Mostra del Cinema di Venezia programma di sabato 6 settembre
82. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 15 film di sabato 6 settembre. Venezia - 27 agosto/6 settembre 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Una sfida vinta: Enyedi affronta con originalità l'impresa di relazionare esseri umani con il mondo vegetale. Drammatico, Germania, Francia, Ungheria2025. Durata 145 Minuti.
Un vecchio albero racconta cosa accade intorno a lui. Espandi ▽
2020. Un neuroscienziato proveniente da Hong Kong giunge come visiting professor in un'università della Germania. La sua specializzazione consiste nello studiare la mente dei neonati. Qui inizia un esperimento sul grande albero mentre il Covid si diffonde.
1908. Sempre nello stesso ateneo assistiamo alla non facile ammissione alla facoltà di Botanica della prima ragazza. La stessa trova un impiego come assistente presso un fotografo e scopre tutte le potenzialità del mestiere.
1972. Due giovani studenti iniziano una relazione che vede al centro la cura e lo studio delle reazioni di un geranio a quanto gli accade intorno.
Ildikó Enyedi dà nuovamente prova della sua originalità affrontando un tema insolito sul quale innesta riflessioni sul ruolo dell'essere umano nel contesto della Natura. Non si presentava come semplice l'impresa di relazionare esseri umani con il mondo vegetale ma la regista ungherese c'è riuscita affrontando anche i mutamenti nella relazione maschio femmina nel corso del tempo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
venerdì 05 settembre 2025 ore 21:00
PalaBiennale
sabato 06 settembre 2025 ore 16:00
Vota da 1 a 5 stelle
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Un intenso legal drama su una coppia separata che affronta una dolorosa battaglia giudiziale per la gestione del loro figlio. Espandi ▽
Marta e Guido si sono separati. La loro separazione è resa problematica dall'affidamento del figlio Andrea di 8 anni; entrambi, infatti, vorrebbero trascorrere più tempo con lui. Così si rivolgono al tribunale dei minorenni per richiedere una sentenza giudiziale che stabilisca in via definitiva quanti giorni il bambino debba passare con la madre e quanti con il padre. Tra Marta e Guido si scatena così una sotterranea guerra psicologica.
In L'isola di Andrea è notevole il livello di scrittura, ad opera dello stesso Capuano. Non c'è drammatizzazione e teatralità nei dialoghi ma la sceneggiatura coglie la verità di un profondo disagio e malessere di entrambi. In più la camera crea dei movimenti circolari, a cominciare da quelli dentro l'appartamento proprio all'inizio del film prima del ballo di Marta proprio per catturare tutta l'incertezza emotiva ed esistenziale di entrambi i protagonisti e il loro rapporto col figlio.
C'è poi la grande interpretazione di Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni. Per l'attrice si tratta della quarta collaborazione con il regista. Ma è sorprendente anche Marchioni quando mostra i segni di instabilità del suo personaggio. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
venerdì 05 settembre 2025 ore 21:15
Sala Giardino
sabato 06 settembre 2025 ore 11:00
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Francesco De Gregori suona per un mese all'Out Off di Milano brani "nevergreen" e ne fa un film intimo, immerso nella musica e nell'atmosfera teatrale. Espandi ▽
Nell'autunno del 2024 Francesco De Gregori suona per venti date a Milano al teatro Out Off, di fronte a 200 persone per serata. Una dimensione raccolta, in un contesto volutamente "low key", ovattato, dove il confine tra prove e set vero e proprio si fa incerto, e a contare resta soprattutto la vicinanza, la possibilità di entrare in contatto diretto con l'artista.
Sulla zona grigia lavora il documentario di Stefano Pistolini, che alterna prove e concerti senza soluzione di continuità: per distinguere il passaggio dall'esercitazione alla performance spesso occorre osservare i vestiti indossati da De Gregori o dai suoi ospiti.
