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il gatto giacomino
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sabato 4 gennaio 2020
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"tolo tolo"? sòla sòla!
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Il nuovo anno inizia con un film davvero brutto: "Tolo Tolo" di Checco Zalone. Non mi va di fare un'analisi approfondita, anche perché c'è davvero poco da approfondire in questo film. Vi dirò giusto qualcosa per invogliarvi a non vederlo.
Innanzitutto, manco pare un film di Checco Zalone. Diciamo, piuttosto, che siamo dalle parti di Alessandro Siani. E questo è già un crollo autoriale verticale.
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Il nuovo anno inizia con un film davvero brutto: "Tolo Tolo" di Checco Zalone. Non mi va di fare un'analisi approfondita, anche perché c'è davvero poco da approfondire in questo film. Vi dirò giusto qualcosa per invogliarvi a non vederlo.
Innanzitutto, manco pare un film di Checco Zalone. Diciamo, piuttosto, che siamo dalle parti di Alessandro Siani. E questo è già un crollo autoriale verticale. Manca la cattiveria e il politicamente scorretto che contraddistingueva i film precedenti. C'è solo qualche parolaccia alla Vanzina. E' una miscela di qualunquismo e di buonismo alla Bergoglio. I bianchi sono sempre brutti, cattivi, ignoranti, fascisti, attaccati ai soldi e alle facezie (le cremine per la pelle e la borsa "Luigi Uitton"). I neri (a parte i terroristi e i militari corrotti) sono sempre belli, buoni, colti, libertari, generosi e badano al sodo. Appare davvero ridicola la vita serena e bucolica degli africani, interrotta solo dai perfidi terroristi.
Ma vi pare possibile che ci sia un cameriere nero che conosca e ami il cinema italiano, in particolare il Neorealismo e le pellicole di Pasolini? E vi pare possibile che trovi persino il DVD di "Mamma Roma" in un hotel africano?
Chiaramente c'è la gnocca africana di turno: bella e tosta che da sola libera i prigionieri di un campo libico.
Il film funziona solo quando si parla di tasse e contributi. L'unico personaggio indovinato è un povero disgraziato ignorante che in brevissimo tempo passa da disoccupato ad agente dei pignoramenti a prefetto a ministro degli esteri a presidente del consiglio a presidente dell'UE. Una sorta di Luigi Di Maio, per intenderci.
Terribile il finale "disneyano"!
E' un mix mal riuscito di due film: il pessimo "Contromano" di Antonio Albanese e all'interessante "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?" di Ettore Scola (con Sordi, Manfredi e Blier) girato nel '68 quando ancora non c'erano le migrazioni di massa e il terrorismo islamico.
A mio avviso, però, la iattura di questo film sta nel fatto che il co-sceneggiatore sia stato Paolo Virzì. C'è tutta la sua retorica buonista d'accatto.
Penso che sia il primo film della Storia del Cinema dove il trailer è molto più bello del film stesso.
[Il Gatto Giacomino]
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pompea
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sabato 4 gennaio 2020
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tolo tolo....
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non lo consiglio assolutamente , una delusione in tutto, risparmiate il vostro tempo e i vostri soldi
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sabato 4 gennaio 2020
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film più politico che comico
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Chi cercava l'ironia e la comicità di Checco rimarrà deluso. Un film che si concentra più sulle tematiche politico-sociali che sulla comicità checcozaliana. Non lo rivedrei.
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barbara
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sabato 4 gennaio 2020
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speravo più dissacrante
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Mi è piaciuta la sua visione dell'Italia, interessante le aspettative dei suoi parenti sul reddito di cittadinanza e sull'indennizzo dei familiari uccisi per terrorismo. Esilerante l'ascesa politica del suo compaesano. Lenta la seconda parte del film durante la marcia verso la "salvezza". Il finale non l'ho capito. Nei suoi precedenti film è stato ancora più dissacrante, ancora più realista e ironico.
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bluraymen
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sabato 4 gennaio 2020
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non il solito film di checco, divertente
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Non è il solito film di Zalone,non mi sono annoiato ma nemmeno morto dalle risate, tre stelle è il giusto voto secondo il mio parere, sceneggiatura un po confusa, bisognerebbe rivederlo in dvd per apprezzare dii piu deteminate scene, non è un flop è solo diverso dai soliti film comici di Checco.
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daniela gullotta
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sabato 4 gennaio 2020
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tolo tolo
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Ho visto il film, solo una parola Luca Medici detto Checco SEI GENIALE!!!!! HAI SUPERATO ALLA GRANDE TE STESSO HAI TOCCATO PUNTI ESSENZIALE DELLA POLITICA LE PROBLEMATICHE PER CHI HA LA PARTITA IVA E INFINE L'IMMIGRAZIONE IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE. HAI RESO TUTTO UNA COMMEDIA COME IL FILM LA VITA E BELLA. CHE DIRE DA RIVEDERE.
