Il cigno nero |
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Un film di Darren Aronofsky.
Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey.
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Titolo originale Black Swan.
Thriller,
durata 110 min.
- USA 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 18 febbraio 2011.
- VM 14 -
MYMONETRO
Il cigno nero
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"chi sei?" -"sono una ballerina"di annalisarcoFeedback: 3475 | altri commenti e recensioni di annalisarco |
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martedì 11 settembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Black Swan”: la piccola scritta bianca d'apertura inghiottita dallo sfondo nero. Questi i colori contrastanti e dominanti nella pellicola di Aronofsky. Nina: dolce, insicura, prigioniera di una madre che cerca nella figlia la realizzazione dei suoi sogni di ragazza; Lily: sensuale, misteriosa, intrigante. Insieme sarebbero un perfetto Cigno Bianco e Cigno Nero, come la protagonista de Il Lago Dei Cigni, spettacolo di apertura della nuova stagione di un'importante compagnia di danza di New York che ha scelto Nina come nuova icona. Ma lei riesce a rappresentare solo il primo dei cigni. L'ambizione è ciò che la costringe ad entrare in contatto con ogni parte di sé, perché lei non fa la ballerina, è una ballerina, e se il ruolo richiede una versatilità che non possiede, Nina mette in discussione sé stessa, non le sue doti. E' lei che non va, è lei che sente graffiare dentro di sé una parte del tutto repressa di lei, la donna che è stata soffocata per tutti questi anni dai controlli ossessivi della madre, dalla mancanza di una figura maschile nella sua vita, di amici. Iniziano le visioni e gli sfoghi sulla pelle, un auto-punirsi per quello che non è, un tentativo di togliere questo “involucro” di pelle che impedisce al Cigno Nero di emergere. Cosa che avverrà alla prima dello spettacolo, quando Nina, inaspettatamente, risulterà essere perfetta nella parte del Cigno Nero, e leggermente imprecisa in quella del Cigno Bianco. Sempre a contatto con gli specchi,con l'aspirazione della perfezione, il ballerino è costretto a confrontarsi con tutte le sfaccettature del proprio carattere per entrare nei vari ruoli assegnati. E lo specchio è anche ciò che porrà fine alla vita di Nina che si trafiggerà con una parte di vetro rotto durante una delle sue visioni. Aronofsky è stato in grado di proporre un thriller psicologico ambientato in uno scenario sobrio che mantiene sempre una fotografia molto realistica e che trova un perfetto accordo con il percorso della protagonista.
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