La bussola - Il collezionista di stelle

Film 2023 | Documentario, 75 min.

Anno2023
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata75 minuti
Regia diAndrea Soldani
Uscitalunedì 12 febbraio 2024
DistribuzioneAdler Entertainment
MYmonetro Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di Andrea Soldani. Un film Genere Documentario, - Italia, 2023, durata 75 minuti. Uscita cinema lunedì 12 febbraio 2024 distribuito da Adler Entertainment. Valutazione: 2,5 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento venerdì 9 febbraio 2024

La storia di un locale e del suo proprietario che ha ospitato il meglio dello spettacolo italiano. In Italia al Box Office La bussola - Il collezionista di stelle ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 12,2 mila euro e 12,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
Omaggio al pioniere Sergio Bernardini, ideatore dello storico locale. Molti cimeli in una rievocazione di famiglia.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
venerdì 9 febbraio 2024
Recensione di Raffaella Giancristofaro
venerdì 9 febbraio 2024

Simbolo dell'euforia e della rinascita economica postbellica italiana, La Bussola di Sergio Bernardini, a Focette, frazione di Marina di Pietrasanta, nel cuore della Versilia, ha avuto il primato di ospitare tantissime star nazionali e straniere e cambiato il gusto di diverse generazioni di frequentatori. Trent'anni dopo la morte del suo fondatore, scomparso nel 1993 in un incidente automobilistico, familiari, amici e collaboratori dell'impresario ne ricordano l'impresa ineguagliata.

Nato nel 1925 a Parigi da emigrati italiani con il nome di Antonio e dopo alcuni anni torinesi trasferitosi in Versilia, Bernardini rilevò e rilanciò la Bussola dopo aver gestito altri locali da ballo in zona, come la Capannina del Marco Polo (al cinema poi rappresentata da Sapore di mare di Carlo Vanzina).

Inaugurandola con Renato Carosone nel 1955, Bernardini ingaggiò un elenco impressionante di artisti celebri, portando in Italia la crème della musica internazionale: Duke Ellington, Ray Charles, Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, Nina Simone, Chet Baker. Persino Marlene Dietrich, tra i tantissimi. E ovviamente anche uno sterminato numero di musicisti e attori nazionali, in una lunga stagione che partì coi cantanti melodici e le loro orchestre, secondo una gestione leggendaria e spensierata in cui la serata era pensata come una successione di più momenti, dal ristorante al numero di cabaret e infine alla pista da ballo.

Stagione che proseguì con gli urlatori, i gruppi beat, i cantautori, la disco music e altre arti performative come la danza. Anche se, complice l'ultimo concerto tenuto nel 1978 proprio al Bussoladomani (primo teatro tenda italiano da circa settemila posti, evoluzione del club originario) il nome di Bernardini è stato legato a doppio filo a un'artista che della Bussola era stata prima di tutto frequentatrice (come pure Fabrizio De Andrè): Baby Gate, in seguito conosciuta come Mina.

La Bussola, insomma, è stato il posto dove per molto tempo ogni artista avrebbe fatto carte false per esibirsi. Lì nel 1961 Gino Paoli fu avvicinato da una giovanissima fan (Stefania Sandrelli) e tre anni dopo, in La congiuntura, Ettore Scola ambientava l'ingresso di Vittorio Gassman in una serata affollatissima, e anche il secondo palco (il Bussolotto, al piano superiore, dedicato al jazz). Gli aneddoti non mancano; malgrado i troppo rapidi flash di alcuni concerti passati alla storia.

Nato da un'idea di Mario Bernardini e Andrea Soldani - rispettivamente uno dei due figli dell'impresario e l'autore della regia televisiva del primo premio a lui dedicato - il documentario si stabilizza fin dai primi minuti su un tono celebrativo, appoggiandosi a un coro di svelti estratti di interviste, in una frammentazione estrema, una raffica di dichiarazioni enfatiche.

Intanto repertori in pellicola della società italiana restituiscono lo spirito dei decenni in cui la Bussola fu attiva, in una sintesi storica altrettanto epidermica. Dagli anni della ricostruzione alla contestazione sessantottesca, quasi mai andando in profondità per sollevarsi dall'aneddotica. In fase di scrittura (di Bernardini e Soldani con Giuseppe Scarpa e Simone De Rita) viene poi creata la figura di una giovane, contemporanea deejay anonima (Carolina Paolozza) che interrompe di tanto in tanto il flusso dei ricordi e che da un mixer notturno ha solo toni di esaltazione per la leggendaria intraprendenza del "cacciatore di stelle".

Lungo questa rievocazione emozionata, senza guizzi e troppo ravvicinata al proprio oggetto per essere avvincente, tra namedropping e testimoni speciali (dall'altro figlio Guido Bernardini, all'habitué Massimo Moratti, fino al nipote Paolo Maldini e alcuni membri originari dello staff del locale) spuntano alcune vere rarità: un giovane Mario Lavezzi che suona il sitar, una registrazione del live di De André con un testo molto più esplicito della "Canzone di Marinella", un biglietto privato di Mina a Bernardini sulla sua decisione di ritirarsi, un omaggio dedicato da Renato Zero al proprio pigmalione.

E brilla, ovviamente, un catalogo di fotografie, programmi di sala e locandine originali, oggi cimeli per collezionisti. La volontà di ricordo e di tributo resta appunto bidimensionale, inerte, come nell'immagine-cornice del grande tavolo ricoperto di locandine e palinsesti e circondato da riflettori.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 20 febbraio 2024
Adriano De Grandis
Film TV

La Bussola, in Versilia, non è mai stato un locale. Un mondo, piuttosto. Lo specchio di una grande mente dello spettacolo: Sergio Bernardini. La Bussola è stato l'immagine di un'Italia uscita dalla guerra, con la sua euforia, un luogo spumeggiante dove credere al futuro. Santo, amico, fratello, Bernardini ha portato su quel palco il meglio della musica italiana e internazionale, dal primo concerto [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 5 febbraio 2024
 

La storia del celebre locale La Bussola, in Versilia, fondato e diretto da Sergio Bernardini. Dal 12 al 14 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

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