La Barbenheimer non è ancora finita. Barbie è a 20 milioni di dollari da quota 1,4 miliardi di dollari, ed è già il miglior incasso di sempre, senza contare l’inflazione, per Warner, avendo spodestato Harry Potter e i doni della morte: Parte II. Oppenheimer, trainato dagli ottimi dati italiani, cinesi e coreani, dove è uscito da poco, ha superato di slancio Guardiani della Galassia Vol.3 ed è ora a quota 852 milioni di dollari globali, con la concreta possibilità di passare quota 900.

Buon esordio per The Equalizer 3 - Senza tregua, che apre con oltre 60 milioni di dollari globali, miglior debutto di sempre per il franchise. Considerando che il film deve ancora aprire in parecchi mercati importanti, quali Brasile, Giappone e Messico, i 100 milioni sono una formalità, i 200 fattibili, se il titolo avrà un buon passaparola. Nonostante un netto calo in America, va benino Gran Turismo - La storia di un sogno impossibile, che raggiunge gli 80 milioni con aperture previste breve in Giappone, Corea e ovviamente Italia. Shark 2 - L'abisso arriva a 375 milioni e dovrebbe chiudere con 400 globali, Blue Beetle passa i 100 milioni, Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno arriva a 560 e potrebbe superare il totale de La Sirenetta, che dista solo 10 milioni, Elemental tocca quota 478 milioni e potrebbe chiudere a 500, un ottimo dato vista la falsa partenza, La Casa dei Fantasmi arriva a 100 milioni, Tartarughe Ninja - Caos mutante sale a 153 e dovrebbe chiudere poco sotto i 200 milioni.

Tra le uscite locali è da segnalare l’ottimo debutto in Francia di Anatomie d'une chute, diretto da Justine Triet, vincitore della Palma d'oro al 76º Festival di Cannes, che apre con oltre 2 milioni di dollari, in Spagna Campeonex resta in vetta con oltre 5 milioni di dollari e debutta benino Mi soledad tiene alas, diretto da Mario Casas con Óscar Casas, Candela González, Farid Bechara, Fran Boira, Marta Bayarri, che apre con oltre 300mila dollari. In Germania buon esordio per Ponyherz, diretto da Markus Dietrich con Martha Haberland, Dieter Hallervorden, Philipp Hebestreit, Sophie Lutz, che apre con quasi 400mila dollari.