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nalipa
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sabato 5 marzo 2011
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aronofsky....
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non é stato molto originale e ha fatto finire il film esattamente come finiva il suo precedente.... probabilmente secondo lui ci si libera e si trova il tanto agognato equilibrio solo con la morte.....perché la convivenza del bene e il male spesso risulta troppo difficile (ogni tanto lo penso anche io)....brava la Portman... ma tute le volte che nei film che interpreta piange non posso fare a meno di pensare a "Leon"....
Complessivamente il film mi é piaciuto e anche Cassel e gli altri attori li ho trovati in parte e bravi oltre alle bellissime scene del balletto con la meravigliosa musica....pero' ....forse avrei gradito più approfondimento riguardo la duplicità dell'essere anziché l'accento, forzato, sull'aspetto erotico come risoluzione all'incapacità di apprezzare la vita pienamente.
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non é stato molto originale e ha fatto finire il film esattamente come finiva il suo precedente.... probabilmente secondo lui ci si libera e si trova il tanto agognato equilibrio solo con la morte.....perché la convivenza del bene e il male spesso risulta troppo difficile (ogni tanto lo penso anche io)....brava la Portman... ma tute le volte che nei film che interpreta piange non posso fare a meno di pensare a "Leon"....
Complessivamente il film mi é piaciuto e anche Cassel e gli altri attori li ho trovati in parte e bravi oltre alle bellissime scene del balletto con la meravigliosa musica....pero' ....forse avrei gradito più approfondimento riguardo la duplicità dell'essere anziché l'accento, forzato, sull'aspetto erotico come risoluzione all'incapacità di apprezzare la vita pienamente........
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marcot
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sabato 5 marzo 2011
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un balletto psicologico
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Io non sono un intenditore ma questo film l'ho travato davvero bello!
drammatico e viscerale, ti trascina in un crescendo continuo,
malgrado ci si aspetti il finale si è totalmente rapiti e coinvolti.
Bravissima Natalie Portman, ma Mila Kunis le tiene egregiamente testa.
Ottimo, consigliatissimo (e condivido il divieto ai minori 14)
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mikado
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sabato 5 marzo 2011
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per viaggiare nella mente umana serve la patente.
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Oramai le critiche posivive per questo film giungono come un fiume in piena, si fanno largo, forti dell'Oscar alla Portman e osannano un film che a mio modesto parere resta confuso e sopravvalutato. Molti potranno dire dalla loro, che è il secondo capolavoro introspettivo di Aronofsky dopo "The Wrestler", che una Natalie Portman così non s'era mai vista, che se non ci fosse stato "Il discorso del re", avrebbe fatto incetta di premi. Vero. Forse.
Nessuno però si è accorto della traboccante quantità di scene da horror di basso livello, quelle che mirano solamente a causare un breve batticuore, supportate dal sonoro e dalla repentina comparsa di qualcuno dietro la schiena del protagonista.
La mia non è una bocciatura totale, sia chiaro; c'è molto di peggio, però se guardo le aspettative, non posso che ritenermi deluso.
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Oramai le critiche posivive per questo film giungono come un fiume in piena, si fanno largo, forti dell'Oscar alla Portman e osannano un film che a mio modesto parere resta confuso e sopravvalutato. Molti potranno dire dalla loro, che è il secondo capolavoro introspettivo di Aronofsky dopo "The Wrestler", che una Natalie Portman così non s'era mai vista, che se non ci fosse stato "Il discorso del re", avrebbe fatto incetta di premi. Vero. Forse.
Nessuno però si è accorto della traboccante quantità di scene da horror di basso livello, quelle che mirano solamente a causare un breve batticuore, supportate dal sonoro e dalla repentina comparsa di qualcuno dietro la schiena del protagonista.
La mia non è una bocciatura totale, sia chiaro; c'è molto di peggio, però se guardo le aspettative, non posso che ritenermi deluso. Soprattutto perchè lo si accosta a "The Wrestler", cinema a mio avviso, di tutt'altro livello.
E voglio aggiungere, che la prova stratosferica di un singolo attore non porta l'intero film sull'olimpo. Jack Nicholson ed il suo "A proposito di Schmidt" (tanto per citarne uno) ne sono la prova.
Aronofsky rimandato.
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luana
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venerdì 4 marzo 2011
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schierarsi comporta una idea di cinema?
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Tra un film piatto "normale" ma intellegibile e un altro che abbraccia in un crescendo, il parossismo e la ridicolaggine schierarsi indicherebbe una idea di cinema. Caro BRIAN77 dovresti essere un fan di spot pubblicitari o di video musicali perchè lì CI SANNO CERTO FARE CON LE IMMAGINI ma un film è soprattutto un discorso che implica vari livelli. Se tu riesci sempre ad estrapolare questa benedetta regia dal discorso, beh..fai il tifo per film monchi date le tue ben note e abili vivisezioni. Nel discorso del re almeno la regia è coerente al discorso. In black swan tutte le potenzialità di un discorso interessante vanno in frantumi perchè la regia folleggia troppo.Che peccato!! Poi senti Firth ha vinto l'Oscar per un ruolo delicato e non facile ma grande attore non si può dire che sia.
