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vannyx89
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lunedì 10 ottobre 2011
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the dark side
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“ Un viaggio onirico nella mente di un ballerina in cui realtà e immaginazione creano un ‘alchimia perfetta ”
Nina ( Natalie Portman ) , una giovane ballerina di New York , ambiziosa e fragile al tempo stesso , vede assegnarsi il ruolo della definitiva consacrazione , un ruolo che sente di poter interpretare solo a metà . Infatti il coreografo Thomas Leroy ( Vincent Cassel ) le assegna il doppio ruolo del cigno bianco e del cigno nero nella sua personale rivisitazione dell’opera “Il lago dei cigni” , da qui partirà la incessante ricerca per trovare il suo lato oscuro capace di farla arrivare alla perfezione nell interpretazione del cigno nero .
Un film sul mondo della danza , tema molto usato in questi ultimi anni dal mondo del cinema , che ha portato alla creazione di film molto spesso identici e fini a se stessi , con trame prevedibili e finali da “favola”.
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“ Un viaggio onirico nella mente di un ballerina in cui realtà e immaginazione creano un ‘alchimia perfetta ”
Nina ( Natalie Portman ) , una giovane ballerina di New York , ambiziosa e fragile al tempo stesso , vede assegnarsi il ruolo della definitiva consacrazione , un ruolo che sente di poter interpretare solo a metà . Infatti il coreografo Thomas Leroy ( Vincent Cassel ) le assegna il doppio ruolo del cigno bianco e del cigno nero nella sua personale rivisitazione dell’opera “Il lago dei cigni” , da qui partirà la incessante ricerca per trovare il suo lato oscuro capace di farla arrivare alla perfezione nell interpretazione del cigno nero .
Un film sul mondo della danza , tema molto usato in questi ultimi anni dal mondo del cinema , che ha portato alla creazione di film molto spesso identici e fini a se stessi , con trame prevedibili e finali da “favola”. Da questo filone tipicamente “teenager” si discosta ampiamente Black Swan , un film d’autore , diciamo anche un film per pochi , con un ritmo serrato dovuto ai continui colpi di scena e alla totale assenza di banalità , in cui lo spettatore si trova suo malgrado coinvolto in una storia per molti aspetti dark e che non sembra prospettare vie d’uscita e induce a una sorta di stato d’ansia .
Il film spazia dal drammatico al thriller , e non disdegna qualche momento tipicamente horror , la protagonista è ingabbiata , costantemente sotto pressione e in preda a visioni non sempre piacevoli. Natalie Portman ci offre una grande prova attoriale , mostrandoci tutte le debolezze , le paure , le insicurezze di Nina , un ruolo cucito addosso a lei , anche grazie al suo aspetto fisico che ben la integra al mondo della danza .
Il regista Darren Aronofsky dimostra ancora grandi doti registiche e di direzione degli attori , molto bella la fotografia , il film passa in modo piacevole nonostante le quasi 2 ore , indice di una buona sceneggiatura e di un buon ritmo di fondo .
Consigliato a chi è appassionato di danza classica ma non solo , certamente un film da affrontare con una discreta carica di buon umore e senza la pretesa di aspettarsi un capolavoro .
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notedo
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mercoledì 5 ottobre 2011
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cinema spericolato
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Non mi sono lasciato condizionare dai fischi o dagli applausi che sono scaturiti da questo film. Il contenuto,dal punto di vista narrativo, fa parte di un certo cinema spericolato,però trattasi di un film che esce dallo schermo con risultati molto interessanti. Bravissima PORTMANN (lo stampatello è dovuto).
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kronos
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lunedì 3 ottobre 2011
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l'originalità non è tutto
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Ci si lamenta continuamente della mancanza d'originalità del cinema odierno ... come se fosse facile trovare storie nuove dopo cent'anni e passa di pellicole.
Ma si può fare dell'ottimo cinema, rimescolando opportunamente gli ingredienti, pur partendo da storie già raccontate da altri, come "il cigno nero" di Aronofsky ci dimostra.
Le influenze mutuate da illustri predecessori sono indiscutibili: parliamo di una classicissima storia di sdoppiamento di personalità, arricchita da svariate influenze argentiane ('Suspiria', 'Opera'), ma il tutto è stato rielaborato in maniera personale e, soprattutto, girato e interpretato con grande passione e convinzione.
