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Un'opera sul femminismo prima ancora che un biopic. Si sente tutta la passione e la sincerità della regista. Biografico, Drammatico - Francia, Italia2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lili d'Alengy, cortigiana con una figlia disabile, incontra Maria Montessori e insieme uniscono le forze per creare un luogo accogliente per i bambini più in difficoltà. Espandi ▽
Cortigiana di successo, Lili d’Alengy è sicura del suo valore sociale e tiene in pugno la fervente Parigi del 1900. All’improvviso, però, riemerge la figlia che Lili si vergogna di avere: una bambina disabile di nome Tina. Lili scappa quindi a Roma, dove c’è un istituto che si dice possa prendere in cura bambini con difficoltà. Lì incontra Maria MontessoriI. Jasmine Trinca dona volto e profonda dignità alla figura di Maria Montessori nell’esordio alla finzione della regista francese Léa Todorov, che inquadra la famosa pedagogista all’inizio della carriera. È un’opera sul femminismo prima ancora che sull’istruzione e sul trattamento della neurodiversità, perché – come dice Montessori stessa – un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto. Non è quindi un biopic ad ampio spettro c’è però abbastanza del suo lavoro così pionieristico in quell’epoca. Per la regista è una buona transizione verso il cinema di finzione, girata con diligenza e senza fronzoli; occhi dritti verso l’obiettivo, verso il quale si sente tutta la sua passione e sincerità. Recensione ❯
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Una favola dalle ombre profonde che racconta l'emancipazione con garbo e rispetto della Storia. Biografico, Francia, Belgio2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna nasconde da tutta la vita una sua pecularità genetica: il suo corpo è coperto da peli. Quando si sposa decide di voler vivere libera da questo segreto. Espandi ▽
Francia, fine ‘800. Rosalie ha un segreto: da quando è nata è coperta di peli, che suo padre ha rasato attentamente per anni. La prima notte di nozze, il marito Abel la allontana inorridito. Ma Rosalie è una giovane donna determinata e sceglie di mostrarsi a tutti con la barba non rasata, attirando nuovi guadagni in famiglia. Riuscirà la volitiva protagonista ad essere accettata? Diretto da Stéphanie Di Giusto e da lei sceneggiato con Sandrine Le Coustumer, Rosalie è narrato come una favola dalle ombre profonde con al centro la sensualità e la seduzione, perché Rosalie è irresistibilmente attraente, con o senza barba. Di Giusto è per fortuna attenta a non imporre a Rosalie una lettura antistorica in nome dell’emancipazione femminile contemporanea: se da un lato infatti vediamo (finalmente) una donna dominare anche la più improbabile delle circostanze, dall’altro sono chiaramente rappresentati tutti i vincoli dell’epoca alla sua autodeterminazione. Recensione ❯
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La vulnerabilità esposta di Maria Schneider è la carta vincente di un film che si affida alla grande interpretazione della sua protagonista. Biografico, Francia2024. Durata 102 Minuti.
Un ritratto dell'attrice Maria Schneider. Espandi ▽
Maria Schneider è una ragazza curiosa e innamorata del cinema. Diventa di colpo un'attrice famosa grazie a L'ultimo Tango a Parigi di Bertolucci con Marlon Brando, ma sarà un'esperienza traumatica che la metterà a dura prova e che le condizionerà l'esistenza. Un film autoriale, forte, con il preciso intento di raccontare la vita emotiva dell’attrice. Quello che firma Jessica Palud non è il solito biopic, è piuttosto il racconto sentito e viscerale delle emozioni vissute dall'attrice negli attimi clou della sua vita, privata e professionale. Il suo Maria è il ritratto sofferto di un'anima traumatizzata, non creduta e resa fragile da un sistema che avrebbe invece dovuto tutelarla. La vulnerabilità esposta è la cifra vincente del film e della performance intensa di Vartolomei, attrice che conferma il suo spessore dopo la complessa risposta del film La scelta di Anne, e che sa catturare lo spettatore con la forza struggente dei suoi primi piani. Recensione ❯
