Titolo originale | Venus in Fur |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Polonia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Roman Polanski |
Attori | Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric . |
Uscita | giovedì 14 novembre 2013 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 3,70 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014
La storia di un regista e di un'attrice disposta a tutto per avere una parte. L'adattamento per lo schermo di uno spettacolo di David Ives. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 7 candidature e vinto un premio ai Cesar, In Italia al Box Office Venere in pelliccia ha incassato 1,3 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Thomas è un regista teatrale che sta cercando l'attrice giusta per il ruolo di Vanda nel suo adattamento per le scene del romanzo «Venere in pelliccia» di Leopold Von Sacher-Masoch. Arriva in teatro fuori tempo massimo Vanda, un'attricetta apparentemente del tutto inadatta al ruolo se non per l'omonimia. La donna riesce a convincerlo all'audizione e, improvisamente, Thomas viene attratto dalla trasformazione a cui assiste. Dopo poche battute si accorge che nessun'altra può aderire come lei al personaggio. Ha così inizio un sottile e ambiguo gioco a due.
Dopo il quartetto di Carnage Roman Polanski torna con un duo ad affrontare un testo teatrale; se infatti di base all'origine c'è il libro omonimo datato 1870 il film è l'adattamento per lo schermo di uno spettacolo di David Ives. La scena iniziale si preoccupa di segnalarci questa origine con un camera-car in piano sequenza che, mentre si anuncia un temporale, ci conduce da un viale alberato a un teatro alla cui insegna manca una lettera. All'interno troviamo le scene, ormai inutili, di un musical belga ispirato a
Polanski che supera se stesso ; un film veramente straordinario . Sera, un teatro di terz'ordine, se ne sono andati tutti , un regista / autore, deluso, si prepara a tornare a casa dove una fidanzata l'aspetta per la cena . Una giornata pesante, passata a fare provini ad attrici aspiranti alla parte della protagonista. Parte importante , difficile, ed attrici totalmente non all'altezza, apprendiamo. [...] Vai alla recensione »
La nuova uscita del prolifico Polanski “Venere in pelliccia”, che non so trattenermi dal definire subito come superlativa, è un adattamento cinematografico dell’omonima pièce di David Ives che è un’ennesima variazione intorno all’archetipo del masochismo, gusto sessual-esistenziale sdoganato dal barone Von Masoch alla fine dell’800. Da allora milioni di seguaci di tale tendenza comportamentale [...] Vai alla recensione »
Polanski mette molte belle cose in questo film: la magia del teatro nel cinema, la grande recitazione, il racconto psicologico alla Schnitzler, il tema della stanza chiusa con due persone. Due grandi attori, un Mathieu Amalric frastornato e una Emmanuelle Seigner straordinaria e d’un erotismo possente, distillato dall’età diciamo matura.
