Un biopic incentrato sulla vita del celebre stilista francese nel periodo 1965-76. Espandi ▽
Alla maniera di Tosca, Yves Saint-Laurent vive d'arte e d'amore. Nato in Algeria da una famiglia benestante, Saint-Laurent è una stella luminosa che Dior assolda a soli diciassette anni, che a ventidue gli succede e che a venticinque crea con Pierre Bergé il marchio YSL. Colto, dotato e appassionato di cinema, arte e letteratura, il giovane stilista spende vita e talento tra passerelle e locali notturni, dove 'adesca' le sue modelle e i suoi amanti. Eccitato dal successo e protetto dal senso pratico di Pierre Bergé, con cui condivide letto e affari, Yves abbiglia le donne come i propri mariti e veste gonne e turbanti nel privato. Privato che all'alba degli anni Settanta infila vicoli bui e amori sulfurei. Su tutti, quello per Jacques De Bascher, dandy morboso, amico e musa di Karl Lagerfeld, stilista, fotografo e regista tedesco. Precipitato in amplessi di droga e alcol, Bergé mette fine alla relazione di Yves e Jacques e convince lo stilista a farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico. Gli abusi degli anni non impediscono comunque la sua mano e la sua visione. Affidati i bozzetti alla fedele collaboratrice Anne-Marie Munoz, nel 1976 va letteralmente in scena la sua collezione de "Les Ballets Russes", che ne consacra il genio e lo consegna ancora vivo alla leggenda.