La serie si basa sul delitto di Avetrana in cui perse la vita la giovane Sarah Scazzi e sull'imponente risonanza mediatica che lo caratterizzò. Espandi ▽
Estate 2010, Avetrana, Puglia: la quindicenne Sarah Scazzi scompare; il suo cadavere verrà ritrovato in un pozzo. L'inchiesta che segue coinvolgerà sua cugina Sabrina e sua zia Cosima, accusate dell'omicidio, ma è disturbata dalla copertura mediatica morbosa che ha trasformato il caso in un evento di portata nazionale. Recensione ❯
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Sorrentino cammina a braccetto con l'orrore, mescolando miseria e nobiltà. In una Napoli bella e perduta, dove c'è sempre posto per tutto. Drammatico, Italia2024. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A circa due anni da È stata la mano di Dio , Paolo Sorrentino torna a Napoli per raccontare la vita di una donna di nome Partenope. Espandi ▽
Parthenope è una incantevole giovane donna nata dalle acque che seduce ogni uomo che incontra, persino il fratello Armando, suo primo e indimenticabile amore. Parthenope è anche la sirena al centro del mito fondante della città di Napoli che, come scriveva Matilde Serao nelle Leggende napoletane, "vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni, e corre ancora sui poggi, erra sulla spiaggia, si affaccia al vulcano, si smarrisce nelle vallate".
E la protagonista di Parthenope di Paolo Sorrentino fa esattamente questo, perdendosi continuamente e attirando a sé scrittori omosessuali, docenti universitari, prelati addetti ai miracoli e boss della camorra. Ma il più devoto resta Sandrino (col diminutivo che il regista affida ai suoi alter ego), amico fin dalla perfetta estate in cui lui e la sua sirena, e Armando con loro, "sono stati bellissimi e infelici".
Sorrentino riflette sull’età che avanza paragonata ad una giovinezza perfetta, su ciò che non gli sarà mai dato di comprendere ma anche sulla capacità di vedere come “l’ultima cosa che si impara quando è venuto a mancare tutto il resto”. E Parthenope è intriso in dosi uguali di malinconia e di scontento: ma “a Napoli c’è sempre posto per tutto”, anche per l’incapacità di fare pace col passato e di imparare dai propri errori: vale per le città come per gli esseri umani. Recensione ❯
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Un'opera il cui punto di forza è la regia con un finale che costringe a un'amara rilettura della vicenda Messina Denaro. Drammatico, Italia2024. Durata 130 Minuti.
Liberamente ispirato a un periodo della vita di Matteo Messina Denaro. Espandi ▽
Grassadonia e Piazza tornano al grande schermo per raccontare una vicenda di tradimenti e destini segnati, nel solco della tradizione letteraria di Pirandello e Tomasi Di Lampedusa, come di Sciascia e Camilleri.
Purtroppo è proprio nell’eccessiva letterarietà della sceneggiatura il limite di questo racconto (anche) kafkiano, perché mentre la corrispondenza fra Messina Denaro e Palumbo è appropriatamente di elevato livello intellettuale.
La storia, di per sé abbastanza convenzionale anche nella sua resa cinematografica, si riscatta in un finale che ne ribalta la percezione, e che si iscrive nella tradizione drammaturgica di cui sopra spingendoci ad un’amara rilettura dell’intera vicenda Messina Denaro.
Quella di Iddu è una danza macabra fra morituri che “vivono giorni contati di vita inutile” e non sanno fino a che punto verranno manipolati, come pupi appunto. Al solito la regia è il punto di forza di Grassadonia e Piazza, che sanno colorare di realismo magico e pathos anche le scene più prosaiche. Recensione ❯
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Un film intenso, elegante e fortemente sensuale in cui la regista si dimostra eccezionale nel cogliere ogni sfumatura. Drammatico, Francia, India, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
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Un potente autoritratto dove tutto si compie. Un livello raggiungibile solo da Fellini. Drammatico, Italia1963. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Guido è un regista, quarantenne, un po' stanco. Tutto ciò che lo riguarda è stanco: il rapporto con la moglie, col suo produttore, con gli amici, persino con l'amante. Espandi ▽
Guido è un regista, quarantenne, un po' stanco. Tutto ciò che lo riguarda è stanco: il rapporto con la moglie, col suo produttore, con gli amici, persino con l'amante. Naturalmente l'ispirazione si è fatta sottile, le idee sono rare e astratte, la pigrizia avanza. Ha fatto costruire un'immensa e costosa impalcatura che forse servirà per un film di fantasia, forse. Infatti lo stesso Guido non sa perché l'abbia fatta costruire. Intorno a lui si muovono tutti i "fenomeni" del cinema: tecnici che urlano, amanti di produttori, velleitari che propongono sceneggiature, anziane attrici che aspirano a un ultimo colpo di coda. Recensione ❯
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I luoghi e le forme sociali di una Roma "neodecadente" dove tutto è sospeso fra sogno e spettacolo. Commedia, Italia, Francia1960. Durata 173 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Viaggio all'interno della dolce vita romana degli anni Sessanta. Espandi ▽