Lei, attrice rozza e volgare. Lui, regista colto e ambizioso. Ma è lei che comprende meglio il testo, che ne scava dentro le pieghe più recondite, che se ne dimostra interprete insostituibile. E tutto attraverso uno scambio di ruoli che pone inesorabilmente il regista sotto il dominio dell'attrice e della donna. Attraverso vertiginosi e innumerevoli piani di lettura, un Polanski che torna al cinema-teatro [...] Vai alla recensione »
Bellezza e poesia. Questo mi ha lasciato Venere in pelliccia. Film intenso e coinvolgente in cui il regista ha voluto infondere una gran cura al ritmo e al crescendo emotivo nell'intreccio finzione-realtà. Seppure la trama non è delle più originali, ripercorrendo il canovaccio del teatro per mettere a nudo le vite private dei protagonisti/attori (ci ricorda molto Kennet [...] Vai alla recensione »
Che dire ! Polansky è un grande regista e il pretesto è ovviamente stupendo: cosa si vuole di più di un film , con un unità di tempo, azione e luogo, concentrato su due protagonisti un uomo e una donna. Tutto faceva presagire che il film avrebbe toccato l'anima, che avrebbe messo al centro l'Essere umano. E di fatto lo mette al centro, ci racconta di due che presi [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un' aspirante attrice che, giunta in ritardo ad un provino, riesce, dopo molteplici insistenze, ad ottenere dal regista stesso la possibilità di sostenerlo. Pur sembrando ad un primo impatto un'attrice poco adatta alla parte, nel corso della sua prova la giovane donna si rivela, con grandissimo stupore da parte del regista, molto più adatta rispetto [...] Vai alla recensione »
Venere in pelliccia di Roman Polanski Una lunga carrellata in un boulevard parigino, battuto da un furioso temporale conduce ad un teatro dove si rappresenterà un dramma tratto da un libro di Sacher-Masoch. E’ una soggettiva della donna che percorre il viale, Wanda (Emanuelle Seigner), per sostenere un’audizione per la parte di Venere-Wanda nella pièce [...] Vai alla recensione »
Vivace ,intenso,intimo ;l'ultimo di Roman Polanski. Il merito va soprattutto agli attori:Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric che, riescono a catturare il pubblico con la loro magnifica e morbosa interpretazione ."Un attrice strampalata e inizialmente sgraziata di nome Vanda riesce ad ottenere un audizione per : " La Venere in pelliccia " testo adattato [...] Vai alla recensione »
C’è molto Polanski in questa sua ultima opera. Lo schema ricalca quello di Carnage, dove protagonista, più che i personaggi, è la loro relazione a geometria variabile. C’è qualcosa dell’ambiguità, della sottile crudeltà e dell’erotismo strisciante di Luna di fiele. C’è un direttore delle luci anche lui polacco e vecchio [...] Vai alla recensione »
Ebbene Polanski ha colpito ancora, questa volta soprattutto con un capolavoro di recitazione, limitato entro uno spazio teatrale "greco", con unità di luogo, di tempo e di azione. Gli attori sono perfetti , soprattutto la bellissima Seigner che mostra una disinivoltura, brillantezza di spirito e classe ormai rara nel cinema.
se esiste un modo per speculare intellettualmente per il semplice gusto di assaporare intuizioni geniali o rovesciamenti improvvisi di ruoli e di idee, Polanski è sicuramente uno dei più esperti in questo campo. Il film è innanzitutto un film sulla conoscenza umana (?),fortuita o programmata (?) tra un uomo e una donna, ma anche sulla conoscenza del testo teatrale di Masoch, colui che diede il nome [...] Vai alla recensione »
IL mefistofelico Polansky ha avuto un'idea tanto minimale quanto efficace e geniale; ridurre i personaggi a due protagonisti/ antagonisti, che si rincorrono per tutto lo svolgimento della sceneggiatura, un' unica scenografia di un teatro vuoto ed in attesa di nuovi successi e le ombre cinesi create dalle parole dei protagonisti. Ispirandosi al romanzo " Venere in Pelliccia" [...] Vai alla recensione »
In verità qualche settimana fa avevo già lasciato il mio commento, ma poi non ne ho più saputo nulla: forse per via del Natale/Capodanno? Ripeto in breve : ottimo film, che riproprone addirittura il teatro classico : unità di luogo, tempo e azione. Brillanti gli attori, soprattutto la Seigner che per questo meriterebbe l'Oscar.
Roman Polanski si supera definitivamente e si consacra uno dei migliori registi nell'olimpo della Settima Arte. Due interpreti e un teatro vuoto... E il film ha inizio, dapprima senza nessun acuto per poi esplodere in un saggio di recitazione di Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric, che per l'occasione veste i panni di Polanski, tanta è la somiglianza (senza dubbio voluta, specie in [...] Vai alla recensione »
In un piccolo teatro di Parigi un regista fa audizioni per trovare una protagonista femminile al suo adattamento del romanzo "Venere in pelliccia", dell'austriaco Leopold von Sacher-Masoch. La storia è nota: un uomo, ossessionato fin dall'infanzia dalla pelliccia della zia autoritaria, conosce la ricca vedova Wanda e le si offre come schiavo, firmando un contratto scritto.
