Il gigante letterario Samuel Beckett: bon vivant parigino, combattente della Resistenza della seconda guerra mondiale, drammaturgo vincitore del premio Nobel, marito donnaiolo e recluso. Espandi ▽
Stoccolma, 1969. Ha vinto il Premio Nobel per la letteratura Samuel Beckett ma non sembra affatto contento. Sale sul palco, strappa bruscamente la busta dell'assegno e comincia a scalare le quinte e infilare un palco che diventa una galleria e poi un antro polveroso, dove il suo doppio lo attende. Insieme discutono chi meriterebbe davvero i soldi del premio, espiando la colpa, le tante colpe di una vita. Una lista di 'giusti' è stilata e inaugura i flashback. Dalla madre alla compagna, passando per un'amante o un amico perduto, Beckett ripercorre la sua vita: l'incontro con Joyce, la Resistenza in Francia, il teatro, il successo, il Nobel, la fine e il finale di partita.
James Marsh presenta un biopic convenzionale che non si prende i rischi della letteratura di Beckett, il drammaturgo che strappava l'infinitesimo al nulla.
Gabriel Byrne, attore segreto ed elegante che regala al protagonista un bagliore, giocando con lo spazio, interrogando e provocando. L'attore, ben oltre il dialogo, come un personaggio di Beckett, utilizza i silenzi, riproporziona lo spazio e rimanda la morte. È Vladimiro ed Estragone insieme, un atto di fede davanti al vuoto. Recensione ❯
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Un film adulto dallo script minimalista che ci toglie dall'isolamento in cui ci sentiamo spesso confinati. Commedia, USA2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il matrimonio di lunga data di una scrittrice viene improvvisamente sconvolto quando lei sente suo marito dare la sua onesta recensione al suo ultimo libro. Espandi ▽
Beth è una scrittrice. Il marito Don, con cui Beth condivide una storia d'amore longeva e felice, è uno psicologo che inizia a confondere i racconti dei suoi pazienti. La sorella di Beth, Sarah, è un'arredatrice di interni alle prese con clienti incontentabili, e il marito di lei, Mark, è un attore in crisi perenne di autostima. Quando per caso Beth e Sarah ascoltano una conversazione fra Don e Mark in cui Don confessa di aver trovato deludente l'opera seconda di Beth, sua moglie si ritrova a mettere in discussione tutto.
Il microcosmo narrativo di Holofcener trova la sua interprete ideale in Julia Louis-Dreyfus, già musa di Jerry Seinfeld e star della sitcom che porta il suo nome.
Holofcener è particolarmente abile nel rigirare il coltello nella piaga di certe piccole delusioni all'interno delle relazioni interpersonali, in primis quelle di coppia ma anche quelle fra sorelle, fra amici, fra genitori e figli: il che può anche generare un pizzico di disagio e di malessere in chi guarda, ma che sono in qualche modo terapeutici, perché ci regalano anche una confortante sensazione di mal comune mezzo gaudio. Recensione ❯
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Uno script denso sostenuto da due grandi interpretazioni: un'opera prima più che riuscita. Drammatico, Spagna2022. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diego, un urbanista venezuelano, ed Elena, una ballerina contemporanea di Barcellona, si trasferiscono negli Stati Uniti con i visti approvati per iniziare una nuova vita. Espandi ▽
Elena e Diego sono una coppia che arriva negli Stati Uniti da Barcellona. Lui è un urbanista venezuelano e lei una ballerina di danza moderna. Entrambi sperano di potersi costruire un futuro lontano dai Paesi d'origine. Fatto scalo a New York, avendo però un'altra destinazione, vengono fermati dagli agenti dell'immigrazione benché siano in possesso di una documentazione regolare.
Un film basato su esperienze vissute dai due registi e sostenuto da due straordinarie interpretazioni. Questa opera prima mostra un grande controllo sia dello script che della recitazione mentre ci ricorda che i muri non si ergono solo al confine con il Messico.
