The Human Voice

Film 2020 | Drammatico, +13 30 min.

Anno2020
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA, Spagna
Durata30 minuti
Regia diPedro Almodóvar
AttoriTilda Swinton, Agustín Almodóvar, Miguel Almodóvar, Pablo Almodóvar, Diego Pajuelo Carlos García Cambero.
Uscitagiovedì 13 maggio 2021
TagDa vedere 2020
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,76 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2020 con Tilda Swinton, Agustín Almodóvar, Miguel Almodóvar, Pablo Almodóvar, Diego Pajuelo. Cast completo Genere Drammatico, - USA, Spagna, 2020, durata 30 minuti. Uscita cinema giovedì 13 maggio 2021 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,76 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 11 maggio 2021

Una donna distrutta perché abbandonata dall'uomo amato aspetta la sua telefonata. In Italia al Box Office The Human Voice ha incassato 47,6 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,76/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,52
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Almodóvar e Tilda Swinton s'incontrano per dare vita a una versione meravigliosamente mélo del monologo di Jean Cocteau.
Recensione di Roberto Manassero
lunedì 10 maggio 2021
Recensione di Roberto Manassero
lunedì 10 maggio 2021

Una donna sta aspettando che l'ex amante passi a ritirare le valigie che lei ha preparato per lui. L'amore è finito, resta solo il tempo dell'attesa. Con lei c'è un cane, anche lui abbandonato e in attesa del suo padrone. La donna esce di casa per comprare un'ascia e una tanica di benzina: si prepara a distruggere le cose del suo uomo, aspettando la chiamata che metterà fine al rapporto. Quando il telefono squilla, la donna, risvegliatasi da un sonno profondo causato dalle pillole, inizia un monologo disperato che la porta dall'ansia alla supplica, dalla rabbia alla rivalsa e infine al fuoco purificatore che distrugge lo stesso set in cui il film è stato girato...

Almodóvar riadatta alla sua maniera il celebre monologo di Jean Cocteau "La voce umana", trasformando Tilda Swinton in una delle tante, meravigliose donne abbandonate del suo cinema.

Il monologo di Cocteau, drammatica ed esasperante disanima del dolore di una donna malata d'amore e abbandonata dal suo uomo, oltre ad aver alimentato, fra le diverse versioni che si contano, la relazione prima d'amore e poi di odio fra Roberto Rossellini e Anna Magnani nel celebre La voce umana del 1948 e nel 1966 la "risposta" dell'altra compagna del regista italiano, Ingrid Bergman, all'epoca non più sposata con Rossellini (The Human Voice di Ted Kotcheff), è presente nel cinema di Pedro Almodóvar fin dai tempi di La legge del desiderio (1987), quando a recitarla era Carmen Maura, e soprattutto di Donne sull'orlo di una crisi di nervi (1988), che ne era una sorta di versione a più voci: un lamento collettivo a metà tra la prostrazione e la vendetta, l'orgoglio e la resa, contro il potere del maschio e a difesa di una femminilità straziata ma rinsaldata delle proprie ferite, autonoma, autoironica, innamorata dell'amore (anche se malato).

L'incontro con il testo letterale, adattato e in parte rimaneggiato dallo stesso regista, è dunque un fatto inevitabile per Almodóvar, con Tilda Swinton trasformata nella sua ennesima eroina abbandonata (ossessiva e implorante come la doppiatrice di Donne sull'orlo, la scrittrice di Il fiore del mio segreto o l'attrice di Tutto su mia madre) e la casa in cui il monologo va in scena (in passato risolto quasi sempre con un intenso primo piano e qui invece allestito come una passeggiata grazie agli auricolari bluetooth) mostrata all'interno di un set allestito in un hangar.

Tutto è finzione, artificio e rimando in The Human Voice: i colori e gli arredi pop dell'appartamento; i vestiti sia sontuosi sia minimalisti della Swinton, che richiamano in un caso la figura dell'attrice in Orlando e nell'altro l'universo astratto degli oggetti Almodóvariani; i libri e i film messi in bella mostra (Secondo amore, Kill Bill, Il filo nascosto, Alice Munro...); il lettering iniziale che "costruisce" il titolo del film ribadendone la natura artigianale.

Almodóvar allestisce in maniera esibita gli elementi del suo cinema: il lato umanissimo e insieme letterario, il gusto per il mélo, il piacere dell'autodistruzione, la sottomissione dell'amato all'amante (e, diciamolo, della donna all'uomo, per quanto non in forma di passività ma di resilienza), la tentazione della vendetta... Su un set di cui si dichiara l'artificiosità e la freddezza, i colori, i temi, gli oggetti, i volti (anzi, il volto) tipici e inconfondibili di Almodóvar incontrano una delle fonti creative del regista spagnolo (che già i registi portoghesi João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata avevano interpretato in chiave incendiaria nel loro O Que Arde Cura del 2012) e si rigenerano.

Ecco il senso, dunque, di questo piccolo film di appena trenta minuti, prima incontro di Almodóvar con la lingua inglese e girato subito dopo la fine del lockdown della scorsa primavera: un riepilogo, una ripartenza, una sontuosa ripetizione. Non è forse questo il senso di ogni film?