Questa opera di Polanski scardina e va oltre il semplice cliché della metatestualità, del cinema nel cinema, del teatro nel teatro, del cinema/teatro dal romanzo, perché ci sono tutte queste cose in questo film dalla struttura complessa e stratificata, una piéce teatrale tratta da un romanzo del Conte Von Sacher Masoch, per la messincena della quale vengono fatte delle [...] Vai alla recensione »
Quando Vanda arriva in teatro per la sua audizione è già tardi, e Thomas, che ha riadattato il testo di “La venere in pelliccia” per dirigerlo, sta andando via, stanco e nervoso dopo una infruttuosa giornata di provini. Vanda, che ha tutta l'aria di essere una attrice improbabile, a fatica riesce a convincere il regista ad ottenere il suo provino.
Dopo "Carnage", Polanski insiste ancora col teatro, trasferendo a Parigi l'ambientazione newyorchese di "Venus in fur", un grande successo di Broadway di David Ives che a sua volta ha rielaborato il classicissimo della letteratura erotica "Venere in pelliccia" di Leopold Von Sacher-Masoch. Il film è un sottile quanto arguto gioco di seduuzione tra il regista [...] Vai alla recensione »
Vanda irrompe improvvisamente in un teatro parigino , mentre il regista, Thomas, sta chiudendo dopo una serie di audizioni deludenti, insiste affinchè la metta alla prova, lui non ne ha nessuna intenzione, ma acconsente. Già dalla prima scena si capisce che questa donna, che sembra non avere affatto i requisiti richiesti per la parte, otterrà tutto quello che vuole.
Due soli attori – un’attrice strappa fuori tempo un’audizione ad un regista – mettono in scena una sequenza di scambio di ruoli scambio di parti scambio di persone. La magia di Polansky sta nel farci passare dal livello reale (attrice / regista) al livello teatrale (donna / uomo) al livello lotta di potere fra i sessi al livello scambio di ruolo con qualche intervallo di cambio di prospettiva (l’attrice [...] Vai alla recensione »
Prendi una notte parigina buia e tempestosa, delle note che rimandano al Bolero di Ravel, un autore- adattatore teatrale in crisi (e non solo da astinenza da protagonista) e una musa ispiratrice sadomaso che appare dal nulla e che stravolgerà tutto, ma proprio tutto. Ecco, questa è La Venere in pelliccia, strepitosa, surreale e sensualissima commedia di Roman Polanski che riadatta per lo schermo una [...] Vai alla recensione »
Polanski realizza una commedia originale fondendo il teatro con il cinema per raccontare i rapporti tra uomo e donna nella tematica dominato/dominante, vittima/carnefice ecc.. Il regista fa interpretare il film alla sua affascinante moglie (Emmanuelle Seigner)e a un attore (Mathieu Amalric) che non casualmente assomiglia a Polanski da giovane sia fisicamente che nel modo di muoversi e vestire.
Polanski, da vero artista, ci propone un film fuori dal coro, puro teatro, e questo è certamente un buon motivo per vederlo. Ho trovato però il film troppo lungo e la tensione emotiva via via calante, appesantita. La dualità dell'essere umano, il chiaro e lo scuro che si cela in ognuno di noi, l'inconstistenza dell'apparenza, l'imprevedibilità dell'imp [...] Vai alla recensione »
il solito polanski. sembra di essere a teatro. 2 soli attori ma tanto tanto contenuto
Per la comprensione del film occorre pensare che Roman Polanky e Emmanuelle Seigner nella vita sono marito e moglie e le atmosfere e le simbologie potrebbero essere quelle delle loro complicità, dei loro rituali, del loro rapportarsi gerarchico. Il film è aperto a troppi significati probabili, trascende dal sentire comune, non aiuta.
