Anno | 1983 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Leos Carax |
Attori | Denis Lavant, Mireille Perrier, Carroll Brooks . |
MYmonetro | 2,95 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 maggio 2015
Il film che inaugura il lungo sodalizio tra Carax e il suo attore - quasi un alter ego - Denis Lavant.
CONSIGLIATO SÌ
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Piantato dalla ragazza che gli ha preferito il suo migliore amico, il ventenne Alex, aspirante regista, incontra la bella Mireille, altrettanto disillusa e sconfortata nei confronti del mondo a causa della rottura con il fidanzato. Più incline a vivere di notte che di giorno, Alex assapora la quieta disperazione della propria giovinezza, spostandosi in una Parigi di anonime caffetterie, singolari feste per anniversari di morte e cieli stellati
Di esplosivo impatto all'epoca della sua uscita, è l'esordio dietro alla macchina da presa del poco più che ventenne Léos Carax, immediatamente entrato nel pantheon degli autori per una cifra particolarissima in equilibrio tra vecchio e nuovo, romanticismo perdente e avanguardia americana, realismo poetico e un segno grafico imparentato con l'estetica del fumetto. Misterioso, folgorante, ma anche noioso e esasperante, Boy Meets Girl va preso per quella capacità, davvero fuori dal normale, di raccontare il baratro sopra al quale prende forma la giovinezza di ognuno: l'amore per il cinema (il muto soprattutto), per la poesia o per una città, Parigi, che sembra ugualmente fatta di celluloide si imprimono in ogni immagine di questo film certamente intellettualistico, ma sempre autentico.
Sincero fino all'autolesionismo, d'ora in poi, Carax traccia la propria autobiografia immaginaria attraverso il personaggio di Alex, ricreando un insieme di azioni e attimi di vita che assumono realtà solo perché abbozzati su un telefono pubblico, trascritte su un muro, impresse su una pellicola; dietro ad un quadro, nella camera del protagonista, c'è una carta disegnata di Parigi in cui ogni evento vissuto è connesso ad un luogo della città, come a voler ribadire una compresenza assoluta tra immagine e dato biografico, dimensione spaziale e personale. Non è un caso che il regista si servirà ancora del coetaneo Denis Lavant, chiamandolo ancora Alex, quasi volesse costruire un personaggio-specchio, un alter ego in cui potersi riconoscere sull'esempio dell'Antoine Doinel di Truffaut, sebbene il suo vero nume sia Godard, al quale rimandano l'uso del bianco e nero, la narrazione frammentata, il girare a vuoto, ancora un certo anarchismo di fondo.
Concentrato sull'amore al tempo della giovinezza, Boy Meets Girl è un film di grande atmosfera, di scorci e squarci, di momenti straordinari mischiati ad altri eccessivamente pretenziosi in cui risultano comunque chiarissime le qualità che Carax confermerà nei successivi lungometraggi, a partire dal folgorante Rosso sangue. Fotografia eccellente di Jean-Yves Escoffier.
Pretenzioso ed intellettualistico non-racconto post-esistenzialista che ha dalla sua un bellissimo bianco e nero e alcune immagini figurativamente affascinanti, ma che per il resto indispone per un inutile epigonismo godardiano e un logorroico parlarsi addosso di tutti i personaggi. Il giovane regista sembra volerci proporre la sua genialità difficilmente accessibile, ma riesce soltanto a fare [...] Vai alla recensione »