Un film di grande ricchezza visiva con un gruppo di supereroi alle prese con problemi molto umani. Azione, Avventura, Commedia, Fantascienza - USA2025. Durata 115 Minuti.
Una delle famiglie più iconiche della Marvel torna sul grande schermo, i Fantastici Quattro. Espandi ▽
I fantastici 4 sono eroi celebrati in tutto il pianeta, vivono in una Terra diversa da quella che conosciamo, dove gli anni Sessanta non sembrano essere mai finiti e si sono invece evoluti. Ora però un'incognita turba l'intelligenza di Reed: Sue è infatti incinta e nemmeno lui sa prevedere quali problemi e poteri porterà con se il figlio di due superesseri.
I Fantastici 4 - Gli inizi mette il più intelligente degli eroi Marvel di fronte a due problemi più grandi di lui: la paura profondamente umana di diventare padre e la minaccia persino metafisica del Divoratore di Mondi. Matt Shakman, che già aveva dimostrato intelligenza nel ricostruire il passato iconico della Tv americana in WandaVision, valorizza le scenografie facendo di I Fantastici 4 - Gli inizi un film di grande ricchezza visiva.
L'incognita genetica del figlio è quanto di più profondamente umano si possa immaginare: la paura di Reed è quella di ogni padre, impotente di fronte alla crescita del figlio e ai suoi possibili disturbi. Pedro Pascal riesce a trasmettere tutto questo, ancorando il film a un istinto primordiale di protezione. Recensione ❯
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Uno spettacolo imponente, in cui il messaggio politico si accompagna al repertorio immortale dei Pink Floyd. Un'esperienza che arricchisce. Concerto, 2025.
Un grido potente contro l'indifferenza, un viaggio visivo e sonoro tra musica, presa di coscienza e forti emozioni. Espandi ▽
Che il tour "This Is Not a Drill" di Roger Waters sia stata una faccenda politica, in misura quantomeno pari all'importanza artistica, è cosa nota. E se non era già chiaro prima di mettere piedi a uno dei concerti del tour, lo diveniva dopo pochi minuti, una volta comparsa la scritta che recita: "Se siete tra quelli a cui piacciono i Pink Floyd ma che non sopportano le mie posizioni politiche andatevene pure aff... al bar qui accanto".
Sono diversi anni che Roger Waters tira dritto per la sua via, incurante delle conseguenze: le sue posizioni radicali su pandemia, Ucraina, Palestina lo hanno reso persona non grata in Polonia e Germania, dove in sostanza può esibirsi solo tra mille difficoltà (con buona pace della tanto decantata libertà delle democrazie occidentali, direbbe - non senza ragione - lo stesso Waters).
This is Not a Drill: Live from Prague è un monumento audiovisivo a tutto questo, al canzoniere dei Pink Floyd che Waters porta in dote e al controcanto politico, ormai inscindibile dalle performance musicali. Recensione ❯
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Una dramedy che racconta le difficoltà dell'essere genitori ai giorni nostri. Espandi ▽
Blu è un bambino di nove anni che ama vestirsi da femmina e sogna di interpretare la Sirenetta. Suo padre Lucio, voce progressista di una nota trasmissione radiofonica, è spiazzato. Sua moglie Elena, pur con mille timori, tende ad assecondare le richieste di Blu. Ad aiutarli in questo percorso di consapevolezza e accettazione, un gruppo di "Genitori Unicorni", guidato da un'abile psicoterapeuta.
Una fiaba a lieto fine, con uno spessore socioculturale importante, che mira a esplorare il ruolo dei genitori di fronte alle scelte dei figli. Scelte che riguardano la loro identità, il loro corpo, il loro futuro.
C'è lo sguardo nuovo che la regista Michela Andreozzi invita a indossare, di rimessa in discussione delle proprie certezze, al di là di preconcetti e convenzioni. Uno sguardo che volge verso l'amore senza condizioni. È quello che prova mamma Elena, un'intensa Valentina Lodovini, per Blu, ma anche quello che sente forte papà Lucio, Edoardo Pesce in uno dei suoi ruoli più vulnerabili e apprezzabili, un maschile in piena crisi. Recensione ❯
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L'esilarante avventura di due sorelle che devono salvare il matrimonio della terza sorella. E il rapporto con lei, malgrado i postumi di una sbornia. Espandi ▽
La sahti è una birra molto forte aromatizzata al ginepro, che si trova solo in Finlandia, e che si produce
preferibilmente in casa seguendo metodi secolari. Le due sorelle Taina e Pirkko ne sono apprezzate (e
invidiate) produttrici: ma quando la terza sorella gliene chiede cento litri per il proprio matrimonio,
iniziano i guai. Sensi di colpa inevasi, rivalità quasi letali con i vicini, beffe del destino e irresistibile
voglia di assaggiare il prodotto renderanno la fornitura dei cento litri una vera e propria odissea
tragicomica. Recensione ❯
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Una dark comedy su una famiglia disfunzionale, scritta e diretta con intelligenza e interpretata con grande intensità. Drammatico, Spagna2024. Durata 105 Minuti.
