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lucariver
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venerdì 3 gennaio 2020
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una posizione netta
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Descrive un italiano medio e mediocre, anche truffatore, che viene costantamente ridicolizzato nel film.
Quindi la posizione del film è chiara e indiscutibile e chi non la trova è perchè non la vuole vedere.
Io avrei tolto un paio di battute semi razziste fuori luogo e forse avrei preso una posizione ancora più netta a favore di questa povera gente, ma di certo
non sono un tipo che censura e quindi va bene così. Un bel 7e mezzo tutto meritato.
Fotografia e "colori" molto belli, musica carina. Storia/trama semplice ma efficace.
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francesco gamna
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venerdì 3 gennaio 2020
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checco ci hai provato ma .......
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....era impresa cosmica farci ridere per 90° pure al 5° film : fare la regia non e' uno scherzo e ci son cascati gente come Sordi ( da Fumo di Londra ) a Villaggio che mollo' il colpo dopo le prime scene di Fantozzi contro tutti ( 3° della serie) e richiamo' di corsa Neri Parenti !!
e poi l'argomento e' spinosissimo cmq la si pensi Checco amatissimo e nella confusione della sceneggiatura le risate udite a mezzanotte del 1° gennaio , credo quindi da tuoi superfans le ho contate : 5 totali .
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....era impresa cosmica farci ridere per 90° pure al 5° film : fare la regia non e' uno scherzo e ci son cascati gente come Sordi ( da Fumo di Londra ) a Villaggio che mollo' il colpo dopo le prime scene di Fantozzi contro tutti ( 3° della serie) e richiamo' di corsa Neri Parenti !!
e poi l'argomento e' spinosissimo cmq la si pensi Checco amatissimo e nella confusione della sceneggiatura le risate udite a mezzanotte del 1° gennaio , credo quindi da tuoi superfans le ho contate : 5 totali ....il resto palpabile e silenzioso imbarazzo di tutti !!
Certo ogni autore ha diritto ad "evolversi" ...a provarci almeno : Chaplin passo' dalle brevi comiche degli anni 1914 -18 tutte calci in culo e ceffoni a Luci della Citta' / Tempi moderni e il Grande Dittatore e ci riusci benino a restare se stesso pur trattando temi di estrema tensione sociale : la miseria che incrocia le vetrine sfavillanti della citta' , l'alienazione della vita alla catena di montaggio e , nientemeno , una sfida sul mostro ormai pronto al disatro mondiale ( Adolf) del 1940 ; ma appunto si parla di Chaplin Checco carissimo :)) ;
Anche nei precedenti film hai affrontato temi delicati assai : omosessualita' , leghismo nelle forme estreme , terrorismo islamico , becerume dell'italiota che ambisce al mondo dei topo managers etc etc ma lo avevi fatto facendoci pure spaccare dal ridere !!
a questo si aggiunga che nel Multisala che non cito il sonoro dei pezzi cantati era quasi nullo ...inascoltabile ; nella canzonetta finale poi che , leggo , fa chiarezza sul tuo reale punto di vista sulla questioe , c'era un totale Effetto Acquario con te che aprivi bocca nel silenzio imbarazzato causa avaria dell'impianto credo : nessun inserviente _ tecnico - proiezionista ha pensato bene di intervenire : la gente si guardava esterefatta e quadagnado l'uscio i commenti eran facilmente immaginabili !! ma le Recensioni dei professionisti suonano le trombe del massimo trionfo , della nuova Commedia all'italiana dei Risi , Monicelli coi vari Sordi , Tognazzi , Manfredi ......mha!!!
CHECCO TORNA CON UN BEL TOUR DOVE SUL PALCO DAI IL VERO TUO MEGLIO CON LE TUE IMITAZIONI DEI MOLTI , TROPPI , PERSONAGGI DELLA VITA ITALICA : DA LI IL MATERIALE NON TI MANCHERA' MAI !!! :)) FRA61 ( BANANA 33 ERA POCO )
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lucariver
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venerdì 3 gennaio 2020
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7,50
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è un film comico e come tale va considerato, non gigantesche risate ma sorrisi amari considerando il tema che tratta.
Buonissima fotografia e musiche simpatiche, trama discreta e nel complesso un buon film irriverente.
Ci sono un paio di battute quasi razziste, che io avrei tolto in fase di montaggio, ma di certo non voglio quì censurare un film che nel complesso merita un 7e mezzo pieno.
A parer mio avrebbe meritato 8,5 se avesse preso una posizione più netta nei confronti di questa povera gente che emigra.
Ma come ho detto inizialmente è un film comico e forse dal cinema non si può pretendere troppo...
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giulianopoli
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venerdì 3 gennaio 2020
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pubblicità ingannevole...