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Provost ritrae Bonnard e la moglie Marthe. Una coppia che ha saputo trasformare il proprio vissuto in arte. Biografico, Francia2023. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Provost esplora il rapporto tra il pittore francese Pierre Bonnard e la sua compagna di una vita e musa per eccellenza, protagonista di un terzo dei suoi dipinti, Marthe de Méligny. Espandi ▽
Pierre Bonnard trova come modella occasionale la fioraia (di un negozio di fiori finti) Marthe che gli si presenta con un cognome falso per fare una buona impressione. Da quel giorno i due, con vicende alterne, finiranno con il costruire un rapporto in cui lei diventerà per i detrattori la donna che lo ha isolato dal mondo parigino e per lui colei che sarà al centro di un terzo delle sue opere. I film sugli artisti sono spesso concentrati su un percorso che metta in luce genio e sregolatezza ed in essi prevalgono gli uomini. Non a caso a un certo punto Marthe chiederà a Pierre perché i nudi nei quadri sono quasi sempre femminili. “Perché i pittori sono uomini e non donne” sarà la risposta. Provost invece trae la propria ispirazione dalla coppia e, in particolare, dal bisogno di rileggere la figura di Marthe, divenuta a un certo punto della sua vita pittrice a sua volta. Provost riesce nello scopo di descrivere un uomo e una donna che trasformano il loro vissuto in arte e riesce anche, evitando l’aneddotica da museo delle cere che spesso inficia i biopic sugli artisti, a farci immaginare l’origine delle ninfee di Monet come l’esito di una giornata estiva e di un incontro tra amici in campagna e, ancora una volta, con una mano che sublima la realtà in arte. Recensione ❯
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La straordinaria storia vera di Trudy Ederle, la prima donna ad aver attraversato a nuoto il canale della Manica. Espandi ▽
New York, 1914. Gertrude detta Trudy Ederle, figlia di immigrati tedeschi, viene colpita dal morbillo e i medici la danno per spacciata. Ma superata la malattia, insieme alla sorella maggiore Meg, sua ispiratrice e poi principale sostenitrice, diventerà un asso del nuoto e, staccando Meg, una campionessa regionale, nazionale e poi olimpica - anche se alle Olimpiadi di Parigi del 1924 vincerà "solo" un bronzo perché il suo allenatore, Jabez Wolffe, non aveva fatto allenare lei e le sue compagne nelle settimane precedenti alle gare per non disturbare gli atleti maschi. Ma la vera sfida arriverà quando Trudy deciderà di attraversare a nuoto il Canale della Manica: un'impresa riuscita solo a un pugno di atleti - e tutti uomini.
La ragazza del mare è basato sulla vera storia di Trudy Eberle, ma è strutturato secondo le regole della drammaturgia classica, e con l'obiettivo di dimostrare che le donne possono compiere imprese considerate (soprattutto a loro) inaccessibili.
Il film è un lavoro di squadra fra eccellenze artistiche; è il racconto di un'impresa sportiva e di un'affermazione femminile di ispirazione, strutturalmente convenzionale ma compatto, coerente e dotato di un coinvolgente crescendo emotivo, che ha al centro i temi della solidarietà (anche attraverso i generi) e della fiducia reciproca. Recensione ❯
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Il racconto della travagliata storia d'amore tra Tchaikovsky e sua moglie. Espandi ▽
Il 18 luglio 1877 Pëtr Il'ic Cajkovskij sposa Antonina Ivanovna Miljukova, una sua ex allieva di cui aveva perso il ricordo, che gli aveva scritto una lettera appassionata dichiarandogli il suo amore. Con questo matrimonio il noto compositore compie un tentativo per negare a se stesso la propria omosessualità. Si tratterà di un totale fallimento che viene letto attraverso la vicenda della donna la quale non rinuncerà mai all'idea di considerare Pëtr come il proprio uomo.
Se già Ken Russell in L'altra faccia dell’amore aveva fatto suo l’argomento in modo dissacrante, Serebrennikov sceglie coraggiosamente di affrontare la turbolenta vita coniugale del noto compositore dal punto di vista femminile.