Montse si sta preparando per una riunione di famiglia nella sua casa sulla Costa Brava. Niente le impedirà di godersi un ultimo fine settimana con la sua famiglia. Espandi ▽
Montse è una donna molto sola. Non vedeva l'ora di passare un fine settimana di nuovo con tutta la sua famiglia eccezionalmente riunita, come ai vecchi tempi, nella sua casa al mare sulla Costa Brava, con la scusa di doverla vendere. Ma nulla va come dovrebbe: una scoperta macabra rischia di rovinare tutta la vacanza ancora prima che inizi, e così una serie di catastrofi emotive e sentimentali a ripetizione, compresa una sparizione e un terribile rogo.
È un film insieme drammatico e colmo di black humour, Casa in fiamme di Dani de la Orden. Una dark comedy affilata in cui umorismo e malinconia sono i binari paralleli su cui corre il complesso tema dello sfilacciamento progressivo dei legami familiari, tra nevrosi multiple e condivise. Il tema è approfondito e trattato con intelligenza.
Eduard Sola che firma la notevole sceneggiatura - non a caso vincitrice di un Goya - e De La Orden che dirige non temono l'esplorazione più nera delle dinamiche familiari e invitano anzi il pubblico a fare altrettanto. Recensione ❯
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Un racconto di formazione che mette a fuoco la possibilità di esprimere i propri sentimenti e di elaborarli prima che sia troppo tardi. Espandi ▽
"Valbruma", fine anni '80. Tommaso Berger arriva dai nonni in corriera, lasciandosi alle spalle Milano dove sua madre è stata ricoverata in una clinica per malattie mentali. Nella nuova scuola si imbatte in Elise Moser, una ragazza volitiva che gli intima di lasciare libero il suo banco. Elise è la figlia di un avvocato che lavora a Milano e non si accorge nemmeno della sua esistenza. Tommy invece vede bene quella ragazza inquieta e polemica, e comincia a trascorrere del tempo con lei.
La regista e sceneggiatrice Ambra Principato prosegue sulla strada che aveva già intrapreso in maniera convincente con il suo film d'esordio. E fa bene, perché è fra i pochi (e in assoluto l'unica donna) in Italia ad occuparsi di un genere gotico fra l'horror, il thriller e il romance, attingendo a piene mani dalla cinematografia mondiale (soprattutto anglosassone) del genere, e aggiungendo una sua cifra "local" interessante.
Il film parla di tutti coloro che si sentono non visti dagli altri, e allo stesso tempo delle sensibilità che riescono a vedere oltre il reale e a percepire delle presenze, che per questo vengono messe sottochiave, discriminate e bullizzate. Recensione ❯
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Il film segue la tensione crescente tra Patrick, un uomo solitario e tormentato, e una misteriosa giovane donna in cerca di rifugio, che arriva a bussare alla sua porta. Espandi ▽
Nel cuore della notte, durante una furiosa tempesta, l'anziano Patrick sente bussare furiosamente alla sua porta: è una ragazza scalza, intirizzita e sperduta che gli chiede di poter entrare per fare una telefonata. Patrick è titubante, ma vista la situazione non può sottrarsi e fa entrare la ragazza. Solo che lui non ha il telefono e la sua macchina è guasta, per cui non può nemmeno darle un passaggio. La casa di Patrick è isolata, i due devono attendere che passi la nottata, per così dire, e soprattutto la tempesta, che continua a infuriare. E mentre conversano, il clima dentro casa si fa sempre più misterioso e inquieto, tra incertezze e bugie.
Esordio nella regia di un lungometraggio per la coppia composta da Josiah Allen e Indianna Bell, è un interessante psicodramma interamente ambientato all'interno di una piccola e squallida, oltre che un po' lugubre, abitazione.
Un film che avvince e interessa, offrendo uno sguardo almeno parzialmente originale su una materia molto usata e dimostrando le ottime qualità della promettente coppia registica. Recensione ❯
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Alla ricerca di un assassino vendicativo che prende di mira un ragazzo che ha ucciso per legittima difesa. Espandi ▽
Roberto Tobias è un componente di un gruppo rock ed è felicemente sposato con Nina, ricca ereditiera. La sua vita è però improvvisamente sconvolta: affronta infatti uno sconosciuto che lo pedina da giorni e, accidentalmente, lo uccide. Spaventato, fugge dalla scena del delitto e torna a casa, ma sa che qualcuno, nascosto dietro una strana maschera, ha visto il delitto. Nina si rende conto che qualcosa non va e lui, messo alle strette, le racconta quello che è successo.