Polanski confeziona con due soldi un film intenso ed eccezionale, nel senso vero nel termine, puntando i riflettori sulla lotta dei sessi. L'impressione è che il personaggio femminile sia più divino che umano e i debiti con la tragedia greca sono molti. Recitato benissimo, almeno stando al doppiaggio italiano.
Per me è un capoalvoro,da non perdere assolutamente.
Non è uno script che si adatta a Polanski. Che tuttavia fa con ab ilità dei salti mortali. Non male gli interpreti, specie la Seigner. Vecchio lo scambio sado-maso. Polanski lo riporta senza colpi d'ala. Mestiere.
Un raro caso di catarsi cinematografica! grande polanski che ha saputo portare la potenza del vero teatro sul grande schermo. Da donna ne sono uscita profondamente scossa, con un retrogusto nemmeno tanto vago di ostilità nei confronti del genere maschile. Una delle tante questioni in gioco è il potere…Donne! siamo dominate da un genere debole, impaurito dalla propria vera natura (che neanche viene [...] Vai alla recensione »
L’attricetta Vanda (Seigner) arriva in ritardo all’audizione per la parte principale nella pièce tratta dal romanzo Venere in pelliccia di Leopold Von Sacher-Masoch. In teatro c’è solo più il regista Thomas (Amalric) che sta sbaraccando. Vanda lo convince a vedere la sua audizione e il regista rimarrà stregato dal suo talento e dalla sua naturalezza. [...] Vai alla recensione »
Due sono i protagonisti: un uomo e una donna. I riferimenti alla mitologia classica e le riflessioni sui sessi, sembrano trasfigurare i due personaggi rispettivamente nell'intero genere maschile e femminile. L'uomo nella finzione teatrale viene subito sottomesso dalla donna per quel patto, ma è subito soggiogato anche al di fuori di quella recita.
Il cinema diventa teatro, il teatro diventà realtà, Roman Polanski dopo il "duello" a 4 in Carnage, dimezza i protagonisti presentando "Venere in Pelliccia" retto da due attori: E.Seigner e M.Amalric, quest'ultimo interpreta l'autore teatrale del famoso testo di Venere in pelliccia per l'appunto rivisitato da Thomas, mentre la Seigner interpreta Vanda, [...] Vai alla recensione »
Se cercate un film dove i dialoghi possono essere estemporanei e metatestuali, questo è il film per voi. La speculazione ci viene offerta come base per assaporare nuove combinazioni geniali e nuovi rovesciamenti di ruolo e convenzioni. Il film è prima di tutto un film sulla conoscenza, intesa a 360°: tra Thomas e Wanda, tra uomo e donna, tra regista e attrice, tra personaggi e il [...] Vai alla recensione »
Polanski e il teatro ,il teatro nel cinema; due soli ,straordinari attori in scena per tutto il tempo. Intelligente ,intrigante ,ambiguo ,seducente ,ammaliante. Sceneggiatura scintillante ,perfetta ,dialoghi ipnotici,atmosfera morbida ,onirica, regia invisibile ,quindi ottima...Complimenti anche ai nostri doppiatori ,fantastici!
NEL BUIO TEATRO DOVE SI STANNO TENENDO LE AUDIZIONI PER LA VENERE N PELLICCIA ORMAI FINITE TOMAS UN REGISTA TEATRALE DOSCUTE CON LA MOGLIE AL TELEFONO DELLA SCARSA BRAVURA DELLE CANDIDATE A UN CERTO PUNTO ARRIVA WANDA UN'ESPLOSIONE DI ENERGIA. è QUESTA LA SCENA INIZIALE DEL NUOVO FILM DI ROMAN POLANSKI "VENERE IN PELLICCIA" QUESTO FILM è BELLISSIMO SOPRATUTTO [...] Vai alla recensione »
Finalmente un Polanski in piena forma, dopo il suo, secondo me deludente uomo Nell' ombra. Il grande cineasta utilizza gli stessi strumenti di Von Trier in Dogville, minimalitá al servizio Della storia, Della narrative insomma utilizzando due soli attori e facendo leva su tutti gli artifizi drammaticI e narrativi di una piece teatrale quale è di fatto " Venere in pelliccia ".
