Bruno, padre single di un'adolescente, si trova costretto a ospitare in casa per un mese la sua ex Terry, appena uscita da un lungo percorso di recupero emotivo. Espandi ▽
Bruno si è separato dalla moglie da molti anni e sta crescendo da solo la figlia ora adolescente. Dopo la separazione Terry ha dato segni di squilibrio che hanno fatto sì che dovesse essere ricoverata in una struttura per la cura di malattie mentali. Ora è pronta per il reinserimento sociale ma per renderlo definitivo sono necessari trenta giorni da trascorrere con l'ex marito e la figlia nella loro abitazione.
Un remake di un film spagnolo che trova in Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti gli interpreti giusti.
Guido Chiesa riesce così a fornirci il sorridente ritratto di persone che debbono cercare di comprendere la situazione che gli altri che sono loro accanto stanno vivendo. Non è un'impresa facile ma l'osservarla in un film stemperata con il sorriso, può essere di aiuto. Recensione ❯
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Il regista-culto giapponese Shinya Tsukamoto alle prese con una torbida storia di voyeurismo e gelo coniugale: a modo suo, ovviamente, in quel viola e nero che già lo aveva reso famoso con Tetsuo. Espandi ▽
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Statham al suo massimo in termini di efferatezze, ma la sceneggiatura è approssimativa, anche per gli standard di un action sopra le righe. Azione, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 116 Minuti.
Levon Cade si è lasciato alle spalle una carriera nelle operazioni militari segrete per vivere una vita tranquilla. Quando la figlia del suo capo viene rapita scopre un mondo di corruzione molto più grande di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Espandi ▽
Levon Cade, vedove e padre di una ragazzina, lavora come operaio edile e nasconde la sua identità di ex Royal Marine e agente speciale antiterrorismo. Almeno finché non viene rapita Jenny, la figlia del suo capo, da malviventi affiliati alla mafia russa. Levon decide di rimettersi in azione e comincia a collezionare cadaveri sul suo cammino, pur di tenere fede alla promessa fatta: riportare Jenny sana e salva tra le braccia dei suoi cari.
Il titolo alla Ken Loach non inganni: siamo in un film con Jason Statham, e sono sufficienti pochi minuti perché i panni dell'empatico capomastro edile siano abbandonati in favore di quelli dell'ex Royal Marine ammazzacattivi. Statham non si tira indietro e in questo senso A Working Man eccelle.
Statham però rinuncia quasi totalmente alla sua ostentata britishness, appiattendosi in un ruolo da Jack Reacher o da Punitore, che strizza l'occhio in ogni modo all'orgoglio redneck di chi sventola stelle e strisce anziché l'Union Jack (piacerà agli elettori di Trump, questo è certo). Recensione ❯
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Un dramma romantico, una storia di amore perduto ambientata in un'epoca di crescente difficoltà verso i sentimenti e le relazioni. Espandi ▽
Shun Fujishiro è uno psichiatra in procinto di sposarsi con la veterinaria Yayoi. Quando riceve una lettera da una precedente fidanzata, Haru, la ignora, ma improvvisamente Yayoi sparisce. Il tentativo di ritrovare la sua promessa sposa lo conduce in un viaggio a ritroso intrecciato con la relazione di dieci anni prima con Haru, quando entrambi erano appassionati di fotografia e sognavano di girare il mondo.
Basato sull'omonimo romanzo di Genki Kawamura, autore di "Se i gatti scomparissero dal mondo", April Come She Will è una lieve variazione sul tema.
Il film si sviluppa attraverso quattro linee temporali: il presente solitario di Shun, il suo passato con Yayoi, la sua relazione universitaria con Haru e il viaggio attuale di Haru. Questa struttura narrativa complessa permette di esplorare le dinamiche delle relazioni umane e le difficoltà nella comunicazione emotiva. La regia di Yamada utilizza paesaggi mozzafiato e una fotografia evocativa per sottolineare l'isolamento e la ricerca interiore dei personaggi, indulgendo in ritmi lenti e musiche che tendono all'enfasi. Recensione ❯
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Arsa ha sempre vissuto isolata in una riserva naturale. L'arrivo di Andrea sconvolge tutta la sua quotidianità. Espandi ▽
Poco più che adolescente, Arsa vive in totale solitudine sull'isola di Stromboli. Orfana del padre artista, ha fatto della propria giovane esistenza un inno alla sostenibilità e all'essenzialità assolute: nella sua capanna isolata vive di pesca, raccoglie gli scarti spiaggiati provenienti dall'incuranza dei turisti che osserva da lontano con un binocolo, e li trasforma in oggetti originali. L'incontro con Andrea, turista sull'isola con due amici, le offre l'opportunità di esplorare la possibilità di un nuovo sentimento, ma soprattutto di confrontarsi con un modo diverso.
Il mare dona, Arsa raccoglie, conserva e trasforma. Oltre il mito del buon selvaggio, uno sguardo contemporaneo sull'essenzialità, sulla bellezza e sul rispetto dell'equilibrio umano-natura.