Terzo e conclusivo capitolo della trilogia "animalesca" di Dario Argento, mostra sin dai titoli di testa un autore animato da una spavalda inventiva, con le inquadrature dall'interno della chitarra e la mosca spiaccicata dai piatti della batteria: si nota la voglia di stupire e di innovare.
Mirabile è anche, per come è strutturato e presentato, l'assassinio nella metropolitana, tutto giocato attraverso lo sfruttamento visuale dei luoghi - da estremamente popolosi a del tutto solitari - senza l'utilizzo dei dialoghi (se non nella beffarda chiusa), ma solo con la forza evocativa delle immagini. Recensione ❯
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Un esordio straniante che attinge dal vissuto personale della regista. Con un punto di vista stilistico molto solido. Drammatico, Australia2023. Durata 117 Minuti.
Una coraggiosa madre iraniana in Australia, con una figlia di sei anni, è costretta a trovare rifugio in una casa di accoglienza per donne che hanno subito violenze domestiche. Espandi ▽
Australia, 1995. Una casa alla periferia cittadina, sotto la guida di Joyce, svolge il ruolo di centro di accoglienza per donne vittime di abusi. Tra le ospiti, ciascuna con figli al seguito, arriva Shayda, iraniana in cerca di riparo dopo aver subito violenze dal marito Hossein. Con lei c'è la piccola Mona, di sei anni, nata a Teheran ma trapiantata in Australia con la famiglia al seguito del padre che studia per diventare medico. Hossein ora minaccia di riprendersi la figlia e scappare in Iran.
Straniante e opprimente, l'esordio alla regia di Noora Niasari tinge il classico genere della lotta alla violenza coniugale con piccole specificità culturali e un solido punto di vista stilistico.
Il tratto formale più efficace di Shayda è però la peculiare abilità di riconfigurare la semiotica dei luoghi, che da certezze del quotidiano diventano satelliti lontani di un corto circuito gravitazionale tra due culture e due atmosfere: quelle della normalità da una parte, e del senso di costante minaccia e instabilità che per Shayda diventa una nuova routine Recensione ❯
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James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC. Espandi ▽
Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.
Una nuova versione del supereroe per eccellenza, al tempo stesso classica e al passo con i tempi, capace di intercettare numerose questioni di attualità, problematizzando il concetto di un eroe che vuole solo fare del bene di fronte alle contraddizioni e alle confusioni della contemporaneità. Recensione ❯
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Da un romanzo di Hemingway un incontro speciale che cambia radicalmente la vita di un ex colonnello. Espandi ▽
Il cinquantenne colonnello statunitense Richard Cantwell ha ancora poco tempo da vivere. Raggiunge Venezia seguito dal sergente Jackson. Ha combattuto in Italia ed ora vuole solo andare a caccia di anatre in laguna. Incontrerà una donna molto giovane, la contessa Renata Contarini, con la quale sperimenterà sensazioni forse mai provate prima.
Paula Ortiz ambienta il romanzo dello scrittore americano sfruttando gli spazi di una Venezia deserta a causa del Covid.
La sceneggiatura fa propria la teoria Iceberg che Hemingway ha applicato nella sua opera letteraria. Schreiber è perfetto nel dare al suo colonnello la ruvidezza giusta, finalizzata ad occultare il dolore fisico ed esistenziale che sottende. I suoi sguardi, i suoi silenzi, l'apparente laconicità che non si muta mai in disinteresse ma comporta un'acuta osservazione dell'interlocutore. Così come De Angelis sa offrire a Renata la freschezza dell'età ma anche la consapevolezza dell'esplorazione dei sentimenti nuovi che sta provando. Recensione ❯
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Il secondo lungometraggio del regista palestinese candidato all'Oscar Scandar Copti. Espandi ▽
Haifa, Israele. Rami è un arabo-israeliano innamorato della compagna ebrea Shirley, ma la gravidanza di lei rischia di diventare un grosso problema per le famiglie di entrambi. La sorella di Rami, Frida detta Fifi, viene coinvolta in un incidente d'auto e i suoi genitori cercano di lucrare sull'accaduto, non per avidità ma per fare fronte a un grave problema economico, ma rischiano di scoprire la vita parallela che la figlia conduce fuori dalle regole restrittive della famiglia. Fifi intraprende una relazione con Walid, un amico del fratello, ma anche fra loro ci saranno dei non-detti importanti. E Miri, la sorella di Shirley, viene messa sotto pressione dalla madre affinché si arruoli nell'esercito israeliano.