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Ci si lamenta continuamente della mancanza d'originalità del cinema odierno ... come se fosse facile trovare storie nuove dopo cent'anni e passa di pellicole.
Ma si può fare dell'ottimo cinema, rimescolando opportunamente gli ingredienti, pur partendo da storie già raccontate da altri, come "il cigno nero" di Aronofsky ci dimostra.
Le influenze mutuate da illustri predecessori sono indiscutibili: parliamo di una classicissima storia di sdoppiamento di personalità, arricchita da svariate influenze argentiane ('Suspiria', 'Opera'), ma il tutto è stato rielaborato in maniera personale e, soprattutto, girato e interpretato con grande passione e convinzione.
Il risultato è un film coinvolgente, serrato, visionario, magnificamente recitato ... da non perdere.
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metalsoldier
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domenica 2 ottobre 2011
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curato molto bene, ma a me non è piaciuto
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La storia sembra presa da una puntata di Amici di canale 5.
Mediocre come opinione soggettiva, perchè se i vari profissionisti che ci hanno lavorato a questo film fanno pesare la loro mano a favore del film, la sostanza poi non è nulla di che e per me la sostanza conta più della forma. Prima di vederlo mi sono fatto ingannare da trailer e foto che mi hanno fatto pensare ad un film fantasy, ma così non è.
Il film risulterà buono per un pubblico di poche pretese.
[+] non è più tempo di "via col vento"
(di notedo)
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tiamaster
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mercoledì 21 settembre 2011
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molto notevole
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un film veramente notevole con una portman giustamente premiata con l'oscar perchè veramente bravissima,il film è veramente riuscito e progettato al meglio,perchè anche se la portman praticamente non apre bocca,il regista riesce benissimo a far capire cio che pensa,e anche nel finale tu riesci a capire tutto anche se non ci sono spiegazioni,e la vicenda non è mica semplicissima,il personaggio della madre della prottagonista è visto e rivisto.
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cassandra85
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martedì 6 settembre 2011
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la perfezione, uccide!
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«È difficile mantenersi a lungo in uno stato di perfezione, e per legge naturale ciò che non può progredire regredisce» scriveva Velleio Patercolo, e sembra essersi ispirato proprio a questa massima Darren Aronofsky in Black Swan (2010). Nina (Natalie Portman), una gracile ballerina del New York City Ballet, ottiene l’ambita parte della protagonista del riadattamento del Lago dei Cigni ad opera dell’affascinante coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel). Così raccontata, potrebbe apparire la solita storia del backstage di un Balletto fatto di piroette, anoressia, tulle bianco e competizione. È molto di più. Di narrativo c’è ben poco, si tratta di un’ispezione introspettiva, di una discesa al grado zero del corpo e della mente dell’attore, per rinascere personaggio.
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«È difficile mantenersi a lungo in uno stato di perfezione, e per legge naturale ciò che non può progredire regredisce» scriveva Velleio Patercolo, e sembra essersi ispirato proprio a questa massima Darren Aronofsky in Black Swan (2010). Nina (Natalie Portman), una gracile ballerina del New York City Ballet, ottiene l’ambita parte della protagonista del riadattamento del Lago dei Cigni ad opera dell’affascinante coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel). Così raccontata, potrebbe apparire la solita storia del backstage di un Balletto fatto di piroette, anoressia, tulle bianco e competizione. È molto di più. Di narrativo c’è ben poco, si tratta di un’ispezione introspettiva, di una discesa al grado zero del corpo e della mente dell’attore, per rinascere personaggio. È questa la vera storia del film: seguire le vicissitudini della spasmodica ricerca di aderenza al personaggio da interpretare, in una lotta col proprio io per divenire altro da sé che non lascia scampo. La perfezione non si raggiunge laddove il ruolo calza a pennello per inclinazione naturale; così Nina, splendido e delicato cigno bianco, farà a pugni con la propria leggiadria e con la propria vita per incarnare la passionalità, la forza e la sicurezza del cigno nero. Cresciuta tra nastri rosa e bambole di pezza, da una madre frustrata, Nina comincia ad esplorare il