Polansnski non è mai banale . In ogni suo film ho sempre trovato qualcosa di interessante . Gli attori sono bravissimi . La storia è intrigante ma il film sembra avere come una zavorra che non gli permette di decollare completamente . Perchè ?
Un grande Polansky che riesce sempre a superarsi. Unico o forse uno dei pochi che riesce a riproporci nuove sensazioni. Il protagonista rassomiglia molto al nostro grande regista, forse lo avrebbe voluto interpretare lui quel ruolo. Si è limitato a dirigerlo. Daltronde il cinema riproduce immagini e non le crea. Sicuramente c'è più Orson Wells o Michelangelo Antonioni [...] Vai alla recensione »
Pretenzioso e noioso a tal punto che la sala si è andata svuotando durante la proiezione (é giusto dirlo per chi rischia di andarlo a vedere). A parte questo é molto ben recitato e quindi il risultato non é dovuto agli attori. Sarebbe comunque il caso che ogni tanto qualche critico dicesse le cose come stanno e fornisse un giudizio utile al pubblico invece di lodare in coro un polpettone, che non passerà [...] Vai alla recensione »
L'idea originale, la bravura degli attori, l'intrigo di ruoli e personalità appesantiscono un film bello, ma non bellissimo, che non decolla mai. La trama un po' contorta e non lineare, finisce per annoiare un po'.
Mi spiace,forse sono una voce fuori dal coro,io l'ho trovato noioso,cervellotico,forse molto intellettuale ma, comunque, non l'ho gradito.
teatro visto al cinema; all'inizio la Seigner mi sembrava imitare il personaggio di Julia Roberts in Pretty Woman ; il protagonista maschile è un sosia di Vasco Errani .... assomigliava tanto che mi pareva di sentirlo parlare in romagnolo....non sono riuscito a immedesimarmi nel gioco erotico....anche perchè la Seigner ha i lineamenti troppo duri .
se la noia è arte questo film consacra polansky come massimo artista vivente
Qualcuno l'ha definito un piccolo film, ma applicando al resto dell'offerta la stessa unità di misura avremmo dovuto smettere d'andare al cinema da un pezzo. In realtà «Venere in pelliccia» è un «piccolo», ma affilato, denso, ossessivo congegno drammaturgico allestito dalla bravura sempreverde di uno dei massimi talenti della nostra epoca, l'ottantenne Roman Polanski.
Si potrebbe parlare e scrivere di Roman Polanski per ore, tanto è essenziale, preciso e millimetrico il suo cinema. Più passa il tempo maggiore è la forza dei suoi dispositivi a orologeria, macchine infinitamente accurate. Questa ingegnosità, l'ingegneria cinematografica di un autore che tende all'essenziale senza mai essere perfetto, riguarda anche e soprattutto gli elementi della messa in scena che [...] Vai alla recensione »
Di nuovo alle prese con un lavoro teatrale, Roman Polanski stavolta ne denuncia chiaramente la natura, facendo svolgere l'azione all'interno del Recamier - teatro parigino in realtà chiuso e ricostruito in studio - la sua cine-versione di Venere in pelliccia: commedia di successo dell'off Broadway nel 2010, che il drammaturgo David Ives ha scritto ispirandosi al romanzo grazie al quale il nome di Leopold [...] Vai alla recensione »
Dopo Death and the Maiden del cileno Ariel Dorfman e Carnage di Yasmina Reza, un altro hit dal teatro newyorkese per Roman Polanski, che porta sullo shermo il testo del drammaturgo americano David Ives, a sua volta ispirato dal romanzo di Leopold von Sacher-Masoch Venere in pelliccia, Venus in Fur (1870). Presentato in concorso a Cannes il maggio scorso, è un adattamento fedele per un film liberissimo [...] Vai alla recensione »
Tutto il cinema di Polanski corrompe e corrode i propri personaggi in un'ossessiva rappresentazione in interni, a cominciare dal suo film d'esordio "Il coltello nell'acqua" (1962), che pur girato in mare aperto era claustrofobicamente chiuso in una barca, per finire in spazi oppressivi, spesso domestici, dai quali nessuno è in grado di scappare, celando i segreti e i drammi più atroci.
