30 notti con il mio ex

Concentrare in poco tempo il dramma di un disabile che deve essere reinserito nella famiglia e nella società, con i dubbi e le lotte interiori di chi ne deve prendere cura non è facile e non può essere molto credibile se il percorso, almeno inizialmente, viene affrontato cinematograficamente sulla scia di una commedia che a tratti risulta anche comica. Il regista Guido Chiesa ha tentato di rappresentare i problemi quotidiani, psicologici, sentimentali tra marito ed ex moglie, genitori-figlia in modo leggero pur evidenziando qualche riflessione. Gli attori principali sono bravi, Edoardo Leo si conferma nei ruoli di debole ma reattivo, Micaela Ramazzotti è perfetta nei ruoli psicosociali, debuttante ma credibile la giovane Gloria Harvey nei panni di un'adolescente che affronta problemi della sua età ma anche le difficoltà di una situazione familiare difficile, Anna Bonaiuto regala piccoli cammei di recitazione teatrale. [+]

Concentrare in poco tempo il dramma di un disabile che deve essere reinserito nella famiglia e nella società, con i dubbi e le lotte interiori di chi ne deve prendere cura non è facile e non può essere molto credibile se il percorso, almeno inizialmente, viene affrontato cinematograficamente sulla scia di una commedia che a tratti risulta anche comica. Il regista Guido Chiesa ha tentato di rappresentare i problemi quotidiani, psicologici, sentimentali tra marito ed ex moglie, genitori-figlia in modo leggero pur evidenziando qualche riflessione. Gli attori principali sono bravi, Edoardo Leo si conferma nei ruoli di debole ma reattivo, Micaela Ramazzotti è perfetta nei ruoli psicosociali, debuttante ma credibile la giovane Gloria Harvey nei panni di un'adolescente che affronta problemi della sua età ma anche le difficoltà di una situazione familiare difficile, Anna Bonaiuto regala piccoli cammei di recitazione teatrale. Buona la fotografia, adatta la colonna sonora. In sala si sono anche sentite risate, qualche commento e alla fine qualcuno ha tentato un applauso. [-]

Beh!... se non ti è piaciuto "FOLLEMENTE" (*) con la tua recensione CORRO a vedere 

A sentire il consenso del pubblico in sala sembra che sia stato fondamentalmente apprezzato. Quindi mi tocca fare il controcanto perché la mia opinione va tutta al contrario. Il film 30 notti col mio ex mi ha profondamente annoiato e fatto perdere del tempo prezioso; Guido Chiesa non conosce la problematica psicotica, da tragedia, non da commedia, e come il suo pubblico, è capace solo di rappresentare quegli stereotipi che piacciono tanto e che non conferiscono alcuna responsabilità, come se la follia fosse qualcosa fuori di noi. A parte il ruolo di Bruno (Edoardo Leo) discreto ma tendente a squagliarsi nella ambiguità dai tre quarti in poi della proiezione, i personaggi che animano la scena sono posticci, raffazzonati, poco pensati, tendente alla macchietta, come il ruolo di Terry (Micaela Ramazzotti) che ha una idea molto confusa di come sia nel mondo uno psicotico a tal punto da dare corpo a qualcosa di non credibile ma che piace all’immaginario collettivo; la figlia Emma (Gloria Harvey) dà luogo ad una ragazza maleducata, che tratta suo padre come una pezza da piedi, interessata solo a sé stessa, che con la madre intrattiene una relazione tra uguali, come se fosse sua sorella. [+]

A sentire il consenso del pubblico in sala sembra che sia stato fondamentalmente apprezzato. Quindi mi tocca fare il controcanto perché la mia opinione va tutta al contrario. Il film 30 notti col mio ex mi ha profondamente annoiato e fatto perdere del tempo prezioso; Guido Chiesa non conosce la problematica psicotica, da tragedia, non da commedia, e come il suo pubblico, è capace solo di rappresentare quegli stereotipi che piacciono tanto e che non conferiscono alcuna responsabilità, come se la follia fosse qualcosa fuori di noi. A parte il ruolo di Bruno (Edoardo Leo) discreto ma tendente a squagliarsi nella ambiguità dai tre quarti in poi della proiezione, i personaggi che animano la scena sono posticci, raffazzonati, poco pensati, tendente alla macchietta, come il ruolo di Terry (Micaela Ramazzotti) che ha una idea molto confusa di come sia nel mondo uno psicotico a tal punto da dare corpo a qualcosa di non credibile ma che piace all’immaginario collettivo; la figlia Emma (Gloria Harvey) dà luogo ad una ragazza maleducata, che tratta suo padre come una pezza da piedi, interessata solo a sé stessa, che con la madre intrattiene una relazione tra uguali, come se fosse sua sorella. Lasciamo perdere il suo “ragazzo”, inconsistente, che ogni genitore vero, vedrebbe come fumo negli occhi. Per non parlare della psichiatra Angela (Anna Buonaiuto) che dall’alto del suo scranno, si crede di dire ai “profani” il verbo del guru. Ma tra gli psichiatri ed il padre eterno ce ne passa. [-]

Assai poco credibile. Dopo 5 minuti di film a Micaela Ramazzotti sarebbe toccato un TSO. Peccato: pensare che è la grande interprete di "La pazza gioia". Qui ci muoviamo assai più in basso.

Anche sospendendolo l'attesa di verosimiglianza rimane un film poco credibile. Un coacervo di luoghi comuni mal uniti. Delusione nonostante due attori che stimavo.

Deludente!... dopo Follemente, questo ancora peggio!!!

un bravissimo regista

un regista da sempre interessante