proprio corpo, mediante saffiche relazioni, ispirate dalla competizione con la rivale, la carnale e passionale Lily, nel ruolo di Odile, il cigno nero. Una ricerca del personaggio tutta giocata sugli eccessi del sesso, della droga, dell’autolesionismo, dell’omicidio. Una climax inquietante e vorticosa capace di tenere lo spettatore in bilico tra ansia angosciosa e smania malinconica. Salvo scoprire solo in conclusione si trattasse di elucubrazioni mentali. Il finale autodistruttivo non vuole certo essere ad effetto, piuttosto un vademecum per l’esercizio dell’attore; non più l’arte fine a sé stessa, ma l’arte come incarnazione: uccisione e rinascita. Una prova d’attore senza pari, quella di Natalie Portman che con la sua faccia pulita ha dimostrato non solo di essere all’altezza del ruolo, e lo palesa il meritatissimo premio oscar come migliore attrice, che tra l’altro non è l’unico ottenuto in questo ruolo, ma anche di aver raggiunto quella “perfezione” tanto ambita dal suo personaggio. L’intero cast, da Mila Kunis (Lily) a Vincent Cassel (T. Leroy), a Winona Ryder (Beth Macintyre) ha servito il ruolo, pur essendo i personaggi da loro interpretati psicologicamente meno sviluppati o appena accennati rispetto alla protagonista intimamente scandagliata e dipinta per sfumature. Al di là di qualsiasi classificazione in generi, il film non lascia spazio ai “so and so”, l’apprezzamento non può che essere totale.
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framenne
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martedì 6 settembre 2011
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la ricerca della perfezione
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Nina e' una giovane e talentuosa ballerina nella compagnia del New York Ballet. Si troverà' ad impersonare la protagonista del lago dei cigni rivisitato da un famoso ed esigente coreografo che la spingerà' ai limiti di se stessa nella ricerca della perfezione.
Natalie Portman e' geniale nell'impersonare le paure, le incertezze e le manie di questa giovane ballerina, che riuscirà' a raggiungere il suo obiettivo, estirpando il demone,il cigno nero appunto, che c'è' in lei.
La musica e le ambientazioni rispecchiano perfettamente lo stato d'animo della protagonista.
Da vedere, per amanti del genere Noir.
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nemesi85
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lunedì 5 settembre 2011
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coinvolgente
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di sicuro non è ciò che mi aspettavo... avevo intuito qualcosa dal trailer ma mai mi sarei aspettata quello che ho visto. la protagonista è stata davvero impeccabile nell'interpretare il ruolo della ballerina torturata dalla sua stessa psiche, davvero affascinante. si percepisce con forza la sua fragilità, la sua instabilità, la maniacale ricerca della perfezione e questo è un aspetto del film che ho apprezzato tanto; a tratti davvero inquietante, la tensione sale a piccoli gradini dalla prima scenda del film, tensione che poi esplode poco prima del balletto finale. ho trovato però il finale abbastanza scontanto, anche se in fin dei conti anche l'unico possibile vista la traccia del film.
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di sicuro non è ciò che mi aspettavo... avevo intuito qualcosa dal trailer ma mai mi sarei aspettata quello che ho visto. la protagonista è stata davvero impeccabile nell'interpretare il ruolo della ballerina torturata dalla sua stessa psiche, davvero affascinante. si percepisce con forza la sua fragilità, la sua instabilità, la maniacale ricerca della perfezione e questo è un aspetto del film che ho apprezzato tanto; a tratti davvero inquietante, la tensione sale a piccoli gradini dalla prima scenda del film, tensione che poi esplode poco prima del balletto finale. ho trovato però il finale abbastanza scontanto, anche se in fin dei conti anche l'unico possibile vista la traccia del film. complimenti agli attori e al regista che ha saputo creare un'atmosfera davvero coninvolgente.
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smettoquandovoglio
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sabato 3 settembre 2011
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fantastico
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Questo film meritava l'oscar! Aronofsky, Portman e Cassel sono da 10. Capolavoro
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leonilde58
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martedì 16 agosto 2011
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attrice bravissima
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Attrice brava. il film più che dramma è horror.
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