Anno | 2005 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Jason Reitman |
Attori | Aaron Eckhart, Maria Bello, Adam Brody, Sam Elliott, Katie Holmes, Rob Lowe (II) Cameron Bright, David Koechner, William H. Macy, Robert Duvall, J.K. Simmons, Melora Hardin, Joan Lunden, Eric Haberman, Mary Jo Smith, Todd Louiso, Jeff Witzke, Marianne Muellerleile, Jordan Garrett, Courtney Taylor Burness. |
Uscita | venerdì 1 settembre 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,25 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 gennaio 2016
La storia di un uomo che difende i diritti dei fumatori e dei produttori di sigarette, cercando allo stesso tempo di essere un modello per il figlio dodicenne. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Thank You For Smoking ha incassato 1,4 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nick Naylor (Aaron Eckhart) è il portavoce della Big Tobacco. La sua funzione principale è quella di combattere contro i detrattori delle sigarette convincendoli che fumare non è poi così negativo. I suoi amici sono i lobbisti dell'alcol e delle armi, è buon padre di famiglia, separato dalla moglie, ma adorato dal figlio, e poi ama il suo lavoro. Tutti gli danno addosso, e lui si difende con maestria, favella e arguzia. La sua vita fra minacce, capi poco efficienti che "provengono dai distributori automatici", e problemi quotidiani è tutt'altro che semplice.
È dagli anni settanta che è vietato fumare al cinema. Oggi, non si può fumare nei luoghi pubblici, negli uffici, sul treno, in aereo. La strada dei fumatori è ogni giorno sempre più irta di ostacoli, ed è interessante vedere gli statunitensi, che ormai lottano contro la sigaretta anche negli spazi aperti, girare un film su questo tabù.
Nel film di Jason Reitman (figlio del regista Ivan Reitman), classe 1977, non si accende una sigaretta, ma se ne parla a ogni secondo con caustica ironia. La sceneggiatura e l'interpretazione di Aaron Eckhart sono infatti il fiore all'occhiello di questo lungometraggio, che ha numerosi momenti convincenti. Tutte le sequenze con gli amici "mercanti di morte", le infinite diatribe con il senatore detrattore dell'industria del tabacco e sostenitore del colesterolico Cheddar Cheese, il cinismo del "Capitano" Robert Duvall sono da ricordare per gli intelligenti dialoghi.
Thank you for smoking è la conferma di come l'America, quando mette in ridicolo le proprie convinzioni e i propri stereotipi, riesca a dare vita a commedie che fanno ridere e riflettere.
L’ironia è una delle componenti principali della pellicola, il ritmo è serrato e le gag non mancano, come non mancano le battute al vetriolo e political incorrect ll film è incentrato sulle vicende di Nick Naylor (Aaron Eckhart), un cinico lobbista che si batte per la difesa dei produttori di sigarette. Lui viene pagato per parlare, o meglio per manipolare, filtrare la [...] Vai alla recensione »
un film cattivissimo, ritmo ottimo, trovate registiche fenomenali, interpreti nei panni giusti, una galleria di personaggi deliziosi. e soprattutto, la capacità di nascondere dietro ogni battuta un'amarissima riflessione su un aspetto ridicolo e paradossale della società, passando sempre dal politicamente scorretto con grande grazia (un po' di scivoloni ci sono, ma poi il film [...] Vai alla recensione »
Nick Naylor ha ragione per mestiere, il suo mestiere è non avere torto. Dategli un pubblico(ma anche no) e un avversario e lo vedrete dare il meglio di se per difendere gli interessi della propria azienda, ma anche della propria reputazione! Il film ci racconta la vita di questo lobbista, che avendo una morale flessibile non si fa problemi a difendere i produttori di sigarette, le quali uccidono [...] Vai alla recensione »
“Questo è il bello della discussione: se argomenti in modo giusto non hai mai torto”. E’ il principio alla base della vita di Nick Naylor e forse, guardando un po’ oltre, del film che lo vede protagonista, primo lungometraggio del giovane figlio d’arte Jason Reitman. Dietro ai pacchetti di sigarette c’è una storia (ce lo suggeriscono [...] Vai alla recensione »
