Il cigno nero |
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Un film di Darren Aronofsky.
Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey.
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Titolo originale Black Swan.
Thriller,
durata 110 min.
- USA 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 18 febbraio 2011.
- VM 14 -
MYMONETRO
Il cigno nero
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il volo radente di Darren Aronofskydi quieromirarFeedback: 1436 | altri commenti e recensioni di quieromirar |
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giovedì 3 marzo 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tradire le attese non è un peccato capitale per un film, se la contropartita è una qualche efficacia espressiva. Quando però uno spunto felice si tramuta rapidamente in una sequela di banalità, il risultato è imperdonabile. Il tema del doppio ha sempre avuto ampia fortuna al cinema, ma ciò non toglie che sia necessaria finezza psicologica per tratteggiarlo con un minimo di coerenza. È esattamente questo che manca a “Il cigno nero”, dove Darren Aronofsky imbocca la via più semplice per narrare il delirio di una ballerina consacrata al suo ruolo a costo di smarrire il confine tra immaginazione e realtà. Le figure che si mostrano nel buio, le aggressioni, i momenti splatter provengono da un immaginario talmente scontato e raffazzonato da scivolare inesorabilmente nel ridicolo. La parte iniziale della pellicola mostra un uso intelligente della cinepresa che, nell’assecondare i movimenti di danza, ne mette in luce il carattere a suo modo claustrofobico: è infatti l’unica arte in cui tutto inizia e si conclude con il corpo, trasformando la libertà in prigionia e dando a quest’ultima il sapore della libertà. L’illusione che si stia assistendo a qualcosa che valga il prezzo del biglietto dura poco: strizzando l’occhio al thriller e all’erotismo, la regia fallisce su entrambi i fronti scegliendo immagini che stuzzichino gli spettatori senza divenire mai momenti di autentica tensione. Mentre Vincent Cassel si conferma una delle figure più inespressive mai apparse sul grande schermo, Natalie Portman offre tutto ciò che può sul piano interpretativo nonostante un copione di bassa lega. Winona Ryder costruisce in modo credibile la figura di una donna sul viale del tramonto e Barbara Hershey, nel ruolo della madre della protagonista, ha un’indubbia presenza scenica, ma è difficile imporre le proprie qualità quando si è scelto di volare programmaticamente basso.
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