Il curioso caso di Benjamin Button |
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Un film di David Fincher.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng.
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Titolo originale The Curious Case of Benjamin Button.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 159 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 13 febbraio 2009.
MYMONETRO
Il curioso caso di Benjamin Button ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Le stagioni dell'amore
di SergioFeedback: 0 |
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venerdì 6 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film che prova a raccontare come può cambiare l'amore, e il modo di manifestarlo, nel corso della vita. Per farlo sceglie tempi volutamente lenti, il che non equivale affatto a noiosi. Nè avrebbe potuto essere diversamente, vista la materia trattata. La novità sta nel far rivivere al protagonista le stagioni del suo (nostro) amore con un percorso a ritroso (nascere vecchi e morire bambini). Un escamotage, tratto dalle pagine di Fitzgerald, che consente di esaminare il problema da una prospettiva diversa e meno banale rispetto a quella abituale. Prova provata che, comunque si giri la questione, omnia vincit amor. Vale a dire che l’amore non conosce ostacoli o barriere. E, se deve trionfare, lo fa a dispetto di incongruenze che sulla carta parrebbero montagne insuperabili. Il fatto che la storia personale di Benjamin Button serva da pretesto per ripercorrere anche la storia (con la S maiuscola) in cui la sua vicenda umana evolve, dà linfa e cornice a un racconto trattato con grande talento. Come solo il grande cinema (quello con la C maiuscola) è capace di fare, tirando fuori con maestria - dal cilindro del progresso tecnologico e delle capacità attoriali - il meglio possibile. La circostanza che qualcuno sia rimasto deluso, conta relativamente poco. Tutto, nel mondo e nella vita, è soggettivo. Ci mancherebbe che non lo fosse il modo di interfacciarsi rispetto a un film. E però, nel terzo millennio, non ci sono sorprese dietro l’angolo. Quando entra nel buio di una sala, ciascuno di noi sa perfettamente dove sta andando a cascare. Per chi non ama il genere, è preferibile andarsi a sedere davanti a un altro schermo. Dove si proiettano spettacoli con tempi più a sua misura. La scelta è infinita. Ma la curiosa storia di Benjamin Button, e della costellazione di personaggi che gli ruotano attorno, resta uno spettacolo comunque da non perdere.
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