| Anno | 2023 |
| Genere | Fantascienza, |
| Produzione | USA, Messico |
| Durata | 127 minuti |
| Regia di | Angel Manuel Soto |
| Attori | Xolo Mariduena, Adriana Barraza, Damián Alcázar, Elpidia Carrillo, Bruna Marquezine Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon, George Lopez, Harvey Guillen, Belissa Escobedo, Jorge Jimenez. |
| Uscita | giovedì 17 agosto 2023 |
| Distribuzione | Warner Bros Italia |
| Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
| MYmonetro | 2,14 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 agosto 2023
Il film che segna il debutto sul grande schermo del supereroe della DC. In Italia al Box Office Blue Beetle ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 1 milioni di euro e 510 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Fresco di laurea e di debiti universitari, Jaime Reyes torna dalla famiglia a Palmera City colmo di speranze e ambizioni, ma scopre che i suoi genitori sono sul lastrico, la sorella ha un atteggiamento disfattista e lo zio è più paranoico che mai. Troverà un umile lavoro presso un resort della Kord corporation, la stessa che ha gettato in miseria il suo quartiere dopo che la direzione è passata dallo scomparso Ted Kord alla sorella Victoria. Jaime ottiene presto l'attenzione della giovane Jenny Kord, figlia di Ted e in conflitto con la zia al punto di rubare un prezioso campione di laboratorio, che finirà proprio nelle mani di Jaime. Scelto dal misterioso artefatto alieno, Jaime acquisisce un'armatura senziente dagli impressionanti superpoteri, ma si ritrova anche perseguitato da Victoria Kord, che vuole l'armatura per farne il prototipo di una schiera di supersoldati: gli OMAC.
Racconto di formazione e storia di origine di un supereroe che non potrebbe essere più banalmente risaputa, appena colorita in una blanda salsa messicana.
Il primo supereroe latinoamericano titolare di un proprio film è una prevedibile delusione: Blue Beetle nasce infatti come un progetto rivolto al pubblico della piattaforma streaming della Warner, solo successivamente promosso a uscita per il grande schermo.
Visto il peso dell'etnia del protagonista, il confronto più diretto è con Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ossia il primo film che ha per titolare un supereroe asiatico. Blue Beetle cerca di meravigliarci con un giovane che scopre i propri superpoteri, storia ormai già dissanguata da innumerevoli altri film, inoltre punta sugli stereotipi sui latinoamericani come in una comedy televisiva e ci presenta un personaggio i cui poteri non hanno alcun legame con la propria cultura.
Shang-Chi omaggia fin dal primo minuto il cinema cinese e il suo wuxia pian, racconta di un personaggio che ha già i propri poteri e va dritto all'azione, ha un tasso spettacolare molto più alto e si sposta prima in Cina e poi in una sorta di sua versione mistica. Chiaramente l'investimento non è paragonabile, ma non lo è nemmeno lo sforzo di immergersi nella cultura di riferimento.
Blue Beetle nasce con ambizioni molto minori e con un problema già "nel manico", ossia racconta di un personaggio che anche a fumetti ha una storia brevissima e poco gloriosa. Nato nel 2006, ha avuto solo due serie di breve durata, del resto i suoi poteri non brillano per originalità: sono un misto tra quelli di Green Lantern e quelli di Iron Man, perché ha un'armatura super tecnologica con intelligenza artificiale che gli parla e che, come l'anello di Lanterna Verde, può creare qualsiasi arma lui immagini. Il risultato però è che l'armatura diventa il vero eroe mentre il povero Jaime è ridotto quasi a passeggero che ci mette un po' di immaginazione e niente di più.
A voler essere cattivi si potrebbe dire che il primo supereroe messicano si rivela un latinoamericano assistito come negli stereotipi più razzisti. Molto peso è ovviamente dato alla famiglia, che è più nutrita di quella di altri personaggi, con lo zio e la nonna (sicuramente il personaggio più divertente) oltre alla sorella e ai genitori. Altra caratteristica insolita è una certa sfacciataggine scatologica, con la sorella che vuole usare il bagno di lusso per i suoi bisogni, trivialmente annunciati non senza soddisfazione, e con l'insistita battuta su da quale orifizio sarebbe entrato in Jaime l'artefatto alieno.
Il cast è pure in aria di televisione, con un giovane protagonista che arriva da Cobra Kai e con il pacioso Harvey Guillén, ossia il Guillermo di What We Do in the Shadows, in un ruolo che è poco più di un cameo. Fa sola eccezione Susan Sarandon, che comunque si è di recente lasciata andare a serie Tv discutibili.
I dialoghi purtroppo sono di tale banalità che nemmeno un'attrice del suo rango può elevarli e la sua spalla destra, Carapax (no comment sul nome) è interpretato da Raoul Trujillo, attore nativoamericano di lunga carriera ma qui pressoché privo di battute.
Un barlume di profondità è regalata al suo personaggio attraverso un flashback tutto visivo verso la fine del film, troppo poco e troppo tardi. Siccome il valore di un eroe non è mai superiore a quello dei suoi avversari, Blue Beetle non riesce a scrollarsi di dosso l'aura di una produzione minore e mediocre.
Il neolaureato Jaime Reyes torna a casa pieno di aspirazioni per il suo futuro ma scoprirà da subito che non è proprio come l'ha lasciata. Mentre cerca il suo scopo nel mondo, il destino fa sì che Jaime si ritrovi inaspettatamente in possesso di un'antica reliquia di biotecnologia aliena: lo Scarabeo. Jamie viene improvvisamente scelto dallo Scarabeo come suo ospite simbiotico e dotato di un'incredibile armatura capace di poteri straordinari e imprevedibili. Il suo destino cambierà per sempre e Jamie si trasformerà nel Supereroe Blue Beetle.