Il regista non solo mette lo spettatore di fronte alla vita e ai sentimenti di una donna, che all’epoca non contavano granché, ma va anche oltre, scegliendo una tematica che lancia un segnale anche rispetto a ideali sociali e politici perfettamente attuali. Recensione ❯
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La vicenda di Benedetta Carlini, mistica e suora cattolica italiana vissuta all'epoca della Controriforma accusata di omosessualità ed eresia. Espandi ▽
Alla fine del XV secolo, con la peste che devastò la terra, Benedetta Carlini si unisce al convento di Pescia, in Toscana, come novizia. Capace fin dalla tenera età di compiere miracoli, l'impatto di Benedetta sulla vita nella comunità è immediato e epocale. Recensione ❯
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Marie Kreutzer attualizza la tradizionale figura della principessa Sissi, ritratta ora come ribelle ma mai martire. Biografico, Austria, Francia, Germania, Lussemburgo2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della quarantenne Sissi che decide di dedicarsi in tutto e per tutto alla salvaguardia della sua bellezza. Espandi ▽
Corsage riesamina radicalmente la figura della bellissima Sissi rispetto al modo in cui l’aveva codificata la serie di film interpretati da Romy Schneider. Qui infatti il temperamento impulsivo e refrattario alle regole di corte della protagonista non è più un vezzo innocuo gradito al marito, ma un ostacolo al protocollo e alla serenità famigliare. Anche qui la ribellione interiore della protagonista si fa politica, precorrendo (forse eccessivamente) i tempi e mostrando una consapevolezza e un “senno di poi” difficilmente immaginabili all’epoca in cui è ambientata la storia. Addirittura Elisabetta si permette un gesto della mano allora inesistente, che contraddice il rigore formale assai realistico della scenografia e dei costumi. È comunque una metafora efficace quella del corsetto che dà il nome al titolo, entro il quale la società costringeva la vita (!) delle donne, privandole persino del respiro. E tuttavia Kreutzer non commette l’errore di fare di Elisabetta una martire, dandole anche un temperamento volubile ed egocentrico, con punte di narcisismo e di crudeltà verso le persone a lei vicine, donne comprese. Recensione ❯
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Un decennio della vita del grande autore russo raccontato con sensibilità e attenzione alle relazioni familiari. Biografico, Drammatico, Storico - Francia2015. Durata 96 Minuti.
Nel 1890, lo scrittore russo Anton Chekov scrive racconti sui giornali per sfamare la sua famiglia. Espandi ▽
Anton Cechov è un giovane medico di campagna che scrive, con pseudonimo, dei racconti. Uno di questi viene letto e apprezzato dall'editore Aleksej Suvorin e dal famoso critico Dmitrji Grigorovic che lo spingono ad affrontare seriamente la scrittura. Inizialmente Anton vede nella loro offerta un modo per contribuire all'economia della numerosa famiglia a cui appartiene ma progressivamente la letteratura diventa la sua attività principale al punto da fargli sospendere le prestazione mediche per compiere un'inchiesta in favore del miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti nel penitenziario dell'isola di Sachalin.
René Fèret è uno di quei registi che sono apprezzati in patria ma che fanno fatica a passare la frontiera di Ventimiglia anche in tempi di libera circolazione delle opere dell'intelletto.
Fèret ci accompagna nella vita di uno dei più importanti autori della letteratura mondiale mostrandoci con delicatezza anche le intime contraddizioni di un uomo che si sentiva più medico che scrittore ma che non poteva negare, salvo mettere in gioco una falsa modestia, il proprio talento. Recensione ❯
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Leningrado, primi Anni Ottanta. Quando la musica rock diventa uno stile di vita rivoluzionario. Espandi ▽
Mike ha una discreta notorietà come cantante e una passione per la musica rock che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, già post punk. Mike ne riconosce il talento e lo aiuta a far conoscere la sua musica. Ma il fascino di Viktor colpisce anche Natasha, moglie di Mike e madre di suo figlio. Un bianco e nero nouvelle vague e un'interprete che somiglia ad Anna Karina raccontano un’età breve e irripetibile, quella della giovinezza e della libertà, mentre una serie di interventi grafici, graffi e animazioni pop punteggiano il film di sequenze-videoclip. In questo La la land d'oltre cortina, il regista racconta con nostalgia gli esordi di Viktor Coj e dei Kino, la più importante rock band russa degli anni ‘80 ed emblema di un periodo di cambiamento ed emancipazione. Recensione ❯
