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Pretenzioso ed intellettualistico non-racconto post-esistenzialista che ha dalla sua un bellissimo bianco e nero e alcune immagini figurativamente affascinanti, ma che per il resto indispone per un inutile epigonismo godardiano e un logorroico parlarsi addosso di tutti i personaggi.
Il giovane regista sembra volerci proporre la sua genialità difficilmente accessibile, ma riesce soltanto a fare un film finto che arriva quasi ad uccidere di noia lo spettatore.
Da usare (in francese con sottotitoli) come sonnifero per chi fatica a prender sonno. In questo è infallibile.
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