Brutta cosa l'imprinting: è proprio a causa di questa forma di apprendimento, studiata da Konrad Lorenz, che il piccolo (e brutto) anatroccolo del titolo, si trova a considerare padre un topastro di nome Ratso. Espandi ▽
Brutta cosa l'imprinting: è proprio a causa di questa forma di apprendimento, studiata da Konrad Lorenz, che il piccolo (e brutto) anatroccolo del titolo, si trova a considerare padre un topastro di nome Ratso, impresario sciatto e pasticcione che cerca di sfruttarlo come freak per ottenere facili guadagni. Ovviamente, dopo mille peripezie e ripensamenti, l'amor "paterno" avrà la meglio sul desiderio di arricchimento del roditore.
Il brutto anatroccolo è una fiaba danese di Hans Christian Andersen, pubblicata per la prima volta nel 1843: nonostante il senso della storia oggi possa essere considerato vagamente edonistico (nell'originale l'anatroccolo è in realtà un cigno e viene accettato solo quando ritrova la sua famiglia originale), il film di Michael Hegner non fa molto per aggiornarne il contesto e magari suggerire che nella vita bisogna andare oltre l'apparenza ed essere riconosciuti e apprezzati per quello che si fa e non per il proprio aspetto.