Il cigno nero |
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Un film di Darren Aronofsky.
Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey.
continua»
Titolo originale Black Swan.
Thriller,
durata 110 min.
- USA 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 18 febbraio 2011.
- VM 14 -
MYMONETRO
Il cigno nero ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Delirio di una Ballerina o Requiem for a ballerina
di Amo_solo_i_bei_filmFeedback: 100 |
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mercoledì 23 febbraio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Black Swan....o si potrebbe dire Delirio di una Ballerina o Requiem for a Ballerina parafrasando i titoli dei precedenti, inquietanti film di Aronofsky ai quali è certamente legato da un fil rouge (o un filo di pazzia fate voi) per l'onirica rappresentazione - Darren è in questo insuperabile - della "caduta" dei protagonisti che cedono, consapevolmente, ai loro fantasmi. E' un film che ti mette knock out più volte, come daltronde faceva the Wrestler, come in quest'ultimo ha al centro del suo racconto un corpo, dapprima santificato e poi martorizzato: un corpo che cambia nel caso di Nina (è la scoperta di una sessualità ancora confusa) fino a frantumarsi nelle conseguenze estreme (lì invece era il corpo decandente di Randy che non riesce più a sostenere un'anima che non si arrende all'inevitabile, anche qui fino alle estreme conseguenze ); ma anche una mente che si dissolve, ben prima del corpo, in una vorticosa caduta senza fine. Nina come Randy realizzano consapevolmente il piacere di una fine tutto sommato voluta e cercata fin dall'inizio, immolandosi alla perfezione dei propri gesti (la danza ed il wrestling in fondo si somigliano...) E' un film dove la mano del regista si avverte e come, l'uso della camera a mano serve ad esaltare il delirio della protagonista (come in requiem for a dream dove le riprese "soggettive" di Marion nei momenti più significativi del film danno allo spettatore un senso claustrofobico che difficilmente lo abbandona alla fine del film); l'uso delle luci e delle ombre aumenta il senso di lucida follia che si impadronisce della protagonista; non è saccente Darren (come era stato in the Fountain), non esagera bei suoi interventi, ma è premuroso verso la sua creatura come una leonessa con i suoi cuccioli: un oscar alla regia non sarebbe affatto uno scandalo due parole sugli attori: sulla Portman è stato detto tutto...che altro dire? che non ha paura di rischiare, facendo del suo corpo uno strumento immolato all'arte (il cinema lo è certamente): come in the Closer non ha remore di utilizzarlo come necessario mezzo narrativo (e la scena dell'autoerotismo dopo tutto è assai più complicata del mostrare una tetta o un sedere) e glorificarlo (vabbè dai sdoganiamo con l'Oscar l'orgasmo femminile :D) a Lei l'Oscar è doveroso per il film in questione ma anche per la carriera (ha mai sbagliato un film questa signora?) Mila Kunis: Mi ha sorpreso, non la conoscevo, e inconsapevolmente avevo dei pregiudizi. Invece se la cava egregiamente nella parte di alter ego di Nina, e il premio a Venezia non mi appare più esagerato; Winona Ryder: sono contenta del suo ritorno, attrice talentuosa quanto tormentata trova in Beth un personaggio che pare disegnato per lei. Bentornata V. Cassel: non 'è molto da dire...è un attore francese che interpreta un coreografo...francese
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