Dalla storia del cinema più completa in lingua italiana, una selezione di 9264 film da vedere, dal 1895 al 2025. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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Una ballata folk che racconta il Boss - magistralmente interpretato da Jeremy Allen White - come paladino delle imperfezioni. Biografico, Drammatico - USA2025. Durata 120 Minuti.
Il viaggio di Bruce Springsteen nella realizzazione del suo album del 1982 Nebraska, emerso durante la registrazione di Born in the USA con la E Street Band. Basato sul libro di Warren Zanes. Espandi ▽
1981. Bruce Springsteen è reduce dal successo del River Tour e la sua casa discografica vorrebbe subito un nuovo LP per "battere il ferro finché è caldo". Ma lui è in piena crisi. Ovunque lo seguono l'ombra scura che gli sta alle calcagna e quel vuoto dentro del quale non riesce a liberarsi se non quando, in una stanza del suo modesto appartamento, compone i brani che faranno parte del suo LP meno noto e più rispettato - Nebraska - ben lontani da ciò che la casa discografica si aspetta.
Springsteen - Liberami dal nulla sceglie un momento particolare della vita e carriera del Boss per raccontare lo smarrimento identitario di un uomo e un artista che ha sempre avuto come priorità quella di non tradire se stesso.
Jeremy Allen White (interprete di tutte le canzoni in scena) si cala nel tormento di Springsteen. Il regista Scott Cooper evita saggiamente l'agiografia e gestisce bene l'alternanza fra arte e vita, facendo del suo film una ballata folk su un performer che ha sempre incarnato una parte ben precisa dell'identità statunitense: quella diseredata, blue collar, schietta e genuina. Recensione ❯
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Un film che approfondisce le sfide del crescere in un contesto tradizionale e, allo stesso tempo, della scoperta della propria identità. Espandi ▽
Un remoto villaggio della Macedonia del Nord. Ahmet è un ragazzo di 15 anni che appartiene alla minoranza turca degli Yuruk. Cerca rifugio nella musica di cui è appassionato e una notte si ritrova in un rave nel bosco dove per un attimo si illude di stare nel mondo che gli appartiene. Le sue pecore scappano e arrivano alla festa ma una di loro si perde. Il padre decide così di punirlo. Il suo destino s'incrocia con quello di Aya, una ragazza destinata a un matrimonio combinato.
Dj Ahmet è un sorprendente, incantato ed energico musical pastorale sullo scontro e il tentativo di coesistenza tra tradizione e modernità.
Siamo di fronte ad un coming of age con tracce di comicità slapstick evidente nei movimenti impazziti di Ahmet e nei ralenti del primo incontro tra il protagonista e Awa e del ballo. Sono come tocchi pittorici che vanno oltre la caratterizzazione dei personaggi, a volte solo tratteggiati nei cambiamenti (soprattutto quello del padre di Ahmet) e che mostrano nel cineasta una sorprendente inventiva fuori dal comune. Recensione ❯
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La storia più volte raccontata al cinema diventa un nuovo prodotto altamente spettacolare, contemporaneo
e insieme universale. Horror, USA2025. Durata 149 Minuti.
Guillermo Del Toro dirige Frankenstein, un'avventura ispirata al mito della Creatura, con elementi religiosi e tratti da Shelley e dai film classici. Espandi ▽
Metà del XIX secolo: una spedizione di marinai bloccati nel Polo Nord s'imbatte in un uomo ferito e in una mostruosa creatura che uccide chiunque lo avvicini. L'uomo, che una volta in salvo racconta la sua storia, è Victor Frankestein, scienziato ossessionato dalla possibilità di vincere sulla morte e responsabile, con il sostegno di un industriale, del fratello e della fidanzata di quest'ultimo, della creazione di un essere umano assemblato con pezzi di cadaveri. Deluso però dalla sua creatura rozza e violenta, Victor ha però cercato di eliminarla scatenando la sua ira. Se però il suo racconto non fosse il solo possibile? Se anche il mostro raccontasse la sua versione, facendo così capire il suo desiderio di comprensione?
