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Robert Downey Jr. sarà Geppetto per Tim Burton?

News e anticipazioni dal mondo del cinema.
di Robert Bernocchi

In foto l'attore Robert Downey Jr., in trattative per interpretare Geppetto in un progetto di Tim Burton.

lunedì 9 gennaio 2012 - BIZ

Nella lunga serie di adattamenti di "Pinocchio" portati sul grande schermo e anche in programma al momento, si potrebbe aggiungere una versione live action firmata Tim Burton, come riporta l'Hollywood Reporter. Infatti, il regista è in trattative con la Warner per realizzare una sorta di sequel della classica storia, sullo stile di Alice in Wonderland, con Geppetto che "si mette in viaggio per ritrovare il burattino scomparso".
A interpretare Geppetto, il regista vorrebbe avere Robert Downey Jr., che da parte sua ha espresso un forte interesse nel progetto e nell'eventuale collaborazione con Burton. Va detto però che entrambi questi artisti sono molto impegnati e hanno diversi film tra cui scegliere, mentre la Warner ha fretta di uscire nelle sale con il suo adattamento, anche per sconfiggere la concorrenza. Insomma, per ora ipotesi suggestiva, ma che non è ancora confermata.

Millennium, la serie va avanti
Dopo i risultati americani non straordinari (ma neanche da buttar via, visto che Millennium – Uomini che odiano le donne è vicino agli 80 milioni di dollari), si pensava che il progetto di portare tutta la trilogia sullo schermo da parte di David Fincher e della Sony potesse subire un duro colpo. Di sicuro, non hanno aiutato alcuni mercati internazionali, come il Regno Unito, la Scandinavia e delle nazioni asiatiche, in cui la pellicola non ha sfondato.
Invece, la Sony ha annunciato di voler comunque proseguire l'avventura e questo senza neanche conoscere i dati dei Paesi in cui la pellicola non è ancora uscita. Infatti, la major si aspetta comunque di ottenere oltre 200 milioni dai mercati extrastatunitensi e quindi complessivamente circa 300 milioni nel mondo. Una cifra che, per questo tipo di prodotto, rimane comunque buona e che avrebbe spinto la Sony a dare il via libera per le riprese del nuovo episodio, da svolgersi tra fine 2012 e inizio 2013. Va detto che, in queste situazioni, è normale che uno studio esprima fiducia nel suo prodotto e che comunque prepari il sequel. Tanto, finché si tratta di spendere solo per la sceneggiatura, non si tratta certo di un grosso rischio, mentre per staccare la spina c'è ancora molto tempo.

La Lionsgate sta per acquistare la Summit
Se ne parlava da tempo e adesso sta diventando realtà. Da settimane, si vociferava che la Lionsgate (famosa per i film di Saw) e la Summit (che deve le sue fortune alla saga di Twilight) avrebbero potuto fondersi. In realtà, come rivela il sito Deadline, ora sembra che la Lionsgate acquisterà la Summit per 700 milioni di dollari (400 di capitali e 300 di debiti che verrebbero presi in carico, grazie a un prestito della JP Morgan) e questo rappresenta un cambiamento importante.
Infatti, secondo quanto riporta il sito, la Summit in questa nuova condizione non acquisterà più pellicole, perché la Lionsgate farebbe tutto da sola. In particolare, la dirigenza di questa compagnia (Jon Feltheimer e Michael Burns) potrebbe non voler collaborare con gli attuali capi della Summit, Patrick Wachsberger e Rob Friedman. Qui le opinioni divergono: una fonte di Nikki Finke, la responsabile di Deadline, sostiene che i due verranno presto fatti fuori dal nuovo organigramma, ma un aggiornamento alla notizia rivela che potrebbero lavorare comunque nella struttura della Lionsgate.
Il paradosso è che, attualmente, la Summit è molto meno indebitata della Lionsgate, che peraltro sta puntando grosso sull'adattamento di The Hunger Games, una scommessa che potrebbe portare ottimi guadagni ma anche notevoli perdite. Evidentemente, il fatto che quest'anno si concluda la saga di Twilight, ha portato i responsabili della Summit a passare alla cassa, magari per paura che il futuro non sia così roseo.

Melancholia miglior film per la National Society Of Film Critics
Finalmente, una scelta originale da parte di un'associazione e che non tenta di far finta di influenzare gli Oscar. In effetti, eleggere miglior pellicola Melancholia non è certo una decisione banale ed è quella che è stata compiuta dalla National Society Of Film Critics, che ha anche eletto la sua interprete Kirsten Dunst miglior attrice.
A essere premiato tra i registi, Terrence Malick per The Tree of Life, che ha anche ottenuto il riconoscimento per la miglior fotografia e quello per la miglior attrice non protagonista, Jessica Chastain (menzionata anche per il suo lavoro in The Help e Take Shelter). Tra gli attori, vincono Brad Pitt (protagonista de L'arte di vincere) e Albert Brooks (non protagonista, per Drive), mentre Una separazione si aggiudica l'ennesimo premio per il miglior film straniero.

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