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Zalone gioca sempre con il politicamente scorretto: questa volta invoglia al film con una canzone che nulla ha a che vedere col film in realtà polpettone melenso (che finisce in un cartone animato) dove non si ride a a forza si sorride...l'argomento richiede prese di posizione e non una insignificante e senza capo ne coda fantasia irreale che non lascia niente...Zalone perde un miliardo di punti...la canzone apriva a complessità e consistenza che non sono mai state nemmeno pensate nel film...politicamente scorretto...aveva bisogno di soldi...
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colombo deho
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venerdì 3 gennaio 2020
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ma fai checco zalone che ti riesce meglio
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Purtroppo non fa ridere. Checco Zalone deve fare Checco Zalone.
Certi film e trame conviene lasciarle ad attori veri .non sei mica Vittorio Gasman.
Sei conosciuto perché hai sempre fatto il..... Checco Zalone. Non tentare di fare altro, non ti riesce evidentemente. Ricorda che la gente/pubblico ha la memoria lunga e se lo ricorderà se mai deciderai di fare un nuovo film ....
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paolo
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venerdì 3 gennaio 2020
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mi dispiace ma il film era troppo politico
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Mi spiace dirlo perchè io sono un ammiratore di Checco perchè sono tra i pochi che mi ha fatto sempre ridere, cosa che invece ieri sera per la prima volta non mi ha mai fatto ridere...non solo a me ma a tutta la sala per la prima volta non ho sentito uno solo che rideva....cosa vuol dire questo, che siamo tutti razzisti o tutti scemi quelli in sala?...molti e io compreso ero con tutta la mia famiglia perchè a vedere il mio Checco sempre sono andato con i figli visto che per me era un comico come pochi. Mi spiace veramente ma se molti forse per la prima volta hanno criticato o stanno criticando questo film, vuol dire che Checco non ha fatto ridere come prima sapeva fare ridere.
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Mi spiace dirlo perchè io sono un ammiratore di Checco perchè sono tra i pochi che mi ha fatto sempre ridere, cosa che invece ieri sera per la prima volta non mi ha mai fatto ridere...non solo a me ma a tutta la sala per la prima volta non ho sentito uno solo che rideva....cosa vuol dire questo, che siamo tutti razzisti o tutti scemi quelli in sala?...molti e io compreso ero con tutta la mia famiglia perchè a vedere il mio Checco sempre sono andato con i figli visto che per me era un comico come pochi. Mi spiace veramente ma se molti forse per la prima volta hanno criticato o stanno criticando questo film, vuol dire che Checco non ha fatto ridere come prima sapeva fare ridere....personalmente ho trovato molte scene orribili, per dirne qualcuna quella della comparsa dell'Isis, quella che ballavano sincronizzati in mare, l'autobus nel deserto pieno di borse come fosse un negozio viaggiante, ecc....ma molte altre scene che non condivido in realtà che voleva fare vedere e che so per epserienza che non sono vere essendo io stesso stato moltissime volte in quei paesi dell'africa.....forse una cosa vera che ho visto era il paese africano pieno di bambini nel loro villaggio. Mi spiace ma se perfino mio figlio più piccolo di 11 anni si è accorto che non gli è per nulla piaciuto il film, vuol dire che qualcosa di strano, molto strano cera.
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paolo
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venerdì 3 gennaio 2020
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mi spiace per checco ma no no...troppo politico
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Mi spiace per uno dei miei attori comici che preferisco, ma questa volta devo dire a Checco che il film proprio non mi è piaciuto per nulla, anzi ritengo che di satira o comicità abbia visto quasi nulla ma ho visto molto politica o meglio, voglia di fare politica in questo film...premesso che io al cinema ci vado spesso e quando vado porto sempre tutta la mia famiglia compreso i miei due figli minorenni di 11 e 14 anni, anche perchè a loro prima di oggi erano innamorati dei film di Checco. Voglio raccontare quello che più mi ha fatto impressione e colpito guardando il film, per esempio in sala cinematografica di ieri sera strapiena per TOLO TOLO, non ho mai sentito ridere la sala manco una sola volta, ho sentito sbuffi e anche qualcuno che commentava a sottovoce, ma sopratutto mi ha colpito la sala senza risate e senza applauso alla fine come era successo prima d'ora nei film di Checco.