Il film è stato girato in diciassette giorni e in ordine cronologico, affinché i rapporti che si instaurano tra i soggetti acquisiscano la verosimiglianza più totale. Con il finale poi ci viene sottolineato quanto agli agenti di polizia di frontiera sia consentita l'indifferenza nei confronti di chi hanno davanti indipendentemente dall'esito delle indagini. Per loro è routine. Per gli altri è vita. Recensione ❯
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Un film adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo. Espandi ▽
Lisa è una ex atleta che fa la runner cinematografica. Un giorno, mentre è in doccia, si consuma un omicidio nel suo albergo: tutte le prove sembrano contro di lei, non le resterà che fuggire in ogni modo possibile e immaginabile da chi le dà la caccia.
È una giostra claustrofobica metacinematografica, il nuovo film di Nicola Barnaba. Una sola location (un hotel), un solo giorno - o meglio una notte - e un delitto su cui indagare. Più dello sviluppo dell'indagine, al regista interessa raccontare la caccia all'uomo, anzi alla donna, la sua protagonista, un'atleta reinventatasi runner cinematografica e interpretata da Matilde Gioli. L'attrice firma una performance fisica, la più muscolare della sua carriera.
Tolte le loro performance, tuttavia, il film non spicca il volo. Manca di originalità e raffinatezza di fattura, malgrado il ritmo incalzante in fase iniziale l'atmosfera da "fiction all'italiana" verbosa e didascalica si impossessa sempre più del film, un poliziottesco nostalgico della grande action hollywoodiana. Recensione ❯
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Il famigerato mercenario Ryo Saeba incontra una figura oscura del suo passato. Espandi ▽
Nato come autocelebrazione della serie, City Hunter The Movie - Angel Dust ne ripropone tutti i tropi, tra comicità e tragedia, ma senza alcuna innovazione. Un titolo per soli nostalgici. La realizzazione tecnica ha poco di cinematografico: non ci sono sequenze dall'animazione fluida né particolarmente elaborate dal punto di vista dell'azione e neppure soluzioni di regia che vadano oltre tutto quanto già visto in Tv. Lo stile dunque esplicita fin dal principio che si tratta di un'operazione volta più a compiacere i vecchi fan che non a conquistarne di nuovi, pigra nello stile e ripetitiva nel tornare sui tormentoni della serie: su tutti le martellate e altre mazzate assortite che Kaori molla a Ryo per farlo tornare in sé quando questi si eccita. Ma se in un episodio Tv di soli venti minuti il ripetersi della gag può anche essere piacevole, vederla riproposta più di una manciata di volte in un solo film – seppur in modo sempre più parossistico – finisce per stancare. Recensione ❯
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Emozionante e profondo, un film che ha il potere di colpire nel segno come un destro in pieno viso. Drammatico, Italia2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto vede protagonista Giulia (Aurora Giovinazzo), ex promessa dell'MMA femminile, che ha lasciato il mondo degli incontri dopo un tragico incidente. Espandi ▽
Giulia, ex stella emergente delle MMA (Mixed Martial Arts), dopo un grave incidente lavora insieme al suo fidanzato molto devoto alla religione. Ma sente nostalgia dei combattimenti e la voglia di riscattarsi da un torto subito: dovrà allenarsi molto, per liberarsi delle sue paure e non solo.
È un film sulla faticosa ricerca della libertà, quello che segna il debutto nel cinema di finzione di Massimiliano Zanin che si assume il rischio di un azzardo - un film tutto al femminile sulle Mixed Martial Arts - finendo per firmare un suo personale Million Dollar Baby, con i suoi mezzi e il suo stile.