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RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 15 maggio 2021
Marianna Cappi
La Voce di Mantova

Una donna abbandonata, sull'orlo della follia, e un cane, anche lui abbandonato dallo stesso uomo. Una serie di valigie pronte per essere ritirate e un'ascia acquistata per 50 euro in ferramenta. Sono questi gli ingredienti dell'ultimo, piccolo (solo nella misura) film di Pedro Almodóvar. Nel tempo di 30minuti e nello spazio di un grande teatro di posa, il regista spagnolo, per la prima volta in lingua [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Piero Zardo
Internazionale

Se morite dalla voglia di tornare in sala, ma ancora vi terrorizza l'idea di stare un paio d'ore al chiuso insieme ad altri, potreste essere tentati da The human voice di Pedro Almodóvar con Tilda Swinton (anche questo presentato a Venezia, fuori concorso, nel 2020), liberamente tratto dalla Voix humaine di Jean Cocteau. Infatti dura solo trenta minuti ma, come scrive Glenn Kenny sul New York Times, [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Finalmente un mediometraggio che trova adeguata distribuzione. D'altronde, sarebbe stato un delitto trascurare i trenta sfavillanti minuti di «The Human Voice» di Pedro Almodóvar, gemma tra le più luminose della stagione cinematografica. Alla prima volta con il regista spagnolo, Tilda Swinton viene valorizzata al massimo da un ruolo costruito a sua misura e ricavato dal monologo omonimo di Jean Cocteau, [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Glenn Kenny
The New York Times

Una donna è spinta al limite da un ex recalcitrante. In quello che potrebbe essere il loro ultimo scambio, lei parla con lui al telefono. Lei insiste, finge indifferenza, sogghigna, rinuncia. La situazione trascende. Sembra proprio un film di Pedro Almodóvar. Lo è stato, lo è di nuovo. Questo film, che dura solo trenta minuti, ma è completo come tutti gli altri film del regista spagnolo, è un adattamento, [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Infine, una menzione per l'arrivo in sala del bellissimo cortometraggio di Pedro Almodóvar «The Human Voice». Tratto dalla pièce di Jean Cocteau, che il regista spagnolo aveva già citato in passato nei suoi film, è un prodotto di mezz'ora pieno di fascino e mistero, ricco delle suggestioni del cinema di Almodóvar e della sua capacità di costruire delle inquadrature dal design perfetto.

venerdì 14 maggio 2021
Mattia Pasquini
Ciak

Non per tutti i cortometraggi si può dire lo stesso, ma in questo caso sarebbe un peccato non vedere La Voz Humana (The Human Voice) di Pedro Almodóvar sul grande schermo. Un vero peccato. Anche perché dal 13 maggio saranno molte - circa una ottantina - le sale italiane che lo metteranno a disposizione degli spettatori, grazie alla distribuzione della Warner Bros.

mercoledì 12 maggio 2021
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Già passato in anteprima mondiale alla Mostra di Venezia 2020, tra gli applausi estatici di molti critici, arriva nei cinema giovedì 13 maggio, targato Warner Bros, il mediometraggio di mezz'ora che Pedro Almodóvar ha girato velocemente dopo il lockdown l'anno scorso, costruendolo interamente sulla presenza carismatica di Tilda Swinton, pure Leone d'oro alla carriera 2020.

martedì 11 maggio 2021
Matteo Marelli
Film TV

Un'elegante donna spettrale parla al telefono con l'amante che l'ha abbandonata. È chiusa in un appartamento talmente studiato da sembrare la pagina di una rivista d'arredamento. Entrambi sono d'una bellezza così esibita e stilizzata che non possono non apparirci artefatti. Dalle sue conversazioni capiamo che è un'attrice e l'ambiente in cui si trova, come rivela la macchina da presa, un set: tutto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 settembre 2020
Luca Pacilio
Gli Spietati

La voce umana di Jean Cocteau è una vecchia fissa di Pedro Almodóvar: in La legge del desiderio Carmen Maura recita la pièce a teatro e - uno sguardo a quel frammento - già vi troviamo suggestioni ed elementi presenti anche in quest'ultimo adattamento (l'ascia, innanzitutto). A ben pensarci, però, l'essenza intima di quel monologo è presente soprattutto in Donne sull'orlo di una crisi di nervi dove [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 settembre 2020
Luca Pacilio
Film TV

Almodóvar reinventa Cocteau e contraddice Rossellini: Tilda Swinton è un'anti-Magnani sull'orlo di una crisi di nervi, più rabbiosa che disperata, non ancorata al suo letto di dolore, ma - indossati gli auricolari - a spasso per l'elegante appartamento, tutto colori primari come Pedro comanda. Fatto a pezzi l'abito (feticcio & assenza) del Lui atteso invano, la donna non inciampa in derive umilianti, [...] Vai alla recensione »

martedì 8 settembre 2020
Alessandro Cinquegrani
Filmcronache

"Un capriccio", lo definisce il regista, ma The Human Voice di Pedro Almodóvar, inserito in questa Mostra pare più un omaggio all'attrice Tilda Swinton, Leone d'oro alla Carriera. Tratto dall'omonima opera teatrale di Jean Cocteau molto amata dal regista spagnolo, il breve film racconta la storia di una donna abbandonata dall'uomo che ama e della loro ultima telefonata.