A spezzare il flusso delle performance intervengono le immagini in bianco e nero dei tram di Milano, frammenti nostalgici che evocano un tempo remoto, più semplice e forse più giusto, uno scenario implicito dell'immaginario del cantautore. Infine il documentario trova la sua chiusura naturale nel valzer finale di Buonanotte fiorellino, quando De Gregori invita il pubblico - inevitabilmente attempato o incanutito - a rompere gli indugi e ballare. È l'apoteosi di un amarcord collettivo sussurrato, la celebrazione di un presente che continua a dialogare con il passato. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Darsena
venerdì 05 settembre 2025 ore 22:30
Sala Casinò
sabato 06 settembre 2025 ore 14:30
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Un emozionante ritratto di Nino D'Angelo, l'artista e l'uomo, e il confronto con le proprie origini e i legami familiari. Documentario, Italia2025. Durata 90 Minuti.
Nino D'Angelo saluta gli anni '80 con un concerto a Napoli, mentre il figlio Toni racconta la sua vita, dal successo alla fuga improvvisa dalla città. Espandi ▽
Toni D'Angelo racconta il padre Nino, dall'infanzia povera nel quartiere di San Pietro a Patierno nella periferia di Napoli allo straordinario successo musicale. Mentre Toni segue Nino durante i preparativi di un concerto, restituisce con la macchina da presa un ritratto intimo del genitore che intreccia vita privata e scena artistica. Il ritratto di un interprete amatissimo a Napoli e nel mondo, e insieme di un uomo che si confronta con il passare del tempo, con le proprie radici, con i propri legami familiari e con ciò che resta del cammino fatto.
In una sorta di personale ricerca del tempo perduto, Toni e il padre dialogano ripercorrendo l'incredibile storia di Nino.
Il documentario procede alternando i dialoghi tra i due con materiale d'archivio, dalle esibizioni a vecchie interviste o anche ospitate televisive, ripercorrendo la storia dello "scugnizzo" che ce l'ha fatta grazie al talento, all'ostinazione, a qualche incontro fortunato e a quell'intuizione tutta napoletana che ad esempio gli fa trasformare "Let it Be" dei Beatles nella cover "Gesù Cri". Recensione ❯
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Nel cantiere notturno di un quartiere futuristico, operai iniziano a sparire. Vincent sospetta un insabbiamento, ma il mistero si fa più oscuro. Espandi ▽
Vincent lavora di notte nel cantiere di un quartiere futuristico ribattezzato Grand Ciel. Quando un operaio scompare, Vincent e i suoi colleghi sospettano che il caposquadra abbia nascosto il suo corpo da qualche parte nel gigantesco cantiere. Quando un altro lavoratore scompare altrettanto misteriosamente, Vincent comincia anche ad assistere a strane ed inquietanti manifestazioni. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Darsena
venerdì 05 settembre 2025 ore 14:15
PalaBiennale
sabato 06 settembre 2025 ore 13:45
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Il ritratto spiazzante e coraggioso di Piero Pelù che diventa anche invito a tornare a guardarsi negli occhi. Documentario, Italia2025. Durata 82 Minuti.
Il racconto intimo diretto dal regista Francesco Fei su un capitolo cruciale nella vita dell'icona del rock italiano Piero Pelù. Espandi ▽
Ha inizio con un ronzio persistente il film di Francesco Fei: un disturbo uditivo invasivo e menomante, destinato a ritornare sotto varie forme in Rumore dentro, documentario dedicato a Piero Pelù, ex frontman dei Litfiba, band simbolo del rock italiano dagli anni Ottanta in avanti.
Non sappiamo se fosse un'idea originaria, ma certo è che, a conclusione del film, "acufene" risulta essere la parola pronunciata più volte dal protagonista. È una condizione fisica concreta, ma anche il perno metaforico di un racconto: la difficoltà di convivere con un suono interiore che non si spegne mai, e che per un musicista abituato a vivere di decibel, energia e volume è una condanna difficile da accettare.