Nick Naylor, vicepresidente dell'accademia degli studi sul tabacco, finanziata pre l'80% dalle multinazionali produttrici di sigarette, è fortemente osteggiato nel suo lavoro da una campagnia salutista che intende affiggere sui pacchetti di sigarette il messaggio di insalubrità del vizio del fumo. Naylor sà che il settore da lui rappresentato produce più morti di quanti non possano fare alcool e armi [...] Vai alla recensione »
La capacità di saper manipolare le parole dà un potere inimmaginabile. Miscelando il tutto col carisma di un leader, la visione strategica di un giocatore di scacchi e, ovviamente, quella dose di cinismo necessaria a rinfoltire la chioma sul proprio stomaco, si diventa rapidamente capaci di manovrare l’opinione pubblica a favore di qualcosa più che oggettivamente orrendo.&nb [...] Vai alla recensione »
Reitman dirige una singolare commedia che sorride amaramente all’economia del tabacco e al suo influsso sulla popolazione. Al centro della vicenda il lobbista Nick Naylor – interpretato da uno straordinario Aaron Eckhart – che ha il compito di sostenere l’industria del fumo affermando che le sigarette non sono dannose alla salute, o meglio, appoggiandone maggiormente la salubrit&agra [...] Vai alla recensione »
Film capolavoro non scade mai in retoriche banali, scorre benissimo. ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!
Jason Reitman, il regista di Juno e Tra le nuvole, firma questa divertente e brillante commedia che oltre a far ridere invita lo spettatore ad una riflessione sul mondo delle lobby ed in particolare sul business del tabacco e sui danni che comporta sulla popolazione. Bravo, molto, Aaron Eckhart, nei panni di un lobbista del tabacco il quale, con una disarmante naturalezza, cerca di spiegare, [...] Vai alla recensione »
Un film esemplificativo di come il mondo vada in base alle parole, alle apparenze, in base ad una logica basata sull'insensibilità perchè legata a valori che non tengono conto dell'altro ma solo dell'apparenza. Vince chi è più bravo a parlare, a dimostrarsi sicuro e potente, in questo caso grazie alla dialettica. E il bello è che anche chi fa quella dialettica ci crede! Se questo è un uomo!
Gran bel film profondo, ma non pesante che mette a nudo la logica di mercato delle multinazionali: se lo fanno gli altri perchè non posso farlo anche io? Nick Naylor è il tipico ingranaggio di un meccanismo più complesso di lui che si muove solo grazie al Dio Denaro. E' non è cosa facile che gli americani lo ammettano... Ottima pellicola.
...un pò deluso,come trama banale....ma godibile
L'arte della persuasione. È questa la materia da cui muove Thank you for smoking, film tratto dall’omonimo roma zo di Christopher Buckley diretto dall’esordiente Jason Reitman, presentato ieri alla stampa dall’attore protagonista Aaron Eckhart e in uscita il 1°settembre. Eckhart interpreta Nick Naylor, vicepresidente dell’Accademia di Studi sul Tabacco, emanazione diretta delle corporazioni del settore [...] Vai alla recensione »
Nick Naylor (Eckhart) è un campione del sillogismo al servizio della Big Tobacco, la lega dei produttori di sigarette: con la sua bella faccia da schiaffi e una retorica inattaccabile riesce a far sfigurare ovunque i campioni dell'evidente (il fumo fa male!), siano essi ragazzini malati di cancro o un demagogico senatore del Vermont (Macy). Capo (Duvall), figlio e due amici (i suoi omologhi portavoce [...] Vai alla recensione »
Tutto alla rovescia. Anche se in Thank You for Smoking del debuttante Jason Reitman (figlio ventinovenne del regista Ivan Reitman) nessuno mai fuma, il film è un inno sardonico, molto divertente, alla libertà di comprare e fumare tabacco, al piacere delle sigarette, alla condanna del menagramo del settore, delle scritte «Il fumo attacca i polmoni», «In gravidanza il fumo nuoce ai neonati», «Il fumo [...] Vai alla recensione »
Gli Stati Uniti si sono divisi tra quelli che alla fine del film hanno smesso di fumare, e quelli che invece pensano di avere trovato un paladino della causa tabagista. Quel che è certo è che Thank you for smoking, presentato l’altra sera a Roma e in arrivo nelle sale italiane il primo settembre, fa ridere a denti stretti e riflettere sul cinismo delle multinazionali.
