Il curioso caso di Benjamin Button |
||||||||||||||
Un film di David Fincher.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng.
continua»
Titolo originale The Curious Case of Benjamin Button.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 159 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 13 febbraio 2009.
MYMONETRO
Il curioso caso di Benjamin Button ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
un apologo filosofico, di stampo voltairiano
di ciccio capozziFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 25 febbraio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON” di DAVID FINCHER; USA, 08. Fine della I Guerra: nasce un bimbo già vecchio; il padre se ne disfa. Raccolto da una di colore e di buon cuore, svolge la vita all’incontrario, ringiovanendo, fino alla regressione fetale. Per chi nutrisse dei dubbi, diciamo: Brad Pitt sa recitare, e alla grande. Il paradosso etico implicito in questa strana avventura, tratta da un racconto, trova forza narrativa soprattutto nella prima parte, la più difficile, dove Benjamin-Pinocchio-Brad deve incarnarsi in un contesto narrativo del tutto innaturale. Fare il bambino con i modi da vecchio. Eppure ci riesce, nonostante che la sua faccia sia collocata in contesti di sequenze generate al computer (CGI), make-up estremamente complicati e micidialmente realistici (non a caso premiati dall’Oscar 09). Abbiamo l’impressione di un percorso vitale negato, che si sviluppa quasi da fermo, con i tempi già scanditi, che la persona deve semplicemente subire. Ma, a guardarla restrospettivamente, in forma di memoria, non è questo il senso che traiamo della nostra vita trascorsa? La favola di Pinocchio, qui richiamata, nel suo valore universale, non ha forse in sé il senso di un incompiuto? Cioè il suo essere apologo di un’apparente virtù socialmente apprezzata, per cui, una volta raggiunta, diventa bambino vero: ma è solo una vita “banale”, che si costruisce quando si è negato qualcosa alla propria natura. Comunque, di fronte a noi è sempre una persona viva, con le sue speranze, le sue aspirazioni, il suo mondo di affetti e di emozioni; non una iconcina uguale a se stessa. Benny , nonostante tutto, circondato dall’affetto, si accetta, e accetta il mondo; ed è per questo da esso accettato. Attraversa i mari, incontra la guerra, come Pinocchio la balena; e come lui ne è vomitato in salvo. Ma nel suo vivere all’incontrario, il punto di equilibrio felice è un breve istante, che lui assapora intensamente, cosciente della sua fragile temporaneità. Ma così va il mondo, nella sua essenza più profonda: siamo tutti esseri a tempo. Il film è un apologo filosofico, di stampo volterriano. F.Scott Fitzgerald, allorché nel 22 scrisse il racconto, era stato ispirato da una citazione di MarkTwain, il più tipico scrittore yankee. Questi marcava come “fosse una disdetta che la parte migliore della vita sia all’inizio e quella peggiore alla fine”. E’ una considerazione che potrebbe essere di Pinocchio (o di Tom Sawyer) da vecchio: ma il film la trasforma in una resistenza commovente alla memoria e al tempo, ponendola in un contesto irreale, ricercato dal punto di vista stilistico, già dalla prima sequenza del grande orologio costruito dal padre cieco per andare all’indietro, per ricordare la morte del figlio.
[+] lascia un commento a ciccio capozzi »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||