regista di "Black Panther" polemico con l'organizzazione
NEW YORK, 01 APR - Il regista di "Black Panther"
Ryan Coogler quest'anno ha fatto la storia entrando nel primo
team di produttori "all Black" candidati agli Oscar, ma ancora
oggi tra lui e l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences
non corre buon sangue. Coogler ha respinto cinque anni fa
l'offerta di entrare nei suoi ranghi e da allora è rimasto al
di fuori dell'organizzazione che da 93 anni attribuisce i premi.
La concorrenza della stagione degli Oscar "non mi va giu'",
ha spiegato Coogler all'Hollywood Reporter: "Amo il cinema. Per
me questo è abbastanza. Se devo entrare in una organizzazione,
preferisco un sindacato dove ci si occupa di come prender cura
delle nostre famiglie o della mutua. Ma so che queste cose fanno
pubblicita". L'Academy aveva chiesto al regista di diventare
membro nel 2016 dopo il successo di "Creed".
Coogler, Charles King e il regista Shaka King sono il primo
team di produttori "all black" candidati all'Oscar per il
miglior film con "Judas and the Black Messiah". Parlando con
l'"Hollywood Reporter", King ha paragonato questo storico evento
alla gentrificazione del suo vecchio quartiere,
Bedford-Stuyvesant, a Brooklyn: "In parte è bello, ma una parte
di me sente solo rabbia perche' questo significa che per
decenni, quando solo Neri vivevano li', non valeva la pena
nutrire i nostri corpi con cibo buono". King si è chiesto
perche' ci sono voluti 93 anni perche tre producer neri
venissero candidati a un Academy Award: "È perche' non c'erano
tre neri pronti a produrre film? Probabilmente no". (ANSA).
(ANSA)