Un demone da incubo in un horror norvegese sul diritto al rifiuto della maternità. Horror, Thriller - Norvegia2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Per Mona e Robby tutto scorre nel migliore dei modi e non si accorgono dell'arrivo di un demone che tormenterà Mona. Espandi ▽
Robby e la sua compagna Mona vanno ad abitare in un grande appartamento che hanno appena comperato. La casa è venuta a buon prezzo perché vi è morta da poco una donna incinta e inoltre necessita di una profonda ristrutturazione che la coppia intende realizzare con le proprie mani. In realtà, dato che Robby è molto impegnato con il suo lavoro, Mona, momentaneamente disoccupata ma con ambizioni di diventare stilista, deve pensare a tutto da sola. Lo fa piena di buona volontà, ma la situazione presenta ben presto delle crepe che vanno ben oltre quelle nella tappezzeria. La coppia di vicini, infatti, è molto strana: si sentono continui litigi e il loro neonato piange spesso. Inoltre, Mona comincia ad avere incubi ricorrenti ed episodi di sonnambulismo. La vicina, apparentemente per caso, la porta alla conferenza di un dottore sui problemi del sonno e in particolare sulla figura del Mara, un demone che abita gli incubi delle persone sin dall’antichità. Mona comincia a temere che sia il suo caso. Il film contiene diverse anime e sembra indeciso su quale abbracciare compiutamente, finendo per rimanere sostanzialmente irrisolto, pur mostrando diversi meriti nella messa in scena. Eili Harboe aveva destato un’ottima impressione qualche anno fa come protagonista di un riuscito horror, Thelma. Qui si conferma un’attrice molto brava ed è proprio il suo personaggio a essere la cosa migliore del film: una donna che vuole realizzare sé stessa a modo suo e si ritrova sostanzialmente da sola a combattere contro i demoni propri e altrui e anche contro gli obblighi sociali e familiari che vorrebbero indirizzare pesantemente le sue decisioni. Recensione ❯
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Realizzato in collaborazione con la Formula 1®, il film è immerso nell'esilarante e cinematografico mondo della F1. Espandi ▽
Con Brad Pitt nei panni di un ex pilota che torna in Formula 1, insieme a Damson Idris nel ruolo del suo compagno di squadra all'APXGP, una squadra immaginaria sulla griglia di partenza, il film è stato girato durante i weekend in cui si sono effettivamente svolti i Gran Premi, gareggiando contro i titani di questo sport. Recensione ❯
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La storia di una forte amicizia al femminile che va oltre la morte. Espandi ▽
Stato dell'Oregon, ai giorni nostri. Merit Charles è una giovane meccanica specializzata dell'esercito statunitense che ha militato in Afghanistan nel 2016 e si ritrova a frequentare suo malgrado un gruppo terapeutico su ordine del tribunale, dopo aver causato per negligenza un grave incidente. Il suo trauma non è una conseguenza di quell'incidente, è il ricordo di una grande amica e commilitona, Zoe Ramirez, che ha perso la vita. Zoe è così presente nella memoria di Merit che la giovane donna la vede ovunque. La situazione si complica quando la madre di Merit chiede alla figlia di assistere suo nonno Dale, un ex tenente colonnello che mostra i primi sintomi dell'Alzheimer e vive da solo in una baita sul lago.
La mia amica Zoe è il lungometraggio di esordio alla regia e sceneggiatura di Kyle Hausmann-Stokes, un reduce di guerra che racconta, trasfigurandola creativamente, una storia realmente accaduta. Non si può non voler bene a un film con un’intenzione così genuina e un’urgenza testimoniale così sincera.
Il film ha un’altra freccia al suo arco, ed è a presenza di Ed Harris, che non solo interpreta il nonno Dale con tipica varierà di sfumature e profondità d’animo, ma smarca l'opera dal rischio di diventare un manifesto in quota MAGA. Recensione ❯
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Negli ultimi anni, il "Heart Eyes Killer" ha provocato il caos nel giorno di San Valentino perseguitando e uccidendo coppie romantiche. Questo San Valentino nessuna coppia è al sicuro. Recensione ❯
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Una commedia dai toni delicati con un ottimo script che racconta il confronto con la relazione amorosa in tre generazioni. Commedia, Italia2024. Durata 81 Minuti.