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Mi spiace per uno dei miei attori comici che preferisco, ma questa volta devo dire a Checco che il film proprio non mi è piaciuto per nulla, anzi ritengo che di satira o comicità abbia visto quasi nulla ma ho visto molto politica o meglio, voglia di fare politica in questo film...premesso che io al cinema ci vado spesso e quando vado porto sempre tutta la mia famiglia compreso i miei due figli minorenni di 11 e 14 anni, anche perchè a loro prima di oggi erano innamorati dei film di Checco. Voglio raccontare quello che più mi ha fatto impressione e colpito guardando il film, per esempio in sala cinematografica di ieri sera strapiena per TOLO TOLO, non ho mai sentito ridere la sala manco una sola volta, ho sentito sbuffi e anche qualcuno che commentava a sottovoce, ma sopratutto mi ha colpito la sala senza risate e senza applauso alla fine come era successo prima d'ora nei film di Checco. La cosa che mi ha sbalordito di più e veramente sono rimasto allibito, è che i miei figli alla fine mi hanno chiesto...MA PAPA...' SEMBRAVA CHE PARLASSE DI POLITA CONTRO I BIANCHI DELL ITALIA E CHE QUESTI SIANO TUTTI RAZZISTI E CHE QUINDI ANCHE TE SEI RAZZISTA MA SO CHE NON LO SEI PERCHE' HAI MOLTI AMICI DI COLORE COME I GENITORI DEI MIEI COMPAGNI DI SCUOLA E QUELLI CHE LAVORANO CON TE....queste sono state le precise parole di mio figlio più piccolo che mi ha detto alla fine del film....lui era abiutuato a SOLE A CATINELLE...QUO VADO...ecc...mai sentito una sala cinema alla fine del film più silenziosa di ieri sera.
Non voglio commentare la trama che per me ne aveva anche poca di questa, ma purtroppo ieri sera sono stato molto deluso di questo film del mio idolo Checco....peccato, peccato...spero che ritorni a farmi ridere e che ritorni lui perchè non mi sembrava neanche lui al dire al vero.
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paolo arsena
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venerdì 3 gennaio 2020
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stavolta zalone fa rima con delusione
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Sospinto dallo spassosissimo video-spot della canzone di lancio del film, nonché dalle recensioni positive dei critici, nutrivo grandi aspettative su "Tolo tolo", al record di incassi di sempre.
Ne sono uscito con il record di delusione. Il film, diciamolo subito, non fa ridere come gli altri. Anzi, fa ridere poco.
Ma è anche fastidioso nello svolgimento: disordinato, sfilacciato, con frequenti inserzioni svianti.
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Sospinto dallo spassosissimo video-spot della canzone di lancio del film, nonché dalle recensioni positive dei critici, nutrivo grandi aspettative su "Tolo tolo", al record di incassi di sempre.
Ne sono uscito con il record di delusione. Il film, diciamolo subito, non fa ridere come gli altri. Anzi, fa ridere poco.
Ma è anche fastidioso nello svolgimento: disordinato, sfilacciato, con frequenti inserzioni svianti. Molto lontano dall'efficace ritmica narrativa e dalle trovate scoppiettanti dei precedenti. Zalone ci prova, ma stavolta strappa a stento qualche sorriso.
Ora il problema non è, a mio avviso, un film poco riuscito. A questo proposito ci si domanda soltanto se sia davvero convenuto a Luca Medici rompere il sodalizio artistico col suo regista Nunziante e cimentarsi direttamente con la macchina da presa. Come ci si chiede anche dove sia la mano tanto sbandierata (e in realtà impercettibile) di Paolo Virzì come co-sceneggiatore.
Il problema sta invece nel profluvio di complimenti e di consacrazioni che si leggono in giro sul film. Giustificare il minor divertimento con un approccio più satirico e riflessivo lascia il tempo che trova: se a un film comico manca la risata, alla riflessione politica di Zalone preferisco quella di un intellettuale vero. Perché se non diverte, il comico non ha comunicato nulla. Ha fatto solo cilecca.
Detto questo, va reso omaggio a Luca Medici di alcuni intenti positivi. Il film propone un messaggio solidale con l'immigrazione, vuole rompere meritoriamente il tabù del politically correct, ironizza su incompetenze e slogan populisti. Tutto apprezzabile, anche se lo spunto buono lascia la netta sensazione di una bella occasione mancata.
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sorcio84
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venerdì 3 gennaio 2020
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la maturità di checco si sente e si vede
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Portate anche i vostri bambini a vedere Tolo Tolo che in un'ora e mezza Checco gli spiega quello che forse nessuno mai è riuscito a dirgli con la stessa semplicità e profondità. Che Checco sapesse far ridere lo sapevamo tutti, ma qui si è superato mischiando più emozioni nella stessa pellicola. Ah dimenticavo, ovviamente dipende dalla sensibilità di ognuno di noi....buona visione e ogni tanto ricordiamoci che le coordinate geografiche della nostra nascita non sono il frutto di scelta o bravura.
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patrick
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venerdì 3 gennaio 2020
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non ho parole...
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CHECCO ZALONE... UNA DELUSIONE!
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