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Tra un film piatto "normale" ma intellegibile e un altro che abbraccia in un crescendo, il parossismo e la ridicolaggine schierarsi indicherebbe una idea di cinema. Caro BRIAN77 dovresti essere un fan di spot pubblicitari o di video musicali perchè lì CI SANNO CERTO FARE CON LE IMMAGINI ma un film è soprattutto un discorso che implica vari livelli. Se tu riesci sempre ad estrapolare questa benedetta regia dal discorso, beh..fai il tifo per film monchi date le tue ben note e abili vivisezioni. Nel discorso del re almeno la regia è coerente al discorso. In black swan tutte le potenzialità di un discorso interessante vanno in frantumi perchè la regia folleggia troppo.Che peccato!! Poi senti Firth ha vinto l'Oscar per un ruolo delicato e non facile ma grande attore non si può dire che sia. Cara MAREZIA viva o abbasso, Meglio: questo mi dà delle cose..quest'altro no. Ma forse è questo che intendevi.Bye bye.
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brian77
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venerdì 4 marzo 2011
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meglio il cigno
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Visto che c'è da schierarsi, mi schiero. Perché è in ballo l'idea stessa di cinema.
Il cigno nero sarà discutibile per la furbizia e per la banalità della situazione psicologica, ma c'è dentro tanto talento, ci sono dei momenti di cinema eccellente e nel suo insieme è una sfida di qualità notevole. Lascio da parte i discorsi sull'Oscar perché non mi interessano più di tanto, e comunque per me non è certo il film migliore dell'anno: ad esempio, è più importante e valido un film come The Social Network, dove il lavoro di cinema è meno esibito ma più sostanzioso.
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Visto che c'è da schierarsi, mi schiero. Perché è in ballo l'idea stessa di cinema.
Il cigno nero sarà discutibile per la furbizia e per la banalità della situazione psicologica, ma c'è dentro tanto talento, ci sono dei momenti di cinema eccellente e nel suo insieme è una sfida di qualità notevole. Lascio da parte i discorsi sull'Oscar perché non mi interessano più di tanto, e comunque per me non è certo il film migliore dell'anno: ad esempio, è più importante e valido un film come The Social Network, dove il lavoro di cinema è meno esibito ma più sostanzioso. Ma è un film in cui c'è parecchio da ammirare.
Il discorso del re è un film assolutamente nullo, senza mai un'idea dal primo minuto all'ultimo, tutto basato solo su attori che vogliono farci vedere quanto possono essere vacuamente bravi, in un'alternanza tristissima di primi piani insignificanti e di totali ancor più brutti: dovremmo trovarlo "importante " per il suo simbolismo da tiggì (ah, il re balbuziente che tiene il discorso della nazione contro Hitler...: sai che profondità simboliche), impossibile apprezzarlo per una qualità di cinema che non ha. E poi, francamente, perché dovrei impazzire per un attore che fa finta di essere balbuziente proprio non lo capisco: essere grandi attori è un'altra cosa.
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asiadafne
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venerdì 4 marzo 2011
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pesante
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film pesante e cervellotico....si salva l'interpretazione della Portman e "Il lago dei cigni"
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marezia
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giovedì 3 marzo 2011
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per i duri di comprendonio come luana
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luana, vedo che la tua comprensione dell'italiano è peggiorata e anche tanto! Io avrei paragonato che cosa? Sai che cosa vuol dire paragonare? Io ho
recensito una pellicola e cioè QUESTA e poi, tirando le somme, ho decretato IL MIGLIORE senza paragonare niente a nessuno, chiaro?
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luana
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giovedì 3 marzo 2011
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paragoni insensati
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Black swan è un brutto film. Il discorso del re non è un brutto film. Tematiche interessanti erano presenti in entrambi ma c'è poco da scrivere W e di esaltarsi. Certo è stata premiata l'umanità e la grande prova attorale ( Goffrey Rush in particolare ) rispetto alla stupida follia CINEMATOGRAFICA di quella bufala che è da sempre Aronofsky, Ma paragonare e TIFARE due film così antitetici non ha senso. Sono quei giochini del forum che lasciano il tempo che trovano.
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monnnyticia
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giovedì 3 marzo 2011
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=)
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Un bel film. Anche se un po' troppo ansiolitico, colpisce lo spettatore e lo incolla alla sedia. La Portman è bellissima e danzando recita ua parte che è totalmente fisica.
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(di lady libro)
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marezia
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giovedì 3 marzo 2011
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un giocattolone vuoto e furbacchione
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Pellicola che sembra creata per stupire e non per raccontare; senza un vero spessore ma piena di contrasti che riempiono lo schermo per quasi due ore facendoti sentire a volte un voyeur, altre un vero intellettuale alla scoperta dei segreti della psiche umana... In sintesi: morboso, fastidioso e lungo ma colorato e a suo modo affascinante (come lo può essere un certo tipo di horror). In sintesi, ora dopo averlo visto posso dire, ancora più convinta di prima: w "Il Discorso del re".
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