È con l'apocalisse che si apre stasera, all'ombra del Monte Bianco, la XXI edizione del Courmayeur Noir in festival (5-11 dicembre). La rassegna valdostana, dedicata a cinema, televisione e letteratura noir, si ispira quest'anno alla fine del mondo, da vedere come spunto (e punto di partenza) per una riflessione sulla trasformazione di una società in profonda crisi.

Non è dunque un caso se l'incontro più atteso, dall'emblematico titolo "Vedo nero. Un'apocalisse ci salverà?", sarà guidato da un "complottista doc" come il giornalista Ranieri Polese. Con lui vi saranno l'economista Giulio Sapelli e lo studioso dell'immagine Gianni Canova. Ma anche gli scrittori Tullio Avoledo, Davide Dileo, Antonio Scurati e Tommaso Pincio. Un incontro diviso in due momenti, quello di "Vedo Nero", la cui seconda parte, dal titolo "La risposta del cinema italiano", analizzerà la ritrovata sensibilità del cinema per l'impegno civile e per la ricerca delle risposte nella dignità individuale e collettiva.

E proprio sul versante cinematografico, il Noir in festival presenta 10 anteprime assolute (il vero e proprio concorso), tre pellicole fuori concorso, la selezione internazionale dei documentari e le novità televisive proposte quest'anno insieme a FoxCrime. Tra i titoli proposti spiccano il thriller finanziario Margin Call (che aprirà in serata la rassegna); l'incubo futuribile In Time con Justin Timberlake, i ritratti adolescenziali di We Need To Talk About Kevin e Martha Marcy May Marlene e gli inquietanti horror Non avere paura del buio e Paranormal Xperience 3D. A questi, poi, si aggiungono le sorprese del "Mini Noir" (6-10 dicembre), con le anteprime di L'incredibile storia di Winter il delfino e Arthur e il popolo dei Minimei, e con l'attesa anticipazione di Dracula 3D, presentata e commentata dal regista Dario Argento.

Per l'ambito letterario, nel bicentenario della nascita di Charles Dickens, saranno presenti a Courmayeur lo scrittore amicano Lawrence Block (anche in veste di giurato), gli scandinavi Matti Rönka e Thomas Kanger, il vicedirettore del "Guardian" David Leigh e il suo corrispondente da Mosca Luke Harding. Ma l'attenzione del pubblico è puntata soprattutto sugli interventi di due insigni giallisti, Andrea Camilleri e Petros Markaris, vincitori entrambi del Premio Chandler 2011, massimo riconoscimento letterario del Courmayeur Noir in Festival.

Ospite d'onore di questa edizione sarà il regista inglese Stephen Frears, chiamato a raccontare il percorso "in noir" della sua carriera, costellata di film di genere come Gumshoe (con il quale ha esordito nel 1972), Rischiose abitudini (1990) e Piccoli affari sporchi (2002). Ad aprire e chiudere il festival saranno invece due attori giovani ma molto promettenti: il torinese Luca Argentero, ospite a sorpresa della serata inaugurale, e il prossimo "Commissario Montalbano" Michele Riondino, festeggiato per l'occasione come "Spirito Noir" del 2011.

A formare la giuria che assegnerà i due principali riconoscimenti, il Leone Nero per il Miglior Film e il premio per la migliore interpretazione, saranno il già citato Lawrence Block, gli attori Carolina Crescentini e Vinicio Marchioni, il regista Antonello Grimaldi e il saggista ed editore francese François Guérif. Lo scorso anno, a trionfare erano stati Carancho, film franco-argentino diretto da Pablo Trapero, e l'interprete svedese Stellan Skarsgård, premiato per il ruolo di Ulrik in A Somewhat Gentle Man.