Mentre il paese si prepara alla guerra, l'alto funzionario egiziano Ashraf Marwan entra in contatto con Israele e si lancia in un oscuro gioco di spionaggio. Espandi ▽
Era miliardario, parente del presidente egiziano Nasser (ne aveva sposato nel 1966 la seconda figlia, Mona), suo padre era un rispettato generale. Ashraf Marwan aveva tutto quello che un uomo potesse desiderare: amore, denaro, potere. E la libertà di fare quello che voleva della sua vita - per esempio, trasferirsi a Londra con la famiglia per continuare gli studi e "assaggiare" il gusto della vita occidentale. Di mestiere, Marwan faceva il consulente. Di Nasser prima, e alla morte del presidente continuò con il successore, Anwar Sadat, per il quale curò i rapporti con Arabia Saudita e Libia. Era un uomo realizzato, Marwan, che nel 1974 assunse addirittura l'importante carica di segretario del Presidente per gli affari esteri. Solo che non era chi diceva di essere.