Del Toro adatta personalmente il romanzo di Mary Shelley e fa una sintesi del rapporto della cultura occidentale, figlia dello spirito positiva del XIX secolo, con la figura del mostro, la sua natura, le sue origini, la sua umanità. Recensione ❯
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Una commedia cult innervata dalla fantascienza che ci ricorda come la tecnologia compia periodicamente dei ritorni al futuro. Avventura, Commedia - USA1985. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Marty, simpatico ragazzotto americano, conosce il classico "scienziato pazzo", che ha sottratto un carico di plutonio a un gruppo di terroristi libici per alimentare la sua "creatura". Espandi ▽
Marty McFly ha diciassette anni, una ragazza di cui è innamorato e una famiglia non particolarmente vivace. Il padre, George, ha paura anche della propria ombra mentre la madre si lascia vivere, priva com'è di qualsiasi ambizione per sé e per i propri tre figli. Marty è amico di Doc, uno scienziato eccentrico che ritiene di aver inventato un'auto che è al contempo una macchina del tempo. Marty avrà modo di scoprire che lo è realmente finendo nella sua stessa città nel 1955. Lì conoscerà sua madre e suo padre che non sembrano proprio destinati a formare una coppia.
Dove risiede allora la base del successo di questo film che avrebbe dato il via a una trilogia destinata a sbancare i box office di tutto il mondo? Sta nel fatto che Zemeckis, con la complicità alla produzione dell'amico Spielberg, non si limita a giocare con gli anacronismi in stile Un americano alla corte di re Artù ma va molto oltre.
Il film ci ricorda che la tecnologia periodicamente compie dei ritorni al futuro. Osservate uno dei bulli che inseguono Marty in auto: indossa gli occhialini bicolori del 3D. Più 'ritorno al futuro' di così! Recensione ❯
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Un viaggio universale nei grandi interrogativi dell'esistenza: la libertà, la sofferenza, il senso della vita e della morte. Espandi ▽
Stefano Gheller, affetto sin dall'adolescenza da una particolare e grave forma di distrofia muscolare progressiva, è stato il secondo italiano ad ottenere per vie legali l'autorizzazione al suicidio assistito in Italia. Il documentario ci mostra la quotidianità di vita, narrando anche il suo legame con la sorella affetta dallo stesso morbo, anche se ancora in una fase anteriore.
Un documento importante che merita la visione anche (e forse soprattutto) da parte di chi è contrario a consentire l'accesso alla procedura.
Su temi etici scottanti e inevitabilmente divisivi ci sono documentari che sono finalizzati fondamentalmente alla propaganda, ottenendo il risultato di convincere i già convinti e di radicalizzare ulteriormente i contrari. Il pregio particolare di questo lavoro di Massimiliano Fumagalli consiste nel fatto che Gheller ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione al suicidio assistito ma poi non se ne è avvalso. Recensione ❯
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Una riflessione sull'amore e sul sesso in una vita che è straordinaria ma breve. Commedia, USA1996. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
I fatti della famiglia si intrecciano: amori, piccoli guai, nuovi amori, rimpianti, e la vita che passa ed è strana ma fantastica, qualsiasi cosa succeda, basta avere lo spirito, e l'umorismo giusto. Espandi ▽
Woody appare su un ponte sulla Senna: tutto è pulito, non c'è una persona, non c'è una macchina. L'uomo cammina con una baguette di pane sotto il braccio. Vive a Parigi, la città che predilige insieme a New York e Venezia. Ha una figlia con Goldie Hawn, che si è risposata e ha altri figli. I fatti della famiglia si intrecciano: amori, piccoli guai, nuovi amori, rimpianti, e la vita che passa ed è strana ma fantastica, qualsiasi cosa succeda, basta avere lo spirito, e l'umorismo giusto. Recensione ❯
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Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello perduto. Espandi ▽
Roma. Paolo è davanti lo specchio del bagno e sta insegnando al figlio Mattia a farsi la barba. Il loro rapporto è speciale. L’uomo, che ha poco più di 40 anni, è affetto da una rara forma di Alzheimer precoce e sta iniziando a perdere la memoria. Per questo vuole essere il più possibile presente nella vita del figlio undicenne e della moglie Michela. Al tempo stesso cerca di recuperare anche il rapporto con il fratello Nicola con cui non si parla da tempo. Il quinto lungometraggio diretto da Alessandro Aronadio, riesce a toccare le corde dell’intimismo familiare e quelle immagini di ‘ciò che resta’ sono al tempo stesso intense e spietate. Edoardo Leo è credibile nei panni di Paolo così come risulta spontaneo il modo in cui viene ricreato il rapporto col figlio Mattia, portato sullo schermo con naturalezza da Javier Francesco Leoni. Ma è soprattutto Teresa Saponangelo che regala una prova di grande intensità, evidente nei silenzi, nei rimpianti, ma anche nel modo con cui costruisce la complicità e l’intimità con il marito. Recensione ❯
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Guadagnino accende coraggiosamente un riflettore su un argomento scomodo e divisivo accettando di mostrarne le ombre. Thriller, Drammatico - USA, Italia2025. Durata 139 Minuti.
