Titolo internazionale | Upon Entry |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Spagna |
Durata | 77 minuti |
Regia di | Alejandro Rojas (III), Juan Sebastián Vasquez |
Attori | Alberto Ammann, Bruna Cusí, Laura Gómez, Ben Temple, Nuris Blu David Comrie, Colin Morgan (II), Gerard Oms. |
Uscita | giovedì 1 febbraio 2024 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | ExitMedia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,83 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 gennaio 2024
Diego, un urbanista venezuelano, ed Elena, una ballerina contemporanea di Barcellona, si trasferiscono negli Stati Uniti con i visti approvati per iniziare una nuova vita. Il film ha ottenuto 3 candidature a Spirit Awards, 3 candidature a Goya, In Italia al Box Office Upon Entry - L'arrivo ha incassato 24,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Elena e Diego sono una coppia che arriva negli Stati Uniti da Barcellona. Lui è un urbanista venezuelano e lei una ballerina di danza moderna. Entrambi sperano di potersi costruire un futuro lontano dai Paesi d'origine. Fatto scalo a New York, avendo però un'altra destinazione, vengono fermati dagli agenti dell'immigrazione benché siano in possesso di una documentazione regolare.
Un film basato su esperienze vissute dai due registi e sostenuto da due straordinarie interpretazioni.
Chi decide di iniziare a vedere questo film è bene che sappia che non riuscirà a staccarsene sino alla fine. Dal momento in cui l'aereo che trasporta i due protagonisti atterra a New York per loro inizia una discesa agli inferi che procede per gradi ma diventa di minuto in minuto sempre più devastante. Non c'è nessuna violenza di carattere fisico (se si esclude una perquisizione che potremmo definire del tutto regolare) ma piuttosto un'inquisizione che erode le psicologie. La denuncia della chiusura a riccio del Paese delle opportunità è esplicita ma, invece di assumere le caratteristiche del pamphlet polemico, entra nelle dinamiche degli interrogatori con il proposito di coinvolgere ma anche di spiazzare.
La scrittura è attenta ai mutamenti anche millimetrici nei rapporti tra chi chiede e chi risponde ma anche (e da un certo punto in poi) soprattutto tra Diego ed Elena. Non solo la privazione di qualsiasi contatto con l'esterno (cellulari spenti) o l'isolamento in stanze (che cambiano perché entra in gioco l'ulteriore elemento di disturbo di lavori in corso negli uffici). C'è molto di più.
Questa opera prima mostra un grande controllo sia dello script che della recitazione mentre ci ricorda che i muri non si ergono solo al confine con il Messico. Anche se in realtà ciò che sembra interessare maggiormente alla sceneggiatura è lo sviluppo dell'accerchiamento e il piacere sadico (non si può definirlo altrimenti) da parte di chi investiga nel poter trattenere degli sconosciuti a proprio piacimento senza mai formalmente travalicare nei rapporti ma di fatto limitandone la libertà. Facendo poi di più. Cioè entrare nel privato delle persone con il pretesto della verifica della regolarità delle procedure adottate per chiedere l'autorizzazione all'immigrazione.
È da quel momento che il film si trasforma da messa in scena di un'attività vessatoria ma quotidiana in una sottile ma anche esplicita invasione della vita di una coppia motivata (si scoprirà alla fine se esclusivamente oppure no) dal piacere dell'esercizio del potere. Chi sta al di là del tavolo (o anche, ancor più semplicemente, al di là di un desk alla reception) si sente investito di un diritto che gli consente di negare quelli altrui (anche di un semplice bicchiere d'acqua). Al di là del tema dell'immigrazione è questo ciò che colpisce di un film girato in diciassette giorni e in ordine cronologico, affinché i rapporti che si instaurano tra i soggetti acquisiscano la verosimiglianza più totale. Con il finale poi ci viene sottolineato quanto agli agenti di polizia di frontiera sia consentita l'indifferenza nei confronti di chi hanno davanti indipendentemente dall'esito delle indagini. Per loro è routine. Per gli altri è vita.
I bagagli vengono caricati in auto per raggiungere l'aeroporto, mentre a fare da sottofondo c'è una trasmissione radio che ironizza sul muro tra Stati Uniti e Messico voluto da Donald Trump e ne invoca satiricamente uno analogo fra la Spagna e la Catalogna. Conosciamo così Diego, urbanista venezuelano, e Elena, ballerina di danza moderna, i due protagonisti di Upon Entry - L'arrivo, opera prima dei [...] Vai alla recensione »
Dopo aver convissuto a Bercellona, Diego, venezuelano, ed Elena, catalana, decidono di trasferirsi negli Stati Uniti inseguendo il sogno di una nuova vita e di una famiglia tutta loro. Ma all'area immigrazione dell'aeroporto di New York qualcosa va storto e due sono costretti a subire un interrogatorio che metterà in discussione la loro stessa relazione sentimentale.
