Titolo originale | Sulla strada di casa |
Anno | 2012 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Emiliano Corapi |
Attori | Daniele Liotti, Vinicio Marchioni, Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi, Fabrizio Rongione Massimo Popolizio, Renato Marchetti, Fausto Maria Sciarappa, Lucia Mascino, Vincenzo Scuruchi. |
Uscita | venerdì 3 febbraio 2012 |
Distribuzione | Iris Film Distribution |
MYmonetro | 2,86 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 17 maggio 2013
Vincitore del Premio speciale della Giuria ad Annecy 2011 e del premio Miglior Opera Prima a Maremetraggio 2011, un thriller con Vinicio Marchioni nei panni di un industriale corrotto. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Sulla strada di casa ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 18,3 mila euro e 5,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Alberto ha una moglie, due bambini e una piccola impresa che versa in cattive acque. Stimato oltremodo dalla consorte, che giudica troppo sincera e ingenua, Alberto le nasconde di 'arrotondare' la vita facendo il corriere per gente poco raccomandabile. Alla vigilia del secondo viaggio qualcosa però va storto e la sua famiglia è presa in ostaggio da tre malviventi interessati al prossimo carico. Partito dalla provincia ligure alla volta di Reggio Calabria, Alberto dovrà ritirare il pacco illecito e consegnarlo ai sequestratori. Ma niente andrà come previsto. Sulla strada di casa l'impresario dovrà risolvere e risolversi, salvaguardando la vita e il futuro della sua famiglia.
Opera prima e pluripremiata di Emiliano Corapi, Sulla strada avvia una biografia ordinaria e minacciata nel sogno di una vita borghese e procede nella follia e nell'angosciosa tensione di un inseguimento. Combinando fino a confondere realismo e genere, Corapi scrive e gira un racconto visivamente rigoroso, dove il budget modesto e gli schematismi dell'intreccio rendono ancora più essenziale la corsa del protagonista verso un destino ineluttabile.
L'Alberto di Vinicio Marchioni incarna l'uomo ordinario, assediato dalla vita e chiuso in primi piani claustrofobici e senza dialoghi che rimandano a un'inquietudine interiore e generano la sensazione di non essere più padroni di se stessi. La funzione opprimente della macchina da presa sul personaggio, lanciato in una corsa inquieta attraverso strade secondarie sotto il sole netto del giorno e davanti alle luci artificiali di un albergo 'come quelli dei film americani', rispecchia la condizione di vita all'interno di una società capitalista e indebitata, che strozza e istiga rimedi estremi. Al centro del film c'è un impresario esemplare, che ha deciso di sporcarsi le mani e rendersi complice di un meccanismo economico criminale identificato con l'Italia stessa, percorsa in tutta la sua lunghezza e la sua miseria. La strada del titolo, promessa di un altrove, diventa presto un percorso tragicamente limitato e controllato, lungo il quale (in)segue e precede il Sergio di Daniele Liotti, doppio di Alberto con cui condivide un destino disgraziato, una scelta azzardata e un viaggio che resta in fondo solitario per ciascuno di loro. Il volto di Vinicio Marchioni perde la 'freddezza' e la nobilitazione tragica del bandito della Magliana (la serie) e trova la pesantezza, l'anonimato e l'opacità di un personaggio di terz'ordine, avviato al riscatto esistenziale ma poi condotto all'unica sublimazione possibile.
Un debutto apprezzabile e pregiato, quello di Emiliano Corapi, che indaga la parte peggiore di noi, quella disposta a compromettersi pur di confermare agli altri la propria immagine perfetta. Un film sui falliti e i perdenti che fa il paio con L'industriale di Giuliano Montaldo e un cinema italiano aspro, sincero e non riconciliato, frequentato da attori autentici come Fabrizio Rongione e Donatella Finocchiaro. Un film, ancora, che fa i conti con un Paese che se si riconoscesse per quello che sa di essere sarebbe finalmente diverso.