Il film è un ritratto spiazzante e coraggioso e non è il rilancio di una carriera - parola che Pelù rifiuta e disprezza - ma un invito a ripensare la comunità, a tornare a guardarsi negli occhi. Recensione ❯
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Un thriller distopico e muscolare che conferma la capacità di Cédric Jimenez di filmare le scene d'azione. Fantascienza, Thriller - Francia2025. Durata 100 Minuti.
Un thriller distopico ambientato in un mondo dominato dall'intelligenza artificiale. Espandi ▽
Parigi, futuro prossimo. La città è suddivisa in tre zone, ognuna destinata a una classe sociale differente. Il controllo dell'ordine e della sicurezza è affidato ad ALMA, un'intelligenza artificiale che ha rivoluzionato il lavoro delle forze dell'ordine e ha contribuito a risolvere il 70% dei casi ma ha ridotto la libertà individuale dei cittadini. Una notte però il suo creatore, viene ucciso.
Per rintracciare il colpevole due agenti diversissimi tra loro, Salia e Zem, si trovano costretti a collaborare. Salia, che vive nella zona 2, è il prototipo dell'agente esemplare perfettamente integrato nel sistema. Fredda, rigorosa, ed efficiente, ha già cercato di catturare il presunto assassino mettendosi all'inseguimento del van nero in fuga dopo l'omicidio. Zem è un poliziotto disilluso che soffre d'insonnia che abita nella zona 3, la parte più povera ed emarginata della città. Nel corso delle loro indagini, la verità che sta venendo a galla è però diversa da quella che avevano immaginato.
Lo stile del regista è sempre riconoscibile; si vede, per esempio, nell'immagine sotto la pioggia del leader dell'opposizione (interpretato da Louis Garrel), nell'inseguimento iniziale e nella sparatoria di Sania col drone dove Adèle Exarchopoulos entra con bravura nella galleria dei personaggi del regista spesso alla ricerca di una personale redenzione. Nel buio della metropoli però il film ha anche un paio di illuminazioni. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
sabato 06 settembre 2025 ore 21:45
PalaBiennale
sabato 06 settembre 2025 ore 19:00
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Il dramma di un uomo che decide di cercare l'acqua quando ormai tutto sta finendo. Espandi ▽
Mentre il mondo giunge al termine, Shah Ismail intraprende la ricerca dell'acqua della vita. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Casinò
venerdì 05 settembre 2025 ore 19:00
Sala Casinò
sabato 06 settembre 2025 ore 11:00
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Il dietro le quinte della prima edizione del Newport Folk Festival (nel 1959), evento musicale ideale per chiunque volesse immergersi completamente nella musica folk e country. Recensione ❯
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Gioia, insegnante di francese solitaria, incontra Alessio, studente cinico. Nasce un legame proibito che la trasforma, ma lui ha altri piani. Espandi ▽
Gioia è un'insegnante di liceo che non ha mai conosciuto l'amore, se non quello opprimente dei genitori, con cui vive ancora. Tra gli studenti della sua scuola c'è Alessio, un ragazzo, che usa il suo corpo come uno strumento per rimediare qualche centinaio di euro e aiutare sua madre, cassiera in un supermercato. Tra Alessio e Gioia nasce un legame proibito, fragile e inspiegabilmente necessario per entrambi. Ma il desiderio di un riscatto sociale e umano per Alessio è un veleno silenzioso che gli impedisce di farsi conquistare definitivamente dalla dolcezza disarmante di Gioia. Così, distrugge tutto e cancella l'unica persona che lo abbia mai amato. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Perla
giovedì 28 agosto 2025 ore 16:45
Sala Corinto
sabato 06 settembre 2025 ore 14:15
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Una storia d'amore travolgente che travalica le devastazioni che coinvolgono il Libano. Espandi ▽