Copti non fa mai facile propaganda politica, non cerca colpevoli né divide il mondo in buoni e cattivi, ma cerca di dipanare a poco a poco una matassa così aggrovigliata che ad un certo punto il pubblico stesso fatica ad individuarne il bandolo.
Questa difficoltà appare in tutta la sua dolorosa (e attualissima) essenza, anche se la messinscena trova anche momenti di leggerezza e di erotismo. Il cast di non professionisti è sorprendentemente intenso e credibile, oltre che estremamente attraente: in particolare Manar Shehab nei panni di Fifi è di una sensualità irresistibile. Recensione ❯
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Dopo decenni di solitudine, una famiglia benestante che vive in una miniera di sale entra in contatto con una ragazza sconosciuta. Espandi ▽
Anni dopo una catastrofe climatica che ha estinto la vita sulla Terra, una famiglia di ex capitani d'industria vive ancora nel bunker sotterraneo. In un ambiente elegante e confortevole, la Madre, il Padre, un'amica di famiglia, il maggiordomo, il medico e una cameriera si occupano principalmente dell'educazione del Figlio, che ha una ventina d'anni e non ha mai conosciuto la vita di prima. L'arrivo di una ragazza da fuori, sopravvissuta al tentativo della sua famiglia di raggiungere il bunker, porta scompiglio. Come difendere, dunque, un mondo strenuamente costruito?
Joshua Oppenheimer, autore di uno dei documentari più scioccanti degli anni Duemila (L'atto di uccidere), esordisce nel cinema di finzione con un musical che immagina un'umanità oltre la fine del mondo, condannata a vivere senza prospettive. Immerso in atmosfere stranianti per eleganza e composizione figurativa, il film sfiora a più riprese il kitsch per come cerca di dare forma simbolica allo spirito millenaristico di cui è imbevuto.
The End è un film senza subbio coerente. E forse ci dice, non tanto chi saremo o chi potremmo essere, ma chi siamo. Recensione ❯
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Un riuscito film per ragazzi dai toni di favola dark. Un'opera che riempie una lacuna del cinema italiano. Family, Italia, Belgio2025. Durata 96 Minuti.
Una fiaba sull'importanza dell'immaginazione e sulla gentilezza. Espandi ▽
Margot ha tre anni quando la governante Felicia lascia che il padre della bambina, Ludovico, muoia senza fornirgli assistenza. Felicia conta di ereditare la villa dove risiede con Margot, ma il testamento certifica che solo la figlia di Ludovico potrà disporre della proprietà ed eventualmente firmarne la cessione, anche prima della maggiore età. Peccato che il documento di cessione sia sparito, e Felicia chiude Margot nella sua camera per sette anni cercando il modo di impossessarsi della villa, diventata un orfanotrofio (mal) diretto da lei e dal suo compagno-tappetino Max.
Per fortuna Margot ha un amico, Daniel, che le insegna parole nuove ogni giorno, perché la ragazzina, che ha ormai raggiunto i dieci anni, ancora non parla. Margot riesce a fuggire e si imbatte nel circo Balloon, rinascendo a nuova vita. Ma Felicia la cerca, poiché senza di lei e il documento di cessione non potrà vendere la villa.
Incanto va a riempire una lacuna del cinema italiano, che realizza pochi prodotti per ragazzi e quando lo fa spesso va al risparmio: qui la produzione italo-belga ha invece fornito fondi adeguati e l'autore ha riconosciuto autorevolezza al pubblico dei più giovani, confezionando per loro un film riuscito nei suoi intenti di intrattenimento non condiscendente, e collocandolo in "un luogo fra realtà e fantasia". Recensione ❯
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Un racconto intimo che esplora la possibilità di rinascita proprio nel luogo dove tutto sembrava perduto. Espandi ▽
Salvo, un pescatore siciliano segnato da una tragedia, ha abbandonato il mare per rifugiarsi tra le montagne della Calabria. La notizia della malattia del padre lo costringe a tornare nel villaggio costiero dove è cresciuto. Qui trova la casa di famiglia occupata da Binta, una donna di origine africana, e dal giovane figlio Moussa. Inizia una convivenza forzata, carica di silenzi e tensioni. Mentre Salvo tenta di allontanarli, qualcosa lo trattiene. Insieme al piccolo Moussa, con cui stringe un legame inatteso, rimette in sesto la vecchia barca del padre. Le certezze di Salvo cominciano a vacillare quando Binta sostiene di essersi presa cura dell'anziano uomo negli ultimi mesi di vita. Il passato riemerge mentre Salvo affronta la battaglia legale per la custodia della figlia. Per Salvo un viaggio che lo porterà ad affrontare il dolore e il perdono e a ritrovare sé stesso. Recensione ❯
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