Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Philip Kaufman |
Attori | Nicole Kidman, Clive Owen, Robert Duvall, Connie Nielsen, Rodrigo Santoro, Parker Posey Molly Parker, Tony Shalhoub, Mark Pellegrino, David Strathairn, Jeffrey Jones, Brooke Adams, Santiago Cabrera, Joan Chen, Peter Coyote, Diane Baker, Patrick Mapel, Nancy Guerriero. |
MYmonetro | 2,93 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 12 dicembre 2018
HBO continua la produzione di film per la tv di grande qualità. Questa volta è il turno di Hemingway & Gellhorn con Clive Owen e Nicole Kidman. Il film ha ottenuto 5 candidature agli Emmy Awards, 2 candidature a SAG Awards,
CONSIGLIATO SÌ
|
Ernest Hemingway è già uno scrittore più che famoso quando incontra Martha Gellhorn. Trai due si stabilisce subito un intesa che spinge lo scrittore a lasciare a casa moglie e figli per raggiungere la Spagna in piena guerra civile dove entrambi collaboreranno con Joris Ivens nella realizzazione di Terra di Spagna insieme a John Dos Passos. Ernest e Martha si sposeranno e il matrimonio durerà 5 anni tra slanci di passione e tensioni.
Non si può dire che Philip Kaufman non sia interessato alle vicende che riguardano le vite di importanti autori della letteratura mondiale. Dopo Henri & June (Anaïs Nin, Henry Miller) e Quills - La penna dello scandalo affronta ora una coppia tanto nota quanto complessa.
Il rischio di un film del genere è sempre quello di realizzare un museo delle cere in movimento in cui lo spettatore vada a ricercare caratteri e somiglianze. Qui, oltre ai già citati, incontriamo Robert Capa nonché un Orson Welles cacciato in malo modo da Hemingway dagli studi in cui si registra la voce narrante del documentario di Ivens. Kaufman sa però come svincolarsi da questo tipo di legame per proporre non solo le vite di due personalità note ma il contesto storico in cui la loro vicenda privata è andata assumendo contorni sempre più definiti. Lo aiuta la struttura narrativa in flashback.
È infatti una Gellhorn ormai anziana (ma ancora incapace di rinunciare all'azione) che riflette sui suoi trascorsi a partire dalla sessualità su cui esprime considerazioni (in relazione ai maschi) che alcune scene di passione sembrerebbero poi smentire. Quello che conta però, va ribadito, è leggere l'impegno partecipe e al contempo inficiato da spavalderia dello scrittore e l'analisi da giornalista di lei in un mondo martoriato da conflitti.
Kaufman non nasconde (così come aveva fatto prima di lui Ken Loach in Terra e libertà) il ruolo burocratico ed oppressivo nei confronti delle altre forze di sinistra giocato dai russi nella guerra civile spagnola e ci offre anche un inedito Robert Duvall nei panni di un bolso ed arrogante generale sovietico. Il passaggio alla Zelig dalla fiction a colori a scene di repertorio in cui i due interagiscono con gli eventi impone allo spettatore il confronto con la Storia e questo, in tempi di memoria labile, si rivela sempre utile.
Il film in se non è male, anzi per certi versi punta anche sull'originale ma la qualità che lo rende imperdibile sono le due star: Nicole Kidman e Clive Owen. Belli, bravi capaci di trasmettere ancora delle emozioni. Nicole Kidman poi supera leggermente Clive Owen in fatto di bravura interpretando al suo meglio una Martha Gellhorn mai vista prima in una pellicola.