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A colloquio con i Fantastici 4

Abbiamo incontrato Jessica Alba e Chris Evans - spogli dei loro superpoteri - che ci hanno introdotto nel fantastico universo creato da Stan Lee.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

I fantastici 4 e Silver Surfer

venerdì 8 giugno 2007 - Incontri

I fantastici 4 e Silver Surfer
Nel secondo capitolo tratto dal celebre fumetto della Marvel La Cosa, Mister Fantastic, la Torcia Umana e La Donna Invisibile dovranno vedersela con una nuova creatura dotata di superpoteri: Silver Surfer. L'essere alieno arriverà a distruggere i sogni di un matrimonio da favola di Sue (Jessica Alba) con l'amato Reed (Ioan Gruffudd), e il suo passaggio nei pressi di Latveria riporterà in vita una vecchia e temibile conoscenza dei nostri supereroi. Silver Surfer (che nella versione originale del film è doppiato da Laurence Fishburne) è considerato uno degli esseri spaziali più nobili e tormentati dell'universo Marvel, ma il suo arrivo sulla terra non sarà di buon auspicio. Il mondo stesso rischia di essere distrutto e i Fantastici 4 dovranno trovare il modo per salvarlo dall'imminente pericolo. Spogli dei loro superpoteri, Jessica Alba e Chris Evans al loro arrivo a Roma per presentare il secondo episodio della seria basata su uno dei fumetti più amati, sono apparsi a loro agio, anche di fronte alle domande di alcuni giornalisti sulla coincidenza di trovarsi nella città eterna lo stesso giorno della visita di George W. Bush.

Cosa è cambiato nei personaggi rispetto al capitolo precedente, avete dato dei suggerimenti al regista o agli sceneggiatori?
In realtà il nostro apporto è stato davvero minimo rispetto allo sviluppo dei personaggi all'interno della sceneggiatura, ci sono molte persone che lavorano allo script, non siamo mai noi a prendere questo tipo di decisioni. Possiamo dare dei suggerimenti ma alla fine sono loro che decidono. Il risultato comunque mi è piaciuto molto.

Che tipo di suggerimenti?
Per quanto riguarda la nostra relazione nel film, entrambi abbiamo dei fratelli, quindi abbiamo cercato di portare un po' della nostra esperienza personale nella costruzione dei personaggi. Tra l'altro mio fratello si era sposato da poco, così, nel momento in cui abbiamo affrontato la scena del matrimonio abbiamo suggerito di non renderla troppo scherzosa perché volevamo che fosse più simile alla realtà.

Ci sarà un terzo capitolo cinematografico dei Fantastici 4?
Tutti noi abbiamo firmato per fare tre episodi. Spero che la gente vada a vedere questo film per rendere possibile anche la realizzazione del terzo. Sono molto felice di fare parte di questo franchise, è uno di quei pochissimi film estivi dedicati alle famiglie, ed è bello riuscire a fare divertire loro e allo stesso tempo divertirti.

Nel film La torcia umana è un donnaiolo. Come è Chris Evans nella vita privata?
Non sono come Johnny. Lui si sente molto più a suo agio di me in queste vesti da sciupafemmine. Io non sono così sicuro ed estroverso nell'approccio con le donne. Questa è una delle attrattive maggiori dell'essere un attore: poter interpretare qualcun altro e mettere in pratica certe attitudini che non ti appartengono.

Sei diventata un'icona dell'universo fumettistico. Conoscevi questo mondo prima?
No, non ero una lettrice di fumetti, sono stata introdotta in questo mondo quando ho preso parte alla serie televisiva Dark Angel e in seguito partecipando a Sin City e I fantastici 4. È un universo che mi attira molto perché il pubblico è molto fedele e mi sento fortunata di poter dare il mio contributo alla trasposizione di questi personaggi sul grande schermo.

Nel film c'è un cammeo di Stan Lee. Vi ha dato dei suggerimenti durante le riprese?
Chris Evans: No, per fortuna, altrimenti mi sarebbe venuto il panico cercando di iperanalizzarmi e vedere cosa avrei dovuto fare di quei suggerimenti. Però devo dire che ha uno spirito incredibile, è instancabile. È veramente incredibile, ha fatto così tante cose ed è così pieno di saggezza che ci ha ispirati tutti come essere umano.
Jessica Alba: Tra l'altro Stan Lee è un visionario, ha un'ampia visione della vita. Abbiamo avuto modo di frequentarlo anche nel precedente film e lui era felicissimo del fatto che fosse finalmente stato realizzato perché c'erano voluti ben 11 anni per arrivare alla trasposizione del fumetto sul grande schermo e lui era entusiasta all'idea.

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