Anno | 1973 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Lina Wertmüller |
Attori | Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Eros Pagni, Lina Polito, Anna Bonaiuto, Isa Danieli Giuliana Calandra, Elena Fiore, Isa Bellini, Roberto Herlitzka. |
MYmonetro | 3,07 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 ottobre 2013
Siamo all'inizio degli anni Trenta. Il contadino lombardo Antonio Soffiantini, detto Tunin, scioccato per l'uccisione di un amico da parte dei carabin... Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto 2 Nastri d'Argento,
Film d'amore e d'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Siamo all'inizio degli anni Trenta. Il contadino lombardo Antonio Soffiantini, detto Tunin, scioccato per l'uccisione di un amico da parte dei carabinieri, va a Roma per uccidere Mussolini. Viene ospitato in una casa chiusa da una prostituta, Salomè. Arrestato e pestato dalla polizia politica Tunin muore in carcere, ma la sua morte viene fatta passare per suicidio.
Antonio Soffiantini è un anarchico lombardo giunto a Roma con l'intento di uccidere il Duce. Introverso, goffo, insicuro, s'imbatte in alcune prostitute che provano tenerezza per lui, tra cui una anarchica che deve aiutarla nella missione impossibile. Lina Wertmüller parla di regime e anarchia col suo solito taglio grottesco, ironico, ma comunque non meno efficace.
Premio per la migliore interpretazione maschile a Giancarlo Giannini a Cannes e ai Nastri D'argento. Nel 1932, un contadino lombardo, Antonio Soffiantini detto Tunin si reca a Roma per assassinare Mussolini. Nella capitale viene ospitato in una casa chiusa da Salomè, una prostituta che lo fa passare per suo cugino. “Quegli assassini sono anche dei santi e degli eroi.
Una bella storia ma troppo lunga e diluita: 2 ore e 40, manco fosse Ben-Hur. Troppe le scene superflue nel casino che servono solo a diluire la minestra, che così perde sapore e vigore. Poi la recitazione, tutta nei dialetti delle vari parti d'italia, come del resto delle varie parti d'Italia sono le ospiti della casa chiusa, non sempre comprensibili.
Un contadino lombardo (Antonio Soffiantini alias G.Giannini) si reca a Roma, in una nota casa di tolleranza per fare visita alla "cugina" (Filomena alias M.Melato), i due anarchici hanno un obiettivo importante: uccidere Benito Mussolini. Drammatica storia ambientata nella Roma fascista degli anni 30, la prima parte si sofferma sulla casa di tolleranza, dove le lucciole si mostrano nella [...] Vai alla recensione »