BLUE BEETLE disponibile in DVD o BluRay |
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Un film per famiglie: ecco come si posizione Blue Beetle, il nuovo film DC con protagonista Xolo Maridueña nei panni di un supereroe alle prime armi, in lotta con dei villain classici, ma anche con gli stereotipi e i pregiudizi socio-economici di una Palmera City che chiede riscatto. Il parallelo tra Jaime Reyes e Peter Parker, per quanto forse voluto, è in generale lo specchio di un [...] Vai alla recensione »
Era veramente una vita che non lasciavo la sala per la modestia - anche irritante - della proiezione.
Consigliato solo ad under16. Qualità veramente mediocre, comicità pessima. Confermo quello che ha detto clemes, l'ho trovato spesso irritante.
Della serie “Ripalpare le emozioni”.Mi ha fatto uno strano effetto vedere BLUE BETTLE dopo Oppenheimer.Chiariamoci, oggettivamente è meglio fatto il secondo film, ma il primo come cinecomic non mi è sembrato tanto male.Jaime Reyes, un ragazzo messicano neolaureato in legge e in cerca di un lavoro, dopo diverse circostanze con la nipote di un pezzo grosso dell’industria per le alte tecnologie, si imbatterà [...] Vai alla recensione »
La caratteristica più interessante di "Blue Beetle" è quella di aver portato sul grande schermo il primo supereroe latino americano del cinema contemporaneo (negli anni 60/70 personaggi come Goldface or Superargo non hanno mai raggiunto le grandi platee). In questo caso, invece, la DC ha scelto Xolo Mariduena ("Cobra Kai") come protagonista, un cast prevalentemente sudamericano ed il portoricano Angel [...] Vai alla recensione »
Jaime torna in famiglia dopo la laurea, sogna di far l'avvocato ma i suoi se la passano male, la carriera forense deve attendere, urge cercarsi un lavoretto. Diventa cameriere nella villa della ricca e perfida Susan Sarandon (svogliata). La buona nipote della perfida gli affida una scatola da non aprire per alcun motivo e Jaime la apre e dentro c'è uno Scarabeo portentoso che a lui si lega e lo trasforma [...] Vai alla recensione »
Dopo Shazam! Furia degli Dei e The Flash, i DC Studios continuano a sfornare nuove storie e anche nuovi eroi. L'ultimo arrivato è Blue Beetle. Il film diretto da Ángel Manuel Soto è incentrato sull'omonimo personaggio dei fumetti creato da Steve Ditko (co-creatore di Spider-man e Doctor Strange) all'inizio degli anni Quaranta. Blue Beetle è un'avventura lineare e soddisfacente che definisce la nascita [...] Vai alla recensione »
In genere sorge un moto spontaneo che porta a simpatizzare per i progetti poco sostenuti e lasciati in balìa del vento come Blue Beetle: uscita post-ferragostana, anteprime semi-carbonare, volontà evidente e unanime di scrollarselo di dosso al più presto. Il fatto è che il film di Soto non fa molto per assecondare questo sentimento di pietà disinteressata.
Arriva nelle sale italiane il film che segna il debutto sul grande schermo del supereroe della DC diretto da Ángel Manuel Soto. Il protagonista è Xolo Maridueña nel ruolo che dà il titolo alla pellicola, Blue Beetle, e in quello del suo alter ego, Jaime Reyes. Al fianco di dell'attore noto per la serie Cobra Kai troviamo, Adriana Barraza, Nana, Damían Alcázar, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Bruna [...] Vai alla recensione »
Il DcU di James Gunn (e Peter Safran) non è ancora davvero iniziato ma lo sguardo del regista americano pare già infestare le prime sequenze di Blue Beetle che, di fatto, è il primo atto di una coda lunga d'addio di quell'universo al lavoro di Snyder. Perché la prima sequenza del film di Soto, ricorda un momento quasi analogo del primo Iron Man di Favreau.
Nelle ultime settimane d'estate, dopo un'importante produzione durata cinque e più anni che ha visto DC Film e Warner Bros. mettercela davvero tutta pur di sviluppare un film sul personaggio di Jaime Reyes/ Blue Beetle che fosse per il cinema, incontrando successivamente numerosi ostacoli posti da HBO Max e Walter Hamada, entrambi intenzionati a distribuirlo direttamente su piattaforma, Blue Beetle [...] Vai alla recensione »
"Ora anche noi abbiamo il nostro eroe, non più solo calci in culo". Non è certamente il linguaggio che ci si aspetterebbe da un film su un vigilante mascherato, ma la frase dello zio Rudy (interpretato da George Lopez) al giovane nipote Jaime Reyes (Xolo Maridueña) ha un significato che va oltre le semplici parole. Di provenienza latina, nella periferia di Palmera City, il protagonista di Blue Beetle, [...] Vai alla recensione »
Fa un effetto strano vedere, in questo ormai inoltrato 2023, film che erano nati sotto l'egida di una precisa strategia produttiva, inseriti in quella che doveva essere un piano di lungo respiro e una continuity destinata a consolidarsi, divenuti ora "orfani" di quelle stesse basi e condannati a una sorta di limbo, specie in un'industria che pare ormai sempre più dipendente dalla logica del franchise. [...] Vai alla recensione »
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