Il giornalista Marcello è su un elicottero che trasporta una grande statua di Gesù. In un night cerca di avere notizie sulla vita mondana. Incontra una ricca annoiata e passa la notte con lei, a casa di una prostituta. Riesce a conoscere Sylvia (Ekberg), la scarrozza per Roma di notte, lei fa il bagno nella fontana di Trevi. Nel frattempo Marcello litiga furiosamente con la sua compagna, possessiva e gelosa. Frequenta Steiner, uomo colto e sereno, perfettamente felice. In compagnia del "paparazzo" cerca di fare un servizio su alcuni bambini che hanno visto la Madonna. Marcello riceve la visita di suo padre, vivace ed entusiasta, che però si sente male in quella bolgia, e riparte. Recensione ❯
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Suggestivo film storico magistralmente interpretato dalla Loren e Mastroianni. Drammatico, Italia1977. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce. In un edificio popolare Antonietta, una bella donna distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche, moglie di un fanatico fascista Espandi ▽
6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce. In un edificio popolare Antonietta, una bella donna distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche, moglie di un fanatico fascista, conosce (rincorrendo un pappagallo scappato dalla gabbia) il coinquilino Gabriele. È un ex annunciatore della radio, rimosso dall'incarico perché omosessuale. I due fanno amicizia e si confidano i rispettivi problemi. Avranno anche una fugace esperienza amorosa, poi tutto tornerà come prima: lei riprenderà la sua vita di casalinga frustrata, mentre lui sarà inviato al confino. Bellissimo film interpretato magistralmente dalla Loren e da Mastroianni. Recensione ❯
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Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie. Espandi ▽
Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie, Murgia è Ferribotte, siciliano geloso della sorella Carmela (Claudia Cardinale), Pisacane è Capannelle, dalla storica fame arretrata. Poi c'è Totò, il "maestro". Si presenta l'occasione per un colpo facile: scassinare una cassaforte in tutta tranquillità, sfondando un sottile muro che divide un'abitazione privata dal monte dei pegni. La "banda" prepara tutto come ha visto fare nei film, usa tutti i mezzi necessari (Gassman all'occorrenza seduce Carla Gravina, anche se poi non servirà), riprende persino (con cinepresa rubata) il luogo del colpo. Recensione ❯
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Sicilia. Il barone Ferdinando, sposato a Rosaria, femmina orrenda e odiosissima, ama Angela, splendida giovinetta, e vorrebbe liberarsi della moglie. Espandi ▽
Sicilia. Il barone Ferdinando, sposato a Rosaria, femmina orrenda e odiosissima, ama Angela, splendida giovinetta, e vorrebbe liberarsi della moglie. In un primo momento ciò sembra impossibile, ma quando riappare una precedente fiamma di Rosaria, Ferdinando favorisce la tresca della moglie per poterla sorprendere in atteggiamento compromettente e ucciderla. Al processo viene condannato a una pena leggera e, quando esce dal carcere, sposa la giovane Angela. Recensione ❯
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Un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Espandi ▽
Bestiari, Erbari, Lapidari è un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quei mondi fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Recensione ❯
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Un cinema potentissimo che cattura la fisicità del gesto e decolla nel finale. Drammatico, Italia2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di amore e ostinazione interpretata dalle stesse persone che l'hanno realmente vissuta. Espandi ▽
A 40 anni Jasmine (Marilena Amato) ha avuto dalla vita tutto quello che poteva desiderare: un marito (Gennaro Scarica) con cui ha un solido rapporto, tre adorati figli maschi e il suo amato salone di parrucchiera sul corso principale di Torre Annunziata. Ma dopo la morte di suo padre, Jasmine è tormentata da un sogno ricorrente: una bambina piccola e bionda le va incontro, si getta tra le sue braccia e proprio in quell'istante la donna prova un senso di completezza. Dopo mesi di lunghe riflessioni, decide che lei, quella bimba, la vuole veramente, e così, mettendo a rischio il proprio matrimonio, il benessere dei figli e la sua stessa stabilità emotiva, intraprende un complicato percorso di adozione internazionale. Recensione ❯
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Un film che ama sorprendere, dove il peso dell'esistenza si fonde con la tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un romanzo di formazione per sognatori. Un narratore muto, una realista rivoluzionaria e un irriducibile sognatore dentro una Milano carezzata dalla nebbia, romantica e complessa, nascosta e irresistibile Espandi ▽
Gollum (così lo chiamano i bulli) non sa parlare e si esprime sprayando sui muri. Un giorno incontra Frank che invece con le parole è abile tanto da poter vendere compiti di italiano e non solo. Quando compare Nina, sedici anni, e già una figlia con il malavitoso "Il Duce", la vita cambia per tutti e tre.