domenica 6 settembre 2020
Francesca Pistocchi
Close-up

È in generale un peccato che Pedro Almodóvar, una volta abbandonato l'universo felliniano di Dolor y gloria, abbia deciso di ritornare all'ovile. La purpurea sovrabbondanza del regista spagnolo divide gli animi: o la si ama perdutamente o la si odia profondamente. Ma la delicatezza inscritta nella penultima pellicola era quasi riuscita a mettere tutti d'accordo, a redimere gli oppositori.

venerdì 4 settembre 2020
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Grandissimo Pedro Almodóvar.Purtroppo fuori concorso, dimostra a tutti i registi presenti e futuri, professionisti e dilettanti, cos' è una regia degna del nome. "La voix humaine" è un monologo scritto da Jean Cocteau nel 1930, per l' attrice Berthe Bovy. Diventato negli anni tappa obbligata per varie categorie. Le attrici famose universalmente riconosciute per il loro talento drammatico.

venerdì 4 settembre 2020
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Per superare la pigrizia creativa, dice nella prefazione al testo, e per scardinare l' artificio del teatro con la massima semplicità, nel 1930 Jean Cocteau scrisse l' atto unico di una inconsolabile telefonata d' addio tra amanti, dalla parte della sorgente della disperazione, la «voce umana» di lei, con questa premessa: «Il teatro realista sta alla vita come stanno alla natura le tele del Salone [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 settembre 2020
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Lezione di classe da Tilda Swinton e Pedro Almodóvar nel cortometraggio (30') The human voice, rielaborazione del regista spagnolo della celebre pièce di Jean Cocteau e sulle orme di Anna Magnani (e Rossellini), tra sfavillanti colori e originali titoli di testa di utensileria d' autore, colpi d' ascia e smascheramento della teatralità (e del cinema): un piccolo gioiello.

venerdì 4 settembre 2020
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Lezione di classe da Tilda Swinton e Pedro Almodóvar nel cortometraggio (30') "The human voice", rielaborazione personale del regista spagnolo della celebre pièce di Jean Cocteau e sulle orme di Anna Magnani (e Rossellini), tra sfavillanti colori e originali titoli di testa di utensileria d'autore, colpi d'ascia e smascheramento della teatralità (e del cinema): un piccolo gioiello.

venerdì 4 settembre 2020
Emanuela Martini
Film TV

Rosso, in tutte le sue variazioni, da quelle più squillanti alla gamma che dal porpora porta al viola. Ma anche azzurro vivo, nero, verde, oro, leopardato. Si accende di ogni colore e stile e memorabilia e vintage la versione almodovariana di La voix humaine, testo teatrale di Jean Cocteau del 1930, vera e propria pièce de résistance di mattatrici teatrali e cinematografiche, non solo francesi.

giovedì 3 settembre 2020
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Ha ispirato Rossellini in l'episodio L'amore con Anna Magnani ma anche Madonna con il suo brano I Want You. È un testo sulla performance dell'attore, sui fantasmi e sui desideri del cinema. Probabilmente Jean Cocteau ha spesso attraversato, anche se in disparte, il cinema di Almodóvar. Perché questa opera teatrale del 1930 è ancora attualissima per dare forma alle illusioni e alle visioni, le stesse [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 settembre 2020
Teresa Marchesi
Huffington Post

Un monologo di culto, Pedro Almodovar e Tilda Swinton: trittico glamour da titoli e quanto mai opportuno nell'edizione che celebra il volto più aristocratico del cinema britannico con il Leone d'oro alla carriera. La gloria purtroppo resta nei titoli, perché "La voce umana" in libera rilettura almodovariana, chicca rigorosamente fuori concorso, non resterà negli annali.

giovedì 3 settembre 2020
Serena Nannelli
Il Giornale

Presentato fuori competizione a Venezia77, "The Human Voice", il cortometraggio del regista spagnolo Pedro Almodovar con protagonista assoluta Tilda Swinton, è un piccolo gioiello. L'attrice, Leone d'Oro alla carriera proprio durante il gala di apertura di questa edizione, si misura con un testo liberamente tratto dalla pièce di Jean Cocteau che ad Almodovar aveva già ispirato "Donne sull'orlo di [...] Vai alla recensione »

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giovedì 6 maggio 2021
 

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Tilda Swinton, Agustín Almodóvar, Miguel Almodóvar, Pablo Almodóvar, Diego Pajuelo. Da giovedì 13 maggio al cinema. Guarda il trailer »

GALLERY
venerdì 4 settembre 2020
 

La masterclass con l'attrice scozzese conquista tutti. Oggi attesa per l'italiano PadrenostroVai all'articolo »

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