Un lavoro denso ed eloquente nei suoi lunghi silenzi che lasciano spazio all'imponente sound design. Un film etico che fa estasi dell'estetica e poesia dello sguardo, anzi proprio del "gesto del guardare attraverso una lente e senza essere visti", ovvero il gesto del cinema, incarnato dal frequente utilizzo del binocolo da parte di Arsa per avvicinare e scrutare, mettendoli a fuoco, i visitatori della sua isola. Recensione ❯
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Un viaggio esclusivo e romantico, per chi ama il calcio, lo sport e la libertà di sognare. Espandi ▽
Atalanta: una vita da Dea, diretto da Beppe Manzi, ripercorre le fasi più importanti questa incredibile stagione culminata con la vittoria dell'Europa League con il punteggio di 3-0, attraverso le voci dei protagonisti. Arricchito anche dalle parole del giornalista Xavier Jacobelli e del commentatore sportivo ed ex-calciatore Daniele Adani, Atalanta - Una vita da Dea ha tutto quello che serve ai documentari sulle squadre di calcio. Quelli sui singoli calciatori riescono a entrare più nell'intimità, anche con qualche sperimentazione puramente cinematografica, come lo splendido Zidane, un portrait d XXI° siècle del 2006. Qui emerge invece la dimensione collettiva dove qualche aspetto e più approfondito e qualche altro necessariamente sacrificato. Forse aveva bisogno di qualche filmato in più e qualche testimonianza di meno. Riesce però a conservare intatta l'emozione di un'impresa che resterà nella storia. Recensione ❯
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Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese. Espandi ▽
Londra. L'agente segreto George Woodhouse deve svolgere una delicata missione; il suo superiore Meacham gli ha dato infatti una settimana di tempo per indagare sulla fuga di notizie di un software top-secret dal nome in codice Severus. Tra i cinque agenti del SIS sospettati, c'è anche sua moglie Kathryn. Così, per smascherare il traditore, invita gli altri quattro a cena a casa sua. I sospetti di George su sua moglie aumentano quando trova un biglietto del cinema nella spazzatura. Ma Kathryn è colpevole o la posta in gioco è ancora più alta?
C'è un'eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni '90 ma qui oltrepassa l'audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese.
Il regista è l'unico, nel panorama statunitense, che può riprendere la lezione di Roger Corman dove in un film c'è parte che resta di quello (o di quelli) precedenti con momenti di grande e puro cinema, come il piano-sequenza iniziale con l'entrata di George dentro il locale. Recensione ❯
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Un capolavoro della storia del cinema, dove ogni elemento ha saputo comporre lo scenario di un futuro inquietante perché plausibile. Fantascienza, USA1982. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una Los Angeles piovosa e sovrappopolata, il poliziotto Deckard (Harrison Ford), dell'unità Blade Runner, viene richiamato in servizio. Espandi ▽
Nella Los Angeles del futuro, Deckard è un cacciatore di replicanti o lavori in pelle come li chiama con disprezzo il suo capo. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro per la blade runner, ma gli affidano un ultimo compito, quattro modelli nexus-6 fuggiti dalle colonie spaziali e arrivati sulla Terra, con pochi giorni di vita rimasti prima della loro scadenza, che scatta dopo quattro anni di esistenza. Deckard sa riconoscere i replicanti grazie al test Voight-Kampff, che valuta le reazioni emotive di fronte a domande provocatorie, e il loro creatore, il capo della Tyrell corporation, lo mette alla prova con una replicante speciale, che non sa di esserlo, Rachel. Recensione ❯
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Una storia ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto nel 2022 nel
Vicentino: Espandi ▽
Provincia Veneta.
In una tranquilla notte d'estate, mentre tutti dormono, da un ufficio
scompare un tesoro che cade nelle mani sbagliate.
L'intero paese è coinvolto, da due cacciatori alcolizzati ad un imprenditore
e suo figlio; da due porno influencer ad un factotum della città.
Dalle deserte vie agli argini del fiume Brenta, lunga è la notte
e profonde le sue connessioni... E all'alba tutto torna.
Un ciclo che parte dal bar di paese e finisce dov'era destinato: alle prime
luci dell'alba dentro un bidone della spazzatura. Recensione ❯
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Una danza di proiettili scatenata da un uomo in stato di shock per il suicidio della fidanzata. Espandi ▽
La fidanzata di Goda si suicida con un colpo di pistola. Il trauma dell'evento conduce Goda verso un'ossessione per le armi da fuoco e quindi verso un limbo degradato di violenza. Trovandosi a contatto con una gang che in passato lo aveva rapinato, finisce per diventarne una delle figure centrali.
Ideale conclusione di una trilogia sulla crisi identitaria maschile, nata con Tetsuo e proseguita con Tokyo Fist, Bullet Ballet porta alle estreme conseguenze il rapporto tra trauma, alienazione e ossessione urbana. Nel suo linguaggio essenziale e rabbioso, Bullet Ballet è forse il film più cupo di Tsukamoto: meno apocalittico ma più dolorosamente vicino alla realtà. Il corpo non si trasforma più, non si ribella, non evolve: è fermo, pietrificato dalla sofferenza. Recensione ❯
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Andersen prosegue la sua ricerca personale e presenta un doc avvincente sul legame fra religione e violenza sugli animali. Documentario, USA2024. Durata 111 Minuti.