Emozionante e profondo, il film è anche ideale per chi ama l'MMA e sarà ben contento di riconoscere nel cast anche il campione di MMA Alessio Sakara. Una nota di merito va infine alle musiche originali firmate da Motta, capaci di incorniciare momenti clou e trasportare lo spettatore nell'atmosfera insieme claustrofobica e liberatoria di un film che non è esente da imperfezioni, ma ha il potere di colpire nel segno come un destro in pieno viso. Recensione ❯
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Un originale noir di provincia. Con un'ottima prova di Colangeli ad amplificare la dimensione oscura. Commedia nera, Italia2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un revenge movie sulle fake news di paese, guidato da un testardo Don Chisciotte di provincia. Espandi ▽
Novembre 2015. A Castelrotto non sembra succedere mai nulla fino a quando scompare Rambaldi, un venditore ambulante. La polizia avvia le indagini e a interessarsi del caso c'è anche Ottone Piersanti, un ex cronista locale e maestro elementare in pensione. Il caso della scomparsa lo spinge a riprendere la penna in mano ed occuparsi del caso. A Castelrotto arriva per collaborare anche una giovane reporter stagista, Mina, di cui s'invaghisce l'agente della polizia locale. Il piano dell'uomo è evidente: vuole manipolare il racconto di questa scomparsa per accusare le persone che sono stati responsabili di un dramma familiare che lo ha profondamente segnato.
A volte Castelrotto ha un passo incerto come nella parte processuale, ma riesce ad essere anche decisamente originale nel parallelismo tra dimensione reale e visionaria e a portare su piste narrative che sembrano abbandonate e poi riprese.
Giorgio Colangeli diventa certamente determinante per amplificare la dimensione oscura, e la sua recitazione sottolinea prevalentemente le reazioni istintive, i demoni inquieti con cui convive il suo personaggio e che contribuisce a dare a Castelrotto una forma non lineare, dove gli umori e la dimensione torbida contano hanno maggiore importanza di una scrittura definita. Recensione ❯
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Niente somiglia più a un vero santo di un falso santo. Espandi ▽
Antimo è un giovane uomo dall'anima antica che non si rassegna alla morte prematura della madre. Una madre che, pur essendo credente, negli ultimi tempi della sua malattia non voleva più pregare in casa, e chissà se lo faceva ancora nella chiesa del suo paese dell'Appennino emiliano, presieduta da un parroco spigoloso e poco disposto all'ascolto. La vita di Antimo si muove in modo regolare e preciso fra la cura della fattoria paterna, la compagnia occasionale della fidanzatina Miriam, condita di un po' di sesso furtivo e solipsistico, l'attenzione alla sorella Marta che sembra voler sfuggire alla prevedibilità del suo destino e la lettura delle sacre scritture.
Quando il giovane uomo incontra un contadino sardo, Lazzaro, che non ha mai ricevuto i sacramenti, decide di insegnargli a pregare, sperando di aprirgli le porte del Regno dei cieli quando sarà arrivata la sua ora. Anche se, come dice Giovanni nel passaggio del Vangelo dal quale è tratto il titolo del film, il vento è già "di chiunque è nato dallo Spirito".
Righi costruisce una parabola di poche parole (per quanto possa sembrare un ossimoro) e molti silenzi, di solitudini e sguardi, facendo leva sulla fotografia naturalistica di David Becheri e su una notevole padronanza registica (ad esempio nel piano sequenza finale e nelle numerose panoramiche) che però non sovrasta mai il senso della storia che racconta. Recensione ❯
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Un film d'animazione che racconta la splendida amicizia tra un mostro e una principessa. Espandi ▽
La principessa Barbara, orfana di madre, vive nel castello con il re suo padre, tre tate che faticano a farsi riconoscere tra loro, e un seguito di luminosi bulbi di lampadina e altri aiutanti robot, costruiti dalla passione del padre per l'ingegneria e animati grazie a una sostanza magica. Come in tutte le fiabe, Barbara sogna un principe, il cavalleresco Edward, col quale si scambia lettere appassionate, nascondendole allo sguardo del re, genitore single e iper protettivo.
Appare presto chiaro che questa fiaba non è esattamente come tutte le altre, non foss'altro perché la principessa si rinchiude volontariamente nella torre dell'orologio, fa a pezzi senza remore l'abito lungo e si acconcia i biondi capelli come una rock star di fine Novecento.