Paola Randi ci propone una Milano inedita e personale tracciando un percorso in cui una realtà trasfigurata e il peso dell'esistenza si fondono con la tenerezza.
Un film che ama sorprendere quello di Randi che però non utilizza mai la sorpresa fine a sé stessa. A partire dal prologo in cui ci viene descritto in dettaglio un furto di rame da una fabbrica si apre una continua scoperta. Prima si tratta dei pensieri di un narratore che non sa parlare ma riesce ad inserirci in ogni situazione e a descriverci il proprio rapporto con la realtà che lo circonda. Recensione ❯
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Un'opera coraggiosa e ammaliante, in grado di trasmettere inquietudini profonde, difficili da dimenticare. Drammatico, Italia2024. Durata 61 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia ai confini della realtà sospesa tra disperazione e ironia, minimalismo e complessità. Espandi ▽
Dopo una visita dall'oculista, un giovane scopre di essere affetto da maculopatia degenerativa. L'unica persona con cui sembra parlare è suo padre, un uomo anziano cui telefona quotidianamente per assicurarsi che abbia preso tutte le medicine giornaliere per i problemi al cuore. Sconfortato dalla sua condizione di isolamento, confusione e solitudine, il protagonista inizia a nutrire desideri suicidi.Mentre si accinge a compiere il gesto fatale, assiste tuttavia a un'aggressione che lo costringe a rimandare la sua morte.
Minimalismo, astrazione, inquietudine e ironia si uniscono in un esperimento cinematografico conturbante e coraggioso, capace di trasportare il pubblico in un universo surreale, in cui il tempo perde di importanza.
L'avventura raccontata dal film è stralunata, perturbante, onirica e delirante come il suo protagonista, un giovane uomo disperso nei meandri della propria mente e delle proprie emozioni. Un tocco di ironia e una colonna sonora capace di fare il suo ingresso nella narrazione nei momenti di maggior tensione aggiungono complessità a un film stratificato, coraggioso e ammaliante, in grado di trasmettere inquietudini profonde, difficili da dimenticare. Recensione ❯
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Un melò disturbante sulla violenza che esplode tra le pareti domestiche. Con un ottimo cast. Drammatico, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di violenza domestica, tratta dal romanzo "Non sarà sempre così" di Luigi Celeste. Espandi ▽
Licia è una donna che si divide tra lavoro e figli. Suo marito Franco Celeste è appena uscito di prigione, ha provato ad allontanarlo per via dei suoi atteggiamenti violenti senza successo. Nella sua vita ripiomba più volte, malgrado i tentativi di denunce e allontanamenti vari, e questo funesta la sua serenità e quella dei suoi due figli. In particolare Luigi, che sta prendendo una brutta piega: rincasa tardi la sera, frequenta neofascisti, è sempre di cattivo umore. Intanto la violenza in casa non accenna a diminuire.
È un film volutamente disturbante, l'opera seconda di Francesco Costabile. Un melò violento e claustrofobico con l'anima di un cupo thriller che getta lo spettatore in un'atmosfera carica di tensione, facendolo diventare membro esterno della famiglia che racconta.
Il film è interpretato dal sempre ottimo Francesco Di Leva, mentre la moglie, madre e vittima di violenza è la talentuosa Barbara Ronchi, per l'ennesima volta convincente. I figli non sono da meno, specie Luigi, interpretato superlativamente da Francesco Gheghi, fidanzato nel film con la brava Tecla Insolia. Insomma, gli attori sono il punto di forza del film, catturano il cuore dello spettatore con le loro performance viscerali. Recensione ❯
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Con un coraggio da leonessa, Francesca Comencini racconta il rapporto con il padre Luigi in un film libero che rende universale la sua storia personale. Drammatico, Italia2024. Durata 110 Minuti.
Un padre e sua figlia. Gli anni di piombo e la "generazione scomparsa". Un film autobiografico che sa di vita e di cinema. Espandi ▽
Francesca Comencini è diventata davvero una regista all’altezza di suo padre, e lo dimostra proprio con Il tempo che ci vuole, scavando a fondo e con efferata spietatezza in quel rapporto per lei così centrale e raccontandolo come se le sue sorelle e sua madre non esistessero.
Il cinema secondo i Comencini è passione totalizzante, veicolo di espressione di sé, legame fra un Paese e la sua identità culturale, punto di contatto fra i registi e il pubblico. Quel cinema attraversa tutta la storia di Luigi e Francesca anche tramite piccole citazioni che testimoniano il ruolo del grande schermo nella vita di entrambi, così come nella nostra.
La regista riesce miracolosamente a legare tutto questo, e a rendere universale la sua storia personale che ripercorre con un coraggio da leonessa - tratto che apparteneva anche a suo padre e che lui alla fine ha saputo riconoscerle. Recensione ❯
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