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Isa Danieli

Isa Danieli (Luisa Amatucci). Data di nascita 13 marzo 1937 a Napoli (Italia).
Nel 1986 ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista al Nastri d'Argento per il film Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti. Isa Danieli ha oggi 87 anni ed è del segno zodiacale Pesci.

La Regina del Teatro Napoletano

A cura di Fabio Secchi Frau

Isa si trasforma sempre. Ma non c'è da stupirsi dal momento che da quando ha cominciato a calcare il palcoscenico, da adolescente, la signora Danieli ha abituato il suo pubblico a infinite e perfette metamorfosi. Passa con tranquillità da nobildonna a procace e sensuale attricetta, dal ruolo di prostituta a regina, da buona a cattiva, fino a cattivissima. Protagonista del teatro napoletano, ha intessuto la sua carriera fra magia e mistero, legandosi professionalmente a grandi autori e grandi autrici e senza avere la minima idea di cosa fosse il look di un'attrice. Per questo piace: perché Isa Danieli, pur essendo la (più) grande interprete delle scene partenopee, ha sempre l'aria della tua dirimpettaia, intenta a cucinare e a riassettare la casa.
Luisa Amatucci, meglio conosciuta come Isa Danieli, è figlia d'arte. Sua madre, infatti, era Rosa Moretti, grande e indimenticabile voce di Radio Napoli, mentre suo padre era l'attore Renato Di Napoli, discendente di una dinastia di attori. I due non si sposarono mai e rimasero compagni per un certo periodo di tempo, almeno fino a quando andarono d'accordo, poi si separarono definitivamente. Zia dell'attrice Luisa Amatucci (star della soap opera Un posto al sole), contro il volere materno tenta la strada della recitazione, smettendo di studiare a 15 anni.
I primi passi sono sul palcoscenico proprio accanto alla madre e allo zio Gennaio Di Napoli nel campo della sceneggiata napoletana, poi l'interesse per Eduardo De Filippo che già allora era in profumo di "maestro", la spinge a scrivergli una lettera dove esprime il desiderio di lavorare nella sua compagnia, allegandogli una sua fotografia. La lettera arriva nelle mani di Eduardo che, una mattina, la fa chiamare dall'amministratore della compagnia, Carlo Algeri, il quale la invita a recarsi in teatro per un provino. Passato quello, avrebbe lavorato per Eduardo la notte stessa. Il provino riesce perfettamente e Isa Danieli quella sera stessa si trova a recitare in "Napoli Milionaria", lavorando contemporaneamente anche nella sceneggiata della madre e dello zio. Appena finite le repliche di "Napoli Milionaria", Eduardo De Filippo la invita a rimanere all'interno della sua compagnia, anche solo come comparsa per "Questi fantasmi". La Danieli accetta e lega la sua vita a quella di De Filippo che sarà il suo più grande mentore, dando origine a un lungo, litigarello e affettuoso rapporto lavorativo che la fortificherà immensamente. Lo stesso regista scriverà apposta per lei alcune parti da cameriera in "Mia famiglia" e "Bene mio, core mio". Nel 1956, dopo "Dono di Natale" (opera tratta da una novella di Cechov) e "Quei figuri di tanti anni fa" con Dolores Palumbo e Geppino Natrelli, la Danieli lascia la compagnia stanca degli stessi ruoli che De Filippo le propone e decide di darsi all'avanspettacolo spinta dal desiderio di imparare a cantare, a ballare e a muoversi in scena, diventando padrona della propria personalità scenica, ma anche del pubblico. La si ritroverà in reggiseno e con le gambe nude in moltissimi spettacoli, spesso accanto a Nino Taranto, e da lì si sposterà alle regie di Roberto De Simone che nel 1976 la vorrà per "La Gatta Cenerentola" - con un personaggio da antologia che la renderà definitivamente celebre -, "Mistero napolitano" e "Festa di Piedigrotta".
Ma non solo teatro nella sua esistenza, la Danieli si esporta - sempre con Taranto - anche in televisione per la regia di Giuseppe De Martino nella miniserie I racconti napoletani di Giuseppe Marotta (1962), con Carlo Giuffré e Stefano Satta Flores, e al cinema con il suo film di debutto L'oro del mondo (1968) di Aldo Grimaldi, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Linda Christian, Romina Power, Al Bano, Fulvio Mingozzi ed Enrico Montesano. A metà degli Anni Settanta, De Filippo la rivuole nella sua compagnia per "Miseria e nobiltà", "Gli esami non finiscono mai", "Uomo e galantuomo", "Lu curaggio de nu' pompiere napulitano", "Na' Santarella" e "Le bugie con le gambe lunghe", arrivando a diventare anche sua aiuto regista ne "Ogni anno punto e daccapo". Decisa più che mai a non accontentarsi, lavora in Teresa la ladra (1973) con Monica Vitti e nei televisivi Salvo D'Acquisto (1974) e Il marsigliese (1975). Sarà l'incontro con la regista Lina Wertmüller a offrirle di più dalla settima arte. La Danieli, infatti, diverrà una dei suoi interpreti feticcio accanto a Giancarlo Giannini, Elena Fiore, Mariangela Melato e Sophia Loren, arricchendo la sua filmografia di titoli come: Fatto di sangue tra due uomini per causa di una vedova (si sospettano moventi politici) (1978) dove ha occasione di recitare anche con Marcello Mastroianni; Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1986) con Harvey Keitel - dove l'attrice si conquista un Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista - e Ninfa plebea (1996) con Stefania Sandrelli. Un sodalizio artistico, quello con la Wertmüller che non sarà confinato semplicemente al cinema, ma si allargherà anche al teatro con "Amore e magia nella cucina di mamma".
Isa Danieli però non è solo un'attrice del folklore napoletano, riesce perfettamente a indossare i panni di Tiresia e di Giocasta in "Edipo tiranno" di Benno Besson, senza dimenticare "L'anima buona di Sezuan" e "Puntila e il suo servo Matti" diretta da Strehler e accanto a Glauco Mauri, o "Regina Madre" di Manlio Santarelli, "Festa al celeste e nubile santuario" di Enzo Moscato e "Ferdinando" di Annibale Ruccello. Altri autori che invece la dirigeranno cinematograficamente sono: Fabio Carpi (L'età della pace, 1974), Mario Monicelli (Caro Michele del 1976 e Camera d'albergo del 1981 con Vittorio Gassman e la Vitti), Ettore Scola (Maccheroni, 1985, con Jack Lemmon e Mastroianni), nonché Giuseppe Tornatore (Nuovo cinema Paradiso del 1988, dove interpreta la moglie di Philippe Noiret), ma darà anche una bella prova d'attrice nella commedia Prima che sia troppo presto (1981) con Vittorio Caprioli.
Con l'arrivo degli Anni Novanta, la Danieli latita il cinema (Pacco, doppio pacco e contropaccotto del 1993, diretta da Nanni Loy, e il film di Giuseppe Bertolucci Luparella del 2002), preferendo il teatro e la televisione. È ancora con la Loren nella fiction Sabato, domenica e lunedì (1990), traspone sul piccolo schermo Regina Madre (1995) e recentemente la serie Capri (2006). Abituata a essere il volto dei peggiori drammi che possano capitare a una persona, oggi si definisce "figlia dell'amore" e continua a vivere e morire sulle scene, nel piccolo e nel grande schermo, senza rifletterci troppo, perché la recitazione resta il massimo gesto d'affetto che riesce a fare a se stessa e al suo pubblico.

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