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La storia (vera) di un amour fou incondizionato, debordante e dalla travolgente forza emozionale. Biografico, Drammatico, Sentimentale - Francia2017. Durata 131 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In fuga da Hitler insieme alla sua famiglia, un uomo troverà la sua felicità in Francia. Espandi ▽
Nina è una donna tenace convinta che suo figlio sia promesso a un destino fuori dal comune: lo sogna ambasciatore e grande romanziere. Trasferitasi dalla Polonia a Nizza, Nina finirà per gestire un hotel in riva al mare e guardare il suo ragazzo partire per Parigi e poi per la guerra. Tra andate e ritorni, tra separazioni e promesse, Romain diventerà tutto quello che Nina aveva sognato per lui. Quella di Romain Gary e di sua madre è la storia di un amour fou che lo scrittore raccontò in uno dei suoi romanzi più belli, uscito nel 1960. La principale qualità del film è di aver colto con foga ed energia lo slancio romanzesco che guidava Nina e che applicava al quotidiano.La forza emozionale del film deve tutto alle pagine di Gary, al lavoro degli attori e a un epilogo in cui il reale rivendica il suo posto e subentra all’immaginazione. Recensione ❯
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Film ipnotico e ammaliante che abbraccia con sguardo appassionato il destino di due superbe artiste . Biografico, Drammatico - Francia2016. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Loïe Fuller, creatrice della danza Serpentine, dall'America all'Europa, parabola di un'icona della danza del ventesimo secolo. Espandi ▽
Loïe Fuller, adolescente irrequieta che legge Shakespeare e tira col lazo, cresce col padre nel West americano. Alla morte violenta del genitore ripara in città dalla madre, una donna timorata di dio che vorrebbe farne una bigotta. Stretta negli abiti che la madre le cuce addosso, Loïe sogna di fare l'attrice e di calcare il palcoscenico. Tra un'audizione e una delusione trova il gesto che cambierà la sua vita e la condurrà dall'altra parte dell'oceano. Sprofondata dentro un mare di seta e attrezzata con lunghe bacchette inventa una danza impalpabile e illuminata da effetti cromatici. Ma l'America non è ancora pronta ad accogliere la sua visione, traslocata a Parigi trova un mondo all'altezza del suo talento. A contatto con i teatri e i movimenti artistici perfeziona la sua performance e diventa icona indiscussa al debutto del Ventesimo secolo. Recensione ❯
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Biopic sull'ingegnere Gustave Eiffel che ha ideato la celebre Torre simbolo di Parigi. Espandi ▽
31 marzo 1889. È il giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale a Parigi su cui domina la Torre Eiffel, monumento di ferro alto 300 metri, simbolo del prestigio della Ville Lumière, “del suo ruolo nel mondo e forse anche della sua anima”. Il creatore della Torre è Gustave Eiffel, soprannominato “il mago del ferro” per la sua capacità di trasformare quel metallo in un merletto, e tuttavia sfruttarne anche tutte le potenzialità architettoniche. Ma Eiffel dovette essere convinto a realizzare l’opera che l’ha reso più celebre, ed era stato un antico amore di gioventù a spingerlo a quel gesto “libero e audace”.
Martin Bourboulon, noto finora soprattutto per le sue regie di commedia, cambia completamente registro raccontando la coinvolgente storia di Gustave Eiffel, instancabile e appassionato ingegnere, costruttore della torre di ferro, simbolo di Parigi. Tra un’ambientazione che ricorda un quadro di Renoir e l’intensa interpretazione di Romain Duris, nei panni del protagonista, la narrazione procede con naturalezza per quanto riguarda il racconto dell’epica impresa, mentre rallenta un po’, in modo leggermente dispersivo, sulla sottotrama romantica della storia tra Gustave e Adrienne, la donna di cui si era innamorato da giovane e che ricompare sulla sua strada. Recensione ❯
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Tra ricostruzione accurata e fiction, il rapporto poco noto tra un grande della musica contemporanea e il suo popolo. Biografico, Francia2017. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sul jazzista Django Reinhardt, virtuoso della chitarra che ha fondato il Gypsy Swing, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
Francia 1943 durante l'occupazione nazista. Django Reinhardt è già un compositore e chitarrista affermato e tutte le sere si esibisce a Parigi convinto che le sue origini Rom non possano prevalere sulla sua notorietà e sentendosi quindi al sicuro da possibili persecuzioni che già stanno decimando la sua gente. L'incantesimo si infrange nel momento in cui gli viene chiesto dai nazisti di esibirsi in Germania per contrastare la musica 'negra' statunitense. Gli viene presentato un rigido elenco di stili musicali proibiti dinanzi al quale oppone un rifiuto. Da quel momento entra nel mirino delle SS e comincia a pensare di trovare riparo in Svizzera. Recensione ❯
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