutta figura, perché preferiamo nascondere lo sporco sotto al tappeto.
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walbianco
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domenica 22 aprile 2012
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forse il peggiore film di woody allen.
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L'ennesimo film di Woody Allen, che ha ormai una cadenza semestrale nelle sue realizzazioni, dopo la parigi di Midnight in Paris si concentra su Roma.
Spero che ai parigini il precedente film - che al contrario di questo mi è parso ispirato e poetico - non abbia fatto lo stesso effetto che fa sui romani To Rome With Love, perché sarebbero guai per Woody Allen.
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L'ennesimo film di Woody Allen, che ha ormai una cadenza semestrale nelle sue realizzazioni, dopo la parigi di Midnight in Paris si concentra su Roma.
Spero che ai parigini il precedente film - che al contrario di questo mi è parso ispirato e poetico - non abbia fatto lo stesso effetto che fa sui romani To Rome With Love, perché sarebbero guai per Woody Allen.
Il film è di una bruttezza imbarazzante: scontato nella trama, banale, superficiale e stereotipato nell'immagine offerta della città e dei suoi abitanti, con grossolani errori nella costruzione dei personaggi che risultano delle macchiette prive di qualsiasi profondità, addirittura scontato anche nella scelta delle immagini. Roma è una città che offre scorci stupendi, senza bisogno di inquadrare il Colosseo, i Fori o Piazza di Spagna. La trama è presto detta: storie parallele in cui, come al solito, c'è la coppia di promessi sposi, in cui almeno uno dei due è americano, che hanno una sbandata per il terzo/a incomodo/a e poi si ricompongono. Tra becchini che sotto la doccia diventano tenori fenomenali, escort col volto simpatico e (questo si ) irresistibile di Penelope Cruz, ed il personaggio di Benigni, forse unica idea originale dell'intero film, la storia si tira avanti stancamente e senza verve.
Ma ciò che stupisce è che un maestro del cinema come Woody Allen abbia potuto limitarsi ad una interpretazione così prevedibile, anacronistica e sciocca di una città complessa come Roma.
Assolutamente da evitare.
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kicky
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domenica 22 aprile 2012
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woody stavolta ha toppato....
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saranno state le aspettative troppo alte dopo midnight in Paris, sarà stato il cast niente male, sarà stato il trailer che racchiudeva le poche battute divertenti in due minuti...ma ci si aspettava veramente qualcosa di più da questo film...l'idea di unire lo stile geniale di woody allen alle emozioni che solo una città come Roma può regalare avrebbe potuto avere un riultato decisamente migliore, invece lo stile di woody allen c'è, ma mancano i suoi dialoghi spiritosi, la sua ironia pungente.. le storie sono banali e i personaggi anche, se non di più...niente da dire, stavolta woody ha toppato e prorpio quando ci sia spettava il top.
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saranno state le aspettative troppo alte dopo midnight in Paris, sarà stato il cast niente male, sarà stato il trailer che racchiudeva le poche battute divertenti in due minuti...ma ci si aspettava veramente qualcosa di più da questo film...l'idea di unire lo stile geniale di woody allen alle emozioni che solo una città come Roma può regalare avrebbe potuto avere un riultato decisamente migliore, invece lo stile di woody allen c'è, ma mancano i suoi dialoghi spiritosi, la sua ironia pungente.. le storie sono banali e i personaggi anche, se non di più...niente da dire, stavolta woody ha toppato e prorpio quando ci sia spettava il top.
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marsim62
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domenica 22 aprile 2012
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delusione
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probabilmente il film piu' deludente dei moltissimi che ho visto di woody allen
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valeriavale
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domenica 22 aprile 2012
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allen rimane un genio
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Diversamente da quanto detto dalle critiche, per me il film di Allen è un buon film. Forse rispetto agli altri suoi film ha una storia più debole, ma non manca di stupire e di fare ridere con i suoi lampi di genio di situazioni tutte da ridere e che mai nessun altro avrebbe mai pensato.Penso che il pubblico sia abituato alle sue storie intrecciate e le ritanga ormai "già viste", ma in mia opinione questo film è molto divertente ed originale e mostra una meravigliosa Roma tutta da visitare e da vedere.
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fede60
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domenica 22 aprile 2012
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film ottimo, da non perdere.
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Woody Allen conferma le sue doti, il cast è grande, la città è splendida.
[+] film pessimo
(di cassandranam)
[ - ] film pessimo
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cassandranam
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domenica 22 aprile 2012
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nerone suonava la cetra
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Allen deludente? Oppure si è divertito alle nostre spalle ?
Dall' iniziale ridicolo e "volutamente" mal recitato gesticolare : gli italiani di eurolandia visti come macchiette ferme in un tempo senza problemi dove le uniche riciclate battute sono riservate all'episodio che lo vede protagonista.
Ma sembra dirci che l'importante sono i soldi non come li fai anche se sei un minus habens, ho un costruttore di centri commerciali, che tu sia famoso e privilegiato senza motivo alcuno.
Un Italia di luoghi comuni antichi e nuovi ( la bellissima e brava Penelope Cruz che interpreta una 'escort')
E poi tutti quegli attori italiani riciclati che si sono prestati ad un gioco perverso in cui solo Allen , forse stancamente, si è divertito.
