Spesso i personaggi interpretati da Robert Mitchum hanno un passato su cui è meglio non indagare. Hanno fatto esperienze I dure, a volte violente, anche se si intuisce che, se hanno sbagliato, lo hanno fatto più per ir-responsabilità che per malvagità. Anche quando non sappiamo nulla degli uomini incarnati dall'attore, i reali trascorsi dell'interprete proiettavano sulla trama del film un'ombra vagamente torbida. Robert Mitchum era estremamente consapevole di questo fenomeno, e ci giocava abilmente. La movimentata esistenza dell'attore è cominciata a Bridgeport nel Connecticut, nel 1917; a due anni rimane orfano di padre e a quattordici, dopo molte fughe, lascia la scuola e comincia a vagabondare per l'America. L'attore ha ricordato: "Lavavo i piatti nei ristoranti, poi andavo in California, mi sdraiavo sulla spiaggia e mi prendevo una sbornia colossale". Viene arrestato per vagabondaggio e viene costretto a sei mesi in una squadra di forzati, a Savannah. Durante gli anni trenta lavora come portuale, buttafuori, pugile (gli rompono anche il naso), operaio. Si comincia a interessare al cinema soltanto negli anni quaranta e, nel 1943, ottiene il primo, minuscolo, ruolo: fa il cow boy in un film della casa di produzione Paramount. Seguono parti sempre più importanti, anche se i guai continuano a non mancare: nel 1943 infatti viene arrestato per detenzione di marijuana. Comunque nel 1944 si fa notare in Notte d'angoscia (William Castle), che gli vale un contratto di dieci anni con la RKO: anni di lavoro forsennato, per lo più in film ben poco significativi, anche se non mancano le eccezioni, come Notte senza fine (Raul Walsh, 1947). I personaggi interpretati da Mitchum sono spesso antieroi, anche se l'attore non disdegna ruoli di crudeltà efferata come quello, terribile, di Max Cady in Il promontorio della paura (Lee Thompson, 1962). Quando l'età comincia a non potersi più nascondere, non gli mancano i ruoli di eroi crepuscolari e malinconici, come in Gli amici di Eddie Coyle (Peter Yates, 1973) o Marlowe, II poliziotto privato (Dick Richards. 1975).