Roman Potanski, nelle interviste, prende le distanze dal personaggio maschile e si dichiara estraneo alle suggestioni sadomasochiste mettendo molto l'accento sul divertimento che gli ha procurato l'avventura e sul tono ironico che ha cercato nel film. Sta di fatto che l'attore (e regista) Mathieu Amalric, cui è affidato il ruolo del regista teatrale in Venere in pelliccia, gli somiglia in maniera evidente. [...] Vai alla recensione »
Un uomo e una donna. Ma non è Claude Lelouch ma Roman Polanski. Quindi, nessuna melodia romantica "badabadadada", non il ritmo di una samba ma piuttosto di un raffinato sabba da gioco (quasi) al massacro. "Venere in pelliccia", da oggi nelle sale, ha il tocco sulfureo di una claustrofobia cercata come luogo dell'allestimento e come numero di personaggi che si ferma a due per poi sdoppiarsi, tra finzione [...] Vai alla recensione »
Parigi, esterno notte. Sui boulevard cade una pioggia incessante come una maledizione e una carrellata maestosa ci porta verso un teatro deserto - o quasi. Sembra l'inizio di un film fantastico, e forse lo è. Ma Polanski non fa mai troppe differenze tra reale e fantastico, vita e teatro. E così sarà anche questa volta. È tardi, tutto è possibile. Anche che in quel teatro ùvuoto un regista esausto riceva [...] Vai alla recensione »
Due soli personaggi per Polanski. Glieli ha ispirati la rivisitazione scenica operata dal drammaturgo americano David Ives sulla base di un romanzo erotico dello scrittore austriaco Leopold von Sacher-Masoch, "Venere in pelliccia', cui nel 1890 dovette probabilmente pensare lo psichiatra Krafft-Ebing quando coniò il termine "masochismo". I due personaggi sono un uomo e una donna, sul palcoscenico e [...] Vai alla recensione »
Come i sogni, anche un grande film non è univoco, né univoca può essere la sua lettura. Così accade per "Venere in pelliccia" ("La Vénus à la fourrure", Francia e Polonia, 2013, 96'). Tratto da un testo teatrale di David Ives, a sua volta ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, e tutto girato in un teatro, di sé il film di Roman Polanski mostra subito la dimensione dell'eros masochistico, [...] Vai alla recensione »
Parigi, una lunga, sinuosa carrellata per arrivare a teatro. Dentro, insoddisfazione, quasi, disperazione: drammaturgo e regista, Thomas (Mathieu Amalric) ha buttato via una giornata, e al telefono se ne lamenta. Nessuna candidata papabile per il ruolo di Vanda, il casting s'è risolto con un nulla di fatto, e Thomas sconsolato sta per andarsene. Ma non se ne va: fradicia, scarmigliata e disadattata, [...] Vai alla recensione »
Originale commedia di Roman Polanski, tratta (e si vede) dal teatro. Un malizioso gioco a due, in tempo reale, che dapprima affascina, ma alla lunga provoca diversi sbadigli. Non ne ho trovato una decente, sospira al telefono il regista Thomas. Ma ecco che nel teatro ormai vuoto irrompe la sfrontata bionda Vanda: scommetto che sono io la candidata giusta.