Chiunque sia passato per un ufficio immigrazione statunitense, sa che può essere un luogo terrificante. Il viaggio di un architetto venezuelano e una ballerina spagnola, che hanno scelto Miami per costruirsi una nuova vita, tra le quattro mura senza finestre di una stanza dell'aeroporto di New York, si trasforma in un thriller straziante. Girato in economia e grande realismo, il film funziona grazie [...] Vai alla recensione »
A fine gennaio la percentuale di elettori americani che vedono l'immigrazione come il problema chiave che la Nazione ha di fronte ha raggiunto il 35%: un balzo di sette punti in un solo mese. E' la questione che ha alimentato l'ascesa di Donald Trump quasi dieci anni fa, ed è quella che più di ogni altra sta trainando i consensi di oggi. La propaganda repubblicana sta lavorando sullo scontento diffuso [...] Vai alla recensione »
Diego è un architetto venezuelano scappato dal suo turbolento paese, direzione Barcellona, da dove però sta partendo con Elena, ballerina moderna decisa a lasciare con lui la Spagna per costruirsi un futuro migliore, forse a Miami, dove sono diretti. Negli Usa entrano con permessi e documenti regolari, ma a sorpresa, e all'apparenza senza motivo, due agenti dell'ufficio immigrazione di un aeroporto [...] Vai alla recensione »
Chi ha in previsione di andare negli Usa potrebbe ripensarci dopo aver visto un film che si basa su esperienze capitate ai due registi. Qui, una coppia, lui venezuelano, lei spagnola, vuole trasferirsi in America. Tutto sembra regolare, ma gli agenti dell'immigrazione, in aeroporto, li fermano. Un thriller incalzante, dal quale non ci si stacca mai, che si avvale di un testo solido e di una grande [...] Vai alla recensione »
Ogni tanto escono in Italia piccoli film che meritano ogni bene. Upon entry , distribuito da Exit Media, è firmato da due registi venezuelani, esordienti ma non giovanissimi (hanno lunghi curriculum come documentaristi, produttori e fotografi). Avvertenza: il film vi farà passare per sempre la voglia di andare negli Stati Uniti. Si ispira a vicende vere, dei registi e loro amici, tutti sudamericani, [...] Vai alla recensione »
Un controllo di routine degli agenti dell'aeroporto prende la forma di un dramma politico, sociale, sentimentale ed esistenziale. II crudo realismo di una dimensione claustrofobica si trasfigura in un finissimo scandaglio dei meccanismi psicologici innescati dal potere della burocrazia e in una denuncia delle conseguenze devastanti provocate sadica mente in nome della ricerca della verità.
È una piacevole sorpresa la pluripremiata opera prima di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez, fresca di tre candidature agli Spirit Awards e altrettante ai Premi Goya. Upon Entry. L'arrivo racconta il burrascoso approdo di Elena e Diego negli Stati Uniti d'America. La coppia, lui urbanista venezuelano, lei ballerina catalana di danza moderna, si sta trasferendo da Barcellona perché entrambi credono [...] Vai alla recensione »
La llegada, letteralmente L'arrivo - che è poi il sottotitolo scelto in Italia dopo l'inglese Upon Entry, con cui il film è stato venduto in tutto il mondo -, è l'opera prima dei venezuelani Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez, anche se da un punto di vista produttivo il racconto della terribile giornata vissuta da Elena e dal suo compagno Diego batte bandiera spagnola, con tanto di intervento [...] Vai alla recensione »
Un uomo e una donna, in viaggio. Destinazione Stati Uniti (sotto Trump). L'obiettivo è trasferirsi a Miami e cominciare una nuova vita. Quando fanno scalo all'aeroporto di New York, però, le cose si complicano. Diego ed Elena, lui urbanista venezuelano, lei ballerina spagnola, nonostante i visti apparentemente in regola, vengono condotti in una sala d'attesa che presto si trasforma in un'agonia claustrofobi [...] Vai alla recensione »
Vincitore del premio del pubblico al Festival del cinema spagnolo a Roma (5-12 novembre 2023) e ora in uscita in sala, Upon Entry - L'arrivo, opera prima della coppia venezuelana-ispanica Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vázquez, basato su proprie esperienze autobiografiche da emigranti, è un dramma molto intenso ambientato nell'aeroporto di Newark (N.