Un imprenditore della Liguria ha una casa graziosa, una moglie che lo ama incondizionatamente così come i due figli ma ha anche un'azienda in fortissima crisi. Per cercare di uscirne, l'uomo decide di tentare la scorciatoia dei soldi "facili" della criminalità; deve fare da corriere per portare pacchi da Reggio Calabria a località che gli verranno comunicate al [...] Vai alla recensione »
sarò di parte cmq è un grande film. Sono unop degli attori no protagonisti, tra le foto non ci sono cmq interpreto con vincenzo scuruchi uno degli agenti di ps che fermano il protagonista. Ottimo cast e ottime location. Un abbraccio a tutti gli amici che ci hanno lavorato. Massimo
Un bel film italiano intenso e realistico. Il film rispecchia il periodo che sta passando il nostro paese e ti tiene col fiato sospeso fino alla fine.
sarò di parte cmq è un grande film. Sono unop degli attori no protagonisti, tra le foto non ci sono cmq interpreto con vincenzo scuruchi uno degli agenti di ps che fermano il protagonista. Ottimo cast e ottime location. Un abbraccio a tutti gli amici che ci hanno lavorato. Massimo
Film drammatico interpretato magistralmente da attori noti e meno noti La trama, intensa molto reale prende l'attenione del pubblico trasportandolo per la sua tenacia,drammaticita' e schiettezza.ottima l'interpretazione globale di tutti gli attori..voto 8.
buon film,eccetto che per la seconda parte un pò troppo affrettata , qualche dubbio sulla trama,non sempre chiara, marchioni nella parte,rende plausibile la sua interpretazione
Il film non è male, ma soffre di confusione. Insomma non è chiaro, perde qualcosa in sceneggiatura mentre fa bella figura con l'impianto scenico. Bravi gli attori. Regia discontinua. Con maggiore impegno nella scittura (senza birignao di fondo) sarebbe stato notevole per originalità e serietà.
Soggetto inverosimile, sceneggiatura dispersiva, nessuno stimolo. Resistere fino alla fine è un atto di puro masochismo. Improponibile e inguardabile.
spunti interessanti ma il film risulta alla fine dispersivo. buone le intenzioni ma i risultato lascia un po a desiderare.
Un esordio italiano che non pretende assistenze o benevolenze, ma propone un noir permeato di scenari, emozioni e umori di più che dignitoso livello. In «Sulla strada di casa» Emiliano Corapi racconta le ore disperate di un giovane imprenditore (un concentrato Vinicio Marchioni) trascinato dal bisogno in un maledetto imbroglio di bande criminali e trasporti di merce proibita che si complica fino a [...] Vai alla recensione »
Filmaker romano sinistrorso che scopre la guerra sulla propria pelle (20 sigarette), ombroso cavallaro toscano (Cavalli) e ora piccolo imprenditore ligure corriere suo malgrado della criminalità organizzata. Vinicio Marchioni è il miglior attore uscito dal Romanzo criminale tv dove era l’indimenticabile Freddo. In Sulla strada di casa lo vediamo inadeguato uomo d’azione per impedire che la sua famiglia [...] Vai alla recensione »
Il primo lungometraggio di Emiliano Corapi è curioso e molto originale. Il tema è tristemente attuale: il dramma di due uomini normali, deboli e impauriti, che accettano di lavorare per la malavita, probabilmente la ’ndrangheta, per salvarsi dalla crisi economica. Nel caso di Alberto, Vinicio Marchioni, un piccolo imprenditore ligure sull’orlo del fallimento, si tratta di salvare il tenore di vita [...] Vai alla recensione »
Un esordio italiano che non pretende assistenze o benevolenze, ma propone un noir permeato di scenari, emozioni e umori di più che dignitoso livello. In «Sulla strada di casa» Emiliano Corapi racconta le ore disperate di un giovane imprenditore (un concentrato Vinicio Marchioni) trascinato dal bisogno in un maledetto imbroglio di bande criminali e trasporti di merce proibita che si complica fino a [...] Vai alla recensione »
Ci saranno tanti problemi in Italia, ma vediamo in questo film che almeno uno è stato risolto, l'assenza di intasamenti sulla tratta per Reggio Calabria. Racconto morale sulla dissoluzione dell'homo italicus, sia che appartenga alla classe degli imprenditori, degli sfigati o dei criminali e perfino degli albergatori: si dimostrano tutti equamente dilettanti allo sbaraglio.