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Allen deludente? Oppure si è divertito alle nostre spalle ?
Dall' iniziale ridicolo e "volutamente" mal recitato gesticolare : gli italiani di eurolandia visti come macchiette ferme in un tempo senza problemi dove le uniche riciclate battute sono riservate all'episodio che lo vede protagonista.
Ma sembra dirci che l'importante sono i soldi non come li fai anche se sei un minus habens, ho un costruttore di centri commerciali, che tu sia famoso e privilegiato senza motivo alcuno.
Un Italia di luoghi comuni antichi e nuovi ( la bellissima e brava Penelope Cruz che interpreta una 'escort')
E poi tutti quegli attori italiani riciclati che si sono prestati ad un gioco perverso in cui solo Allen , forse stancamente, si è divertito. Allen non ama Roma ama Venezia e se avesse parlato da là forse il genio non avrebbe affondato la lama in maniera così offensiva su di noi.
Forse il titolo il Titolo Originale su una Roma in fiamme e decaduta è da tenere in considerazione:
Nerone suonava la cetra........mentre Roma bruciava. Ma si può cambiare il tempo al presente con i nostri Imperatori.
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ripagrandeluca
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domenica 22 aprile 2012
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allen uno lo fa bello e uno terribile
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direi patetico sia per l'uso di vecchi attori che per lo stereotipo dell'italia di cui woody
evidentemente non ha grande opinione non è detto che solo perchè ti chiami allen puoi permetterti tutto stavolta hai toppato
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vincent g.
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domenica 22 aprile 2012
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il peggior film di woody allen.
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Quando la firma è importante si entra in sala con una sorta di soggezione psicologica, certi di trovarsi di fronte ad un film che può essere buono, rilevante oppure ottimo. Si è convinti di non rimanere delusi, si è decisi a godere di ogni minuto dell'opera che si va ad ammirare, si è felici di partecipare al banchetto dell'arte. E pare impossibile accettare il fatto che nella nostra mente, con lo scorrere dei minuti, vadano formandosi delle nubi plumbee, pesanti ed a tratti quasi indelicate perchè in rotta di collisione coi nostri eccellenti pregiudizi. Proviamo a pensare che non è possibile, che ci deve essere una chiave di lettura che non riusciamo a cogliere, una scrittura geniale per noi non interpretabile.
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Quando la firma è importante si entra in sala con una sorta di soggezione psicologica, certi di trovarsi di fronte ad un film che può essere buono, rilevante oppure ottimo. Si è convinti di non rimanere delusi, si è decisi a godere di ogni minuto dell'opera che si va ad ammirare, si è felici di partecipare al banchetto dell'arte. E pare impossibile accettare il fatto che nella nostra mente, con lo scorrere dei minuti, vadano formandosi delle nubi plumbee, pesanti ed a tratti quasi indelicate perchè in rotta di collisione coi nostri eccellenti pregiudizi. Proviamo a pensare che non è possibile, che ci deve essere una chiave di lettura che non riusciamo a cogliere, una scrittura geniale per noi non interpretabile. Arriviamo addirittura a chiederci se non fosse in noi la colpa di tale fallimento; questo fino ai primi trenta o quaranta minuti di pellicola. Passato tale periodo non rimane altro che prendere nota del nostro disappunto il quale non può essere ormai che un demerito del film.
Nel caso di To Rome With Love può accadere questo, con l'unica variante che la consapevolezza di aver sbagliato sala (e pellicola) la si potrebbe anche ottenere senza aspettare i venticinque minuti di proiezione.
Una lasagna di stereotipi (e vogliamo assicurare che non è uno "stereotipo" parlare di stereotipi sui film americani girati nel nostro Paese) allineati l'uno sopra l'altro ed infarciti di battute poco riuscite, attori incapaci ed un reparto suoni/doppiaggio che fa drizzare i capelli. La teglia è una sceneggiatura frivola, ripetitiva ed indiscutibilmente effimera che pare adeguata in piccolezza al cibo in essa riversato. Condimento: una Roma quasi fastidiosa che parla inglese, tanto per cambiare.
Irritante l'episodio degli sposini di Pordenone, umiliante in tutto e per tutto.
Note positive le musiche, la bellezza della città (ma è assai meglio prendere un treno e visitarla di persona, oppure ancora un qualsiasi libro fatto bene) ed un Benigni sprecato. A vedere To Rome With Love, secondo gli americani, l'Italia si è fermata agli anni '60. Ma forse in questo, oltre tutte le apparenze dell'estetica, hanno ragione loro.
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wildeaegle67
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domenica 22 aprile 2012
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l'allen degli ultimi anni
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a me onestamente è piaciuto; ci saranno pure stereotipi, ma rientra nel classico filone di Allen negli ultimi anni. Certo, preferivo quello di prima, ovvero quello dei primi spassosissimi film e poi di Mahnattan, ma tant'è. Meglio questo di Midnight in Paris, che era per i miei gusti davvero troppo leggero, stile tutti dicono I love you. Magari corro troppo, ma a me la storia del personaggio di Benigni è sembrata una rivisitazione ironica e critica della famosa asserzione di Wahrol sul quarto d'ora di celebrità. Concordo sulla genialità del tenore "privato", il resto è godibile, non penso si rimpiangano i soldi del biglietto.
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