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Pennyworth, Ben Aldridge: «vi farò conoscere il padre di Batman»

Intervista all'attore che interpreta Thomas Wayne nella serie dedicata alla vita di Alfred, futuro maggiordomo del vigilante di Gotham City. Dal 25 ottobre su Starzplay.
di Andrea Fornasiero

Pennyworth

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Ben Aldridge . Interpreta Thomas Wayne nel film di Rob Bailey, Danny Cannon, Bill Eagles, Jon East, Clare Kilner, China Moo-Young Pennyworth.
venerdì 18 ottobre 2019 - Incontri

È prossima al via, dal 25 ottobre sulla piattaforma Starzplay, la serie Pennyworth di Bruno Heller e Danny Cannon, produzione americana targata Warner ma girata tra set e location inglesi. Racconta infatti del giovane Alfred Pennyworth, futuro maggiordomo di Batman, qui reduce dalla Seconda Guerra Mondiale. Rifiuta la tradizione di famiglia di lavorare al servizio di ricchi o nobili e cerca invece di mettere in piedi un'attività di sicurezza privata, finendo nel bel mezzo di un intrigo spionistico. Arriva così a conoscere Thomas Wayne, che in futuro lo prenderà a servizio.

Per il lancio della serie, abbiamo avuto occasione di parlare con Ben Aldridge, l'autore che interpreta il futuro padre di Batman.

Non sappiamo molto della vita di Thomas Wayne, ma sappiamo come finirà. Questa conoscenza l'ha in qualche modo influenzata?
Più che sapere come morirà orribilmente, mi ha più influenzato che venga descritto, sia nei fumetti sia nei film, come un cittadino rispettabile di Gotham. Rispetto a quando lo interpreto la sua morte è ancora molto lontana. Il mondo che abbiamo creato in Pennyworth è comunque molto pericoloso, la nostra Inghilterra è sull'orlo di una Guerra Civile, dove tutti si devono guardare le spalle e nessuno più di Thomas che è un americano, un pesce fuor d'acqua, uno yankee che salta immediatamente all'occhio. Per questo ha bisogno della protezione e della furbizia da uomo della strada di Alfred.

L'amicizia tra i due è il tema centrale della serie, ma il loro rapporto non inizia proprio nel migliore dei modi...
All'inizio Thomas e Alfred infatti non sono ancora amici, anzi quando si conoscono sono un po' sospettosi l'uno dell'altro. Si tratta più dell'inizio di una relazione di lavoro che di amicizia, perché Thomas ha bisogno di Alfred e cerca di reclutarlo come agente d'intelligence nei suoi intrighi. Cercano soprattutto di prendere l'uno le misure dell'altro, capire quanto si possono fidare e quanto meritino rispetto. Gli uomini di quel tempo non mostravano molto le loro emozioni e infatti li vediamo in difficoltà con i propri sentimenti nel corso della serie.

Un altro fatto noto è che Thomas Wayne e Martha Kane convoleranno a nozze, come avete cercato di mantenere interessante una relazione già scritta?
Non dandolo per scontato: la prima volta che si incontrano non è affatto chiaro che si innamoreranno, sono piuttosto degli "sparring partner", sono simili e sono entrambi personalità alpha, che tendono a irritarsi. Li vediamo spesso discutere sulla morale delle azioni in corso o sulla politica del tempo, oltre che sull'organizzazione segreta per cui lavorano con metodi molto diversi, cosa che causa frizioni tra loro. Quindi ci si continua a chiedere quando arriverà il momento in cui sentiranno attrazione l'uno per l'altra e come succederà, visto che all'inizio non sembra molto probabile.

Lei è un attore inglese che interpreta un americano circondato da inglesi, è stata una sfida trovare e mantenere l'accento giusto?
È una sfida che mi è piaciuta. Avevo già interpretato l'americano alcune volte, quindi mi sento a mio agio nel farlo, ma in questo caso bisogna anche considerare che interpreto un americano degli anni 50 e non uno di oggi, quindi parlo in modo diverso. È stato interessante studiare l'accento e la parlata americana del tempo.

Qual è il suo rapporto con il mito di Batman?
La mia introduzione al personaggio è arrivata con i film di Tim Burton, quindi guardo ancora a Michael Keaton come al Batman della mia infanzia. E ricordo molto bene Michelle Pfeiffer nel secondo film, ero stregato dalla sua trasformazione in Catwoman. Poi ho amato la trilogia di Nolan con Christian Bale, credo sia molto dark e psicologica, ci fa capire davvero cosa spinge Bruce Wayne a diventare questo vigilante, a partire dal trauma che si porta dentro per la morte dei genitori. Diventa una forza del bene, ma avrebbe potuto altrettanto facilmente diventare una forza del male in seguito a un'infanzia così instabile e traumatica.

Sapete già qualcosa di una eventuale seconda stagione?
Non sappiamo ancora se la serie sia stata rinnovata ma speriamo intensamente di avere di nuovo l'occasione di interpretare questi personaggi. Il finale di questa stagione per altro lo definirei abbastanza aperto.


PENNYWORTH: VAI ALLA SCHEDA COMPLETA
Ben Aldridge in una scena della serie Pennyworth.
Ben Aldridge in una scena della serie Pennyworth.
Ben Aldridge e Jack Bannon in una scena della serie Pennyworth.

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