Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Paolo Franchi |
Attori | Barbora Bobulova, Andrea Renzi, Brigitte Catillon . |
MYmonetro |
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L'unica "relazione amorosa" che la timida Valeria si concede, è spiare il suo dirimpettaio. Quando questi si trasferisce a Roma, Valeria, sentendosi persa, decide di seguirlo e continuare a spiarlo. C'è un'altra donna, però. In Italia al Box Office La spettatrice ha incassato 163 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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L'unica "relazione amorosa" che la timida Valeria si concede, è spiare il suo dirimpettaio. Quando questi si trasferisce a Roma, Valeria, sentendosi persa, decide di seguirlo e continuare a spiarlo. C'è un'altra donna, però.
LA SPETTATRICE disponibile in DVD o BluRay |
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Ottimo film del regista Paolo Franchi, eccellente interpretazione di Barbora Populova. Valeria è innamorata di Massimo, lo segue dall'appartamento di fronte, guardandolo dalla finestra, ma non ha il coraggio di comunicargli il suo amore. E quando lui si trasferisce a Roma, lei lo segue, lo guarda in segreto... un amore nascosto, interiore, perciò intenso.
18 anni e li dimostra tutti. E' un film interessante se utilizzato come pietra di paragone sulla variazione del linguaggio cinematografico. Questo è un film involuto, a tratti incomprensibile, con vari aspetti implausibili e con un finale che sfiora l'ilarità. Non so cosa avrebbe detto Olmi, di cui il regista si proclama alievo. Amen
Film italiano di tutto rispetto. Si respira un reale senso del drammatico nella vicenda di Valeria, colei che consuma un'amore a distanza, senza mai toccarlo. Eppure lo coltiva come fosse suo, inseguendolo Nascono così momenti di delicata intimità tutti da assaporare. La timidezza, la solitudine e l'appagamento della sola vista sono armi sicure, difficili da deludere.
Film intenso. Sembra francese. Sofisticatissima regia. Attori sublimi. La Bobulova qui è al suo meglio poi con gli altri film si è un po' banalizzata. In questo film invece era molto calda, ben diretta, condotta per mano da Franchi che dirige "davvero" gli attori... Sembra un film francese. Bravissima la Maglietta che ha doppiato l'attrice francese.
Davvero stupendo!!!! Visto in dvd!!! Ed è l'opera prima di un autore poi che ha fatto discutere, amare e odiare! Cast perfetto!!!! Toccante e intelligente, non sembra italiano. Da consigliare davvero:
Due donne perse in un mondo solo loro, due rapporti assai problematici con il maschile, due film molto insoliti e tutti “in soggettiva”. Ne La spettatrice dell’esordiente Paolo Franchi, un nome da segnarsi, l’eterea Barbora Bobulova spia dalla finestra il vicino di casa Andrea Renzi, lo pedina, accenna timidi avvicinamenti contraddetti da fughe repentine, sogna una vita che non le appartiene, che non [...] Vai alla recensione »
La spettatrice film incantato d'esordio di Paolo Franchi, già vincitore della Rosa camuna d'argento a Bergamo, esce nelle sale il 7 maggio, in contemporanea con la sua presentazione, unico film italiano, al Tribeca Film Festival di New York (1-9 maggio) il festival del cinema indipendente fondato e diretto da Robert De Niro che dimostra una spiccata preferenza per i film sottili e riflessivi come L'uomo [...] Vai alla recensione »
Una ragazza che si crea un mondo fittizio e non riesce ad uscire fuori dal suo mondo parallelo; una che vive i rapporti in terza persona, in maniera autodistruttiva; una generosa che però non sa ricevere. In sintesi, «una spettatrice». Potremmo definirlo un film sull’impossibilità dell’amore, ma anche sulla necessità (oggi) dell’amore. Per il regista Paolo Franchi, esordiente nel lungometraggio con [...] Vai alla recensione »
Due donne. Che possono definirsi "cuori in inverno", pur essendo, paradossalmente, capaci di amore molto più di altre. Una, Valeria, lavora a Torino e si è a tal segno innamorata a distanza di un suo dirimpettaio, Massimo, che lo segue anche quando si trasferisce a Roma. Dove però scopre che ha una compagna, Flavia, con la quale comunque non convive perché l’altra è dedita solo alla memoria di un marito [...] Vai alla recensione »
Ha ragione a lamentarsi un po’: essendo slovacca di nazionalità, Barbora Bobulova non viene mai presa in considerazione per i premi di cinema, siano essi i David di Donatello, i Nastri d’argento o i Ciak d’oro. Eppure questa ventinovenne dal fisico minuto e dagli occhi splendenti vive a Roma dal 1996, esordì clamorosamente nel Principe di Homburg di Marco Bellocchio, imparando a Memoriale battute in [...] Vai alla recensione »
Nella Torino di oggi, uggiosa e ombrosa, può capitare che due solitudini si sfiorino ed entrino, a distanza di qualche minuto l’una dall’altra, in un negozio per comprare la stessa pietra, Ia labradorite, che rinforza lo spirito e i sentimenti. Almeno così dovrebbe. Due solitudini, quindi, due spettatori del proprio destino. Abitano uno di fronte all’altro, lui è un ricercatore, lei una traduttrice [...] Vai alla recensione »
Esistenze incapaci di vita propria, cuori bloccati da destini di solitudine, occhi che si limitano a guardare, senza poter trasformare il desiderio in azione. L’incipit de La spettatrice, opera prima di Paolo Franchi, regista formatosi alla scuola Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, rimanda a La finestra di fronte. Introversa e solitaria, la giovane Valeria (Barbara Bobulova, lanciata in il Principe di [...] Vai alla recensione »
È l’unico film italiano che Robert De Niro ha voluto in concorso al Tribeca film festival e, anche se a New York non ha vinto premi, ha conquistato la critica statunitense, Un successo inatteso per La spettatrice, opera prima tra le più interessanti dell’anno, ora nei cinema distribuita dall’istituto Luce, con la quale Paolo Franchi, ex allievo di Ipotesi cinema (Ermanno Olmi) e dei famoso Centro sperimenta [...] Vai alla recensione »
Una giovane donna senza legami spia l'uomo della finestra di fronte e s'infila nella sua vita. Lo segue nel cambio di città, con l'inganno diventa amica della sua compagna, continua a fare di tutto per stargli vicina ma quando finalmente lui s'interesserà a lei, si sottrarrà. Preferendo restare spettatrice delle vite altrui. Però l'analogia iniziale con il film di Ozpetek è solo tecnica, ne è una versione [...] Vai alla recensione »