Aldo è stato lasciato da Alessia senza ricevere alcuna motivazione. Fa fatica a superare il distacco. Espandi ▽
Aldo è stato vittima di hosting da parte di Alessia. È uscita dalla sua vita all’improvviso e senza dargli la benché minima motivazione. Lui non riesce a farsene una ragione e l’amica Sonia, che suona con lui in una band, cerca di venirgli in aiuto. Gli consiglia di farsi vedere da uno psicoterapeuta, il dottor Carlo, che potrebbe fargli superare quella che si sta trasformando in un’ossessione. Giovanni Virgilio, a partire da un suo soggetto, realizza un film in cui si avverte la qualità della scrittura. Lo script affronta il confronto con la relazione amorosa visto attraverso tre generazioni e tre personaggi. Per ognuno di loro si è trovata la giusta misura. Arrivederci tristezza è una commedia dai toni delicati che ci ricorda che chiudersi o crogiolarsi nel dolore conseguente a una delusione sentimentale non porta a nulla e che è necessario andare oltre senza per questo dover dimenticare. Non importa quale età si abbia. Recensione ❯
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Totone, 18 anni, trascorre il suo tempo a bere birra e fare festa con il suo gruppo di amici. Ma la realtà bussa alla porta: deve prendersi cura di sua sorella e guadagnarsi da vivere. Decide così di mettersi a produrre il miglior formaggio Comté della regione. Recensione ❯
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Una leggendaria cantante francese incontra Tokyo un uomo che le racconta di un mondo tra i vivi e i morti. Espandi ▽
Obon è la festa giapponese delle lanterne: una breve finestra nel tempo durante la quale i morti fanno visita ai vivi, in estate. Lo racconta un vecchio giapponese, amante della musica, a Claire Emery, leggendaria cantante francese che ha appena tenuto un concerto sold out a Tokyo e che adesso, in un bar, ha bevuto troppo sakè. E qui comincia il viaggio tra questo e altri mondi, tra i vivi e i morti, tra le stagioni e le emozioni, tra la città e il mare, tra le canzoni che Claire ha cantato e i film che un giovane regista in crisi creativa ha realizzato. Recensione ❯
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La storia di un uomo che, dopo essesrsi trasferito in cerca di un futuro migliore, si troverà ad affrontare problemi ancora più grandi di quelli che aveva. Espandi ▽
Oleg è un operaio macellaio. Lascia la Lettonia per Bruxelles, dove spera di trovare uno stipendio decente. Tradito da un collega, la sua speranza di una vita migliore svanisce. Un criminale polacco lo prende con sè, ma ben presto si troverà invischiato in affari mafiosi. Recensione ❯
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Dopo il successo del primo capitolo, tornano i protagonisti di M3GAN. Espandi ▽
M3GAN è un prodigio dell'intelligenza artificiale: una bambola incredibilmente realistica, progettata per essere la migliore amica di un bambino e la più grande alleata di un genitore. Creata dalla brillante roboticista Gemma (Allison Williams, Get Out), M3GAN è in grado di ascoltare, osservare e apprendere, diventando confidente, insegnante, compagna di giochi e custode del bambino a cui viene affidata.
Quando Gemma si ritrova improvvisamente a prendersi cura della nipote di otto anni, Cady (Violet McGraw, The Haunting of Hill House), rimasta orfana, si sente impreparata al ruolo di genitore. Sotto forte pressione a lavoro, decide di affidare a Cady il suo prototipo di M3GAN, convinta che possa essere la risposta a entrambe le esigenze. Ma questa scelta porterà a conseguenze inimmaginabili. Recensione ❯
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Dopo l'uscita di La Vallée des Loups nel 2017 e che ha registrato oltre 200.000 presenze, continua l'avventura con la natura di Jean-Michel Bertrand. Espandi ▽
Dopo essersi dispersi da quasi 80 anni e nonostante gli ostacoli, i lupi sono in procinto di ritrovare i loro vecchi territori. Questo film racconta il grande mistero della dispersione dei lupi: come i giovani lupi lasciano il territorio in cui sono nati e il modo in cui questi avventurieri si sono messi alla conquista di nuovi territori. Per due anni, Jean-Michel Bertrand ha condotto una vera e propria indagine per cercare di capire il funzionamento complesso ed irregolare di questi giovani lupi, i loro incontri con i loro simili e le opportunità di accoppiarsi. Sulla scia dei lupi nomadi, il film ci racconta come devono attraversare territori ostili già occupati dai loro simili e in cui non sono i benvenuti, o altri, più numerosi, colonizzati dagli umani. Fortunatamente, ci sono aree selvagge conosciute solo da questi avventurieri. Recensione ❯
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La vera storia della Spaghetti Funk, storica crew milanese che all'inizio degli anni '90 ha dato il via in Italia alla nascita del genere hip hop in Italia. Espandi ▽
Un gruppo di amici si riunisce per realizzare un sogno impossibile: fare rap all'italiana. Nasce così la Spaghetti Funk, storica crew milanese che all'inizio degli anni Novanta, partendo da zero, ha dato il via alla nascita del genere hip hop in Italia, tra successi e allontanamenti. Non è l'ennesimo documentario musicale di taglio biografico. Quello firmato e prodotto da Carla Mori e Gabriele “Pacio” Pacitto è piuttosto la testimonianza di un'impresa sulla carta impossibile, che un gruppo di ragazzi sconosciuti realizzasse insieme il sogno di fare musica. La forza del documentario non sta solo nella scelta delle musiche (di Articolo 31, Gemelli Diversi, Space One e Dj Jad), ma nel proporre un efficace mix tra repertorio, live, backstage e archivi privati con immagini inedite gustose girate direttamente dai protagonisti, capaci di cogliere e restituire sullo schermo l'intimità di un gruppo di amici, ma anche sottolineare la potenza dirompente di una generazione decisa a rompere con il passato e usare la musica come strumento di emancipazione. Recensione ❯
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I romantici e divertenti incroci di alcuni personaggi in un festival di cinema. Espandi ▽
A Baia Domizia è tutto pronto per la prima edizione di un festival
di cinema indipendente.