In questa storia d'amore travolgente, che attraversa tre decenni di passioni, dolori e speranze, Nino e Yasmina si ritrovano insieme grazie al magnetismo che li attira reciprocamente. Di fronte a una scelta impossibile tra amore e sopravvivenza, devono decidere se costruire una famiglia e cercare la felicità in Libano, nonostante le tragedie che devastano il paese. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Perla
domenica 31 agosto 2025 ore 16:30
Sala Perla
sabato 06 settembre 2025 ore 11:30
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Un giovane è indeciso se restare o partire per raggiungere la sua compagna. Espandi ▽
Amir abita a Teheran ma è sul punto di lasciarla per raggiungere la fidanzata Tara, che vive in Italia. Mentre attende l’autorizzazione dall’ambasciata, sfreccia per le strade della città in bicicletta, immerso nel suo passatempo preferito. È animato da una certa serenità malinconica il terzo lungometraggio di finzione del regista Amir Azizi, non il primo né di certo l’ultimo degli autori iraniani a meditare sui temi dell’emigrazione dal paese, della nostalgia e degli affetti interrotti. La chiave da lui scelta è quella di filmare una lunga attesa, l’evento prima dell’evento, quel momento di passaggio quando la decisione di lasciare è già stata presa ma non ancora vissuta. Recensione ❯
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Alla fine degli anni '80, una bambina intraprende un viaggio alla scoperta di sé che influenza anche il resto della famiglia. Espandi ▽
Messico, fine anni Ottanta. La piccola Roberta vive in una famiglia composta da sette donne (figlie, madri, sorelle, zie) appartenenti a generazioni diverse. Vivono tutte nella stessa casa ma, quando ricevono l'avviso di sfratto a causa dei debiti, devono trovare un modo per salvare la dimora. La bambina le osserva e vorrebbe dare una mano, tra timori, desideri e prime scoperte, mentre cambia il modo in cui in cui vede sé stessa e le persone che la circondano.
Per il suo debutto alla regia, presentato alle Giornate degli Autori dell'edizione 2025 della Mostra del Cinema di Venezia, l'attrice messicana Mayra Hermosillo (classe 1989) sceglie una storia dall'impronta fortemente autobiografica, essendo cresciuta anche lei in una famiglia "non tradizionale" tutta al femminile.
La regia di Hermosillo privilegia i silenzi, i gesti piccoli, un approccio composto e discreto, si prende i suoi tempi e talvolta il ritmo ne risente. Ma il film possiede anche una sincerità chiara, un calore autentico, e la dolcezza del racconto familiare. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Perla
mercoledì 03 settembre 2025 ore 17:00
Sala Corinto
sabato 06 settembre 2025 ore 21:30
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António e Jota provano l'esperienza dei bagni termali che sembrano avere proprietà speciali sull'umore degli uomini. Espandi ▽
Due ragazzi portoghesi, António e Jota, esplorano in compagnia di alcuni amici i resti di alcune terme romane immerse nella natura. Il sito archeologico attrae durante il giorno diversi visitatori e turisti, ma la calma del luogo e il calare della notte restituiscono un'atmosfera placida e silenziosa, che favorisce le confidenze e l'intimità tra i due giovani. Mentre trovano il coraggio di dirsi cose che prima erano nascoste, le acque termali diventano un luogo di incontro tra passato e presente, sospeso tra epoche storiche molto diverse.
Il primo lungometraggio del regista spagnolo Gabriel Azorín, che già vantava esperienza nei corti e mediometraggi, è una piccola perla di cinema meditativo e avanguardista, in grado di ripagare l'attenzione dello spettatore più paziente con un'originale riflessione sulle età di passaggio e sull'intimità emotiva dei giovani uomini.
Etereo e galleggiante in un'atmosfera quasi tarkovskijana, il film vive di pochi ma cruciali dialoghi, di quelli che quando escono fuori contano davvero. Recensione ❯
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