Nonostante il titolo, Thank you for smoking - che uscirà nelle sale italiane il 1 settembre - non è solo un film sul fumo, è piuttosto un film sulla capacità di manipolare attraverso la parola, come afferma il protagonista Aaron Eckhart: «Il mio personaggio non ama tanto il fumo quanto il parlare, il suo lavoro è argomentare». L'attore, che vedremo anche in The Black Dahlia di Brian De Palma in concorso [...] Vai alla recensione »
Un bel ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli biondi, fisico eccellente, sorriso irresistibile. Chi meglio di lui, in un’America guidata dalla logica del profitto a tutti i costi, può accollarsi il peso di promuovere il più esecrato tra i vizi, ovvero fumare? In Thank you for smoking, in arrivo sui nostri schermi il primo settembre con il marchio Lucky Red, Aaron Eckbart, lanciato da Neil LaBute [...] Vai alla recensione »
Si parla di tabacco per 90 minuti eppure nessun personaggio viene mai mostrato con la sigaretta tra le labbra. È solo uno degli innumerevoli paradossi di ThankYou for Smoking, opera prima del figlio d'arte Jason Reitman. Il film narra la battaglia senza esclusione di colpi tra Il Capitano (Robert Duvali), leggendario tycoon del tabacco, e Ortolan Finistirre, formaggioso senatore del Vermont (William [...] Vai alla recensione »
Negli stati uniti il lobbying è una pratica istituzionalizzata che ha profonde radici nella storia del paese. Con questo termine si intende l'attività di pressione che grandi gruppi (banche, multinazionali, associazioni di vario tipo...) possono esercitare sulle decisioni dei politici del loro Paese. A Washington oggi si contano più di 35.000 lobbisti di professione, parecchi dei quali con i loro lussuosi [...] Vai alla recensione »
Si ritrovano in tre a pranzo, e fanno la conta dei morti: quanti ne fa fuori l'alcool, quanti vengono fatti fuori dalle armi, quanti muoiono per le sigarette (se vi interessa, vince il tabacco). Sono tre simpatici lobbisti. Tra di loro si chiamano MDM, mercanti di morte. E se i primi due hanno una lunga abitudine al martirio (le Leghe per la Temperanza sono vecchie di secoli, i pacifisti sono molto [...] Vai alla recensione »
Nick Naylor (Aaron Eckhart), rotagonista di Thank you for smoking, rappresenta il volto della Big Tobacco, una multinazionale produttrice di sigarette. Ha il compito di intervenire in ogni dibattito contro il fumo. È onnipresente nei talk show e nei tribunali, la sua dialettica è proverbiale, ribalta ogni accusa rivolta ai produttori di tabacco con singolari argomentazioni, una faccia tosta di irresistibil [...] Vai alla recensione »
Tutto alla rovescia. Anche se in Thank You for Smoking del debuttante Jason Reitman (figlio ventinovenne del regista Ivan Reitman) nessuno mai fuma, il film è un inno sardonico, molto divertente, alla libertà di comprare e fumare tabacco, al piacere delle sigarette, alla condanna dei menagramo del settore, delle scritte «Il fumo attacca i polmoni», «In gravidanza il fumo nuoce ai neonati», «Il fumo [...] Vai alla recensione »
Piccole denunce crescono. Ecco un figlio d'arte tutto nuovo (il papà Ivan Reitman è il regista di Ghostbusters) ed ecco un'altra satira sociale hollywoodiana (alla American Dreamz) dove l'industria della morte (in questo caso, il tabacco) è ritratta con sguardo comico così soddisfatto del proprio disincanto, da poter rendere persino simpatico il cinismo di chi inneggia a valori umani come la libertà [...] Vai alla recensione »