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Leos Carax

Leos Carax (Alexandre Oscar Dupont). Data di nascita 22 novembre 1960 a Suresnes (Francia).
Nel 2022 ha ricevuto il premio come miglior regia al Cesar per il film Annette. Dal 2021 al 2022 Leos Carax ha vinto 3 premi: Cesar (2022), Festival di Cannes (2021), Lumiere Awards (2022). Leos Carax ha oggi 64 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.

Eccentrica cinefilia

A cura di Giuseppe Grossi

Leos Carax non è un semplice nome d'arte. E non si tratta solo dell'anagramma di Alex Oscar, di cognome Dupont. E' uno pseudonimo che racchiude un sogno, che cela quella che la norma considera l'aspirazione massima di chi vive col cinema: "le Oscar a X", richiamo al celebre "the Oscar goes to", storico motto dei premi Oscar. Leos Carax gioca con le parole, proprio come si diverte con le immagini del cinema. Regista, talvolta attore e critico cinematografico, Carax entra ed esce in modo bipolare dai ruoli del cinema. Spettatore e poi creatore di spettacoli, studioso analitico, poi autore stravagante che riversa una manifesta cinefilia nelle proprie visioni da grande schermo. Carax è un personaggio poliedrico, ex enfant prodige del cinema francese, poi disperso dentro i suoi labirinti creativi, prima di ritrovare il filo e il senso della propria arte sfrontata. Il suo cinema a volte è efficace nella sperimentazione visiva, altre limitato da un'eccentrica ostentazione di maniera. Il gusto estremo per la citazione esalta oppure mortifica opere visionarie, in cui spesso il lirismo formale dimentica il senso della narrazione. Carax è un autore nato per dividere. Chi ne apprezza il coraggio, chi non ne perdona la ridondanza, chi ne celebra il guizzo geniale anticonformista e chi non ne accetta lo stile barocco. Tra esili e grandi ritorni, rimane salda la poetica di un autore che celebra l'opera filmica per farne un oggetto di culto, creatore di visioni e condivisioni che alimentano quello che resta uno dei pochi riti collettivi dell'immaginazione condivisa.

Il percorso di un labirinto creativo
Alex Oscar Dupont nasce a Suresnes il 22 Novembre 1960. Figlio di un critico cinematografico e di una giornalista, il futuro Leos Carax vive una giovinezza burrascosa. Spirito punk e inquieto, cresce nella venerazione dell'immagine di Marilyn Monroe e della musica di David Bowie. Racconta di aver guadagnato diversi franchi rivendendo ai compagni di liceo dischi musicali rubati nei centri commerciali. Rientra nei ranghi nel corso degli studi universitari, a stretto contatto con un ambiente intellettuale che lo avvicina alla rivista dei Chaiers du cinéma. Qui impara a vivisezionare il testo filmico in ogni sua declinazione, cimentandosi anche nella regia di diversi cortometraggi. Il precoce ed eclettico Carax esordisce al cinema a soli 24 anni con un film che conquista Cannes assieme al plauso di pubblico e critica. L'esordio con Boy meets Girl (1983), messa in scena violenta di una storia in bianco e nero, è l'espressione di una innata maturità visiva con tanto di evidente e voluta repressione dello sviluppo narrativo. Il panorama di un cinema di immagini più che di intrecci, si amplia con Rosso sangue (1986) in cui ripropone il filosofico dilemma tra uomo e infinito, persone e ideali, individui e sentimenti. L'esercizio della citazione continua attraverso riferimenti al cinema e al fumetto, con la personalità dell'autore a dominare il percorso lineare del racconto. Esperimento che si rivela ancora una volta funzionale e in qualche modo stupefacente. Cinque anni più tardi, in Gli amanti del Pont-Neuf (1991) ritrova Juliette Binoche (anche sua compagna nella vita), e racconta con potenza un'altra storia d'amore visionaria. Il film, costato una fortuna e attraversato da diverse disgrazie produttive, non piace a tutti e convince soprattutto le nicchie. Per questo il progetto successivo si sovraccarica di aspettative e di qualche pregiudizio, con grande gioia per i detrattori di Carax che, con Pola X (1999) incespica ancora su se stesso. Surrealismo portato all'estremo, situazioni presentate e non descritte, il pubblico costretto a perdersi nel gioco ampolloso di un regista affogato nelle proprie ambizioni. È l'inizio di un lungo periodo di fermo creativo, una lunga pausa di riflessione, intervallata solo dalla regia a sei mani di Tokyo! (2008), che serve a ritrovare il senso e l'ispirazione di uno spirito troppo vulcanico per essersi spento. Passano tredici anni e Carax ritorna da dove era partito (Cannes) con la stessa spinta innovativa del suo esordio, impreziosita dall'esperienza di chi ha sbagliato, imparato, virato, trovato la rotta. Con Holy Motors (2013) il regista francese riscopre il tocco poetico di inizio carriera e imbastisce un'opera omnia sul mondo del cinema che si mimetizza con la vita, temi pirandelliani che delineano una straordinaria metafora, destinata a destabilizzare lo spirito critico del pubblico. Un film pieno di consapevolezza, scritto da un autore che ha finalmente decifrato se stesso, ritrovando la propria identità artistica anche all'interno di un anagramma.
Il film successivo, Annette, iniziato a girare nel 2017, sarà il suo primo film in lingua inglese e si aggiudicherà il premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2021.

Ultimi film

Drammatico, Musical - (Francia, USA - 2021), 141 min.
Drammatico, (Francia, Germania - 2012), 110 min.
Drammatico, (Francia - 1999), 134 min.
Drammatico, (USA, Svizzera - 1987), 93 min.

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