david
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martedì 17 febbraio 2009
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ormai 25 anni...
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Leggere il libro da cui questo film è tratto è credo sia importate per capire meglio la pellicola e le intenzioni del regista, che ne coglie senza banalizzare alcuni aspetti importanti.
Innanzitutto la caducità della vita, qualunque essa sia. Che sia una vita carica di colpi di scena o meno la strada è segnata inevitabilmente. Altro punto importante è l' intensità con cui si vive ogni istante della vita. Spesso infatti si ha la tendenza a vivere superficialmente ogni istante della quotidinità , condotta cercando di raggiungere traguardi, spremendo ogni goccia del corpo per raggiungere uno scopo, un fine; per poi rivedere tutto in chiave più profonda prossimi alla morte. Vivere la vita al contrario, come il protagonista,permette ovviamente di evitare questa umana contraddizione.
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Leggere il libro da cui questo film è tratto è credo sia importate per capire meglio la pellicola e le intenzioni del regista, che ne coglie senza banalizzare alcuni aspetti importanti.
Innanzitutto la caducità della vita, qualunque essa sia. Che sia una vita carica di colpi di scena o meno la strada è segnata inevitabilmente. Altro punto importante è l' intensità con cui si vive ogni istante della vita. Spesso infatti si ha la tendenza a vivere superficialmente ogni istante della quotidinità , condotta cercando di raggiungere traguardi, spremendo ogni goccia del corpo per raggiungere uno scopo, un fine; per poi rivedere tutto in chiave più profonda prossimi alla morte. Vivere la vita al contrario, come il protagonista,permette ovviamente di evitare questa umana contraddizione.
Ma non è solo la condizione singolare del piccolo Benjamin che gli permette di fare questa importante considerazione, ma è l'ambiente in cui il piccolo vecchio cresce: un ospizio frequentato da anziani prossimi alla morte, che consente alla persona di conoscere prima di tutto la paura dovuta alla fragilità del corpo e la fine inevitabile che questo comporta: "Uno può arrabbiarsi imprecare bestemmiare ma quando arriva la tua ora non puoi fare altro che mollare e lasciare andare"
Questo, associato alla condizione di "diverso", pone necessariamente il protagonista al di fuori degli eventi della storia, al fuori di quel flusso storicosociale ed individuale che coinvolge e spesso travolge le vite delle persone e che non permette di cogliere i dettagli, le intensità, dei momenti della vita se non in un secondo momento quando tutto deve per forza rallentare...
Lo evidenzia bene l'incontro tra lei, giovane 25enne presa dalla sua vita e dalla sua carriera di ballerina, che straparla e che si contrappone al silenzio riflessivo di lui che osserva ed ascolta.
Poi subito dopo si vede l' incidente che cambia tutto nella vita di lei che la pone come lui difronte all'inevitabile, "il precipizio" come lo chiama nel film, che coglie tutti prima o poi, in modo più o meno inaspettato.
La stessa lentezza del film è necessaria per permettere a chi osserva di cogliere "tra le righe ogni singola ruga del tempo"
I dialoghi servono semplicemente a porre l'accento su certi aspetti ma non sono mai determinanti proprio come nella vita, che cambia proprio in base alle opportunità che cogliamo e che non cogliamo.
Infine un piccola considerazione che è una costante di tutto il film.
Ricordiamoci sempre che la stragrande maggioranza di noi non sarà più quì tra un po' di tempo e non sarà men che meno ricordato in alcun modo. Dovremmo quindi guardarci tutti con la stessa pietà e lo stesso conforto con cui si guarda un innocente condannato a morte.
Ciò nonostante dobbiamo avere il coraggio di vivere una vita al meglio delle nostre possibilità ma con serintà senza illudersi che per noi sarà diverso: "nella vita niente dura e che questo è semplicemente un gran peccato, e basta"
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fefuccia88
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martedì 17 febbraio 2009
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film stupendo!!
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Non c'è altro da dire,è un film meraviglioso e i protagonisti Brad e Blanchett sono eccezionali!!
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guido22
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martedì 17 febbraio 2009
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dipende....
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se fincher puntava a dire " benjamin era esteticamente e esteriormente fuori dal comune ma interiormente era uno come tutti noi. Mentre i personaggi che ruotano intorno a Button nonostante siano esteriormente ordinari sono interiormente straordinari.....ma nonostante tutto...il tempo si porta via con se ogni cosa"
Se fincher voleva trasmettere questo bel film :) se no.....tecnicamente eccelso ma manca di mordente.