Dal visionario regista Luca Guadagnino, un avvincente dramma psicologico scritto da Nora Garrett. Espandi ▽
Una professoressa universitaria (Julia Roberts) si trova in un momento cruciale della sua vita personale e professionale, quando una studentessa modello (Ayo Edebiri) muove delle accuse verso uno dei suoi colleghi (Andrew Garfield) e un oscuro segreto del suo passato rischia di venire alla luce. Recensione ❯
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Una donna ha deciso di andare a cercare la nipote scomparsa da tempo. Espandi ▽
Lia, un'insegnante di storia georgiana in pensione, parte alla ricerca della nipote transgender Tekla, scomparsa da tempo, per esaudire l'ultimo desiderio della sorella. A Batumi viene a sapere da un giovane, Achi, che la ragazza ha attraversato il confine con la Turchia. Così Lia decide di mettersi in viaggio verso Istanbul e Achi si unisce a lei offrendosi di aiutarla. Per lui si tratta di un'occasione di fuga da una situazione familiare che gli sta stretta.
L'approccio documentario si fonde con il road-movie in Crossing Istanbul, quarto lungometraggio del cineasta svedese/georgiano Levan Arkin che si era fatto conoscere soprattutto con il precedente And Then We Danced dove aveva già affrontato tematiche LGBT mostrando l'attrazione tra due ballerini.
Per il regista è piuttosto l'occasione per un altro ritratto coerente di un cinema sull'identità e la memoria, di volti nella folla, che si forma sotto gli occhi dello spettatore e riesce ad avere una linea narrativa ondivaga. Recensione ❯
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Due sorelle entrano in un mondo fantastico dove verranno trasformate in gatte. Dovranno affrontare molte sfide per tornare alla realtà. Espandi ▽
Juliette compie cinque anni. Insieme alla sorella Carmen, che di anni ne ha già 8, vengono ospitate da Agnès, un'amica della mamma che, essendo allenatrice di una squadra, sta partendo per una trasferta e gliele affida. Agnès è una scrittrice di una serie di romanzi fantasy che vedono al centro il temibile vento Scirocco. Mentre lei si riposa le due sorelline finiscono dentro i libri e vivono una complessa avventura trasformate in gatte.
Un film di animazione che può confrontarsi senza particolari timori con l'opera di Miyazaki. Il mondo del regno del vento è presentato con una luminosità che favorisce un bel contrasto, sia con le bufere scatenate dal solitario Scirocco sia con la smania di potere del Sindaco.
Ci sono piccoli e grandi che, quando leggono un libro che gli piace, vi si immergono totalmente. Questo è un film che li rappresenta in modo efficace e originale. Recensione ❯
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Un viaggio poetico nell'eterna infanzia, tra domande senza risposta e rimpianti per gesti mai compiuti, alla ricerca di luce nell'oscurità. Espandi ▽
Bonifacio Angius mette in scena il suo rapporto con il padre facendo interpretare se stesso da suo figlio ed assumendo il ruolo del genitore. Al contempo offre una complessa riflessione sul potere salvifico del cinema ogni volta che questo riesce a ritrovare la sua vera funzione.
Lo spazio interiore di un regista esplorato senza falsi pudori da lui stesso ma sempre con una profonda tensione verso la necessità della presenza dell'amore.
Angius, proprio perché ama in modo smisurato il cinema, quello che non cerca di imitare la realtà, conosce sicuramente i grandi classici in cui i registi hanno raccontato di sé, dei propri desideri, ansie, timori al contempo riflettendo su quello che costituiva la loro passione: il fare cinema. Recensione ❯
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Un film che racconta la capacità dell'arte di trasformare un'esperienza dolorosa in testimonianza di resistenza. Biografico, Italia2025. Durata 120 Minuti.
