Una storia drammatica e paradossale sulla falsa riga de "Le mele di Adamo". Drammatico, Danimarca, Svezia2006. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Jacob, divenuto un benefattore all'estero, deve tornare in Patria per ottenere una donazione. Il passato non mancherà di bussare alla sua porta. Espandi ▽
Jacob vive da molti anni in India, dove ha iniziato e abbandonato diversi progetti di volontariato, è stato lasciato dalla donna che amava e ha disperatamente tentato di sfuggire alla sua condizione di alcolizzato e dimenticarsi della sua anima perduta.
divenuto un benefattore all'estero, deve tornare in Patria per ottenere una donazione che gli permetta di continuare a occuparsi dell'orfanotrofio.
Jacob ritroverà un pezzo del suo passato che inevitabilmente gli cambierà la vita. Recensione ❯
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Il capo di un'azienda ingaggia un attore disoccupato per fargli prendere il suo posto. Espandi ▽
Il proprietario di una società ha deciso di vendere tutto.
Quando i potenziali acquirenti vogliono definire l'operazione con il presidente della società, nasce un problema: il presidente non esiste fisicamente ma solo di nome.
Il proprietario della società decide così di assumere un attore per interpretarne il ruolo. (Vietato ai minori di 14 anni)Recensione ❯
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Un ragazzino da far diventare uomo che non mangia cinghiali, ha paura di tutto e non ama la musica celtica. Ce la faranno questa volta i Nostri? Espandi ▽
Il capo dei Vichinghi parte alla volta della Gallia perché ha sentito che 'la paura mette le ali' e, non conoscendo cosa sia, vuole entrarne in possesso credendo così di poter volare.
Nel villaggio di Asterix e Obelix intanto è arrivato Goudurix, nipote del capo.
Il ragazzino viene affidato ai nostri due eroi perché lo facciano diventare un uomo. ma lui non ha alcuna intenzione di sottoporsi a fatiche. Recensione ❯
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Attraverso il meccanismo della suspense e i tempi della video-ricerca, Arnold racconta la vita di una città attraverso un sistema di telecamere a circuito chiuso. Espandi ▽
Jackie lavora nel centro di video sorveglianza di Glasgow e passa giornate e nottate a proteggere chi si trova in pericolo, e a scrutare i piccoli segreti della gente normale.
Un giorno, al lavoro, vede il volto di un ragazzo, zooma, lo confronta con una foto apparsa sul giornale sei anni prima, e inizia a seguirne le mosse.
Dopo aver scoperto le sue compagnie e le sue abitudini riesce a "soddisfare la sua curiosità" riconciliandosi così con i fantasmi del passato e del presente. Recensione ❯
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Brutta cosa l'imprinting: è proprio a causa di questa forma di apprendimento, studiata da Konrad Lorenz, che il piccolo (e brutto) anatroccolo del titolo, si trova a considerare padre un topastro di nome Ratso. Espandi ▽
Brutta cosa l'imprinting: è proprio a causa di questa forma di apprendimento, studiata da Konrad Lorenz, che il piccolo (e brutto) anatroccolo del titolo, si trova a considerare padre un topastro di nome Ratso, impresario sciatto e pasticcione che cerca di sfruttarlo come freak per ottenere facili guadagni. Ovviamente, dopo mille peripezie e ripensamenti, l'amor "paterno" avrà la meglio sul desiderio di arricchimento del roditore.
Il brutto anatroccolo è una fiaba danese di Hans Christian Andersen, pubblicata per la prima volta nel 1843: nonostante il senso della storia oggi possa essere considerato vagamente edonistico (nell'originale l'anatroccolo è in realtà un cigno e viene accettato solo quando ritrova la sua famiglia originale), il film di Michael Hegner non fa molto per aggiornarne il contesto e magari suggerire che nella vita bisogna andare oltre l'apparenza ed essere riconosciuti e apprezzati per quello che si fa e non per il proprio aspetto. Recensione ❯
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In un'anonima città svedese s'intrecciano storie di vite umane alle prese con solitudini e inquietudini, ferocemente ingabbiate in scarse soddisfazioni e mancanze di prospettive future. Espandi ▽
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Emozionante debutto di una regista danese che parla di amore e identità. Espandi ▽
Charlotte, 34 anni, è proprietaria di una clinica di bellezza. Un giorno decide di abbandonare il proprio compagno Kristian e di andare a vivere in un appartamento che conserverà l'aspetto della provvisorietà.
Al piano di sotto abita un giovane transessuale che la donna conoscerà comprendendone i problemi.
Con lo stile proprio di una soap opera questo film danese scava nella vita di due personaggi incerti sul loro futuro. Recensione ❯
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Le storie di due uomini si intrecciano dando vita ad una trama ricca di risvolti inaspettati. Thriller, Islanda, Germania, Danimarca2006. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un poliziotto, alle prese con l'assassinio di un malvivente, scopre legami insospettabili con un caso risalente a trent'anni prima. Espandi ▽
Il film ha inizio nel 1974, con l' omicidio di una ragazzina ad opera di un uomo dall'identità nascosta. La scena si sposta rapidamente al giorno d'oggi, e scopriamo che in trent'anni di indagini il nome del colpevole dell'assassinio non è mai stato scoperto, e il caso è rimasto insoluto. Nel presente lo stressato detective Erlendur sta investigando su un ipotetico legame tra quel triste episodio e l'omicidio di un malvivente locale, Holberg. Oltre a interrogativi sul lavoro, Erlendur ha questioni da risolvere anche per quanto riguarda la sua vita privata: la sorella incinta, Eva Lind, soffre infatti di problemi di dipendenza dalla droga. Nel frattempo ci viene presentato un altro personaggio: Örn, impiegato in un laboratorio di analisi sul DNA, la cui vita viene sconvolta dalla morte della sorella, che soffriva di tumore al cervello. Col tempo, le vite e le storie di questi due uomini si incroceranno con risvolti assolutamente imprevedibili per entrambi, e la verità sulll'omicidio di Holberg diverrà all'improvviso clamorosamente chiara. Recensione ❯
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Un documentario intenso che racconta l'incontro/scontro tra due visioni del mondo all'apparenza impossibili da coinciliare. Espandi ▽
Il signor Vig ha da cinquant'anni un'idea fissa: donare al Patriarcato di Mosca il suo castello per farne un monastero, ospitando una piccola comunità di suore ortodosse e farlo diventare un luogo di preghiera, di incontro, di memoria, di pace. Ma non è facile convincere suor Ambrosija, perché c'è da mettere mano a tutto, al riscaldamento e al tetto, alla cucina e alla chiesa, che appunto, non c'è. E al portafogli. Tra i due nasce una relazione complicata ma sorprendente. Dopotutto lo scopo di entrambi è identico e identica la sfida: creare il monastero, rendere possibile l'incontro con Dio in un mondo secolarizzato, edificare un ponte tra Oriente e Occidente, tra tutte le Chiese. Recensione ❯
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