Raffaella e Simone, i fratelli che lo hanno concepito, si ritrovano a
dover fronteggiare una serie di imprevisti e personaggi strani che
popolano le cinque giornate della manifestazione.
Una fauna di personaggi buffi eppure realistici, tutti con uno
scopo e che sembrano recitare un ruolo, nascondendo la loro vera
natura: dal produttore Carlalio Pinna all'attrice Alessandra
Berocci, dal regista Fabrizio Farro al critico Settembrino
Galatone.
Sullo sfondo si muovono Micaela, la fotografa del festival, ed il
regista Leonardo Apicella, unici personaggi apparentemente
innocui e dal fare romantico, presi a conoscersi a vicenda,
fuggendo dalla follia che li circonda. Recensione ❯
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Il lavoro non è solo necessità, ma atto di creazione e partecipazione umana. Espandi ▽
Come può l'umanità avere ancora fiducia nel futuro, nel progresso, nel cambiamento in meglio e non in peggio? La risposta che questo film cerca e trova risiede nel lavoro, nell'attività intellettuale e artigianale come atto di ricerca e creazione. Solo il lavoro alimenta il progresso e crea comunità; solo il lavoro unisce mani, idee, progetti, sogni. Attraverso una serie di esempi virtuosi, il ruolo della scienza, della filosofia, del pensiero e della manualità sono analizzati in quattro capitoli.
Il tono del film è edulcorato, espositivo, educativo, tanto più quando nel terzo passaggio i protagonisti diventano gli studenti del Politecnico di Milano.
Ogni aspetto del film è guidato da uno spirito al tempo positivista e umanista, unendo gli opposti della pratica e della teoria, dell'artigianato e della filosofia, e provando a credere ancora, in tempi di distopie, nelle sorti umane e progressive. Basterà un film? Recensione ❯
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David riallaccia i rapporti con sua madre e la sua famiglia, vagando attraverso Buenos Aires per placare la sua ansia generazionale. Espandi ▽
David, un trentenne sovrappeso, omosessuale e con una forte paura del volo, torna con
rammarico alla sua Argentina nativa per partecipare al funerale di suo zio. Lì riallaccerà i
rapporti con sua madre e la sua famiglia ebrea, mentre intraprende una ricerca attraverso
Buenos Aires per placare la sua ansia tramite lezioni di guida, cure mediche economiche e
cercando di dormire con qualsiasi uomo gli mostri un po' di attenzione. Recensione ❯
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Il leggendario concerto di Ado a Tokyo arriva sul grande schermo. Espandi ▽
È una delle voci più importanti della nuova scena musicale giapponese.
Non mostra il volto in pubblico e la sua identità è rimasta per molto tempo nascosta.
È divenuta famosa in tutto il mondo nel 2020 con il brano Usseewa per il suo stile potente e ribelle.
Ha prestato la voce al personaggio di Uta nelle parti cantate in ONE PIECE FILM RED, divenendo un idolo mondiale. È ADO, 22 anni, una cantante giapponese, più precisamente una Utaite (termine che indica chi interpreta cover di canzoni Vocaloid con la propria voce reale) che nel 2024, in soli due giorni (il 27 e 28 aprile), ha raccolto 140.000 spettatori per una performance leggendaria che l'ha consacrata a prima artista solista donna a esibirsi nel celebre Japan National Stadium. Recensione ❯
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