Negli Stati Uniti il 2 aprile è uscita in dvd una serie di cui in Italia ancora non si era parlato, e che a breve sarà acquisita da una emittente nazionale, una delle due major più importanti, Rai o Mediaset. Questo "disinteresse" è quanto meno singolare, dati i personaggi in gioco. La protagonista Martha Gellhorn non è forse un nome così noto al grande pubblico, ma quello di Ernest Hemingway lo è. E lo sono quelli di Nicole Kidman e di Clive Owen, i protagonisti, due numeri uno del grande schermo.
Si tratta di una storia di guerra, passione e amore in un quadro culturale molto alto naturalmente dati i soggetti, tra due personaggi che in quell'epoca, siamo nel 1936, tennero banco in quello che oggi chiameremmo gossip, andando, quasi, a contrastare un'altra storia d'amore che era letteralmente al centro dell'attenzione, del pettegolezzo, e dello scandalo, di tutto il mondo: la vicenda amorosa regale fra Edoardo VIII, principe di Galles, che rinunciò alla corona di Inghilterra per amore della borghese Wallis Simpson.

Hemingway & Gellhorn è diretto da Philip Kaufman che dovrebbe essere considerato una garanzia: aveva già dato prova di saper sostenere una vicenda come questa col suo precedente Henry & June, la storia incentrata sul matrimonio di un altro grande della letteratura americana, Henry Miller.
Dunque 1936, guerra di Spagna. In America, tra gli intellettuali, i giornalisti e l'alta borghesia, è l'argomento alla moda, da difendere e diffondere. Ecco che siamo nel salotto del già grande, riconosciuto scrittore di Chicago, e un altro autore star, John Dos Passos, sta mostrando una pellicola sulla guerra, per raccogliere fondi per i volontari americani che stanno per raggiungere la Spagna, per difendere gli ideali anti fascisti. Una donna bionda, molto bella, con l'apparenza di una sognatrice, ma in realtà molto concreta, ironica e coraggiosa, ascolta e osserva attenta: è la giornalista Martha Gellhorn.
Rumoroso e grezzo, ma di grande fascino, entra Hemingway nella stanza del suo salotto. Gli sguardi sono chiari e la decisione della Gellhorn, sicuramente dettata dalla curiosità e dal comune spirito di avventura di quella fascia, di partire per il fronte, risulta già un preludio di qualcosa che, ineluttabilmente, avverrà. Martha parte come inviata di guerra, e Ernest, sensibile all'atto coraggioso e ... alla donna, la raggiunge a Madrid.
È la premessa che già rappresenta in generale la cultura e la vita di Hemingway, sempre curioso, mai stanziale, attivo tra Stati Uniti, Cuba, la Costa Azzurra e appunto la Spagna.
Martha Gellhorn fu una delle tante mogli-vittime di Hemingway, carattere complicato e impossibile soprattutto in ... quel campo. Il matrimonio con la prima moglie, Hadley Richardson, conosciuta appena tornato dalla guerra, dall'Italia, nel 1919, venne subito compromesso dalla frequentazione con la giornalista di Vogue Pauline Pfeiffer, con la quale lo scrittore andò a convivere a Key West, in Florida, dove scrisse "Addio alle armi". E poi l'Africa, e ancora Cuba e la guerra. Ed ecco il terzo amore, questa Martha. Jerry Stahl e Barbara Turner, gli sceneggiatori del film di Kauffman, puntano proprio sulla passione ma inseriscono momenti di documentario, con spezzoni di guerra e pellicole originali di inviati sul fronte spagnolo, ma con un sottofondo quasi di maniera nella descrizione dei protagonisti. Sarebbe bastato aderire al carattere dei due personaggi, non c'era bisogno di altra "fiction". Comunque sia quella storia d'amore, difficile, complessa fin che si vuole, favorì la stesura di uno dei più grandi romanzi del novecento, forse il più amato dallo stesso autore, "Per chi suona la campana".