Nonostante l'estrema facilità del racconto, brilla per maggior brio e per la tenerezza con cui racconta la nascita del sentimento amoroso tra "Granello" e Bogey, la bella e la bestia. La nostra menzione speciale, però, va alla non protagonista Edwardina, inguaribile sognatrice costretta al cinismo dal maschilismo dell'industria editoriale, che racchiude in sé un secolo di cinema. Recensione ❯
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Una lucida riflessione sull'eredità del PCI per dirci che il passato deve interessare tutti. Documentario, Italia2023. Durata 65 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
35 anni fa il Partito Comunista Italiano decideva di mutare il proprio nome. Ha ancora senso oggi dirsi comunisti? Espandi ▽
Giovanni Piperno, in prossimità delle elezioni per il Parlamento europeo, propone una riflessione su cosa ha significato essere comunisti in Italia prima e dopo il 12 novembre 1989 quando Achille Occhetto invitò il PCI ad aprirsi ad un profondo rinnovamento.
Un documentario in cui all'inevitabile senso di nostalgia si aggiunge una lucida riflessione su quanto accaduto dopo giungendo fino ai giorni nostri. Troppo spesso, in questo flusso ininterrotto di informazioni che affolla le nostre giornate, si rischia di pensare che il passato, anche quello più vicino a noi, sia remotissimo e pertanto privo di interesse se non per gli storici o i sociologi professionali. Non è e non deve essere così secondo Piperno.
Oggi questo documentario, avvalendosi di filmati amatoriali così come di inchieste realizzate da firme come Gregoretti e Pontecorvo, ci invita a rileggere quanto accaduto per non cedere alla disillusione del 'tanto non ci si può fare nulla'. Qualcosa si può fare partendo dai singoli, dalle persone per non far dimenticare ideali che dovrebbero costituire un patrimonio comune sancito anche dalla Costituzione. Recensione ❯
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Un documentario affascinante che tratteggia il suo protagonista con esemplare genuinità. Documentario, Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Marcello Lippi, campione del mondo, vincitore di scudetti e di Champions League, innovatore del calcio.
Un racconto appassionato di un allenatore vincente e un uomo coraggioso. Espandi ▽
Nel nostro calcio di figure mitologiche e affascinanti ce ne sono state molte, e tra queste quella di Marcello Lippi, tra gli allenatori più vincenti di sempre, occupa una posizione indubbiamente privilegiata. Il suo palmarès, che conta fra i tanti trofei vinti diversi campionati, una Champions League e un Mondiale, è quello di chi ha saputo vincere e lo ha saputo fare con le proprie idee, radicate nel Lippi uomo prima ancora di quello allenatore.
Adesso vinco io, documentario diretto da Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei, ripercorre la storia di Marcello Lippi attraverso le conquiste sportive e i successi, ma contemplando, così come si fa per le grandi opere, anche l'essenza dietro la superficie, dunque l'uomo e il padre dietro quell'allenatore apparentemente imperturbabile.
Il film è un documentario affascinante che tratteggia il suo protagonista con esemplare genuinità, che racconta ed esamina l'uomo prima della sua immagine pubblica, esaltandone quella straordinaria dedizione che forse ne è la principale specialità. Una storia di successi e trofei, quella di Lippi, di viaggi in giro per il mondo che, come in tutte le narrazioni più avvincenti, finiscono dove tutto è iniziato: dal cielo blu di Berlino all'azzurro del mare, quello di Viareggio, dove la sua grande storia ha avuto origine. Recensione ❯
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Omaggio al pioniere Sergio Bernardini, ideatore dello storico locale. Molti cimeli in una rievocazione di famiglia. Documentario, Italia2023. Durata 75 Minuti.
