L'idea in sé è bellissima, lo sviluppo narrativo problematico. Ad Alice nella città 2019 e prossimamente al cinema.
di Paola Casella
Valerio è un trentenne che ha avuto una moglie molto amata e poi irrimediabilmente perduta. Ora gestisce un bar sulla spiaggia del Cilento e fa lezioni di yoga con Anneke, un'anziana signora tedesca, entrambi in cerca di quella pace interiore che li elude da sempre. Così come la memoria comincia ad eludere Carla, che ha 75 anni e un evento traumatico alle spalle del quale conserva solo un vago ricordo. Fra i tre c'è un legame che verrà a poco a poco allo scoperto: uniti dalla malattia e uniti dal peso di un passato impossibile da rimuovere.
Dopo l'esordio al lungometraggio di finzione con il bizzarro e coraggioso La buona uscita Enrico Iannaccone, regista e sceneggiatore non ancora trentenne e fieramente indipendente, si cimenta in una storia di incapacità di stare al mondo.