Un'affascinante indagine che sfida il modo tradizionale di pensare alla fede, all'etica e al nostro rapporto con gli animali. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
Kip Andersen e Kameron Waters allestiscono un'inchiesta sul rapporto fra religione e animali, scoprendo una rete di contraddizioni e ambiguità che incrocia gli interessi delle principali religioni monoteiste e la società capitalista. A partire dalla domanda «Esiste un modo spirituale o etico per uccidere un animale?», i due registi s'interrogano sulla propria fede, sulle necessità alimentari dell'umanità e intraprendono un giro del mondo in cui intervistano teologi, archeologi, allevatori, produttori e sciamani per rivelare ciò che definiscono «il più grande insabbiamento degli ultimi 2000 anni».
Al centro c'è ovviamente l'industria della macellazione degli animali, dagli Stati Uniti ossessionati dalla carne bovina all'India che considera le vacche creature sacre, ma il discorso discende fino alle origini della religione (soprattutto cristiana, ma anche buddista e islamica) come modo per regolare il rapporto fra uomo e natura.
I due autori commentano le loro stesse immagini come voce narrante; danno interpretazioni e tirano le fila dei loro discorsi; ipotizzano complotti e si dipingono come militante contro il sistema; costruiscono il film come un viaggio che mostra la sua stessa costruzione (ad esempio, tenendo conto di tutti i tentativi andati a vuoto di intervistare il Dalai Lama e chiedergli perché per una buddista la carne di un animale morto si può mangiare). Recensione ❯
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Kurosawa esaspera i propri personaggi drenandoli di ogni energia vitale. L'umanità privata di emozioni dell'era di internet. Thriller, Giappone2024. Durata 123 Minuti.
Un ragazzo si ritrova coinvolto in una serie di eventi che mettono a rischio la sua vita. Espandi ▽
Ryusuke Yoshii accumula una piccola fortuna rivendendo in rete, a prezzo maggiorato, merci di varia natura. Dopo che Yoshii si licenzia dal lavoro regolare in fabbrica e si trasferisce fuori Tokyo per avere più spazio, cominciano a moltiplicarsi episodi minacciosi ai suoi danni.Quel che accade intorno a Yoshii simboleggia un fenomeno globale e dolorosamente contemporaneo: l’amplificazione del rancore e la frustrazione di assistere quotidianamente al successo altrui, il sovradimensionamento di drammi privati, trasformati in tragedie. Mali tipici dell’uso (e abuso) dei social network, che Kurosawa tratta allo stesso modo in cui un tempo girava storie di fantasmi o di pandemie da virus. Maestro del paradosso, Kurosawa esaspera le caratterizzazioni dei personaggi, rendendoli dei simulacri, drenati di ogni energia vitale o residuo di umanità. Recensione ❯
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La città di Tokyo è sconvolta da una serie di omicidi accomunati da una misteriosa incisione a forma di X sul corpo delle vittime e perpetuati da persone normali senza alcun legame tra di loro. Espandi ▽
Un'ondata di bizzarri omicidi affligge Tokyo. Oltre ad essere accomunati da un rituale (l'incisione di una X sul petto), l'assassino viene costantemente ritrovato sul luogo del delitto in stato confusionale. L'indagine del detective Takabe e dello psicologo Sakuma li porta in contatto con un misterioso giovane di nome Mamiya, apparentemente implicato nella vicenda. Recensione ❯
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Un padre e una figlia investono un unicorno. Si rivolgono a una grande azienda farmaceutica per salvarlo. Espandi ▽
Elliot, dirigente vedovo di un'azienda farmaceutica, si reca con la figlia Ridley nella fastosa tenuta del suo capo, Odell Leopold. Guidando a gran velocità per il grave ritardo accumulato, Elliot finisce per investire un animale che si era fermato in mezzo alla strada: solo che non si tratta di un animale qualsiasi, ma di un unicorno. Quando la famiglia Leopold comprende che il sangue degli animali magici ha delle proprietà curative, pensa di sfruttare la scoperta a scopo commerciale. Nessuno però ha fatto i conti con l'ira di mamma e papà unicorno, assetati di vendetta.
Sull'avvenimento principale attorno a cui ruota il debutto di Alex Scharfman il titolo lascia pochi dubbi, forse consapevole che l'effetto sorpresa sia garantito in ogni caso dall'estrema singolarità del soggetto. Il film non è una commedia né un horror, bensì un ibrido dei due generi, di quelli cari alle produzioni A24.
Gli effetti cgi, discutibili ma volutamente camp, non aiutano ad alzare il livello di coinvolgimento, che si limita all'apprezzamento per un casting pregevole - Ortega sempre più goth queen, Poulter che riprende il ruolo di spregevole cafoncello di Midsommar (benedice Ari Aster tra i produttori) - seppur parzialmente sprecato. Recensione ❯
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