La vera storia del rapimento più lungo dell'anonima sequestri. Espandi ▽
9 dicembre 1994, Sardegna. Giuseppe Vinci, proprietario di una catena di supermercati a Macomer ed erede del business di famiglia, viene rapito: è l'inizio di un'odissea durata 310 giorni, il sequestro più lungo mai registrato nell'isola da parte dell'Anonima Sequestri. Durante il rapimento Vinci è ferito, ammanettato, incatenato, costretto a convivere con le pulci e ad indossare un cappuccio ogni volta che i rapitori entrano nel cubicolo e ad ascoltare pessima musica ad alto volume per non sentire i rumori intorno a lui.
Fuori, per 310 giorni, il padre e la moglie venezuelana Sharon lotteranno per riportare Giuseppe a casa: il padre, cercando di mettere insieme il denaro del riscatto mentre lo Stato impone il blocco sui suoi beni, Sharon organizzando marce e proteste che terranno accesi i riflettori dei mass media e coinvolgeranno la comunità sarda nella più grande mobilitazione popolare per fare terra bruciata attorno ai rapitori.
La denuncia verso quello "Stato assente" che si è limitato a congelare i fondi della famiglia Vinci per 310 giorni è esplicita, mentre è implicita la sottolineatura delle condizioni di povertà in cui vivono i rapinatori. E Storia di un riscatto non racconta la vendetta o il perdono, ma la capacità dell'arte di trasformare anche un'esperienza così dolorosa in una testimonianza di dignità e resistenza. Recensione ❯
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Una geniale traversata di generi per un film che mostra la violenza per esserne un contro-manifesto. Drammatico, Gran Bretagna1971. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Alex è un giovane senza arte né parte, figlio di proletari e dedito a furti, stupri e omicidi. Fa capo a una banda di spostati, denominati drughi. Espandi ▽
Alex è un giovane senza arte né parte, figlio di proletari e dedito a furti, stupri e omicidi. Fa capo a una banda di spostati, denominati drughi. Dopo aver usato violenza alla moglie di uno scrittore finisce in carcere. Viene sottoposto ad angherie ma si fa amico un prete. Pur di essere scarcerato accetta il "trattamento lodovico", che consiste nell'assistere a filmati di violenza. Quando esce scopre che i genitori hanno subaffittato la sua stanza. Senza poter reagire, dovrà subire violenza da alcuni mendicanti vendicativi, dai drughi diventati poliziotti e dallo scrittore che ha perso la moglie e che ora si trova su una sedia a rotelle. Recensione ❯
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Il nodo sono alcune riprese video che mostrano Fred e sua moglie Renée prima in atteggiamenti molto intimi, poi Fred che uccide la moglie. Sarà tutto ... Espandi ▽
Di cosa parla Strade perdute? Di un uomo che scopre di essere spiato da qualcuno, che viene arrestato per un omicidio che non sa di aver commesso, che si sveglia in prigione nei panni di qualcun altro. O forse, chissà, di un protagonista che viene sostituito da un altro protagonista, che è lui e al tempo stesso non è lui, come se due universi distinti entrassero in collisione, paralleli e incrociati al tempo stesso, presenti e assenti l’uno all’altro. Nel film non c’è nulla di logico, se non il cinema stesso, che proprio perché è in grado di rappresentare un evento e la sua negazione, il corpo e il suo sostituto, l’essere qui e anche l’essere altrove (come dimostra l’ingresso da incubo de misterioso uomo alla festa, forse la creazione più spaventosa di tutto il cinema di Lynch), diventa la sola forma di rappresentazione capace di trovare una sintesi tra realtà e sogno, ragione e follia. Negli stessi anni in cui cominciava la rivoluzione digitale, Strade perdute, ancora girato in pellicola e rispetto a Mullholland Drive e INLAND EMPIRE meno complesso, più diretto e anche più patinato, già mostrava come il destino delle immagini sarebbe stato quello di scomparire, di sovrapporsi cioè l’una all’altra, confuse le une con le altre come i due protagonisti del racconto. Recensione ❯
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La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni 30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Djan... Espandi ▽
La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni '30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Django Reinhart. Omaggio tenero e partecipato del musicista dilettante Woody Allen agli artisti dimenticati virtuosi, ubriaconi, scapestrati, eccentrici fino all'inverosimile. Delizioso il personaggio di Hattie la inseparabile compagna muta di Ray. Recensione ❯
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