L'arte recitativa di Anupam Kher è una sintesi di culture diverse tra loro. Bollywood e Hollywood si incontrano a metà strada, in un attore cangiante e multiforme, capace di vestire i panni della commedia come di gestire ruoli torbidi e oscuri. L'interprete indiano, anche regista e produttore, ha una carriera che abbonda di film e attività di ogni genere. Le opere cinematografiche a cui ha preso a parte sono più di 450 e le sue esperienze umane quanto mai eterogenee. Vera e propria star in India, dove ha vinto otto volte il premio Filmfare (considerato l'Oscar indiano), è stato anche presidente del Consiglio Centrale di Certificazione cinematografica indiana. Kher, insignito dell'onorificenza civile del Padma Shri, è considerato una personalità di rilievo del panorama culturale nazionale, in quanto passato direttore della Scuola Nazionale di Arte drammatica e attuale Ambasciatore per l'Istruzione in una fondazione rivolta alla formazione dei bambini indiani. Attenzione ai giovani confermata dalla fondazione della "Actor Prepares", una scuola di recitazione con sede a Mumbai. Kher vanta persino un'esperienza da scrittore con "The Best Thing About You is You", autobiografia della sua vita da insegnante. Persona pacata e dall'aria saggia, non a caso è stato spesso scelto per ruoli da genitore. Grazie ad una visione eclettica dell'essere attore, Kher ha segnato Bollywood e di tanto in tanto sogna l'America. Per preservare la sua nomea di uomo culturalmente impegnato, ha deciso di cambiare una vocale nel suo vero nome. "Khar" nella lingua del Kashmir significa "asino".
Vita e formazione
Kher nasce a Shimla nel 1959. Cresciuto in una comunità indigena della regione del Kashmir, Anupam studia in una scuola pubblica del sistema D.A.V. , ente non governativo con particolare attenzione alla salvaguardia dei valori religiosi e sociali. La sua formazione continua nella Scuola Nazionale di Arte drammatica di Nuova Delhi. Qui si affina nella recitazione teatrale che lo accompagnerà costantemente nel corso della carriera. La vena artistica non è a rischio estinzione considerando che assieme alla moglie attrice Kiron Kher ha avuto un figlio, Sikander, che ha seguito le orme dei genitori.
Una carriera tra Oceano Indiano, Atlantico e Pacifico
L'estro vivace di Anupam Kher si avvicina al cinema agli inizi degli anni '80. Nel 1984, in una delle sue prime apparizioni sullo schermo col film drammatico Saaransh, interpreta a 28 anni un personaggio quarant'anni più grande di lui. Un performance rimasta nella memoria del cinema indiano, che gli vale il primo Filmfare da attore protagonista. La mole di lavoro è esponenziale, così Kher colleziona un'impressionante serie di personaggi che investono ogni genere e ruolo, ma alla fine i riconoscimenti riguardano soprattutto le prove comiche. Dopo vent'anni generosi di film e premi, Kher riceve il primo invito dagli ex colonizzatori britannici. Con la popolare commedia Sognando Beckham (2002) intercetta per la prima volta una fascia di pubblico internazionale. Due anni più tardi, oltre all'esperienza televisiva di E.R. - Medici in prima linea, Kher entra a far parte del cast corale di Matrimoni e pregiudizi (2004), esperimento ibrido che mescola la letteratura classica di Jane Austen con i colori forti delle commedie indiane. Mentre la carriera in patria continua, seguendo gli alti standard quantitativi, Ang Lee lo sceglie per una parte nel dramma sentimentale Lussuria - Seduzione e tradimento (2007). Nel 2009 arricchisce una vasta sperimentazione artistica con l'esperienza del doppiaggio, prestando la voce a Carl Fredricksen nella versione indiana del film d'animazione Up (2009). Poi è il turno di Woody Allen che lo coinvolge nel suo Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (2010), ancora una volta alle prese con una storia che parla di gestione della vecchiaia. Gestione della rabbia e personalità bipolari sono invece i temi de Il lato positivo - Silver linings Playbook (2013) in cui Kher interpreta lo psichiatra di Bradley Cooper. Film sorprendente con una persona che ha certamente saputo dare risalto all'orlo argenteo della propria vita.