La storia di un locale e del suo proprietario che ha ospitato il meglio dello spettacolo italiano. Espandi ▽
Simbolo dell’euforia e della rinascita economica postbellica italiana, La Bussola di Sergio Bernardini, a Focette, frazione di Marina di Pietrasanta, nel cuore della Versilia, ha avuto il primato di ospitare tantissime star nazionali e straniere e cambiato il gusto di diverse generazioni di frequentatori. Trent’anni dopo la morte del suo fondatore, scomparso nel 1993 in un incidente automobilistico, familiari, amici e collaboratori dell’impresario ne ricordano l’impresa ineguagliata. Nato da un’idea di Mario Bernardini e Andrea Soldani - rispettivamente uno dei due figli dell’impresario e l’autore della regia televisiva del primo premio a lui dedicato - il documentario si stabilizza fin dai primi minuti su un tono celebrativo, appoggiandosi a un coro di svelti estratti di interviste, in una frammentazione estrema, una raffica di dichiarazioni enfatiche. La volontà di ricordo e di tributo resta bidimensionale, inerte, come nell’immagine-cornice del grande tavolo ricoperto di locandine e palinsesti e circondato da riflettori. Recensione ❯
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Benvenuti ricostruisce il dramma della "fanciulla" che ispirò l'incanto della creazione pucciniana. Drammatico, Italia2008. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta il rapporto tra la creatività musicale di Giacomo Puccini e una delle sue più intime e segrete fonti di ispirazione: l'universo femminile. Espandi ▽
Il film racconta il rapporto tra la creatività musicale di Giacomo Puccini e una delle sue più intime e segrete fonti di ispirazione: l'universo femminile. Cercando così di far luce su uno degli episodi più oscuri della biografia pucciniana: il dramma di Doria Manfredi, la sua giovane cameriera morta suicida a Torre del Lago nel gennaio del 1909 che potrebbe aver ispirato il personaggio protagonista de La fanciulla del West. Recensione ❯
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Un curioso documentario su un'impresa 'folle' che vorrebbe tutelare l'Amazzonia. Documentario, Italia, Brasile2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il sogno utopico di un uomo di vivere in perfetto equilibrio tra natura e tecnologia. Espandi ▽
Lo scozzese Christopher Clark ha vissuto per più di due decenni in Amazzonia con l'obiettivo di far sì che tecnologia e natura potessero coesistere. Il suo più grande desiderio è stato quello di attirare l'attenzione del governo brasiliano e dell'opinione pubblica mondiale sull'area più incontaminata della foresta. Per far ciò accarezza l'idea di poter far tornare i Pink Floyd a suonare esattamente lì. Il documentario registra e accompagna questo sogno utopistico.
Un documentario in cui il regista aderisce ad un'impresa scoprendo, con lo scorrere del tempo, di non esserne solo un osservatore ma anche una parte attiva.
Morabito ci offre il ritratto di un uomo che, prima di morire, vorrebbe che quel territorio fosse definito come riserva naturale con tutte le conseguenze di protezione necessarie. Solo alla fine della visione sapremo se questo desiderio sia stato esaudito. Recensione ❯
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Un anomalo road-movie, fisico e mentale, che non ha paura di osare nella contrapposizione tra l'inferno e la salvezza. Drammatico, Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio di redenzione di due adolescenti persi nelle storture della società moderna. Espandi ▽
Daniele, dodicenne di Castel Volturno, sta per perdere sua nonna che vive a 40 km di distanza, a Bagnoli nei Campi Flegrei, la sua ultima volontà: mangiare una mozzarella fatta dal figlio, il padre di Daniele, allevatore di bufale. Il ragazzo decide di accontentare la nonna ed intraprende un viaggio, prima in motorino e poi a piedi, in compagnia della sua crush, Martina. Il viaggio diventa un percorso alla scoperta di se stesso e al tempo stesso una via di fuga dalla realtà. Alla morsa della droga e dell'emarginazione sociale, al clan di spacciatori, di cui rischia di diventare corriere, si oppongono incontri imprevisti con persone non comuni ed esperienze paranormali, che affiorano con insistenza scatenando in Daniele ricordi di un'età felice dimenticata troppo presto o addirittura mai vissuta. Su tutto aleggia la misteriosa presenza di una donna che appare in diverse vesti ed età e che sembra affiancarlo nel suo viaggio verso la libertà. Recensione ❯
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