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innominato
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martedì 17 febbraio 2009
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verba volant sed scripta...
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"si é addormentata tutta la sala" é la tipica uscita di chi inizia a ronfare appena si spengono le luci e poi crepa dalla vergogna ...
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claudio73
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martedì 17 febbraio 2009
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peccato!
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Peccato, poteva essere un gran film se solo il regista avesse eliminato una mezzoretta di parti ripetitive ed inutili o quantomeno non così essenziali,che appesantiscono il film particolarmente nella fase centrale.Sicuramente originale e ben girato dal geniale Fincher,merita l'oscar per molte categorie tecniche(trucco,scenografia,fotografia)ma 13 candidature mi sembrano eccessive e a mio parere per le categorie più importanti premierei altri film,ad esempio "The millionaire" o "Il dubbio".
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monica
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lunedì 16 febbraio 2009
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il curioso melò di fincher
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Si rischia d'invecchiare dopo 163 minuti di pellicola.Sulbreve romanzo di Fitzgerald si poteva fare di più che ridurre il tutto ad un polpettone d'amore.
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natalia
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lunedì 16 febbraio 2009
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un bellissimo film!
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Uno dei piu belli film che ho visto ultimamente.
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dragoneme
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lunedì 16 febbraio 2009
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lo scialbo caso di beniamino bottone
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Polettone hollywoodyano in salsa di effetti speciali. Un Brad Pitt scialbo e inespressivo, una trama senza particolari emozioni ma soprattutto senza alcuna morale di fondo. Per questo il film sembra non finire mai! Troppo prolisso, nel raccontare una storia che non diventa mai avvincente o interessante. Basta un solo elemento narrativo (il giovane nato vecchio) ad essere elemento trainante della trama? Ovviamente no. Non buttate soldi per questo film...semmai guardatevi The Big fish (di Tim Burton) che (pur essendo ugualmente lungo e pur raccontando un'intera esistenza) è emozionante e coinvolgente.
[+] ma che ti sei visto? natale in crociera?
(di fefuccia88)
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[+] carissima fefuccia....
(di dragone)
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mikka_master
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lunedì 16 febbraio 2009
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bellissimo
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sicuramente un film da vedere
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calimero
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lunedì 16 febbraio 2009
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non leggete i critici, è vero cinema
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non spaventatevi della lunghezza del film: anzi è il cinema come uno se lo aspetta: storia originale, attori bravissimi (blanchett è luminosissima, Pritt che da solito non mi piace particolarmente, è tenero e commovente), c'e il ricco triste, la donna di colore generosa, il marinaio artista, l'amante che ti fa scoprire dei piaceri della vita etc...ruoli e valori che ti aspetti almeno di vedere al cinema, se nella realtà non sempre è cosi facile trovarle o almeno comprenderle. e per quasi 3 ore sei catturato da questa storia che non è per niente scontata, e hai la bella impressione che valeva proprio la pena di avere pagare un biglietto, anzi ne hai proprio per i tuoi soldi.
è un ottimo film, e vi farà riflettere sui parecchie cose, come il tempo che passa, e come dice il film, al momento della morte, è meglio lasciarsi andare con tranquilità.
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non spaventatevi della lunghezza del film: anzi è il cinema come uno se lo aspetta: storia originale, attori bravissimi (blanchett è luminosissima, Pritt che da solito non mi piace particolarmente, è tenero e commovente), c'e il ricco triste, la donna di colore generosa, il marinaio artista, l'amante che ti fa scoprire dei piaceri della vita etc...ruoli e valori che ti aspetti almeno di vedere al cinema, se nella realtà non sempre è cosi facile trovarle o almeno comprenderle. e per quasi 3 ore sei catturato da questa storia che non è per niente scontata, e hai la bella impressione che valeva proprio la pena di avere pagare un biglietto, anzi ne hai proprio per i tuoi soldi.
è un ottimo film, e vi farà riflettere sui parecchie cose, come il tempo che passa, e come dice il film, al momento della morte, è meglio lasciarsi andare con tranquilità.
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[+] giustissimo!!
(di fefuccia88)
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(di bimba)
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(di geppo)
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