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michela
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sabato 4 gennaio 2020
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approvato
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Tolo tolo approvato, è un ‘giusto’ compromesso tra la comicità e la drammaticità della reale situazione. Per chi conosce di più l’argomento il film sarebbe dovuto essere più drammatico; Per chi non conosce l’argomento e va al cinema aspettandosi la solita comicità di checco sarebbe dovuto essere più superficiale e scialbo. La prima scelta sarebbe andata a discapito del pubblico più superficiale e la seconda a discapito del pubblico più consapevole dell’argomento. Ho potuto notare che tutte le critiche, o la maggior parte derivano dalla fetta di pubblico ignorante che vuole andare al cinema solo per ridere senza capire il reale motivo della risata. Perché non è piaciuto tolo tolo? Perché con una comicità drammatica sbatte in faccia delle realtà a cui nessuno vuole aprire gli occhi.
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Tolo tolo approvato, è un ‘giusto’ compromesso tra la comicità e la drammaticità della reale situazione. Per chi conosce di più l’argomento il film sarebbe dovuto essere più drammatico; Per chi non conosce l’argomento e va al cinema aspettandosi la solita comicità di checco sarebbe dovuto essere più superficiale e scialbo. La prima scelta sarebbe andata a discapito del pubblico più superficiale e la seconda a discapito del pubblico più consapevole dell’argomento. Ho potuto notare che tutte le critiche, o la maggior parte derivano dalla fetta di pubblico ignorante che vuole andare al cinema solo per ridere senza capire il reale motivo della risata. Perché non è piaciuto tolo tolo? Perché con una comicità drammatica sbatte in faccia delle realtà a cui nessuno vuole aprire gli occhi.
Molto significative diverse parti del film, lo si deve guardare cercando di capire cosa si cela dietro ogni scena. La scena in cui scoppia la bomba e lui, italiano, rimane inerme pensando ai suoi stupidi problemi è una di quelle scene piene di significante. C’è stato un momento, per la prima volta per me, in cui mentre ridevo mi stavo mettendo a piangere per la drammaticità del fatto.
Complimenti, un film fatto a dovere per “accontentare” tutti.
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calogero licata
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sabato 4 gennaio 2020
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apprezzo il tentativo
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Il tema è interessante, ma la drammaturgia non lo sostiene. Peccato perché poteva essere un bel film sull'argomento e invece a causa di evidenti buchi di sceneggiatura si salvano delle singole sequenze del film, ma la struttura narrativa non le sostiene. Apprezzo il tentativo, ma il salto di qualità per Zalone è rimandato alla prossima volta.
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skoko6
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sabato 4 gennaio 2020
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un film che fa riflettere e ridere...bello!
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Film diverso dai precedenti, tema molto attuale trattato con delicatezza ed ironia. Molti paasaggi esilaranti, qualcun altro un po' meno, in un viaggio della "speranza" che fa molto riflettere...o quantomeno chi la testa ce l'ha. Belli, da rivedere...
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francesco avella
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sabato 4 gennaio 2020
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poco da aggiungere
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Avrei usato esattamente le stesse parole... E, a mio modesto parere, proprio gli aspetti da te citati configurano il film come capolavoro, a prescindere dal fatto che possa far più o meno ridere. Ci voleva qualcosa del genere al cinema di questi tempi. E a me, per inciso, ha fatto pure ridere più degli altri: meno gag, certo, ma più situazioni paradossali, e un'ironia più becera. Il fatto stesso che prenda in giro, quasi in maniera disumana, proprio la parte di pubblico che magari non vedeva l'ora di vedere il film, è di per sé "da sganasciarsi": le facce deluse, confuse e quasi imbarazzate di chi in fondo è razzista ed ignorante, ma va al cinema per ridere e non pensare alla propria stessa piccolezza, trovo valessero di per sé il prezzo del biglietto.
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Avrei usato esattamente le stesse parole... E, a mio modesto parere, proprio gli aspetti da te citati configurano il film come capolavoro, a prescindere dal fatto che possa far più o meno ridere. Ci voleva qualcosa del genere al cinema di questi tempi. E a me, per inciso, ha fatto pure ridere più degli altri: meno gag, certo, ma più situazioni paradossali, e un'ironia più becera. Il fatto stesso che prenda in giro, quasi in maniera disumana, proprio la parte di pubblico che magari non vedeva l'ora di vedere il film, è di per sé "da sganasciarsi": le facce deluse, confuse e quasi imbarazzate di chi in fondo è razzista ed ignorante, ma va al cinema per ridere e non pensare alla propria stessa piccolezza, trovo valessero di per sé il prezzo del biglietto.
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